Privacy – 02

Segue da Privacy – 01

Scopo di questi articoli è illustrare, spero in modo semplice,come mai la privacy è fortemente a rischio, e, solo in seguito, alcune pratiche di base per proteggere, almeno in parte, la privacy in rete. Proverò sempre a rimanere sul semplice, affinché questi articoli siano fruibili soprattutto alle persone meno esperte.

Una premessa secondo me è importante, ed in realtà è una duplice premessa. La prima è che tanto più si desidera proteggere la propria privacy tanto maggiore è il livello di conoscenze (informatiche) che occorre sviluppare e il numero di contromisure che dobbiamo prendere. Purtroppo maggiore è il livello di privacy desiderato, maggiore è l’impegno che dobbiamo profondere e minore è il comfort nell’utilizzare la rete, oltre che più lungo il percorso di adeguamento delle nostre abitudini online. Questo dipende dal fatto che taluni servizi, di per sé comodi se non anche utili, sono offerti, quasi sempre gratuitamente, dalle principali società online solo se si accetta di venir monitorati per i più vari scopi, perlopiù commerciali/pubblicitari, ma non per questo del tutto innocui. Non vi è modo di utilizzare alcuni software o siti senza regalare incondizionatamente una marea di dati che magari vorremmo invece tener privati. La tecnologia potrebbe esser sviluppata per fornire un servizio utile senza per questo spiarci, ma spesso così non è. E quando accade non è per caso, ma per volontà esplicita di chi ha interessi commerciali o di altro tipo , talvolta ben nascosti, nel fornire il servizio apparentemente gratuito. Per fortuna nel corso degli ultimi anni, soprattutto dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, il tema della privacy si è diffuso e stanno sorgendo, specialmente nel campo del software libero, alternative interessanti di cui parleremo oltre.

La seconda parte della premessa discende dalla prima, quasi un corollario : una privacy assoluta in rete probabilmente non esiste, a meno di non rinunciare drasticamente ad internet. E al giorno d’oggi questo mi pare impraticabile ed assurdo. Per sua stessa natura, per come funziona una connessione ad internet (ad un sito, ad un social, un motore di ricerca, una chat, email ecc.) lascia dei dati oltre a quelli che volontariamente noi stessi creiamo e condividiamo (scrivendo un messaggio o caricando una foto ecc.). Questi dati “funzionali” hanno un nome proprio : metadati. E chi ha volontà e mezzi a sufficienza, con un po' di fatica forse, riuscirà a ricostruire un percorso che li collega a noi. Ma ovviamente vi è una grande differenza fra lasciare alcuni dati inevitabili e disseminare ovunque dati di ogni genere che ci riguardano. Ad ogni conto esistono anche alcune pratiche anche per limitare il numero di metadati che disseminiamo in rete. E’ sempre molto relativo, i metadati servono al funzionamento degli strumenti di comunicazione (email ad esempio), e quindi non sono del tutto eliminabili. Ma possiamo limitarli, ad esempio cancellando i dati exif di una foto prima di caricarla in rete.

Da Wikipiedia – Metadato Metadati : letteralmente “(dato) per mezzo di un (altro) dato”, è un'informazione che descrive un insieme di dati.

Notate che parlo di privacy e non di anonimato. Perchè ? Se raggiungere un buon livello di privacy online è già laborioso, raggiungere un efficace anonimato in rete è molto, molto difficile, specialmente al giorno d’oggi. O richiede sforzi tali da rendere quasi più comodo l’uso del piccione viaggiatore. E’ una battuta, ma andando avanti riporterò un esempio (emerso di recente) che dimostra come non sia così campata per aria. Come prassi generale il primo passo da compiere quando parliamo di questi argomenti è capire da quale “minaccia” vogliamo difenderci per approntare il livello di contromisure che noi stessi riterremo più adatto. Se vogliamo difenderci dalla continua raccolta di dati su di noi, è la privacy che ci interessa principalmente. Inoltre ogni caso è diverso, dipende da persona a persona o dalla situazione in cui ci si trova. E da quanta privacy vogliamo ottenere ( o equivalentemente a quanta privacy siamo disposti a rinunciare).

(segue) ______

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