Percorso

Realizzare interventi educativi — soprattutto in contesti vulnerabili — significa confrontarsi con vissuti ad alto impatto emotivo. Gestire questi contenuti richiede competenze specifiche, per garantire una lettura accurata e non distorsiva delle informazioni raccolte.

In questo ambito, coniugare capacità di analisi e tenuta emotiva non è un aspetto secondario, ma una competenza chiave — sempre in evoluzione e mai del tutto acquisita.

Di seguito ripercorro alcune tappe del mio percorso professionale che hanno alimentato questa consapevolezza.

2000 Inizio a muovere i primi passi nel sociale prima come volontario e poi come educatore professionale.

2004 Le prime responsabilità su servizi educativi mi hanno spinto a integrare nel mio lavoro strumenti di project management

2007 Con i primi ruoli dirigenziali ho iniziato a sviluppare una visione più ampia del lavoro educativo — un’esperienza che ancora oggi ritengo fondamentale.

2008 Inizio la mia attività di docente in ambito pedaogico. Prendono forma i primi progetti di cooperazione internazionale che mi porteranno in Perù, ad Haiti, in India, Nepal, Repubblica Democratica del Congo, Territori Occupati Palestinesi, Israele.

2009 Primo intervento emergenziale a favore della popolazione minorile colpita dal terremoto dell’Aquila. Da qui seguiranno altri interventi in occasione di eventi sismici, tra cui quelli in Emilia-Romagna, nel Centro Italia e in Turchia. Approfondisco la pedagogia e management dell'emergenza.

2012 Conduco supervisioni pedagogiche rivolte a équipe educative e coordino gruppi di lavoro con altri supervisori impegnati in progetti socio-educativi per minori in Italia.

2015 Mi occupo di sviluppo organizzativo, facilitando l’allineamento tra i diversi settori operativi di un ETS, definendo framework strutturati per una gestione integrata ed efficiente delle attività progettuali.

2019 Si apre una nuova fase del mio lavoro, rivolta al contesto italiano, caratterizzato da vulnerabilità crescenti nelle periferie e da una forte fragilità nell’età dello sviluppo e, soprattutto, nell’adolescenza.

2023 Inizia una fase di sperimentazione sull’uso dell’intelligenza artificiale nella formazione di educatori e insegnanti attivi in contesti svantaggiati.