Marco-san

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Mi interessava molto, ero un ragazzino. Sopratutto, apprezzavo la possibilità data a uno che, dichiarandosi fedele a una certa forza politica, trovava le simpatie, la fratellanza, di un gran numero di persone.

Era molto facile per me scegliere la sinistra. Anche se non mi sono mai iscritto, perché il partito principale, quello che adesso è il mio, era molto esclusivo.

Lentamente quindi sono cresciuto, mi sono molto affezionato al movimento. Era per me il posto dove la mia voce, veniva finalmente ascoltata anche da delle persone adulte. Il nostro capo spaccava. Avevamo l'ingresso gratuito ai suoi show. Cose che arrivavano a costare anche 15 €, per un adolescente sono un sacco di soldi.

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Tutti i miei amici sapevano, mi chiedevano opinioni circa la politica. Abbiamo fatto una grande campagna referendaria, vinta, e abbiamo costretto la locale azienda dell'elettricità, a fornire energia rinnovabile in bolletta.

Spettacolo.

Poi mi sono allontanato dall'Italia, ho vissuto via per un anno, al mio ritorno tutta questa passione mi sembrava inutile. Che non portava da nessuna parte. Mi sono lo stesso trasferito in una delle città dove il movimento governava, e ho assistito, infastidito, alla sua deriva razzista.

Mi sono disaffezionato. È facile raccogliere delle persone dietro a delle idee se non c'è l'ideologia a supporto. Specialmente se queste idee sono semplici, certamente buone. Il problema è che dietro a queste proposte trovi chiunque.

Lontano dai fighetti della mia città, ho conosciuto altre facce del partito e, sempre lentamente, ho maturato una nuova posizione politica. Ho iniziato dai fondamentali: La sinistra e la scintilla, nel lungo termine siamo tutti morti, persino un po' di Marx (uno di questi tre l'ho inventato).

Mi sono iscritto, e per questo non ci rimango troppo male per quello che sta succedendo in questi giorni. Attacco a lavorare, il post sta durando anche troppo, #continua .