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Blog pacifista

USA e Cina: la guerra dei chip e l'IA di DeepSeek

Nvidia è sottoposta a restrizioni sulle vendite in Cina dal 2022. Un inasprimento delle regole commerciali potrebbe avere un impatto negativo sui conti, viste le dimensioni del mercato cinese, e potrebbe – così sostiene l’azienda, a tutela del proprio interesse economico – incoraggiare Pechino a insistere nella ricerca dell’indipendenza tecnologica dall’America.

Le aziende cinesi non possiedono capacità avanzate di progettazione e manifattura di microchip, non possono accedere ai semiconduttori stranieri e non possono nemmeno acquistare macchinari avanguardistici di chipmaking come quelli fabbricati dall’olandese Asml: di conseguenza, le capacità nazionali di progredire nello sviluppo dell’intelligenza artificiale sono limitate. Lo stesso chip H20, che l’amministrazione Trump vorrebbe mettere sotto controllo, è stato creato da Nvidia per rispettare le sempre più stringenti limitazioni del governo Biden: l’H20 è la versione depotenziata del processore H800 (la cui vendita in Cina era concessa fino al 2023), che a sua volta è la versione depotenziata dell’H100.

Fonte: Trump vuole segare il commercio di chip tra Nvidia e la Cina – Startmag https://search.app/B62s8v5Ku7mJVLXKA

La questione è rilevante in relazione a DeepSeek. Vedere qui https://youtu.be/mSMiA4M4pWY?si=iQKiF8ljACyoAa6p

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Gli elmi dei vinti

Ecco gli elmi dei vinti, abbandonati in piedi, di traverso e capovolti. E il giorno amaro in cui voi siete stati vinti non è quando ve li hanno tolti, ma fu quel primo giorno in cui ve li siete infilati senza altri commenti, quando vi siete messi sull'attenti e avete cominciato a dire sì.

Bertolt Brecht

https://pixelfed.uno/p/peacelink/788804208494020105

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Imparare a resistere

Segnaliamo il libro “Imparare a resistere, per una pedagogia della resistenza” di Raffaele Mantegazza.

Il libro esplora i seguenti percorsi di riflessione:

  • Pedagogia della resistenza come pratica educativa

  • Modalità di apprendimento della resistenza

  • Analisi delle forme di sopraffazione e oppressione

  • Strategie per contrastare l'annientamento individuale e collettivo

  • Riflessioni sulle esperienze storiche di resistenza

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Leonard Peltier: le sue parole

Dall'ergastolo ai domiciliari, una parziale vittoria della campagna in suo sostegno. Amnesty International ne sosteneva l'innocenza. Anche #PeaceLink ha partecipato alla campagna promossa in Italia da Peppe Sini (Centro Ricerche per Pace di Viterbo). Queste le sue prime parole (al telefono) https://youtube.com/shorts/eVmWW1V7jqU

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Trump/2

Uscita dall’OMS: la salute globale abbandonata

Trump ha ribadito la sua posizione di sfida alle istituzioni multilaterali annunciando il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In un mondo ancora vulnerabile a pandemie e crisi sanitarie globali, questa decisione rischia di indebolire la cooperazione internazionale e lasciare scoperti milioni di individui, soprattutto nei paesi in via di sviluppo che beneficiano del supporto statunitense in ambito sanitario.

Fine dello ius soli: un’America più chiusa

L’addio allo ius soli segna un colpo duro ai principi fondamentali dell’inclusività e dei diritti civili. Negare la cittadinanza automatica ai nati sul suolo statunitense trasforma gli Stati Uniti in una nazione ancora più ostile nei confronti dell’immigrazione e delle minoranze.

Emergenza nazionale al confine: una cortina di ferro a sud

La dichiarazione di emergenza nazionale al confine con il Messico rappresenta un ritorno al nazionalismo sfrenato e alla militarizzazione delle frontiere. Una strategia che non risolve le cause strutturali delle migrazioni, ma che invece alimenta divisioni e disumanizza intere popolazioni.

Clima e ambiente: un colpo al futuro

L’uscita dagli Accordi di Parigi per il clima, già avviata durante il primo mandato, sarebbe un passo indietro devastante nella lotta globale contro il cambiamento climatico. Con gli Stati Uniti fuori dai giochi, gli sforzi internazionali per ridurre le emissioni di gas serra perderebbero uno dei principali attori, compromettendo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C.

Grazia ai rivoltosi di Capitol Hill: l’erosione della democrazia

Tra i provvedimenti più inquietanti c’è la promessa di graziare i rivoltosi responsabili dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Questo atto rappresenta un chiaro segnale di legittimazione della violenza politica e un pericoloso precedente per il futuro della democrazia statunitense.

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Trump/1

Trump e il ritorno dell’”America First”: l’impatto su ambiente, diritti e politica globale

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca significa un’accelerazione drastica di politiche già ampiamente contestate nel suo primo mandato. Sin dal primo giorno di insediamento, Trump ha dichiarato la sua intenzione di ribaltare le principali riforme del suo predecessore, firmando oltre 100 decreti esecutivi in tempi record.

Le decisioni anticipate lasciano intravedere un’America sempre più protezionista sul piano internazionale, meno attenta ai diritti umani e all’ambiente, e orientata a una gestione autoritaria del potere.

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Davos

Secondo una nuova analisi di Greenpeace International, infatti, solamente in Europa si potrebbero raccogliere 185 miliardi di euro all’anno tassando i super-ricchi. Le entrate generate potrebbero essere investite in interventi a beneficio delle persone e del pianeta, come per esempio il risparmio energetico, i trasporti pubblici e le case green a prezzi accessibili.

La protesta di Greenpeace a Davos giunge a pochi giorni dalla conferma che il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato.

Continua su https://www.alternativasostenibile.it/articolo/davos-protesta-di-greenpeace-%C2%AB%C3%A8-ora-di-tassare-i-super-ricchi-ottenere-giustizia-climatica

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Marina Militare: “Molestie sessuali a bordo”

TARANTO. Rischia di finire a processo l'ex comandante di nave Martinengo, unità della Marina militare a bordo della quale, secondo la procura di Taranto si sarebbero consumati abusi e violenze ai danni di una parte dell'equipaggio. È stato il pubblico ministero Marzia Castiglia, nei giorni scorsi a chiedere il rinvio a giudizio per il capitano di fregata Roberto Carpinelli e per altri due e sottocapi in servizio sulla stessa unità navale. Violenza sessuale e maltrattamenti sono i reati contestati dalla procura di Taranto a cui si aggiungono quelli ipotizzati dalla Procura militare che ha trasferito il fascicolo ai magistrati ionici.

Si tratta di episodi avvenuti quando l'unità della Marina era impegnata in acque internazionali in un una missione anti pirateria nel Golfo Persico tra agosto e dicembre 2021. Le denunce delle vittime, assistite tra gli altri dagli avvocati Antonella Notaristefano e Giovanni Vinci, raccontano storie agghiaccianti. A una delle donne in servizio a bordo, il comandante Carpinelli aveva attribuito un nomignolo che ricordava un sex symbol di un vecchio telefilm e soprattutto l'aveva costretta a subire molestie sessuali: approcci fisici, mani sul corpo e sfioramenti al punto da costringere la marinaia a dichiararsi lesbica per sottrarsi a quelle continue vessazioni. Un improvvisato coming out che aveva però generato nuove minacce: in un'occasione, secondo quanto la donna ha denunciato, il comandante le aveva infatti puntato contro un paio di forbici facendola indietreggiare fino a chiuderla in un angolo della mensa per provare a tagliarle i capelli senza riuscirci. La giovane militare avrebbe supplicato di smetterla, appelli disperati che l'hanno esaurita al punto da accasciarsi a terra per lo sforzo e la tensione emotiva: a salvarla era intervenuto un altro marinaio, anche lui poi finito nel mirino offensivo del comandante.

Francesco Casula Gazzetta del mezzogiorno 19 dicembre 2024

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Pedagogia della resistenza

Occorre costruire comunità di resistenza, evitare di cadere nelle solitudini e nella rassegnazione. Resistere è la difficile missione della nostra vita e richiede una pedagogia della resistenza.

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Leonard Peltier: dal carcere ai domiciliari

Leonard Peltier non è stato completamente liberato, ma la sua pena detentiva è stata commutata in detenzione domiciliare. Questo significa che continuerà a scontare la sua pena presso la sua abitazione a partire dal 18 febbraio 2025, invece che in carcere. Tuttavia, gli altri componenti della sua condanna rimangono invariati, quindi non si tratta di una grazia totale.

Soddisfazione, quindi, ma non piena soddisfazione.

Questa è stata la campagna di Peppe Sini (Centro Ricerche per la Pace di Viterbo) degli ultimi mesi.

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