RICCHI PROFUMI DA ANTICHE FERITE

Schiene nere sporche di amaro sudore, battute dalla polvere in terra straniera e uccise da una crudele frustata, volgono di tanto in tanto lo sguardo a Dio. Il vento paziente della povertà si aggrappa alle canne svolazzanti per incoraggiarle a crescere forti e vigorose. Sotto il sole tropicale distese infinite, ricoprendo l’aspra pianura fino al mare, sembrano rincorrere l’orizzonte lontano con la tenacia dello schiavo che fugge. Dopo lunga e silente attesa, il fuoco incontra al primo fiore le piante zuccherine scuotendole e lasciandole nude ad aspettare che il tempo della raccolta finisca.

Il dolce succo distillato da mani sapienti invecchierà in amorevoli botti fino a diventare un liquore dai colori sfumati che scivolerà nei bicchieri più raffinati facendosi cullare dal fumo discreto di un avana, o andrà per le osterie sul far della sera ad offrire ospitalità ai viandanti guidati dal fruscio della Luna piena.

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