Ricaricarsi di bellezza a Lisbona

Sono forse le mattonelle lucide che decorano le facciate esterne degli edifici, forse i sampietrini di pietra bianca che coprono i marciapiedi e le vie pedonali, forse i saliscendi, forse la presenza del mare. Non so dire cosa costituisca il fascino di Lisbona. Probabilmente una combinazione delle precedenti.

Si vive un ambiente fortemente interculturale, il miscuglio delle città globali. Ho passeggiato tra i vicoli del quartiere bengalese, tra i negozi cinesi, tra i ristorantini economici che offrono il dahl indiano, il kebab turco, il falafel arabo e il taco messicano, simulacri del Sud globale che si affaccia nella privilegiata Europa per mezzo della cultura culinaria. Ho visto gente di ogni colore, ho ascoltato decine di lingue diverse, alcune riconosciute altre no, il portoghese brasiliano, ho osservato un autista di risciò che dominava cinque lingue senza accento mentre parlava ai passanti, e alla fine ha convinto con ottima parlantina una famiglia francofona a fare un giro con lui.

Lisbona è bella forse anche perché è relativamente economica, rilassata, ha il fascino della metropoli che fu e che adesso fluttua nell'età contemporanea, ordinata, con i suoi trasporti che funzionano – sembra – abbastanza bene, con una mobilità integrata tra metropolitana, autobus, piste ciclabili e monopattini.

Ho camminato su e giù per la città, stancandomi, giungendo all'improvviso a uno dei tanti belvedere che si aprono su di una valle affollata di case, che a un tratto si separano per permettere l'oceano piatto in lontananza, mentre un cielo fitto di nuvole dipinge scale cromatiche dall'arancione all'azzurro quando il sole si abbassa sul finire del giorno.

Ho visto, un mattino, il sole riflesso sui marciapiedi di pietra bianca bagnati a chiazze da un breve acquazzone d'inizio autunno.

Ho goduto della temperatura perfetta seduto su una panchina in una terrazza che si affacciava sulla città, mentre un musicista in strada offriva melodia con la sua chitarra. Così, per più di un'ora. Perché non c'era motivo di andar via finché quel momento durava.

La bellezza è un alimento dell'anima di cui abbiamo forte bisogno, anche se a volte ce ne dimentichiamo. È alimento perché arricchisce lo spirito e ci dà l'impressione che tutto ha un senso, che in fondo vale davvero la pena perché anche il quotidiano: camminare, guardare, respirare, è estetico.

#Lisbona #Portogallo #bellezza


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