Con lo zaino in spalla

Americalatina

Qualche giorno fa stavo tornando dal Guatemala, e il mio volo ha fatto scalo ad Amsterdam. Uno scalo mostruoso di 17 ore. Speravo di poter uscire dall'aeroporto, cosa non scontata ai tempi del covid. Per fortuna non ci sono state restrizioni e ho potuto fare un giro per la capitale olandese che, nonostante i miei anni di vagabondaggio, non avevo ancora avuto la fortuna di conoscere.

Ho preso il trenino che va dall'aeroporto al centro, e dopo pochi minuti sono stato scaraventato nel cuore pacifico dell'europa progressista, dove tutto è permesso, “entro un certo margine” come direbbe Rino Gaetano. Le differenze con l'America centrale sono così grandi che l'impatto è stato decisamente sconcertante.

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