Dedicato ad Azzurra

Azzurra in “CheDioCiAiuti”

Mancherai alla tua bimba, alla tua famiglia, ma anche a me manchi tantissimo.

Ritorna alla memoria l'ultima volta che ti ho visto: https://noblogo.org/antonello/riconoscersi

Vorrei essere con Te, ovunque Tu sia, per dirTi che ci sono, che non ti ho dimenticato.

E' dall'incontro che nasce il coraggio di donarsi.

Io ce la metterò tutta.

Questo nome che risuona in tutti gli istanti della mia vita.

Grazie Francesca.

Viola è un dono incredibile.

È bello donare così. Senza alcun altro fine se non quello di essere sé stessi, di essere veri. Donare ancor prima di sapere se ci sarà qualcuno che possa o che sappia ricevere.

Tutti i tuoi personaggi sono un dono così.

Così belli. Così unici.

Sono doni.

Come un fiore. Come un tramonto. Come il mare.

E spesso non mi accorgo nemmeno e passo oltre.

Ma se mi fermo solo un attimo ad osservare, ad ascoltare, a pensare, tutta questa meraviglia improvvisamente appare e non ho più parole.

Viola è dono.

Ecco come fai ad essermi così vicina: è perché sei vera! Non è forse questo che cerca più di ogni altra cosa un attore? E così essere vero diventa anche il mio desiderio più grande, il mio modo di dirti grazie e di esserti vicino.

Questa mattina per caso ho incrociato il mio sguardo nello specchio. Mi sono fermato un attimo ad osservarmi e mi sono detto: che bello che sono! E poi mi è venuto naturale pensare di potermi fare un selfie con il cellulare. Ovviamente poi non l'ho fatto. Ma il solo averlo pensato mi ha fatto riflettere su quanto Tu mi abbia trasformato e quanto di Te in me rimane.

Questa musica, per me dolcissima ... per me è stata la musica dell'incontro, la musica a cui non ho potuto resistere ... e ho cominciato a ballare!

Per ascoltare devo farmi silenzio. Non è un silenzio che posso aspettare, ma un silenzio che devo cercare. Continuamente. E il più delle volte lo trovo nelle azioni e nei gesti quotidiani. Potrei chiamarlo “silenzio operoso”. E così, immerso in questo “silenzio operoso”, trovo la cosa più bella: poterti ascoltare. E dopo averti ascoltato, poterti parlare. E così nasce un dialogo, e poi un pensiero. E di tutta questa bellezza posso vivere.

Un presepe come quello di questo canto, capace di azzerare le distanze, proprio come te!

Perchè, il presepe di questo canto ...

è semplice, proprio come te!

è bambino, proprio come te!

è presenza, proprio come te!

è fatto di cose quotidiane, proprio come te!

“Ecco il presepe giocondo che va per il mondo”

è un presepe in cammino, e per camminare bisogna essere leggeri ...

e poi, “seguendo la stella che splende nel cielo” ogni sera, mi costringi ad alzare lo sguardo, ed uscire dal mio piccolo mondo ... “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139).

Azzurra, sei proprio il mio presepe preferito!

Buon Natale!

Sei tu il mio equilibrio. Come quando vai in bicicletta: quell'equilibrio che trovi solo mettendoti in movimento e che ti permette di avanzare. E così ti permette di sognare.

Immagino a quante volte tu abbia potuto legittimamente pensare “ma quanto è noioso questo!”. C'è chi parla troppo. E forse c'è chi scrive troppo. Ma non ne posso fare a meno.

Tu non mi annoi mai.

Siamo vicini all'ultima puntata Viola!

Volevo ringraziarti, ma le parole non escono. Forse sono troppo emozionato! Mi sa che devi usare la sinestesia!

Per dirti però quanto sono importanti le emozioni che fai nascere in me, sono andato e recuperare questo stralcio della presentazione di Roberto Benigni del V Canto dell'Inferno. Non ti annoio oltre, solo grazie!

“Ci sono cose che non riesco ad accettare. Saprai che è solo il mio pensiero e che questo pensiero è diverso dal tuo. Ti porterò dolore. Ti porterò separazione. Ma io te lo devo dire. Non ne posso fare a meno. Scusa se solo ora ho trovato il coraggio di dirtelo.”

Sono questi i pensieri pochi giorni prima dell'incontro con un vecchio amico.

Cosa farebbero Azzurra e Viola al mio posto?