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Davvero sfortunata la storia musicale di Bill Fay. Dopo due ottimi dischi ad inizio degli anni settanta, “Bill Fay” e “Time of the last persecution”, entrambi usciti per la Deram, è scomparso per lungo tempo dai radar per riapparire con l'avvento di internet e della rete. Se parliamo di musica certamente il web ha contribuito a riportare alla luce dei veri e propri gioielli nascosti. Quelli di Bill Fay appartengono a questa categoria ma, collezionisti e cultori di oscuri solisti folk a parte, furono pochi all'epoca del vinile quelli che tennero nella giusta considerazione i suoi primi lavori... https://album.link/s/5y6T5jCVMZGCHfyEF74aA1


Ascolta il disco: https://album.link/s/5y6T5jCVMZGCHfyEF74aA1


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Figura centrale per la nascita del folk-rock inglese e con alle spalle una discografia ormai corposissima, Richard Thompson, prosegue con entusiasmo e convinzione il proprio percorso artistico, animato da una curiosità febbrile nel ricercare sonorità nuove, dando alle stampe “Still”, disco nato dalla collaborazione artistica con Jeff Tweedy, il quale ne ha curato la produzione. Inciso lo scorso inverno nell’arco di nove giorni presso l’ormai celebre... https://artesuono.blogspot.com/2015/07/richard-thompson-still-2015.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/6WCNshtKRD1hAVgzS1vH1D


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Don Henley, membro degli Eagles, è texano. Arriva dalla Cass County, la sua contea dove, presumo, la musica che lui sentiva da giovane, che veniva suonata per la maggiore, era la musica country . E Don celebra appunto la musica country in questo suo nuovo lavoro, che viene pubblicato ben 15 anni dopo il precedente, Inside Job. Ed è anche il suo primo album di musica country... https://artesuono.blogspot.com/2015/10/don-henley-cass-county-2015.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/3qsw8b2cxvBthq1OQIKBB3


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Preceduto da feroci critiche ma anche da recensioni positive, il nuovo album di Neil Young non è certo un disco da buttare. L’inglese Mojo, che dà quattro stelle a cani e porci, gli affibbia uno striminzito due e mezzo, altri addirittura due stelle. Onestamente, dopo averlo ascoltato abbastanza velocemente (ne siamo venuti in possesso quando il numero di Luglio era già chiuso), non possiamo definire questo disco brutto, assolutamente no. Ci sono almeno quattro canzoni sopra la media, quindi belle e, anche se qualcuna ha un titolo bizzarro (su tutte A Rock Star Bucks A Coffee Shop) il mio giudizio è decisamente positivo... https://artesuono.blogspot.com/2015/07/neil-young-promise-of-real-monsanto.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/3H13KvqouxpPgY2OVVVYGK


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Roy Orbison, il baritono del rock and roll, l’anima più sensibile. Mystery Girl è l’album postumo di un rocker senza tempo che, dopo timidi tentativi, aveva ritrovato la passione e la voglia di riannodare il filo del suo passato. Aiutato da un pugno di amici musicisti devoti e libero dai vincoli dello show-biz più equivoco, Orbison torna ad occuparsi di sentimenti e storie per cuori spezzati con una grazia musicale immune da qualsiasi fattore temporale... https://www.silvanobottaro.it/archives/3707


Ascolta il disco: https://album.link/s/1UPcuqLY9PC99fQAqWgrSU


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A distanza di 3 anni dal primo album solista, Glen Hansard torna sulle scene con un lavoro che lascia interdetti al primo ascolto, per poi crescere solo successivamente. Sì perché, a dispetto dell’imponente produzione – quattro location diverse, ospiti come Sam Beam aka Iron & Wine e due produttori come Thomas Bartlett (The National, Sufjan Stevens) e il compagno di una vita nei Frames, David Odlum – Didn’t He Ramble non decolla al primo giro: sono pochi gli episodi che arrivano in modo diretto e subito riconoscibile all’ascoltatore abituato al precedente Rhythm’n’Repose (è il caso del singolo di lancio Winning Streak)... https://artesuono.blogspot.com/2015/09/glen-hansard-didnt-he-ramble-2015.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/0VR0U8c34soFl7IWPyqqwY


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Si immagini questo particolare staff scandinavo: due artisti provenienti da due band diverse si incontrano, ciascuno con il suo personale background musicale. Chiamano un po’ di baldi musici al loro servizio e formano un collettivo dal nome a dir poco impegnativo: The Amazing. Dopo l’apprezzabile “Gentle Stream” arriva così “Picture You”, l’ultimissima ricetta del quintetto svedese dove nei suoi brani scoviamo facilmente le tracce della loro genesi: un incontro tra molteplici flussi di passato e presente dove nessuno prevarica sull'altro, in un'armonia a lunghi tratti – ci venga concessa la battuta facile – amazing... https://artesuono.blogspot.com/2015/09/the-amazing-picture-you-2015.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/3rZNNZhcVyVcaAuBDwXvt9


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Al concerto tenutosi per il lancio di “Eska”, lo scorso 16 maggio 2015 al Rich Mix di Londra, tra il pubblico sono state avvistate delle estasiate Laura Mvula, Alice Russell e Lianne La Havas. Accompagnata da una band stringata ai limiti del garage-rock, Eska ha tirato giù il tetto della sala, dando prova della sua portentosa voce, ma soprattutto dell'incredibile verve di emotiva quanto spiritosa interprete e polistrumentista, una leonessa da palcoscenico capace di stravolgere le proprie canzoni saltando dal folk al rock al blues al soul al gospel con una facilità da mettere in soggezione... https://artesuono.blogspot.com/2015/09/eska-eska-2015.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/33ivVGguNH9c9nA223YAGc


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Questo disco arriva dopo che le ultime prove discografiche in studio erano diventate un poco appannate, avevano perso smalto (“The Town and The City” una spanna sopra l’ ultimo “Tin Can Trust” di cinque anni orsono, tuttavia entrambe sono prove meno convincenti di un glorioso passato). Però David Hidalgo e Louie Pérez sono tornati in gran forma e c’è una grande varietà nei suoni, con brani che si presentano in una veste squisitamente latina, oppure troviamo blues urbani, sonorità black, poi ci sono riferimenti ai Grateful Dead ed al loro capolavoro Kiko e riscontriamo la presenza di alcune grandi canzoni come ad esempio “Magdalena” e “When We Were Free”. Azzarderei col dire che è il disco più convincente dai tempi di “Good Morning Aztlán” (2002) e qualitativamente siamo ai livelli di Kiko... https://artesuono.blogspot.com/2015/10/los-lobos-gates-of-gold-2015.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/7oM8JtjRTcDm4F9I3Gu2dL


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Che Warren Waynes volesse registrare un disco da cantautore non è una novità per chi segue con attenzione il musicista di Asheville. In fondo il suo esordio solista, Live At Bonnaroo del 2004, era un disco acustico che andava in questa direzione, per cui molti pensavano che Man In Motion sarebbe stato il tanto atteso album in studio da songwriter…ma sappiamo che le cose sono andate diversamente. Warren ha spiegato che canzoni di questo genere, non adatte agli Allman Brothers o ai Gov't Mule, si sono accumulate nel corso degli anni... https://artesuono.blogspot.com/2015/09/warren-haynes-feat-railroad-earth-ashes.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/2Ept5AOP3rZorKVADlOj2x


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