EUROGENDFOR PASSAGGIO DI CONSEGNE DA ARMA DEI CARABINIERI A GUARDIA CIVIL SPAGNOLA
Si è tenuta nei giorni scorsi a Roma presso la sede del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, la riunione del Comitato Interministeriale di alto livello (#CIMIN) che ha funzioni di controllo politico e indirizzo strategico sulla Forza di Gendarmeria Europea (#EuroGendFor) e di coordinamento politico-militare tra i Paesi membri.
Nella circostanza è avvenuto il passaggio di consegne del CIMIN tra la presidenza italiana uscente e la Guardia Civil spagnola (immagine sopra). Il CIMIN è presieduto con turno annuale da uno Stato membro Il ministro Tajani ha sottolineato come “la Forza di Gendarmeria Europea è uno strumento essenziale di gestione delle crisi e fornisce capacità indispensabili, specialmente nell’ambito delle missioni civili dell’Unione Europea. Un esempio concreto ne è stato il dispiegamento nel quadro di Eulex Kosovo, a guida italiana. Altrettanto strategico è il contributo di EuroGendFor alla missione UE in Libia, a contrasto del traffico di migranti”, ricordando inoltre che “l’Italia attribuisce grande importanza al fronte Sud. Nord Africa, Corno d’Africa e Sahel richiedono un nostro concreto impegno per lo sviluppo del Continente, e il sostegno alla stabilità di quei Paesi, fornito anche attraverso EuroGendFor, è cruciale”.
Sono intervenuti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone: “l’importanza di EuroGendFor nella gestione delle crisi è stata recentemente rimarcata dalla menzione nel Civilian Compact dell’Unione Europea che individua in essa uno degli strumenti per rendere le missioni civili della UE sempre più efficaci, strutturate, flessibili e solide”, ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, che ha segnalato come: “la presenza di EuroGendFor sia oggi rafforzata, grazie a una rilevanza sempre crescente nelle missioni dell’Unione Europea, specialmente nei Balcani occidentali (Bosnia e Kosovo) dove schiera il contingente più numeroso”. EuroGendFor – il cui Quartier Generale è in Italia, a Vicenza – è composta da Forze di Polizia a ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea, ed è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni internazionali, quali #UE, #ONU, #OSCE, #NATO.
Le missioni di polizia nella gestione delle crisi internazionali sono uno strumento essenziale per la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della stabilità internazionale. Il valore aggiunto che EUROGENDFOR può fornire alla gestione delle crisi internazionali, in termini di potenziale da offrire, è duplice: uno strumento appropriato per agire in un ambiente non favorevole, in particolare durante le missioni di sostituzione, e una capacità di dispiegamento rapido. EUROGENDFOR include l’ #ArmadeiCarabinieri, la Guardia Civil spagnola, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guarda Nacional Republicana portoghese, la Marechaussée olandese, la Gendarmeria Militare Polacca e la Gendarmeria romena, oltre alla Lituania in qualità di partner ed alla Turchia ed alla Repubblica di Moldova quali osservatori.
Per saperne di più https://servizi.carabinieri.it/arma/arma-all'estero/eurogendfor
Sulla cooperazione tra forze di polizia a status militare vedi anche https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/la-fiep-associazione-che-raggruppa-le-forze-di-gendarmeria-ed-a-statuto
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Il Trattato di Maastricht ha istituito l'Unione Europea strutturandone le politiche in tre macro-aree: i tre pilastri dell'
I primi passi nella cooperazione in materia di sicurezza e giustizia all’interno dell’allora Comunità Europea si erano avviati nel 1975, quando fu creato il Gruppo TREVI, composto dai ministri della giustizia e degli affari interni degli Stati membri.
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Il Trattato sull’Unione Europea (sopra, la cerimonia della firma) diede una veste ufficiale alla cooperazione interstatale svolta informalmente dal Gruppo TREVI.
Il Trattato dedica il Titolo VI alle “Disposizioni relative alla cooperazione nei settori della Giustizia e degli Affari Interni”, prevedendo all’articolo K.1, punto 9 “la cooperazione di polizia ai fini della prevenzione e della lotta contro il terrorismo, il traffico illecito di droga e altre forme gravi di criminalità internazionale, compresi, se necessario, taluni aspetti di cooperazione doganale, in connessione con l'organizzazione a livello dell'Unione di un sistema di scambio di informazioni in seno ad un Ufficio europeo di polizia (Europol)”.
Inoltre, l’articolo K.3 prevede: “gli Stati membri si informano e si consultano reciprocamente, in seno al Consiglio, per coordinare la loro azione; essi instaurano a tal fine una collaborazione tra i servizi competenti delle loro amministrazioni”.
Il Consiglio dell’Unione Europea, nell’ambito delle competenze del Trattato di Maastricht relativamente alle materie del Titolo VI, il 2 giugno 1993 fissava poi le linee guida dell’European Drugs Unit (EDU), ufficio embrionale da cui è sorta l'attuale