La caduta

Nel Libro di Enoc gli angeli Vigilanti (עִירִין) si innamorano delle donne e, guidati da Shemyaza, si accoppiano con loro, generando i giganti. E come Prometeo, donano agli umani la conoscenza: costruire spade e coltelli, far bracciali, comprendere il corso degli astri e in generale cambiare il mondo. Che nella traduzione aramaica è indicato dal mulo: l'uomo è colui che riesce a far nascere dal cavallo il mulo. Questo fervore conoscitivo e tecnologico va punito. Azazel — che nel corso del testo prende il posto di Shemyaza come capo dei Vigilanti ribelli — dovrà essere legato nella tenebra fino al giorno del giudizio, quando sarà gettato nel fuoco. È da qui che viene l'immagine evangelica di Satana gettato nella fornace ardente, che risulta incomprensibile se si ignora Enoc, perché nell'Antico Testamento non c'è nulla che assomigli al Satana evangelico. Resta una differenza importante: in Enoc Azazel, dopo la ribellione, è emarginato dal mondo, mentre nel Vangelo il Diavolo è il “principe di questo mondo”. Ma qui mi interessa altro. Nel Libro di Enoc la colpa dei Vigilanti è quella di aver rinunciato alla loro natura spirituale per accoppiarsi con donne umane:

Ma voi, prima, eravate spirituali, viventi la vita eterna che non muore mai, e perciò io non avevo fatto, (anche) per voi , le donne: perché gli (esseri) spirituali, in verità, (hanno) la loro sede nel cielo. (Apocrifi dell'Antico Testamento, a cura di P. Sacchi, UTET, Torino 1981, p. 488)

Ma non è esattamente quello che accade a Dio stesso nel Vangelo? Unendosi a Maria e generando il Cristo attraverso il corpo di una donna, Dio stesso non ha seguito la via di Shemyaza e di Azazel? Se unire un'essenza divina a un corpo umano è rinunciare alla natura spirituale, con l'incarnazione non ha rinunciato Dio stesso alla sua natura spirituale? Con Cristo Dio non segue la via stessa del Diavolo?

#diabolusnovus

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