Dissoluzioni

La filosofia ha compiuto tutto ciò che era da compiere tra il Cinquecento e il Settecento. Si trattava di rovesciare la visione del senso comune. Di abbattere teoreticamente tre convinzioni: l'esistenza della cosa, l'esistenza di Dio, l'esistenza del soggetto. Queste tre dissoluzioni sono già complete a fine Settecento; e Nietzsche e Sartre non sono che epigoni. Tutto ciò che nel pensiero contemporaneo va nella direzione della ricostituzione del triangolo del senso comune – appunto Dio, soggetto, cosa – non è che antifilosofia. Queste tre dissoluzioni sono ora affare della scienza. Non Dio – che è morto e sepolto da tempo, e la cui confutazione non è più necessaria – , ma la sostanza e il soggetto. La prima spetta alla fisica, la seconda alle neuroscienze. Che resta della filosofia dopo la morte della filosofia? Interrogarsi sul senso di un mondo senza cose e senza soggetti.

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