Felicità

La felicità è sempre venata di sofferenza. In primo luogo, perché scaturisce da cause esterne — una bella giornata di sole, essere e sentirsi amati, ottenere riconoscimento eccetera — e dunque sancisce la nostra dipendenza, che è un male. In secondo luogo perché, proprio per questo suo dipendere dall'esterno, è fragile, momentanea, sempre minacciata e in pericolo — sempre circondata da un alone di ansia. Per questo gli antichi cercavano non la felicità, ma l'atarassia.

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