Temperatura

In ogni essere umano c'è in potenza tanto il santo quanto il criminale. Il fatto che emerga l'uno o l'altro è legato alla temperatura. A temperatura media — a temperatura ambiente, per così dire: se l'ambiente non è troppo caldo, perché spiritualmente gli esseri umani sono animali a sangue freddo — l'essere umano è mediamente buono. Per meglio dire: né buono né cattivo, esigendo tanto la bontà quanto la cattiveria una energia che la sua medietà non gli consente. Provate ora ad alzare la sua temperatura. Sottoponetelo allo stress. Dategli l'impressione di essere vittima di ingiustizia. Infliggetegli qualche sofferenza. Ecco che quell'essere umano mediamente buono si sposta gradualmente verso il polo violento di sé stesso. Provate poi a calare questo individuo stressato in un contesto ambientale (intendo: culturale) caldo — in un Paese in cui vi sia una guerra, ad esempio, e dunque la cultura del nemico — ed ecco che questo brav'uomo, questa brava donna sono pronti a qualsiasi crimine. Non credo nell'amore. È una passione calda, e prima o poi — il cristianesimo, religione calda come l'Islam, e la cui storia è una storia criminale, lo dimostra abbondantemente — si converte in odio. Credo nell'equanimità. La virtù fredda che mi consente di vedere nell'altro “un altro io diverso da me”, come diceva Rousseau.

#loingpres