Un ente infinitamente infelice

L'assurdo che siamo è nell'essere circondati da ogni lato dal nulla. Dal nulla veniamo, nel nulla andiamo. Il vuoto ci tiene in un abbraccio costante. E ne abbiamo orrore. Abbiamo orrore del nostro essere gettati, per dirla con Heidegger. A farci orrore è la morte, e lo sappiamo. Ma a farci orrore è anche la nascita. Il vuoto che era prima di noi. In non essere da cui proveniamo, non sappiamo come, non sappiamo perché. Per colmare questo vuoto creiamo Dio. Che è eterno: non ha un nulla da cui proviene, non c'è un nulla in cui finisce. Ma Dio, non diversamente da noi, non sa perché esiste. E', semplicemente, esattamente come siamo noi. La differenza è che lo stupore doloroso che ci attraversa in lui è da sempre e sarà per sempre. Dio è l'essere assolutamente irredimibile, il punto di domanda eterno. Per alleviare di poco la nostra infelicità, creiamo un ente infinitamente infelice.

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