Scivoli. Ancora. Tra membra accaldate i tuoi nonseneparla e machemeraviglia posano basi di futuro, non dici ma so. Anzi, sento. Sono qui col tuo profumo addosso, scrivo mangiato dall'adrenalina mentre il sonno esce dalla finestra e mi piace l'idea, si, sarò ancora in quella magia fatta di sogno&realtà, non d'illusione. Oppure chissà, sarò solo uno che vola senz'ali, dopo una vita potrebbe anche capitare ma non mi pongo il problema, nel caso lo affronterò domani. Adesso ascolto il tuo profumo, il sorriso e gli occhi che mi regali ogni volta insieme al tuo splendido corpo, ascolto e sorrido, se avrò tempo dormirò anche.
“Il fascino che una persona esercita su un’altra non sta in ciò che mostra della sua personalità nell’istante preciso dell’incontro ma nella sintesi del suo intero essere, che rilascia questa droga potente che cattura l’immaginazione e genera il legame.”
[Anaïs Nin scrittrice francese anche se erroneamente considerata americana]
Trovo sia un raffinato elogio anche del vituperato virtuale perché il fascino non ha una componente esclusivamente estetico-fisica ma in esso ci sono aspetti legati anche a forma e contenuti espressivi. L'intero essere di cui parla è appunto il mix di fuori&dentro e qui, tra pixel e bit, a volte è proprio il dentro a venir fuori.
E
E quando mi baci mi porti via, ogni volta di più, un lembo alla volta finché non sarò più io. Diventando noi.
19gennaio
Per te era un anniversario importante, ricorrenza d'una gioia divenuta malinconia e per noi, da oggi, è una pietra angolare. Qualunque cosa accada nulla sarà come prima, per entrambi.
Ho vissuto per anni sapendo descrivere con mille particolari ciò che mi si parava nel cammino, da stanotte non riesco a trovare parole che rendano un milionesimo di ciò che sento.
E sentirò per sempre.
²
Ti ascolto, mi dici “chiedimi qualunque cosa” mentre osservo il mare, le onde che portano e prendono sabbia come il tempo fa con i nostri attimi di vita.
PASSI
Capita d'aver la sensazione d'essere all'inizio di un percorso infinito perché forse nemmeno la morte potrà concluderlo.
E ti viene da sorridere: come potrebbe esser altrimenti di fronte a tanta meraviglia?
Non resta altro che viverlo, passo per passo, gesto per gesto, con l'idea (forse realtà) di non essere più soli.
...
Vieni qui, abbracciami senza parole, il tuo corpo sul mio: involucri d'emozioni e sangue che non hanno avuto bisogno di suoni per comprendersi, bastava la pelle.
Vieni qui e...addio ai per sempre
06
Il titolo richiama esattamente ciò cui penso: sole dentro e fuori. Capita ma non spesso di vivere una tale sintonia climatica tra intus (corporis) e meteo, tra l'insolito tepore dell'aria e quello dell'anima eppure è successo.
Altra stranezza tra il collimare di verbo e sostantivo quasi che l'accadere di quella sintonia sia sinonimo se non garanzia di una vittoria.
Sulla vita o meglio della vita intesa come dono da sfruttare per cavarne il meglio possibile: non come lotta per giungere alla morte ma come gioia da spremere in ogni modo, fino alla fine.
Parlarsi, l'incedere lento figlio di una notte di fuoco rilassante, risate e riflessioni mentre le dita s'incrociano quanto gli sguardi a volte muti, altre fragorosi.
Passano così ore come minuti, il sole cade nel mare ma resta un calore che accompagnerà notte e pensieri. Forse sogni.
CREDO
Incontrando la persona giusta dovresti ritrovarti all'improvviso Altro e Oltre. Naturalmente.
Sono apparentemente due spazi che in realtà credo rappresentino una sola area mentale&corporea nella quale scoprire un sé diverso, più pieno. Compiuto.
Una specie di progresso evolutivo cui non tendiamo perché non ci appare finché non ci cadiamo dentro, da lì in poi tutto sarà diverso.
Se fosse così ecco spiegato lo strazio [presumo lo si provi] qualora la storia dovesse finire: torneresti in situazione quo ante avendo però l'idea vissuta con anima&pelle di ciò che si è perso.
LA PRIMA VOLTA
Quella per antonomasia si perde nel secolo scorso, una notte d'estate in cui Manu decise che mi voleva, povero quattordicenne implume fagocitato da una maturanda molto hard che, da allora, rese tale pure me.
Hard intendo perchè maturando lo sono ancora inside.
Qui vorrei parlare non tanto della “primavoltatecnica” ma delle mille primevolte che ognuno vive quando incontra un nuovo partner, quando si scoprono di lei/lui non solo lembi&lombi ma soprattutto meningi&sangue, quando ne scopri il colore [mi piace rosso vivo] ed il calore, quando labbra e lingua si fondono per fondersi.
Ogni tanto ripenso alle mie primevolte e sempre socchiudo gli occhi, spesso sospirando, perchè come altrove ho scritto e pensato, in realtà la veraprimavolta ancora non l'ho vissuta.
Parlo della primavolta che sarà anche l'ultima.