LEZEROVENTOTTO
Gli occhi mi si chiudono, sono appena arrivato da molti chilometri, il tuo profumo sbuffa fuori dai pori come vampate di mille piccoli vulcani.
Ho caldo, mi fai caldo, la tua pelle grida ancora voglia come quegli occhi amore...maledetto profumo, sembra che la tua impronta sia un calco della mia anima...ma l'avrò ancora un'anima?
In questa stanza manca l'aria, al polmone il fiato...non dovresti pensare che sia stato tutto un sogno anche se questo hai detto e voluto credere...ti farebbe meno male penso.
Ti svegli sudato, il letto non ha le sue orme, il tuo cuore si...se ho sognato fammi dormire in eterno.
MAGIA
Eri lì a parlare, ascoltare, sorridere e a tratti perderti per un attimo nei tuoi pensieri.
Chissà dov'eri.
Poi di nuovo lì, assorta e divertita, stupita quanto me della stranezza potente di questo noi così giovane e così saggio al contempo.
Fatto d'anima e corpo, di pensieri e voglie da scoprire e vivere, da sentire dentro e sulle labbra: le tue, che sanno di buono, di primavera e rugiada, di fuoco e tempesta.
Sarà un bel viaggio.
- Da qualche parte ho una cosa scritta, ho sempre avuto timore dei rimorsi, i rimpianti posso tollerarli ma certamente capisco ciò che dici: volevi darti una possibilità, che accada o meno potrai dire “io c'ero”.
Accade di vivere, di sperimentare ciò che non credevi possibile se non finché ti ritrovi in discorsi, situazioni.
E sorridi.
MAI
L'emozione non può perdersi nei meandri dei ricordi se è stata vera ma vera proprio, vissuta non con parole ma anime...ecco se è stata così non si perderà mai.
MAI.
Emozione è pelle, prima o poi la vorrai di nuovo sotto labbra e dita.
IMMAGINA
Piove.
Di brutto.
E subito penso al dolce divertimento del rifugiarsi insieme sotto a quel micro ombrello mezzo rotto. Noi sotto.
Mani bagnate, i tuoi capelli sono ancora più belli, umidi e crespi, sorridi e non posso far altro che baciarti.
Ancora e ancora.
Immagino tutto questo mentre sono al tavolino del bar, poco distante vedo una coppia giovane con un bel bimbo. Lui è buono, giochicchia e osserva mentre papà e mamma spippolano sui rispettivi schermi: ecco, è tutto uno schermo una vita così.
Forse quello che vorrei è e sarà pura fantasia ma lo crederò irrealizzabile solo quando sarò nella cassa di mogano, non un attimo prima.
Caₗₒᵣₑ e Cₒₗₒᵣₑ, questo dovremmo spremere dalla vita se e quando ne avessimo l'opportunità.
Il resto è rumore di fondo.
CROSS-POST
Un'occasione triste per un'amica mi ha spinto a sperimentare una nuova via. L'ispirazione nasce da un Toot scritto qui
https://mastodon.uno/@Jem_Prof/109280030696328915
e ciò che immediatamente ne è scaturita è questa riflessione. Non pretendo né penso sia particolarmente brillante ma, come sempre, mi piace fissare in bit ciò che mi emoziona.
Si spegne una vita.
Si accende una stella. Chissà. Immagino il dolore nato alla notizia, trent'anni fa, forse poi diluito tra speranze di ripresa e constatazioni tristi del almeno c'è.
Può diluirsi un dolore?
Credo di sì, come tutti ne ho vissuti anch'io, proprio relativi a scomparse inattese o disgrazie senza uscita e mi sono reso conto che il tempo modifica il sentire. Finché come un'otre ricolma, quel dolore tracima improvviso mostrandosi in tutta la veemenza sopita ma non dimenticata: non c'è a volte un motivo, a volte si e ti ritrovi i singhiozzi in gola. Eccolo di nuovo il mostro della scomparsa, ti rendi conto ancora e ancora che quel viso non lo rivedrai, non avrai una mano da stringere, pelle magari tesa ma tiepida da accarezzare. La carne non ci sarà più, potrai solo coccolare e soprattutto farti scaldare dallo spirito dei ricordi, dei sorrisi, delle liti e di tutte quelle emozioni che con quella persona hai vissuto.
Ecco.
La morte o il ritorno improvviso di essa ti rammenta la vita, tua e sua, le vostre ore insieme e solo così, almeno un po', puoi pensare che noi tutti una scomparsa dolorosa possiamo vincerla.
Col ricordo.
.
Vieni qui, abbracciami senza parole, il tuo corpo sul mio: involucri d'emozioni e sangue che non hanno avuto bisogno di suoni per comprendersi, bastava la pelle.
BIANCO
Sono sempre stato bravo a scrivere di nuvole come fossero cemento, a fare dediche vaghe, fumose, buone per ogni amore o stagione.
Un po' come quei testi in cui per esercizio bisogna riempire gli spazi con le parole mancanti...ecco...io scrivevo l'intera storia.
Lasciando in bianco il nome.
HALO WIN
Stasera ci sarà chi spenderà tempo e soldi per farsi brutt* quando sarebbe sufficiente che uscisse così, al naturale.
Come i tonni.