Dieci righe 109
“L’abbondanza: gioia e dolori del capitalismo. Ha dato a miliardi di persone la capacità di dire io e dolore ad altre persone perché quella dichiarazione di individualità non piace...“. Ancora sull'articoletto di #Elkann in un ottimo pezzo di Antonio Pascale (qui). La #Repubblica non ritiene doveroso prenderne le distanze (d'altro canto lo ha pubblicato, no?), nonostante i suoi giornalisti lo abbiano sconfessato. La mentalità da schiavi, quelli buoni, quelli che stavano nelle case dei padroni e trattavano i loro simili peggio dello schiavista, è in ascesa. Anzi. Mai come oggi nel mondo del lavoro e nella società questi soggetti di moltiplicano, si rendono essi stessi zoccolo duro di una società profondamente squilibrata. Resistere a questa spinta massiccia è sempre più difficile: le fila di coloro che cedono a questo lato, più comodo, più realista del re, più facile da comprendere, si assottigliano di ora in ora. La fine è nota, per tutti, ma il delirio di contare qualcosa è così piacevole da indurre alla stupidità. Credendo, ovviamente, di aver capito quasi tutto. Manca solo una piccola cosa: del vostro tutto non resterà nulla. (A&D)
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