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Costruire e distruggere

#riflessioni

dialogo — Sto cercando di ridurre il consumo di carne. — Però al Mac ci vai, eh?

— Non compro banane, frutti esotici o verdura fuori stagione. — Ma l'avocado toast con tuo figlio però te lo mangi...

— A casa non bevo acqua in bottiglia da anni. — Eh però ti ho visto ieri che la compravi al distributore automatico!

— Da un paio di mesi vado al lavoro in treno e cerco di usare l'auto il meno possibile. — Sì, vabbè, parli tanto però hai ancora la macchina diesel, visto che sei tanto “sostenibile” perché non te ne fai una elettrica?

— Se posso, viaggio in treno piuttosto che in aereo. — E allora com’è che quest’estate sei volato in Danimarca?

— Non trovo giusto comprare sempre l’ultima versione dei nuovi gadget elettronici in uscita. — Ma l’iPhone nuovo te lo sei preso però!

— Mi piacerebbe che il prato fuori dall’ufficio avesse un pezzetto che non viene falciato, per mantenere la biodiversità… — Hahaha, che cazzata!

Sento queste risposte di continuo, e ne ho piene le palle. Sono stanco di persone che stanno appollaiate come camaleonti sul proprio rametto, occupandosi solo di quello, ma che, come camaleonti, sono pronte a far schizzare in avanti la loro lingua appiccicosa per criticare chiunque provi a curarsi di qualcosa che va appena al di là del proprio ramoscello. camaleonte Non sono perfetto, su questo siamo tutti d’accordo. Ogni tanto ho voglia anch'io di carne alla griglia, o di coppiette; capita che sia stanco e prenda la macchina quando potrei andare a piedi; a volte, ma non ditelo in giro, se è buio e non c'è nessuno, non raccolgo la cacca che la mia cagnolina ha fatto sull'erba vicino al marciapiede. Il punto però è che ci provo, provo ad avere cura dell'ambiente, a consumare meno, a migliorare il posto dove vivo. Provo a costruire. qualcosa di piccolo, di sgangherato, ma qualcosa. Voi che vi riempite la bocca con tutte quelle critiche, che fate invece? Distruggere è facile, non costa quasi niente e ci dà un piacere perverso, ci fa sentire meno meschini: se sminuiamo quello che fanno gli altri, se gli togliamo importanza, sarà più facile per noi accettare che non stiamo facendo niente. Non siamo pigri, siamo solo molto più furbi degli altri perché abbiamo capito che è inutile sbattersi, tanto le cose non cambiano. Beh, è proprio a causa di quelli che si credono più furbi che le cose sono così ora, è per quelli che sanno solo distruggere che i pochi che cercano di costruire qualcosa vengono lasciati soli. Quando mio figlio ed io camminiamo in spiaggia, raccogliamo i rifiuti abbandonati. Ce ne sono tanti, e noi portiamo via solo un paio di bottiglie e pacchetti di sigarette vuoti, forse una scatola di polistirolo portata dal mare; non renderemo la spiaggia più pulita, sembrerà sporca uguale, ma il nostro è un piccolo gesto, che può essere visto da qualcuno e quel qualcuno potrebbe imitarci, o magari sta per buttare a terra una bottiglia e ci ripensa perché si accorge che arrivare al cestino non è poi così faticoso. Come per le formiche, tanti piccoli segni si sommano assieme per fare qualcosa di grande, ma la cosa funziona in due direzioni: possiamo scegliere di aggiungere ognuno il nostro mattoncino Lego alla costruzione, oppure possiamo provare a distruggerla per mascherare la nostra incapacità o la nostra poca voglia di sbatterci per fare qualcosa di bello. È una scelta, ma tutte le nostre scelte hanno conseguenze.


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