Dire che con questo quindicesimo lavoro i R.E.M. ritornano alle origini, è assai azzardato.
Eguagliare ottimi dischi e capolavori come Document dell ’87, Green dell '88, Out of Time dell ’91 e Automatic for the People dell '92, non è cosa semplice.
Personalmente, dopo il buon New Adventures in Hi-Fi dell '96, li avevo trascurati se non per qualche ascolto di Up dell '98 e Reveal del 2001.
In realtà in questi “anni duemila” il loro suono è diventato “piatto” e privo di emozioni, un continuo girare e rigirare nella stessa pentola di note. D'altronde in trent’anni di carriera non è facile rimanere in auge e sfornare nuovi lavori originali. Proprio per questo qualche maligno aveva simpaticamente consigliato di sciogliersi [sic!]
Per pura curiosità ho voluto mettere il naso, o meglio le orecchie, su queste dodici tracce e, ascolto dopo ascolto, con meraviglia il disco mi ha preso come mai avrei pensato... https://artesuono.blogspot.com/2014/07/rem-collapse-into-now-2011.html
Nella seconda metà degli anni ottanta i fratelli Timmins si fecero conoscere grazie ad una manciata di buoni dischi, tra cui gli ottimi The Caution Horses, Black Eyed Man e il superlativo The Trinity Session dell’88. Negli anni successivi, per una serie di coincidenze, non ultima la mancanza di “creatività” sonora, non li ho più seguiti se non “per sentito dire”. Ora, come è successo per i R.E.M., ho ascoltato questo loro ultimo lavoro e la sorpresa è stata più che buona.
Il disco in origine doveva essere una collaborazione con l’amico Vic Chesnutt ma, la sua morte avvenuta prematuramente il giorno di Natale del 2009, ne ha cambiato le sorti, facendolo diventare un tributo allo stesso artista canadese... https://artesuono.blogspot.com/2014/07/cowboy-junkies-demons-2011.html
Dopo l’ennesimo ascolto di Emmaar, il parallelo con Tassili, ultimo lavoro uscito nel 2011, è inevitabile. Il gruppo maliano che ha fatto, e continua a far conoscere la cultura tuareg in giro per il mondo, con questo disco, non si discosta di molto dal suo predecessore. Due sono soprattutto gli elementi in comune: deserto e messaggio. Il primo è stato registrato nel deserto algerino, Emmar invece, in quello nord americano del Joshua tree. Il messaggio: la musica come strumento di ribellione... https://silvanobottaro.blog/2024/09/10/tinariwen-emmaar-2014/
E’ un buon ritorno questo di Paul Simon che, dopo diverse pubblicazioni di non grande valore, ritorna finalmente con un disco sopra la media, anche se lontano dall’ultimo suo capolavoro solista che è Graceland.
So Beautiful Or So What è il dodicesimo lavoro in studio del settantenne cantautore americano famoso anche per il duo con Art Garfunkel.
Nei testi è la spiritualità l’elemento predominante, ecco infatti cosa dice in una sua intervista: “Spiritualità sì, tanta, anche se in senso non religioso. Credo sia connessa con i tempi, con i problemi economici in America; c'è tanta gente che ha perso e perde il lavoro. Quel che capita nel mondo, e anche nella mia vita, finisce sempre nelle canzoni. Ma direi che sarebbe troppo appioppargli il titolo “Now i sing God”; il soggetto Dio appare in 4 o 5 canzoni, non l'ho fatto intenzionalmente”, un disco quindi, che approfondisce il significato della vita... https://artesuono.blogspot.com/2014/07/paul-simon-so-beautiful-or-so-what-2011.html
A parte la collaborazione con Roky Erickson nel suo bellissimo True Love Cast All, gli Okkervil River mancavano dalla scena musicale da tre anni e questo nuovo album si preannunciava come un album ‘difficile’.
“Voglio fare un disco di suoni per me stesso e non per la massa” disse a suo tempo Will Sheff, compositore e cantante del gruppo, e così è stato. Il termine ‘difficile’ in questo caso non è da intendersi come poco accessibile, ma soprattutto come ‘spiazzante’... https://silvanobottaro.blog/2023/09/25/okkervil-river-i-am-very-far-2011/
Il musicologo Ry Cooder ritorna con un nuovo lavoro a distanza di tre anni dalla trilogia formata dal bellissimo ‘progetto’ Chavez Ravine del 2005, dalla storia del gatto Buddy di My name is Buddy del 2007 e dal non tanto entusiasmante I, Flathead del 2008.
Per metà dei suoi quarant’anni di attività musicale, Ry si è prodigato a riscoprire i suoni di diverse culture del mondo, famosissima è quella cubana dei Buena Vista Social Club, dell'Africa con Ali Farka Toure, del soul/gospel con Mavis Staples e l’ultima irlandese con i Chieftains... https://artesuono.blogspot.com/2019/01/ry-cooder-pull-up-some-dust-and-sit.html
Come si diceva, un nuovo disco va assaporato lentamente, se poi il disco in questione è dei Radiohead, allora la regola va moltiplicata. The King of Limbs non è un disco facile, chi conosce e ama i Radiohead è preparato a questo. Molte loro uscite hanno spiazzato e anche The King of Limbs, in parte, mantiene questa promessa. Chiamiamole ricerche, esperimenti, poco cambia, il loro percorso sonoro è sempre all'insegna dell'innovazione e dello stile progressivo... (Continua a leggere... https://artesuono.blogspot.com/2014/07/radiohead-king-of-limbs-2011.html)
Quello che traspare fin dalle prime note di Gold in the Shadow è una particolare e marcata intimità. Lo stile dato dalla voce e dalla sonorità raffinata, lieve e crepuscolare di William Fitzsimmons, suggeriscono un viaggio emotivo nei meandri del suo, del nostro ‘essere’... (Continua a leggere: https://artesuono.blogspot.com/2014/07/william-fitzsimmons-gold-in-shadow-2011.html)
Bad as Me è il diciassettesimo album in studio del cantautore statunitense Tom Waits, pubblicato il 21 ottobre 2011 dalla Anti-Records. L'album è noto per essere stato registrato già nel febbraio 2011 e la sua uscita è stata annunciata ufficialmente il 23 agosto 2011 sul sito web ufficiale di Waits e su vari social network. Lo stesso giorno, la traccia che dà il titolo all'album, “ Bad as Me “, è stata pubblicata come primo singolo dell'album su iTunes.
L'album è il primo album di Waits composto interamente da materiale nuovo in sette anni da Real Gone (2004). L'etichetta di Waits, aveva recentemente concordato un accordo di distribuzione con la Warner Music Group che consentiva loro di pubblicare l'album a livello internazionale. Questa segna la prima pubblicazione di Waits tramite l'organizzazione Warner dai tempi di Heartattack and Vine (1980). Alla sua uscita, Bad as Me ha ricevuto ampi consensi dalla critica. L'album è stato nominato per un Grammy Award come miglior album di musica alternativa.
Dopo l'uscita, Bad as Me divenne il primo album di Waits nella top 10 negli Stati Uniti, raggiungendo il numero 6.
Bon Iver è il secondo album in studio della band indie folk americana Bon Iver, pubblicato il 17 giugno 2011. L'album è composto da 10 canzoni ed è stato visto come una nuova direzione musicale per la band.
L'album ha avuto un successo commerciale, debuttando al primo posto nella classifica degli album norvegesi e nella classifica degli album danesi e al secondo posto nella classifica Billboard 200 degli Stati Uniti. Ha venduto 104.000 copie nella sua prima settimana negli Stati Uniti. A settembre 2016, l'album ha venduto un totale di 629.000 copie negli Stati Uniti. Ha ricevuto ampi consensi dalla critica, alcuni dei quali lo hanno nominato uno dei migliori album del 2011. L'album ha vinto il Grammy Award per il miglior album di musica alternativa alla cerimonia del 2012 , mentre la canzone “Holocene ” è stata nominata per canzone dell'anno e disco dell'anno.