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Anche col titolo del disco, Devandra, non smentisce il suo stile; il saper “giocare” con i doppi sensi. Mala infatti, soprannome della sua fidanzata serba Ana Kras, significa “tenera” in serbo e “cattiva” in spagnolo, lingua usata spesso dal cantautore. L'atmosfera di questo suo nono disco, non si discosta di molto da quella a cui ci ha abituato in questo decennio; una base folk con varie escursioni psichedeliche, latinoamericane e soprattutto in quest'ultimo, un abbondante uso del suono elettronico. Considerato il cantautore più freak ed hippie in circolazione, Mala è stato registrato a Los Angeles e, come nei precedenti lavori, ha usato uno studio familiare, con attrezzature che di fedeltà ne hanno ben poca. Basti ricordare che in passato usò (anche) la segreteria telefonica come registratore... sigh!... https://artesuono.blogspot.com/2014/10/devendra-banhart-mala-2013.html


Ascolto: https://album.link/i/608045906


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A due anni dall'ottimo I'll Never Get Out of This World Alive, Steve Earle ritorna con una altro bel disco “The Low Higway”. Quindicesimo lavoro in studio, l'album si mantiene nella sua collaudata sfera folk/country/rock, senza particolari peccati ne virtù. Niente di marcatamente nuovo quindi, ma dodici brani firmati da grande autore. Da scrittore qual'è, (è uscito da pochi mesi un romanzo dal titolo “Non uscirò vivo da questo mondo”) il cinquantottenne cantautore statunitense, non ha difficoltà ad esprimere attraverso la forma artistica della “canzone” versi, pensieri e idee soprattutto sociali. Da sempre impegnato politicamente Earle, attraverso i testi, sottolinea disagi e invia segnali di protesta, facendosi portavoce anche di chi voce non ha... https://artesuono.blogspot.com/2014/10/steve-earle-dukes-low-higway-2013.html


Ascolta: https://album.link/i/1436912489


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Heart of Nowhere è il quarto album pubblicato in cinque anni di attività dalla band inglese Noah And The Whale. Se dovessimo identificare la nostra quotidianità con delle canzoni “pop” è molto probabile che i suoni e soprattutto i testi potrebbero risultare frenetici se non addirittura volgari. La principale caratteristica dei Noah and the Whale invece, è quella di una “colonna sonora” tranquilla, semplice, umile, ma non per questo poco interessante, al contrario, i testi affrontano argomenti toccanti e a volte dolorosi e comunque mai banali. Una premessa necessaria perché ad un semplice e frettoloso ascolto è molto facile cadere in un giudizio di superficialità sonora che invece non meritano. La prima impressione che colpisce è l'equilibrio, la componente umanistica con i testi che ben si amalgamano con i suoni. Testi che raccontano la quotidianità, cambiano umore all'improvviso, imprevedibilmente come succede nella vita di tutti i giorni... https://artesuono.blogspot.com/2014/10/noah-and-whale-heart-of-nowhere-2013.html


Ascolta: https://album.link/i/1443419734


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Gli anni ottanta oltre ad essere ricordati per le grandi kermesse di beneficenza e per i riti del rock da stadio, sono ricordati per il sottobosco del rock statunitense che affonda le proprie radici nell'era del movimento punk che, nel corso del tempo si estremizzò in hardcore. Era un rock orgogliosamente minoritario, forte e indipendente. Gli artisti, le band fuori dagli schemi che avevano fecondato la scena americana di nuove idee, ponendo inconsciamente le basi per la sua rinascita furono parecchi, fra questi ci furono i Meat Puppets... https://artesuono.blogspot.com/2014/10/meat-puppets-rat-farm-2013.html


Ascolta: https://youtu.be/snsDKPuSxAc?si=kZc18Ww4RzYuIaUN


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Negli ultimi cinque anni, la musicista inglese Laura Marling ha inciso quattro album, nulla di straordinario si potrà pensare, ebbene, questa cantautrice ha 23 anni e il suo primo lavoro l'ha pubblicato a soli 18 anni. Se nei primi dischi era inevitabilmente espressa una certa ingenuità, con questo quarto album, la Marling affina la sua musica in modo sottile e discreto. Once I Was an Eagle è un album molto intimo, dove anche i momenti più profondi e le sensazioni personali vengono espresse in maniera semplice, con un senso elegante, consapevole ed intenso. Il suono è tipicamente folk, principalmente chitarre acustiche, pianoforti, archi e percussioni, tutti estremamente misurati con uno stile molto sommesso e silenzioso... https://artesuono.blogspot.com/2014/11/laura-marling-once-i-was-eagle-2013.html


Ascolta: https://album.link/i/1440824439


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Come già in parte è avvenuto con Mr. Love and Justice, anche in Tooth and Nai, Billy Bragg abbandona il suo “essere” cantautore militante politico e sociale in favore di un suono e quindi di un risultato molto più riflessivo e intimo. E' evidente che in questi cinque anni di silenzio ha maturato esperienze personali, uno sguardo, un vissuto e un riequilibrio interiore che probabilmente negli anni passati aveva lasciato in stand-by. Una sfera “bragghiana” mi si passi il termine, non nuova quindi ma sicuramente più profonda e matura. Lo si sente subito fin dai primi brani a cominciare dalla voce che, come non mai, raggiunge vertici di espressione notevoli... https://artesuono.blogspot.com/2014/10/billy-bragg-tooth-nail-2013.html


Ascolta: https://album.link/i/1173762551


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Una foto in bianco e nero di un viso di una giovane donna tuareg circondato da uno scialle nero e due occhi chiari profondissimi da cui è impossibile staccarsi, uno sguardo che racchiude in sé dolore, nostalgia e fierezza. E’ questa la bellissima copertina dell’ultimo album dei maliani Tamikrest, “Chatma” che in lingua tamashek vuol dire sorelle e rispecchia lo spirito della musica della band del Mali. Il disco è dedicato alle donne tuareg «sono il simbolo della libertà e della speranza, la base di un cambiamento verso un mondo migliore. Spesso stanno nell’oblio, all’ombra di conflitti, questo album rende loro onore». Il bel libretto che correda il cd contiene le traduzioni dei testi sia in francese che in inglese, permettendoci così di avere un’ampia comprensione delle canzoni. Ormai giunti al terzo album e con una consolidata fama, grazie anche ad un’intensa attività live, i Tamikrest continuano il loro sodalizio con Chris Eckman (Walkabouts, Dirtmusic) ancora una volta nel ruolo di produttore, e realizzano il loro album migliore, nel quale trovano compiutezza espressiva le diverse influenze che caratterizzano il loro percorso musicale: la tradizione musicale tuareg, il blues, il rock, la psichedelia, il funk... https://www.distorsioni.net/canali/dischi/chatma


Ascolta: https://album.link/i/679781665


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L’intro di “Fanfare”, la title track che dà inizio al secondo album “ufficiale” di Jonathan Wilson, dura quasi tre minuti. Un'introduzione lunghissima, durante la quale, in un incredibile crescendo, alle note di un pianoforte si stratificano, man mano, innumerevoli altri strumenti: chitarre, archi, batteria, organi elettrici. Sembrano lontanissimi i tempi in cui, a uno scarno piano, si aggiungeva solo l’asciuttezza di una chitarra arpeggiata, nell’apertura di “Gentle Spirit”, il disco che nel 2011 ha fatto conoscere al mondo il musicista di base a Los Angeles... https://www.ondarock.it/recensioni/2013_jonathanwilson_fanfare.htm


Ascolta: https://album.link/i/689966729


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“Il classico non tramonta mai”, questo è il sottotito che più calza a questo “Coming Out Of The Fog”, quinto lavoro dei Arbouretum, band di quattro elementi provenienti da Baltimora. La struttura del disco infatti, è di un classico “suono” rock degli anni '70, nulla di avanguardistico, rivoluzionario quindi, ma solo blues, folk, rock e psichedelia, niente di più, semplicemente. Un “semplicemente” però di classe, suonato con stile e coraggio, con un occhio rivolto al passato e uno al futuro. Un perfetto equilibrio che genera un “gioco” sonoro particolarmente autentico. Gli otto brani che si succedono nel disco creano una atmosera intensa e, a parte qualche momento di noia, nel complesso l'album risulta piacevole. Se il suono delle ballate portano inevitabilmente a un “parallelo” con Neil Young e i suoi Crazy Horse, ascolto dopo ascolto gli Arbouretum riescono a convincere, ritagliandosi un angolo, una sfumatura originale nel panorama odierno della musica... https://artesuono.blogspot.com/2014/10/arbouretum-coming-out-of-fog-2013.html


Ascolta: https://album.link/i/591514356


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Un incerto ottimismo per il futuro aleggia su questo nuovo disco di Mikal Cronin, ormai iniziato a una vita da musicista di primo piano che non gli parrà vera, dopo la firma per la Merge. Vestito della fedelissima maglietta tye-dye, Mikal si è chiuso nello studio di registrazione e ha suonato da sé tutte le canzoni di questo nuovo “MCII”, suo secondo disco, se si escludono le ovvie ospitate dell’amico Ty. In questo lavoro il musicista americano ha dovuto evidentemente giungere a un compromesso con l’etichetta che ora lo sponsorizza, alzando il tiro a livello di produzione, pur mantenendo per il resto libertà d’azione... https://www.ondarock.it/recensioni/2013_mikalcronin_mcii.htm


Ascolta: https://album.link/i/601409150


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