Operazione OPSON. Le polizie europee contro le frodi alimentari nelle aree doganali, nei mercati fisici e online (piattaforme di e-commerce) e lungo tutta la filiera alimentare.
La dodicesima annuale Operazione #OPSON si è svolta sotto il coordinamento di #EUROPOL tra dicembre 2022 e aprile 2023, con il coinvolgimento di 25 paesi (18 Stati membri dell'UE e 7 paesi europei), con il sostegno di OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode), DG SANTE (direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare) e DG AGRI (direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale) entrambe della Commissione europea, e dall'EUIPO (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale).
Nel corso delle attività è stato rilevata la reimmissione sul mercato di alimenti scaduti mediante la loro rietichettatura. Le organizzazioni criminali si rivolgono alle aziende di smaltimento dei rifiuti e acquistano alimenti che avrebbero dovuto essere distrutti, quindi cancellano le date di scadenza delle etichette e ne stampano di nuove per sostituirle. In questo modo il cibo – così fraudolentemente reimmesso sul mercato – presenta pericolosi rischi per la salute, come è accaduto in un caso che riguardava il pesce in scatola. in ordine di quantità sono stati sequestrati i seguenti prodotti illeciti: bevande alcoliche; cereali e prodotti derivati; frutta/verdura/legumi; prodotti dolci e zuccherati; carne e prodotti a base di carne; frutti di mare; latticini ed infine integratori alimentari/additivi.
Lo scambio di informazioni attraverso Europol ha portato all'individuazione di un'azienda che riciclava alimenti avariati o scaduti in Francia, Germania, Italia, Lituania e Spagna. L'organizzazione criminale, guidata da un cittadino lituano, conduceva operazioni illegali in questi quattro paesi, tra cui la rietichettatura illegale e il traffico di alimenti avariati e scaduti. La prima fase delle attività operative in Italia e Lituania ha portato a 27 arresti. L'indagine, condotta dall'Ufficio di polizia criminale lituano (Lietuvos kriminalinės policijos biuras), ha portato a 24 arresti, mentre il caso parallelo in Italia ha portato all'arresto di altre tre persone.
Anche l'uso improprio delle denominazioni di alimenti protetti è stato al centro delle attività operative. Nel Regno Unito, le autorità hanno effettuato controlli sui prodotti a denominazione alimentare protetti negli esercizi di ristorazione, come i ristoranti, e nei singoli dettaglianti. I controlli hanno individuato casi di non conformità con prodotti, come la feta, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, e carni come il Prosciutto di Parma e prodotti di origine britannica come la carne bovina gallese, i pasticci della Cornovaglia e il crescione. I controlli hanno identificato anche una mancanza di comprensione delle normative che disciplinano l'uso delle denominazioni alimentari protette. La coalizione coordinata di Europol per i reati contro la proprietà intellettuale è cofinanziata da EUIPO per combattere i reati contro la proprietà intellettuale.
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