Cooperazione Internazionale di Polizia

OPSON

La Minaccia Silenziosa in Tavola: Contraffazione Alimentare, Pericoli e la Risposta cooperativa delle Forze di Polizia

La domanda “Cosa c’è in tavola?”, posta dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (#EUIPO) in occasione della Giornata mondiale contro la contraffazione nel giugno scorso, accende un faro su una delle emergenze più subdole e dannose del nostro tempo: la contraffazione alimentare.

Lungi dall'essere un problema marginale o confinato ai beni di lusso, il fenomeno colpisce quotidianamente le tavole dei consumatori, minando la salute pubblica, dilapidando le economie nazionali e internazionali e intaccando la reputazione delle eccellenze agroalimentari, in particolare quelle a Indicazione Geografica. L'allarme lanciato dall'EUIPO, supportato da dati concreti e dalle operazioni condotte dalle forze dell'ordine a livello internazionale, rivela la portata di una criminalità organizzata che richiede una risposta sistemica e coordinata.

L'Entità del Fenomeno e l'Impatto Economico

La contraffazione di alimenti e bevande si manifesta come un'emergenza silenziosa, ma dagli effetti devastanti. Solo in Italia, il comparto dei vini e degli alcolici ha registrato perdite per 302 milioni di euro a causa di questa piaga, secondo le stime dell'EUIPO.

A livello europeo, l'impatto economico è ancora più drammatico: tra il 2013 e il 2017, il settore europeo del vino e degli alcolici ha subito una perdita complessiva di 2,3 miliardi di euro all'anno, con quasi 5.700 posti di lavoro perduti. Le perdite fiscali per gli Stati membri superano i 2 miliardi di euro annuali. Il fenomeno non risparmia neppure prodotti quotidiani come biscotti, pasta e dolciumi, che, secondo la valutazione 2022 della minaccia dei reati contro la proprietà intellettuale, sono stati la seconda categoria più sequestrata alle frontiere esterne dell'UE nel 2020. La Cina e la Turchia emergono come i principali Paesi di origine di questi prodotti contraffatti.

I Pericoli per la Salute Pubblica

Ben oltre il danno economico, la contraffazione alimentare cela un rischio ben più grave: quello per la salute pubblica. Dalle indagini e dai sequestri, è emerso che alcuni prodotti fraudolenti contengono sostanze altamente pericolose. La relazione SOCTA 2021 di Europol ha evidenziato la presenza di metanolo, mercurio, fipronil e vari pesticidi in alimenti e bevande contraffatti. Questi contaminanti, spesso utilizzati per ridurre i costi di produzione o alterare le caratteristiche del prodotto, rappresentano una minaccia diretta e gravissima per i consumatori, che inconsapevolmente introducono nel proprio organismo elementi tossici e nocivi. La sofisticazione dei metodi criminali, che includono la manipolazione di etichette e imballaggi o il riutilizzo di bottiglie originali, rende ancora più difficile per il consumatore medio distinguere il prodotto autentico da quello fraudolento.

Le Indicazioni Geografiche e la Loro Vulnerabilità

Il sistema delle Indicazioni Geografiche (IG), che include DOP, IGP e STG, rappresenta un baluardo di qualità, autenticità e valore territoriale per l'Europa, con oltre 3.600 prodotti registrati. Paesi come Francia, Italia e Germania sono leader in questo settore. Tuttavia, proprio la loro reputazione e il loro successo li rendono bersagli privilegiati per la contraffazione. Il vino, che da solo costituisce oltre il 50% del consumo totale di prodotti IG nell'UE, è particolarmente esposto a frodi e imitazioni. La contraffazione delle IG non solo danneggia i produttori legittimi e l'economia locale, ma compromette anche la fiducia dei consumatori in un sistema nato per garantire eccellenza e tracciabilità.

La Risposta delle Forze dell'Ordine in ambito Internazionale

La crescente portata e sofisticazione del fenomeno impongono una risposta robusta e coordinata a livello internazionale. L'EUIPO collabora attivamente con le forze di polizia e le istituzioni europee per rafforzare i controlli e smantellare le reti criminali. L'evoluzione del commercio elettronico, che ha offerto ai contraffattori nuove vie di distribuzione, ha reso ancora più impellente la collaborazione trasnazionale. Un esempio lampante di questa sinergia è l'operazione congiunta Europol-Interpol #OPSON 2024.

Questa operazione, specificamente mirata alla contraffazione alimentare, ha portato a risultati impressionanti: il sequestro di 22.000 tonnellate di alimenti e 850.000 litri di bevande contraffatte, per un valore commerciale stimato in 91 milioni di euro. L'operazione ha inoltre permesso di smantellare undici reti criminali e di segnalare 278 persone all'autorità giudiziaria. Questi successi dimostrano che la lotta alla contraffazione alimentare è intrinsecamente legata alla lotta contro la criminalità organizzata, poiché i proventi di queste attività illecite spesso finanziano altri reati gravi come il traffico di droga, il riciclaggio e persino il terrorismo.

Il Ruolo del Consumatore e la Prevenzione

La campagna “Cosa c’è in tavola?” dell'EUIPO, oltre a sensibilizzare, offre consigli pratici ai consumatori per proteggersi:

  • È fondamentale acquistare prodotti solo da rivenditori e canali di distribuzione ufficiali, inclusi i siti web dei marchi.
  • I consumatori dovrebbero verificare attentamente l'etichettatura del prodotto, la sua origine e la presenza dei loghi di certificazione IG (DOP, IGP, STG). La presenza di errori di stampa, confezioni difettose o altri segni sospetti deve far scattare un campanello d'allarme.
  • L'utilizzo di strumenti di autenticazione, come QR code o ologrammi, può ulteriormente aiutare a garantire l'autenticità.

La contraffazione alimentare è una minaccia complessa e multifaccettata che incide profondamente sulla salute dei cittadini, sull'economia e sul patrimonio culturale e produttivo europeo. La sua natura criminale, spesso legata a reti organizzate transnazionali, richiede una risposta integrata che veda le autorità, le forze di polizia, i produttori e i consumatori agire in sinergia. Le operazioni di successo come OPSON 2024 e le campagne di sensibilizzazione come quella dell'EUIPO dimostrano che, pur essendo una “battaglia che dobbiamo combattere insieme”, la costante vigilanza e la cooperazione internazionale sono gli strumenti essenziali per proteggere la nostra tavola e garantire la sicurezza e l'autenticità dei prodotti alimentari che consumiamo.


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Olio di oliva contraffatto nel mirino di Guardia Civil spagnola e carabinieri italiani

Vi è stata una prosecuzione dell' operazione #OPSON (ne abbiamo parlato qui) , lo sforzo coordinato di #Europol per combattere le frodi e la contraffazione alimentare. L'interesse si è concentrato sull'olio d'oliva contraffatto. L'attività è stata avviata dalla #GuardiaCivil spagnola, che ha unito le forze con i Carabinieri italiani. L'attività ha portato a 11 arresti e al sequestro di oltre 260 000 litri di olio d'oliva non adatto al consumo.

La contraffazione dell'olio extra vergine di oliva è una pratica comune, motivo per cui la lotta contro di esso è una priorità delle forze dell'ordine, soprattutto nei paesi di produzione. In questa operazione di frode alimentare, gli investigatori hanno scoperto che i criminali utilizzavano il cosiddetto “olio lampante”, la variante di qualità inferiore dell'olio d'oliva, per diluire il loro prodotto. L'olio d'oliva lampante è caratterizzato da elevati livelli di acidità, un sapore indesiderato e un odore decisamente sgradevole, che lo rendono inadatto al consumo. Lo stesso termine “lampante” trae origine dal suo uso storico come combustibile nelle lampade ad olio.

L'inflazione dei prezzi, la riduzione della produzione di olio d'oliva e l'aumento della domanda, hanno creato il terreno fertile perfetto per i produttori fraudolenti. La miscelazione dell'olio d'oliva con alternative di qualità inferiore ha permesso ai criminali di offrire prezzi competitivi. Questa pratica illegale può non solo causare un rischio per la salute pubblica, ma anche minare la fiducia dei consumatori e quindi avere ulteriori ripercussioni economiche.

Nel novembre 2023, in un'azione coordinata, le forze dell'ordine spagnole e italiane hanno condotto perquisizioni in varie località. Nei dintorni di Ciudad Real, in Spagna, sono stati arrestati 11 sospetti e sono stati sequestrati 12 barili contenenti 260 000 litri di olio adulterato. Gli agenti hanno inoltre sequestrato quattro veicoli e 91 000 EUR in contanti, oltre a documenti di fatturazione ed e-mail.

In province italiane di Sicilia e Toscana, i carabinieri dei NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) hanno ispezionato tre fabbriche di olio sospettate di essere coinvolte nelle pratiche illegali. Sono stati acquisiti diversi documenti fiscali e liste di clienti, sono stati raccolti campioni di olio e una società è stata sanzionata per l'etichettatura irregolare dei suoi prodotti.

#NucleoAntisofisticazioneSanità #NAS #ArmadeiCarabinieri #GuardiaCivil #oliolampante


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Operazione OPSON. Le polizie europee contro le frodi alimentari nelle aree doganali, nei mercati fisici e online (piattaforme di e-commerce) e lungo tutta la filiera alimentare.

La dodicesima annuale Operazione #OPSON si è svolta sotto il coordinamento di #EUROPOL tra dicembre 2022 e aprile 2023, con il coinvolgimento di 25 paesi (18 Stati membri dell'UE e 7 paesi europei), con il sostegno di OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode), DG SANTE (direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare) e DG AGRI (direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale) entrambe della Commissione europea, e dall'EUIPO (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale).

reimmissione sul mercato di prodotti scaduti e re-etichettati

Nel corso delle attività è stato rilevata la reimmissione sul mercato di alimenti scaduti mediante la loro rietichettatura. Le organizzazioni criminali si rivolgono alle aziende di smaltimento dei rifiuti e acquistano alimenti che avrebbero dovuto essere distrutti, quindi cancellano le date di scadenza delle etichette e ne stampano di nuove per sostituirle. In questo modo il cibo – così fraudolentemente reimmesso sul mercato – presenta pericolosi rischi per la salute, come è accaduto in un caso che riguardava il pesce in scatola. in ordine di quantità sono stati sequestrati i seguenti prodotti illeciti: bevande alcoliche; cereali e prodotti derivati; frutta/verdura/legumi; prodotti dolci e zuccherati; carne e prodotti a base di carne; frutti di mare; latticini ed infine integratori alimentari/additivi.

carabinieri dei NAS

Lo scambio di informazioni attraverso Europol ha portato all'individuazione di un'azienda che riciclava alimenti avariati o scaduti in Francia, Germania, Italia, Lituania e Spagna. L'organizzazione criminale, guidata da un cittadino lituano, conduceva operazioni illegali in questi quattro paesi, tra cui la rietichettatura illegale e il traffico di alimenti avariati e scaduti. La prima fase delle attività operative in Italia e Lituania ha portato a 27 arresti. L'indagine, condotta dall'Ufficio di polizia criminale lituano (Lietuvos kriminalinės policijos biuras), ha portato a 24 arresti, mentre il caso parallelo in Italia ha portato all'arresto di altre tre persone.

Comando carabinieri per la tutela agroalimentare

Anche l'uso improprio delle denominazioni di alimenti protetti è stato al centro delle attività operative. Nel Regno Unito, le autorità hanno effettuato controlli sui prodotti a denominazione alimentare protetti negli esercizi di ristorazione, come i ristoranti, e nei singoli dettaglianti. I controlli hanno individuato casi di non conformità con prodotti, come la feta, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, e carni come il Prosciutto di Parma e prodotti di origine britannica come la carne bovina gallese, i pasticci della Cornovaglia e il crescione. I controlli hanno identificato anche una mancanza di comprensione delle normative che disciplinano l'uso delle denominazioni alimentari protette. il logo di EUROPOL La coalizione coordinata di Europol per i reati contro la proprietà intellettuale è cofinanziata da EUIPO per combattere i reati contro la proprietà intellettuale.

#Armadeicarabinieri

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