in alcune persone, personaggi, letterati e artisti soprattutto (non parliamo poi di attori e scimmie alfa), succede spesso se non spessissimo che il carattere sia gioviale, positivo, e la convivialità felicissima; per poi trasformarsi in egotismo psikonarcisistico allucinatorio e aggressivo non appena dalla tasca esce fuori il Ruolo, l'incommensurabile 'altezza' pubblica – in pubblico, in cattedra – della loro presenza, retorica, bibliografia, cultura, rete di relazioni e persuasioni, scena.
ma, rifletto, per quale caspita di motivo dovrei continuare a sobbarcarmi il senso di colpa di vivere questa loro contraddizione come una incapacità mia di fare switch tra le loro due personalità, gioendo con la prima e lietamente tollerando la seconda? non potrei semplicemente e credo anche umanamente mandare affanculo entrambe?
verso la fine dell'audio linkato qui sotto, emerge abbastanza nettamente il tema della natura politica della scrittura, delle scritture, e di conseguenza anche di quelle dette 'di ricerca'. (l'interrogativo è posto da Gilda Policastro, e si trova pure al fondo di un intervento di Tommaso Giartosio).
sia Andrea Inglese che io diciamo la nostra (anche in rapporto al genocidio in atto).
annoto qui, in aggiunta: chi scrive deve in qualche modo sapere di farlo non “dopo” ma “durante” Auschwitz, durante GAZA.
in questo momento (un momento che dura da due anni + 75) direi che siamo interpellati non certo dal solo Adorno, ma prima e violentemente dalle centinaia di migliaia di vittime di Palestina.
senza nessuna retorica, e con l'ingenuità & povertà di mezzi che espongo forse già in questa notilla mia, credo sia questo l'orizzonte delle cose adesso.
ho idea che se un linguaggio, 'qualsiasi linguaggio', non è nei suoi modi cosciente di (e schiacciato da) questo, diventa o rischia di diventare un 'linguaggio qualsiasi', e immagino che a perderlo non si faccia gran danno.
https://slowforward.net/2025/09/28/pap079-prati-da-tic/
(in questo senso sono persuaso si possano leggere e accogliere molto positivamente i due ultimi libri usciti nella collana UltraChapBooks, di Tic, appena stampati. ma ci sarà modo di parlarne)
#Gaza #genocidio #scrittura #scritture #scritturadiricerca #scritturediricerca #senzariparo
p.s.: non si interpreti questa annotazione come un elogio della frontalità e dell'assertività. è esattamente l'opposto. ogni poesia e poesiola scritta 'durante' Gaza è (dico per me, soggettivamente) inaccettabile
lo stato canaglia è circondato, mediaticamente, alla fin fine. ci volevano così tante decine di migliaia di morti, feriti, dispersi, mutilati a vita, così tante persone segnate per sempre da traumi che forse non sarà mai possibile rimontare? occidente di merda, stati uniti, uk, italia e germania in testa, come sempre.
un'incredibile risposta di visite per differx.noblogs.org: per qualche motivo il sito sta ricevendo migliaia di visite. la cosa mi sorprende ASSAI piacevolmente. anche perché la gran parte dei post di carattere politico li pubblico lì...
non è così assurdo pensare che se domani gli usa legalizzassero e normassero il cannibalismo, l’incesto, la pedofilia, lo stragismo, non ci stupiremmo come dieci-venti anni fa.
sarebbe atroce ma non completamente fuori quadro rispetto a come già stanno le cose adesso.
i miei due gemelli eterozigoti, slowforward.net e differx.noblogs.org, aderiscono allo sciopero generale di oggi.
FREE PALESTINE!
nel 2005 – un ventennio fa – per Sossella usciva “Parola plurale”, delle cui ultime pagine anche qualche mio testo occupa non poco spazio. meritoriamente o no, ci sono delle mie poesie: bon, diversissime da quello che già in quell'anno (e da prima) facevo in prosa (prosa in prosa, googlism, flarf). ma ok.
c'è un incontro che ricorda quell'antologia, e credo che assisterò molto molto volentieri. lo segnalo su slowforward stamattina. tutte le info sono sul mio sito.
certo è enorme l'energia da mettere in gioco per resistere al pessimismo antropologico che ti investe quando vedi la gente che fa la fila per omaggiare il suprematista yankee
#israele è a dir poco autocentrato anche (e proprio) mentre commette #genocidio : oggi ho condiviso su differx/noblogs un video con una serie di interviste a israeliani vari. serie a dir poco vergognosa:
https://differx.noblogs.org/2025/09/18/israele-autocentrato-anche-e-proprio-mentre-commette-genocidio/
https://t.me/slowforward/7404
francamente mi domando come può continuare a esistere uno stato che ha le mani che grondano sangue davanti a sé ma la testa girata del tutto dall'altra parte.
#Gaza #genocide #Palestine #Palestina