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chi non muore si...permette di vivere ancora [out] La verità è figlia del tempo [F. Bacon]

6-11-CA ​ ​L'avevo scritto tempo fa senza pensare a giorni o settimane: un qualcosa d'inatteso e imponente, indescrivibile nei modi, incredibile nel significato. Il futuro è già il domani, a volte è difficile pensarlo ma resta splendido viverlo. Finché potremo e, soprattutto, finché vorremo. ​

VELE

Siamo così, vele in balìa di vento e flutti, manteniamo il timone dei desideri per trasformarli in realtà ma non tutto dipende dal nostro volere, c'è l'imprevisto. ​Senza contare che a volte si naviga in due e mai come in questi frangenti se l'altro non collabora ti ritrovi in secca o, peggio, annegato. Ecco che tra le onde del naufragio pur se impegnato a respirare pensi al perché tu abbia fatto salire quel passeggero, perché e dov'è nato l'errore? Sensazioni sbagliate, valutazioni avventate oppure il semplice caso che ti ha condotto solo in mezzo al mare? Ogni accadimento ha un senso, devi solo scoprirlo, al momento sai solo che per certo non darai mai più retta al “sentire” perché è evidente che tu sia stato veramente sordo. ​Se non idiota.

L'AMORE

Quando sei lontano la senti nello stomaco, quando siete insieme il tempo è come un eterno attimo di cui mai stancarti. Se tutto questo non c'è...beh...non è ciò che si crede: si ama quando si fanno progetti per il futuro, breve o lungo che sia, progetti piccoli o enormi.

Amare è vedersi insieme, per come si vuole, per come si può. O almeno credo.

LA MIA STORIA CON TE

Guardami bene negli occhi, da troppo tempo sfuggi da me sembran lontani quasi anni luce quei momenti con te quando mi dicevi sei bellissima, mi facevi vivere una favola, quando mi sentivo indispensabile, di un gioia immensa fino a piangere. Mentre adesso è tutto lontanissimo, e ci divide un solco profondissimo Ancora, ancora.. vorrei vivere intensamente quel sogno insieme. La mia storia con te Forse non c'è via d'uscita, quando ogni cosa non va da sè. Sai certe volte mi sento sola anche con te Eppure mi dicevi sei bellissima, scrivevi ti amo su ogni pagina, quando ripetevi sei fantastica, mi sfioravi, e mi sentivo unica ora invece è tutto lontanissimo, e ci divide un solco profondissimo Ancora, ancora.. vorrei vivere intensamente quel sogno insieme Voglio addosso le tue mani, voglio vivere a colori, dimmi che quell'emozione ritornerà

[ALESSANDRA AMOROSO]

Ci sono storie impossibili da sistemare, come tappeti di grande spessore, quelli morbidi, magari rustici nella fattura ma accoglienti, fitti nel loro intreccio alto e robusto: riuscireste ad arrotolarli?

Dal turco, ad Istanbul, ho visto il magazzino di sogni arrotolati, grandi e piccoli, tutti sistemati come cumuli di paglia, grandi rocchetti intessuti...ecco...questa storia è troppo spessa, ho provato a riporla per bene nell'angolo dei sentimenti ma ogni volta, prima o dopo, rompe i lacci e si mostra in tutto il suo splendido disegno...cade sul pavimento del cuore e centimetro dopo centimetro lo ricopre come un tempo, ne scorgo gli angoli fino a vedere con nitidezza il centro...è lì...come allora.

Il suo viso è lì, dentro me. Questa è la mia storia con te.

26.01.2010

Quello passato è stato il primo weekend del nuovo corso, lo attendevo con curiosità, una palestra del futuro: il Picchio avrebbe dovuto giocare una partita sabato, la Princess domenica ed io a vederli.

L'intoppo: sabato la partita salta ma l'ineffabile ex non sapeva nulla, mi ritrovo con la Princy che vuole fare un giretto, l'accontento...squilla il cell dopo 5 minuti...il verbale prevede che ci si accordi prima...c√√zo...prima...prima la Princess avrebbe dovuto comunicare che sarebbe stata mezz'ora volentieri col proprio padre. Sono una bestia, è vero, torno indietro e scappo a casa, solo...f@ncu√o al mondo...calimero? Chissenefrega, chi ha figli sa e l'aver scelto non alleggerisce un fico nè sentirsi dire “avresti dovuto prevederlo”...non parlo del mio dolore ma del suo...è scesa piangendo ed inveendo contro sua madre....che schifo...

E domenica sono andato come un ladro a vederla, bella nelle sue schiacciate, mi ha fatto l'occhiolino e una linguaccia...veniva da piangere a me dietro quel pilone...poi via appena sentito il fischio finale ed al pomeriggio ero per bionde o brune, volevo parole, abbracci di carne, non sesso, zero...solo il calore di chi vuol bene senza spander merd@...e dire che fino a poco tempo fa avrei giurato [ma proprio giurato, io che mai lo faccio] che solo una spalla avrei avuto, una...che cosa strana tutto questo periodo, l'Amore pare circondarmi come gli anelli di Saturno ed io giro...giro per sfuggire a quella morsa che sarebbe così dolce e sensuale.

Stanco, lo sono, sereno ma stanco, era la via da prendere, parlare con i ragazzi è sempre la medicina migliore, concordano con me...sempre avanti allora...e stasera non vengo con te, il tuo sorriso è il mio, sei dolcissima nonostante i tuoi mille dolori, altro che minchi@te fasulle di chi senza problemi vive creandosene, tu lotti...mordi la vita...ti ammiro...

Mi guarderò qualche foto...magari di un abito rosa...m'è sempre piaciuto questo colore...sempre...

SI DICE

...che chi ama mangiare ami anche fare l'amore.

Come dire che i piaceri della vita debbano essere tutti apprezzati in egual misura. Ergo, io che quando non ho i figli da me [essendo adulti avviene sempre più spesso] mangio in modo frugale se non davvero pessimo automaticamente sarei una frana a letto. Ohibò. E se fosse vero? I voti da solo non potrei darmeli, almeno non in modo equo, d'altra parte siccome mi piace mangiar bene così come cucinare forse il punto è l'importanza che a questi atti si attribuisce. Per me devono essere celebrati, non sono faccende da consumo indiscriminato: vorace però si. A volte.

OC.CHI?

È pericoloso chiuderli, a volte: le ombre che intravedi possono tramutarsi in immagini sempre più cariche di colore, dense. Le puoi toccare. Eccoti nei ricordi misti a voglie, fatti accaduti o voluti, un mondo sconosciuto pieno di scene già viste: benvenuto nel vorrei o magari nell'avresti voluto. Non ti piace anche se pare confortevole, tu vuoi pelle e profumi, indugi un attimo e poi cerchi luce, quella vera, gli occhi servono per vedere. Non per sognare.

TV

Per molti è un elettrodomestico, lo è stato anche per me finché non l'ho visto con occhi diversi: una specie di focolare. Questo potrebbe essere. Cose d'altri tempi eppure così attuali, composte di sogni che colano voglia, di pelle e profumo, di mani e dita intrecciate. Come anime fatte d'edera.

INTERPRETAZIONE

“innamorarsi”

Entrare nell'amore, questo dovrebbe essere il senso del termine, come trovarsi all'uscio di un percorso nuovo di cui s'intravede la luce, si percepisce il calore emanato da quella stanza accogliente. Un inizio.

Trovo però più consono il termine utilizzato dal mondo anglosassone, quel “falling in love” che meglio calza perché è proprio un cadere, perdere il proprio equilibrio finendo in una specie di vortice bollente nel quale, tra le spire turbinose, vedi il volto di lei.

Sorride scarmigliata, il suo aspetto quasi divertito ti rasserena perché, comunque vada, quello tsunami l'avrete vissuto insieme.

FORSE

Forse vorrei fosse diverso, tornare al tempo in cui pensavo a me e basta, ai miei bisogni, a voglie o tristezze, problemi o divertimenti: sicuramente erano tempi più semplici. Ora ho attese, sogni, speranze, ambizioni, mancanze ed emozioni che non dipendono più solo da me: c'è un noi che prevale e questo -si- mi spaventa a morte.

Forse a vita dovrei dire.

Però spaventa. Non dipendo più da me, l'entità nostra è più importante, ci sei tu nei pensieri e nei respiri, negli occhi e negli orgasmi e questo porta a sentire distanze di luoghi o tempo come lame fredde su cute gelida.

Ecco che mi ritrovo senza volere col bisturi a sezionare quel noi amico/nemico che accompagna pensieri di futuro con paure che non accada. Insolite paure per chi ha sempre visto e voluto giorni solitari come oasi di gioia ed ora legge di gambe e divani, scale e lenzuola scoprendosi diverso: le vorrebbe. Anzi, le vuole ma...si ferma... c'è la realtà, differente e complessa, cruda ma scelta, voluta e quindi assolutamente da rispettare: bisogna rimettere quel noi nei giusti confini e va bene così.

Sono le due, metto anche i neuroni nei confini del reale cioè notte-dormire, il problema è che c'è il rischio di un ulteriore uguale, notte-dormire-sognare. Eccomi fregato, ricomincio a vivere un noi che è da sogno e non reale.

Forse.