CIT
Omnia vincit amor et nos cedamus amori (“L’amore vince tutto e noi ci arrendiamo all’amore”) del poeta latino Publio Virgilio Marone (Bucoliche X, 69).
A volte lo spero, a volte lo credo, a volte no, a volte m'importa, altre meno perché non so se l'amore sia una resa o una vittoria.
Che poi vinca su tutto chissà...
INSIEME
Mi sono spesso chiesto come sarebbe stata la vita ideale che avevo in mente da ragazzo: una moglie da amare, due bimbi, complicità e sesso. Uniti.
È stato così in parte, è mancato il componente fondamentale per mia colpa e così, a volte, mi ritrovo nel mondo immaginario dei chissà.
Un mondo oscuro e sempre osteggiato da me, non vivo di fantasie, semmai le utilizzo per avere idee da praticare ma...ma l'amore non è un'idea.
È una fortuna.
Forse.
PENSIERI
Senza nulla togliere al genere fluido io ho, purtroppo, sempre avuto a che fare col mondo femminile per quanto riguarda i rapporti. Ecco.
Passano gli anni, le esperienze aumentano di numero eppure sempre mi stupisco di come esista una categoria di persone [nazionalità differenti ma evidentemente parte del corredo genetico in comune] con utilizzo disinvolto e sfrenato del vocabolo amore. Dentro quella semplice parola c'è un mondo sacro, unico, inviolabile e per questo non l'ho mai voluta usare e sempre ho avuto fastidio nel sentirla.
La si usa come ombrello protettivo, come scusante [già detto altrove], anche come benzina per fare sesso.
No, non è così che funziona con me, no: meglio una donna vera che si sente fiera delle proprie naturali pulsioni piuttosto che una frustrata che si riempie la vita di boccioli di rosa. Di cartone.
Sono schifato.
L'umanità è destinata all'estinzione.
HOT
Scivoli di nuovo come fossi una mattina da vestire, da coprire mentre ti vorrei nuda davanti e dentro me.
Ancora & ancora...
ASSOLUTO
Chè, poi, mi chiedo se l'assoluto esista o sia solo una proiezione di convinzioni personali. Ho sempre creduto ci fosse, ora ne sento il profumo e ne vedo i contorni, con lei stiamo disegnando e colorando insieme...a volte però le domande compaiono.
Improvvise come temporali d'agosto: e se fossi solo io a pensarla così?
Se esistessero “solo” splendidi momenti concatenati che non rendono quell'incontro “unico per sempre” ma unico tra molti?
Alla fine non se ne perderebbe il bello, non sarebbe meno ma solo primus inter pares. Splendido si ma non assoluto.
Fine dello sproloquio: devo tornare a colorare l'arcobaleno.
NEGATIVO
Mi cerca, ricerca, ancora, di nuovo, alla fine rispondo perché non ho nulla contro di lei e voglio capisca. Chiede mille perché, indico due motivazioni inequivocabili e replica con decine di esempi e fatti che -effettivamente- in un lampo sotterrano i miei due perché.
Ecco che mi è chiaro il processo mentale in negativo: tendiamo a dare risalto a ciò che ci disturba, che non piace, piuttosto che valorizzare il bello. Ciò spiega perché lo pseudo giornalismo italiota [non ho grande esperienza di quello estero] calchi la mano su disastri/morti/eccidi/arresti e scandali relegando alla pagina dei necrologi smentite o descrizioni sommarie di azioni umane.
Vogliamo il sangue, fosse pure il nostro.
CORRI
Vorresti fermarti, almeno un attimo, il tempo d'un respiro ma non puoi: sai che diverrebbe all'istante un sospiro e non ne hai mai voluti da lei, figurarsi da te.
Corri veloce, lontano da quelle labbra che sapevi non essere solo tue e pensavi potesse essere una cosa buona, zero impegni.
Ma.
Esiste l'imprevisto: quel plus iniziava a diventare un problema perché tu&lei ormai sentivate il peso di quella conosciuta seppur taciuta condivisione. Per quanto limitata a poche settimane l'anno, dato il suo lavoro lontano, cominciavi a pensarci con un senso di fastidio《forse dolore?》che ha imposto scelte.
Via, lasciala alla sua vita predestinata o predefinita, è meglio così.
Corri.
E non guardarti indietro, non l'hai mai fatto, non iniziare proprio ora.
MUSIC
-A cuor leggero
L'amor leggero sono io per te
L'amor leggero sei tu per me
L'amor leggero scende lieve
Come neve, come il bene
Che non riesco a trattenere
Se non sei qui vicino a me-
[Gabbani]
Non cedo, talebano in questo mondo di tiamo a raffica, non cedo perchè credo -si- in quel pazzo sentimento che arriva dal nulla e finisce col respiro, non con la prossima mutanda.
Non cedo e non lo dirò finchè non lo sentirò urlare.
In me.
PubbicitàProCesso 🤓
SQUARCIO
Ieri il diluvio, oggi il sole, nel mezzo uno squarcio in quel nero di nuvole bastarde piene d'odio ed acqua, fredde come il dolore che filtra il caldo dei raggi d'amore e si, quel buco visto ieri nel cielo di pece m'ha fatto pensare al cuore...e quando mai...
Squarcio da cui esce sangue, l'anima scorre fuori insieme a parole lontane, singhiozzi strozzati fanno vedere il futuro rosso di rabbia e rancore ma -pensaci- da quello stesso orrendo strappo della carne forse -si,forse- dopo l'emorragia di vita potrà arrivare nuova linfa così come dal nero filtra il colore del sole.
Colore contro dolore.
Si dice che questo purifichi, sia a tratti necessario per capire, perfino per vivere ed avere -prima nascosta- una serenità che tutti meritano.
Tutti.
TRA
Ti ho ritrovata. Tra i mille rivoli dei pensieri, tra i suoni della strada, tra articoli da regalo e prodotti per la casa, tra vetrini di vita e stanze schermate, tra profumi inebrianti e sorrisi inutili.
Tra me e tutto il resto vedo te.
Tra noi un sottile foglio di carta da forno, ci separa è vero ma attraverso esso possiamo comunque sfiorarci, toccare i battiti, percepire respiri e tristezze e poi -non trascurabile- essendo carta per alte temperature eviterà che possiamo scottarci l'uno con l'altro, prima di unirci definitivamente dobbiamo cuocere a dovere.
Solo dopo tra noi rimarrà lo spazio d'uno sguardo. Null'altro.