Dieci righe 58
Tredici anni fa #JulianAssange pubblicava il video dell'uccisione di dodici civili #Afgani. Glielo aveva consegnato la soldatessa #Manning. A quasi due anni dal ritiro degli #USA da quel martoriato paese, il giornalista americano si sta letteralmente consumando in una prigione #Inglese. Se volete conoscere la sua storia, continuo a consigliarvi il libro di #StefaniaMuarizi “Il potere segreto” (qui). Le “democrazie” occidentali continuano nella gara su chi si dimentica per primo di questo uomo, che ha la sola colpa di aver detto la verità. Lo sapete, se avete a cuore questa vicenda. Chi la insabbia, chi lo tortura è lo stesso che comanda, in qualche maniera, le nostre vite, i #SocialNetwork, il liberismo, l'avidità di denaro che mette in ginocchio i più poveri. Julian Assange deve essere liberato, perchè se vogliamo -dobbiamo- Noi essere liberi non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo chinare la testa. Mai e mai. E mai. (D.)
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