out

chi non muore si...permette di vivere ancora [out] La verità è figlia del tempo [F. Bacon]

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Impesterò questo luogo con i miei passati sproloqui a proposito dell'amore assoluto come inteso da me e prendo spunto per iniziare dato uno scambio d'opininoni di oggi. Da sempre sono considerato dal mondo femminile o un povero innamorato ferito e deluso oppure un pericoloso anaffettivo che utilizza la scusante dell'amoreassoluto per non esporsi mai.

Nè l'uno nè l'altro.

Sono solo un tizio che ha sentito troppe parole che non ha saputo/voluto corrispondere pur avendo avuto [per alcune] un sincero trasporto che non era minimamente paragonabile al sentimento che viene così spesso smerciato attualmente.

Tutti amano. Io no.

Sembra ci sia questa pregiudiziale sociale per potersi concedere senza riprovazione morale quando penso esista una differenza tra il libero sesso [sempre auspicabile e mai condannabile] e quello più pensato: non è necessario amare. Se mai lo farò sarà per una volta e sarà finchè avrò respiro, auspicabilmente corrisposto ma potrei anche amare senza essere ricambiato, nel qual caso presumo non avrò gran piacere ma potrò dire a me stesso “sai provare il sentimento vero”.

Per una sola volta.

DUE

Mi fido di te. Mi fido di noi.

Anche se mi ritrovo a tratti sull'altalena dei chissà, zeppo di dubbi sul come sarà non cedo come i matti,

penso ancora a vento e mare a stringer pugni e denti per non esser cupi e perdenti nel vivere un vero amore.

Avevo tredici anni mi pare, invitato spesso a festicciole qui e là tra panini al salame, Fanta e balli con i 45giri una moretta davvero carina m'infilò in tasca una poesia. L'ho tenuta per anni, una specie di trofeodelbabbeo: lei mi piaceva ma temevo il giudizio della combriccola di amici, saremmo stati la prima coppia e non se ne fece nulla.

Non me lo perdonò mai, rancorosa ragazzina dal sorriso speciale: mi è tornata alla mente dopo gli scellerati “versi” summenzionati, composti in una notte di delirio obnubilante da fumi post chinotto. E si, non so perchè in quanto spesso vacillo ma continuo a fidarmidinoi, irrazionale e pervicace manigoldo che vede il futuro ignorando il presente.

Dovrei mettere degli occhiali forse.

la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare

jovanotto

UNO

Iniziando dalla fine decido di sparpagliare pensieri misti a realtà, fantasie e fatti accaduti, teoriche perle di una saggezza sghemba e stanca.

“Voglio vivere finchè le mie lenzuola sapranno come ti chiami riconoscendoti dal profumo della tua pelle”.

Non ci credevi. Facevi bene.