[sguardi]

scuola

Lo studente è rimasto ucciso durante uno stage in fabbrica: si critica molto l'alternanza scuola-lavoro, con qualche incomprensione

Matteo Biatta | Il Post | 24 gennaio 2022

Domenica a Roma, in piazza del Pantheon, ci sono stati scontri tra la polizia e qualche centinaio di studenti che protestavano per la morte di Lorenzo Parelli, il ragazzo di 18 anni rimasto ucciso venerdì scorso in una fabbrica di Udine, mentre stava svolgendo un apprendistato previsto dal suo corso di studi in un Centro di Formazione Professionale. L’apprendistato faceva parte del cosiddetto “sistema duale” ed è una delle forme dell’alternanza scuola-lavoro, che prevede che gli studenti delle scuole superiori frequentino stage lavorativi.

Gli studenti a Roma, radunatisi per un sit-in, volevano raggiungere in corteo il Miur, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ma sono stati fermati, con cariche, dalle forze dell’ordine. Un piccolo gruppo poi ha raggiunto il ministero. Lì ha esposto uno striscione su cui era scritto: «La vostra scuola uccide. Pagherete caro, pagherete tutto. Stop all’alternanza scuola-lavoro».

Continua...

di Vinicio Ongini | Comune-info |03 Dicembre 2021

Quali sono gli esiti scolastici degli alunni con cittadinanza non italiana? Quali sono le traiettorie formative, gli ostacoli, i successi nel confronto con gli alunni italiani? Ci sono progressi, e se sì, come vengono raccontati?

Negli ultimi anni sono state “scattate” tre utili fotografie su questi temi. La prima, in ordine temporale, è l’indagine del ministero dell’istruzione, La dispersione scolastica, a.s. 2015-16 e nel passaggio 2016-17, novembre 2017. Un’indagine generale su tutta la popolazione scolastica, dalla quale si evince che la dispersione scolastica è diminuita negli ultimi dieci anni, passando dal 20,8 per cento del 2006 al 13,8 per cento del 2016. Percentuale ancora molto alta. Vediamo nei dettagli quali temi e questioni emergono: un divario significativo tra scuole del Nord e del Sud del Paese: la dispersione scolastica è molto più forte nelle regioni Sicilia, Calabria, Campania, Sardegna; la dispersione scolastica si evidenzia in particolare nel passaggio tra la scuola secondaria di primo grado e la scuola di secondo grado; c’è una differenza di genere: la dispersione scolastica è più accentuata tra i maschi; coinvolge in particolare due tipologie di allievi: gli studenti con cittadinanza non italiana e gli studenti provenienti da condizioni economiche e sociali disagiate.

Continua...

di Elisabetta Moro | The Vision, 16 dicembre 2021

Gli studenti italiani sono tra i più stressati e depressi d’Europa. Lo evidenziano vari studi condotti negli ultimi anni, a partire da quello sul benessere dei quindicenni pubblicato dall’Ocse nel 2015, e da cui emerge un quadro preoccupante sulla salute mentale dei ragazzi italiani, maggiormente soggetti ad ansia scolastica rispetto ai loro coetanei europei. Nel nostro Paese, il 56% degli intervistati dichiarava di diventare nervoso davanti a un test rispetto al 37% della media europea, il 70% diceva di provare molta preoccupazione (negli altri Stati in media era il 56%) e di conseguenza solo il 26% delle ragazze e il 17% dei ragazzi si definiva contento di andare a scuola. Con gli anni, l’allerta per la salute mentale degli studenti è aumentata: **nel 2019, secondo un rapporto dell’Unicef, il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze italiani fra i 10 e i 19 anni soffriva di problemi legati alla salute mentale, circa 956mila in totale. **

Continua...

La strage del Michigan può diventare un caso esemplare e «politico»

Corriere della Sera, 5 dicembre 2021 | di Giuseppe Sarcina

WASHINGTON Jennifer e James Crumbley sono in prigione da venerdì notte. E potrebbero restarci fino al processo, visto che la giudice Julie Nicholson ha imposto una cauzione da 500 mila dollari ciascuno per rimetterli in libertà. I due sono i genitori di Ethan, il quindicenne che giovedì 30 novembre ha ucciso quattro studenti, ferendone altri sei, più un insegnante, nel suo liceo a Oakland, un sobborgo di Detroit, Michigan. La procuratrice Karen McDonald ha chiesto e ottenuto l’arresto dei due adulti, accusandoli di omicidio involontario per ciascuna delle quattro vittime. Un evento rarissimo e che sta trasformando questa ennesima tragedia in un caso di importanza anche politica e culturale. Come dimostra la semplice ricostruzione dei fatti. Il 26 novembre, quattro giorni prima della sparatoria, Jennifer approfitta del «Black Friday» e compra una pistola come regalo di Natale per il figlio. E’ una Sig Sauer 9 millimetri, prezzo sui 700 dollari. «Ecco la mia meraviglia», esclama il ragazzo, pubblicandone la foto sui Social. Due giorni dopo la madre posta in rete: «Oggi grande domenica da mamma, siamo andati con Ethan a provare il suo regalo». Lunedì 29 lo studente torna in classe. Un insegnante nota qualcosa di strano. il giovane Crumbley cerca freneticamente su Google la parola «munizioni». La scuola avvisa i genitori. La reazione di Jennifer è un sms inviato al figlio: «Lol, (che ridere, ndr) non sono arrabbiata con te. Ma devi imparare a non farti beccare».

Continua...

La nueva reforma del Bachillerato no solo no extiende Cultura Audiovisual II a todos los estudiantes de ese ciclo, sino que inexplicablemente elimina esta asignatura en el actual Bachillerato de Artes

El País, 2 dicembre 2021 | JAVIER MARZAL , IGNACIO AGUADED , MARÍA JOSÉ RECODER y ROSA FRANQUET

En junio de 2021, hace apenas unos meses, Andreas Schleicher, director del área educativa de la OCDE, declaraba provocativamente que “la educación en España prepara a los alumnos para un mundo que ya no existe”. En la misma entrevista, el coordinador del Informe PISA manifestaba la necesidad de que el modelo educativo español debería abordar una reforma profunda de su modelo educativo, en la que sería fundamental conectar los contenidos de la enseñanza con el mundo que nos rodea, incidiendo mucho más en los procesos y competencias que en los contenidos. Como es lógico, señalaba Schleicher, esta reforma educativa de profundo calado tendría que poner en primer plano la formación del profesorado como elemento clave para su aplicación.

Continua...

San Francisco Chronicle, 1 Dec 2021

Eric Seals / Detroit Free Press Parents walk away with their kids from a Meijer grocery store parking lot, where many students gathered after a shooting at Oxford High School in Oxford, Mich. The suspected shooter was taken into custody.

OXFORD TOWNSHIP, Mich. — A 15-yearold sophomore opened fire at his Michigan high school on Tuesday, killing three students, including a 16-year-old boy who died in a deputy’s patrol car on the way to a hospital, authorities said. Eight other people were wounded, some critically. Oakland County Sheriff Michael Bouchard said late Tuesday that investigators were still trying to determine a motive for the shooting at Oxford High School in Oxford Township, a community of about 22,000 people roughly 30 miles north of Detroit.

Continua...

Libération, 1 dicembre 2021

Les conclusions de l’enquête Viavoice pour «Libération» sont sans ambiguïté : l’image de l’école dans l’opinion ne cesse de se dégrader, et la place qui lui est consacrée dans la campagne, jugée très insuffisante, n’encourage pas la confiance dans l’avenir. [...]

«Inquiétude»

Car selon ce sondage, il y a urgence à renouveler l’espoir en l’école. Quand on demande aux membres de notre panel de livrer leurs «sentiments» vis-à-vis de la «situation de l’école et de l’éducation», les personnes interrogées ressentent avant tout «de l’inquiétude» (69 %), de la «déception» (48 %) et de la «tristesse» (24 %). Seuls 18 % disent avoir «de l’espoir», 9% «de la confiance» et 2% à peine «de la joie». Cette «inquiétude» très partagée (78 %) «interroge tant sur la place de l’école dans son rôle d’émancipation intellectuelle que sur sa place dans son rôle d’émancipation affective, personnelle, humaine, analysent Adrien Broche et Stewart Chau, auteurs de cette enquête. Si l’on s’accorde pour attribuer théoriquement à l’école républicaine d’être, même dans les crises les plus dures, le dernier vivier d’espoir à tenir, cet enseignement est préoccupant.»

Continua...

Diversi feriti tra cui un insegnante a nord di Detroit. Il killer, 15 anni, ha usato una pistola. È stato subito arrestato

Corriere della Sera 1 dicembre 2021 | Giuseppe Sarcina

WASHINGTON Uno studente di 15 anni ha ucciso tre compagni di scuola e ne ha feriti altri cinque, più un insegnante, sparando nel mucchio con una pistola semi automatica. L’ennesima strage americana è avvenuta ieri, intorno a mezzogiorno, nel liceo di Oxford, un sobborgo a nord di Detroit, Michigan. Il killer-ragazzino ha avuto il tempo di svuotare il caricatore dell’arma, 20 proiettili, seminando il terrore nei corridoi e nelle aule della Oxford High School. La polizia è accorsa in forze. Il ragazzo si è arreso, senza opporre resistenza. Non ha detto nulla se non : «Voglio un avvocato».

Continua...

Ci sono voluti oltre due anni di trattative e il coinvolgimento di sei partiti per arrivare alla proposta che potrebbe consentire alla scuola belga di archiviare l’ora di religione obbligatoria. L’idea avanzata dalle principali forze politiche è quella di rimpiazzare l’insegnamento della religione nelle scuole del Belgio francofono (Vallonia e Bruxelles), oggi ridotto a un’ora alla settimana, con due ore di filosofia ed educazione civica.

Il negoziato per la riforma degli orari scolastici era iniziato nel 2019 e prevedeva la creazione di un apposito gruppo di lavoro “per esaminare l'estensione a due ore di insegnamento di filosofia ed educazione civica per tutti gli alunni della scuola dell'obbligo”. La proposta sul tavolo, riporta il giornale belga Le Soir, è frutto della collaborazione tra i partiti di maggioranza (socialisti, liberali e verdi) e tre forze della minoranza (due partiti centristi e la principale formazione dell’estrema sinistra).

Continua...

Gli studenti di diverse scuole romane hanno avviato l'occupazione delle loro scuole per le ragioni che spiegano in questo comunicato.

Il 22 Novembre 2021, noi studenti e studentesse del Liceo Aristofane, del Liceo Nomentano, del Liceo Orazio e dell’I.I.S. Pacinotti-Archimede, abbiamo deciso di occupare le nostre scuole per contestare la gestione dell’istruzione pubblica italiana degli ultimi anni e per proporre una scuola a misura di studentə, aperta, sicura, accessibile ed inclusiva, che sappia ascoltarci, formarci e supportarci. Abbiamo il diritto ed il dovere di avere un ruolo nel dibattito pubblico in qualità di studenti e studentesse e futuro di questo paese.

La pandemia ha evidenziato le profonde carenze dell’istruzione pubblica, oltre ad aver alimentato il senso di incertezza sul futuro e lo stress quotidiano, e ad aver messo ulteriormente in discussione la scuola in quanto ammortizzatore sociale delle disuguaglianze. La volontà politica del governo di non dare importanza alla salute psicologica e alle differenze socio-economiche e culturali di noi studentə, ha spinto 543 mila giovani (nel solo 2020) a lasciare la scuola, portando l’Italia al terzo posto nell’UE per tasso di dispersione scolastica.

Continua...