Fine corsa mai.
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Me lo ricordo bene quel periodo in cui già iniziavi a pensare che #Twitter e #Facebook fossero un po' uno schifo, ma la gente ti rispondeva che stavano tutti lì. Quindi. E basta. Quindi. Poi la cosa si è trascinata, come una rete bucata dal granchio blu: inutile, fa scappare qualsiasi cosa che, poi, viene mangiata dal predatore. Quindi -appunto- è passato tutto in cavalleria, per usare un'espressione dei miei tempi.
C'è la pancia. Quella che ti fa scrivere cento post al giorno perchè i tuoi neuroni si nutrono di apprezzamenti. La via più semplice è scrivere contro il Governo (che se lo merita), a favore delle popolazioni mondiali massacrate da chiunque, dei #Vip che mangiano i tuoi like a colazione e li sputano pure. Sei contento così, tra i cento e i mille cuoricini.
C'è l'incazzatura e quella, i neuroni, li fa morire. Però è liberatoria, fa fare carriera tra i compulsivi dei like, fa avanzare in graduatoria tra quelli che le medaglie le hanno perchè le regole inconsistenti, ridicole ed offensive dei #SocialMedia li bloccano. Così poi tornano ancora più livorosi, ma si sentono un Achille sulla spiaggia di Troia.
C'è la testa, che si cerca di usare, magari associandola ad un italiano corretto (in linea di massima), la cosiddetta profondità che bisogna far stare in pochi caratteri, però. Non ci si può permettere, a nessun stadio, di annoiare alcuno. La soglia di attenzione è quella di un sasso di fiume, ma lanciato a caso da un ponte. Fa un bel rumore, quando atterra.
C'è chi è bravo, e c'è sempre stato. C'è chi ci prova e farebbe meglio a coltivare zucchine. C'è chi non c'è ed è pure meglio, che a fare massa sono miliardi (il guaio è che le tastiere, a forza di “dai”, le conosciamo bene) e miliardi di troppo. E' la rete, bruttezza. Fare il giro e ritrovarsi con una mano davanti e l'altra dietro è costante.
Tutto questo a dire che la via d'uscita è indicata a colori variabili, ma tanti sono daltonici. Il libero arbitrio esiste, ma ci muoviamo a scatti come la Bella di “Poor Things”, circondati da creature fantasiose, perlopiù con la testa di cazzo e le mani libere -purtroppo-. Adattarsi o crepare, ma sarebbe troppo tranchant: meglio illudersi che la prossima fermata è un pollice in più. Dove volete voi.
Il fine corsa non c'è mai. Tanto ci siamo venduti anni fa, quando ci sentivamo rispondere “Quindi? Ci sono tutti.” come se fosse merito, come se dire al mondo “Eccomi” non avesse monetizzato ogni singola parola, ache e soprattutto quelle che non sappiamo. Molto semplice. (D.)
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