Transit

Facebook

(147)

(Fine corsa)

Me lo ricordo bene quel periodo in cui già iniziavi a pensare che #Twitter e #Facebook fossero un po' uno schifo, ma la gente ti rispondeva che stavano tutti lì. Quindi. E basta. Quindi. Poi la cosa si è trascinata, come una rete bucata dal granchio blu: inutile, fa scappare qualsiasi cosa che, poi, viene mangiata dal predatore. Quindi -appunto- è passato tutto in cavalleria, per usare un'espressione dei miei tempi.

C'è la pancia. Quella che ti fa scrivere cento post al giorno perchè i tuoi neuroni si nutrono di apprezzamenti. La via più semplice è scrivere contro il Governo (che se lo merita), a favore delle popolazioni mondiali massacrate da chiunque, dei #Vip che mangiano i tuoi like a colazione e li sputano pure. Sei contento così, tra i cento e i mille cuoricini.

C'è l'incazzatura e quella, i neuroni, li fa morire. Però è liberatoria, fa fare carriera tra i compulsivi dei like, fa avanzare in graduatoria tra quelli che le medaglie le hanno perchè le regole inconsistenti, ridicole ed offensive dei #SocialMedia li bloccano. Così poi tornano ancora più livorosi, ma si sentono un Achille sulla spiaggia di Troia.

(FC2)

C'è la testa, che si cerca di usare, magari associandola ad un italiano corretto (in linea di massima), la cosiddetta profondità che bisogna far stare in pochi caratteri, però. Non ci si può permettere, a nessun stadio, di annoiare alcuno. La soglia di attenzione è quella di un sasso di fiume, ma lanciato a caso da un ponte. Fa un bel rumore, quando atterra.

C'è chi è bravo, e c'è sempre stato. C'è chi ci prova e farebbe meglio a coltivare zucchine. C'è chi non c'è ed è pure meglio, che a fare massa sono miliardi (il guaio è che le tastiere, a forza di “dai”, le conosciamo bene) e miliardi di troppo. E' la rete, bruttezza. Fare il giro e ritrovarsi con una mano davanti e l'altra dietro è costante.

Tutto questo a dire che la via d'uscita è indicata a colori variabili, ma tanti sono daltonici. Il libero arbitrio esiste, ma ci muoviamo a scatti come la Bella di “Poor Things”, circondati da creature fantasiose, perlopiù con la testa di cazzo e le mani libere -purtroppo-. Adattarsi o crepare, ma sarebbe troppo tranchant: meglio illudersi che la prossima fermata è un pollice in più. Dove volete voi.

Il fine corsa non c'è mai. Tanto ci siamo venduti anni fa, quando ci sentivamo rispondere “Quindi? Ci sono tutti.” come se fosse merito, come se dire al mondo “Eccomi” non avesse monetizzato ogni singola parola, ache e soprattutto quelle che non sappiamo. Molto semplice. (D.)

#SocialMedia #Internet #Opinioni #Blog

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Dieci righe 102

(Twitter limits)

Sfrondiamo (questa notizia) da tutto ciò che la circonda, iniziando con l'opinione che si può avere di #ElonMusk, uno che se fa una cosa è solo per soldi. Nient'altro. Superiamo anche la nobile, quanto fuori tempo, idea che usare i #SocialMedia sia sempre a portata di tutti, senza alcuna restrizione: ciò che fa #Facebook, per dire, è il simbolo che la libertà non esiste, né gratis né se paghi. Non decidiamo nulla e ci siamo venduti dati ed anima molto tempo fa. Però, all'osso, dire che non si possono fare post o tweet a valanga -anche se i limiti non li consideriamo tali dati (questi) numeri- non è sbagliata in toto. Chi non si è fatto o si fa prendere la mano quasi ogni giorno la alzi, per cortesia. Forse questa cosa aiuterebbe a scrivere meglio, solo di argomenti che si ritengono importanti, con più cura, più ponderazione. E' un “forse” enorme come una montagna, visto il comportamento medio dell'utente medio del social media medio. Non ci va di passare per snob del piffero, dato che siamo anche noi eguali a tutti gli altri. Diciamo che non per forza ogni idea deve essere cattiva perchè immaginiamo che ci freni. Ogni cosa ed ogni persona può avere i suoi di confini. Basta che sia un modo per fare un po' meglio, a noi stessi e a questi strumenti. Tanto si scrolla come non ci fosse un domani. (A&D)

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Dieci righe 7

L' ipocrisia è cresciuta insieme ai #SocialNetwork. Poche cose sono così semplici, oggi, come fare finta che un accadimento, una storia o finanche una persona siano, per noi, importanti. Da questo pulpito qui non si predica. Si applica una semplice norma: non scrivere di cose che non ti interessavano prima che ogni cosa potesse arrivare ovunque nel mondo in due secondi. La nostra empatia non sboccia perchè sappiamo fare un #post o abbiamo sottomano il dizionario dei sinonimi. O c'era prima o probabilmente è bella che posticcia. Poi, ne sono consapevole, nessuno ha la verità in mano. Tantomeno nelle dita che digitano su una tastiera. La nostra umanità non è migliore perchè hanno inventato #Facebook. (D.)

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