Transit

Religione

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(ODR)

Saltando di slancio ogni considerazione teologica, quasi un miliardo di euro per insegnare #religione nelle disastrate, cadenti scuole italiane è l'esemplificazione dell'asservimento di uno Stato. Nettamente. Più di un milione di studenti ha scelto altro, e, per correttezza, va detto che in quegli 859 milioni ci sono anche quelli destinati a loro. Però, se fossero tutti per altro, sarebbe meglio.

Quest'anno, inoltre, ci sarà il concorso per assumere i nuovi docenti della materia. Mentre migliaia di persone -nuovi insegnanti-, che regolarmente hanno passato altri concorsi, tra cui uno nel 2020, si vedono scavalcare da quelli che ci sono riusciti nel 2023, si va avanti: i “Patti Lateranensi” non sono mai stati così vivaci. Niente di meno da #Valditara, un ministro che si sta dimostrando, se fosse possibile, peggio di pochi altri nel suo incarico.

Però, almeno, le nostre radici cristiane vengono salvaguardate, Dobbiamo gioire. Quando la materia più importante sarebbe l'educazione civica, così carente a qualsiasi livello (ad iniziare dalla politica), ci si balocca con favole e moltiplicazioni senza calcolatrice. Mi chiedo, quindi, una cosa. Ma le nostre non sono anche radici che affondano nella storia Romana? Ed allora, perdio, si reintroduca il latino. Così nelle “bio”, sui social, si scriveranno meno cazzate. Sarebbero soldi spesi bene, altrochè. (D.)

#Italia #Scuosla #Istruzione #Opinioni #Laicità

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(Bestemmia)

Nel 1999 la sanzione contro “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa da lire centomila a seicentomila.” è stata aggiornata agli euro. Un bel passo avanti, dal 1930, ci pare. Mentre nei contratti nazionali, quelli così cari a chi non vuole aumentare le paghe orarie incostituzionali, a questa cosa non si accenna -giustamente-, una delle migliaia di ditte in appalto agli illuminati “colossi” italiani licenzia per questo motivo (qui)

Un’altra istituzione, l’ONU, che si tira fuori solo se serve a scopi molto ipocriti, nel 2014 ha chiesto di abrogare queste idiozie. Dieci anni fa. Eppure la storia si perpetua immutabile, almeno in questo Paese, arrivando ogni giorno a nuovi picchi di sudditanza nei confronti di una delle religioni ammesse. Una, non la sola.

E’ vero che una bestemmia può dare fastidio: se parliamo della stessa ditta e di una operatrice che ha insultato un cliente, il licenziamento ci sta anche. Il cruccio è una cosa, richiamare un’altra, licenziare una bestialità opportunistica. Può darsi che lo stesso appaltante, tronfio del proprio falso perbenismo, abbia spinto per arrivare a tanto. Può darsi che sia stata una scusa per allontanare chi, sempre ipoteticamente, ha compiuto altri atti contro il datore di lavoro o colleghi, ma ci sono varie sanzioni che si possono applicare. Lo sanno anche certi fenomeni che stazionano nei CDA.

Eppure tutto quanto ha il colore smunto della immutabile, perniciosa sudditanza psicologica nei confronti della chiesa cattolica. Se il fatto resta entro l’ambito della personale idea del mondo (e del resto), nulla si ha da ridire. Non si deve. Arrivare a certi estremi, appare chiaro, fa riflettere su quanto l’Italia non sia uno Stato compiuto, ma ancora -e solo- un paesello colmo di persone che invecchiano malissimo.

Mentre tutto il pianeta si permette di usare il termine “futuro”, a volte persino con troppa facilità, noi, vantandoci, restiamo fermi, immobili a calpestare persone in nome e per conto di entità fittizie cui deleghiamo la nostra intelligenza. E’ più comodo, non sporca e di solito porta a sentirsi migliori. Di chi non s’è ancora compreso.

#Blog #Italia #Religione #Opinioni #Lavoro

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Dieci righe 78

(Apparizioni)

Non si mette in discussione la #Fede delle persone. Non si dubita di ciò in cui una persona vuole credere almeno fino a che non fa del male, in nome di questa sua appartenenza. Un male che viene anche nell'essere qualcuno che non è cristallino, nel divulgare miracoli, apparizioni, speranze. Chiaramente quello che accade a #Trevignano (qui) deve fare male. Fare male a chi crede, soprattutto, ma anche a chi, come me, non si affida a qualche Dio. Il bisogno umanissimo di speranza, di salvezza, di conoscere un “oltre” benefico non può essere ridotto ad un mercimonio da bottegai. Il discernimento del singolo credente non si discute e nemmeno a chi vuole affidarsi. Duole notare come la nostra necessità di aggrapparci a qualsiasi cosa per sopravvivere alla vita venga sfruttato da chi, molto più prosaicamente, vuole una bella vita, una vita ricca. Anche mettendo di mezzo Colei o Colui che potrebbe incenerirlo in qualsiasi momento. Peccato non succeda: quello sì sarebbe un bel miracolo. (A&D)

#Blog #DieciRighe #GisellaCardia #Italia #Religione #Opinioni

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Dieci righe 20

Considero la #religione il rifugio di coloro che hanno paura: affidarsi a qualcosa, a “qualcuno” di superiore significa aver timore che l'uomo non saprà salvarsi da solo. Quando il culto di una divinità diviene violenza e morte, ipocrisia e sopraffazione è difficile giustificarne l'esistenza. Però ho anche imparato a rispettare coloro che vogliono, e a loro personale ragione, dirsi credenti. Non vi è alcun motivo, esclusi quelli succitati, per impedire l'esercizio del proprio discernimento. Con il mutuo e reciproco assenso a non cercare, nemmeno a parole, una superiorità morale. Posso anche dire che il mio credo è nella laicità dello #Stato e nella ragione del #diritto rispetto al seguire regole che per me sono inventate. Lo dico con la consapevolezza che in #Italia duemila e passa anni di dominio sono ad appannaggio della #Chiesa, che ancora vince a mani basse. (D.)

#Blog #Polemica #Polemics #Opinioni #Opinions #DieciRighe

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