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Libri, Donna sul fronte la denuncia del difficile rapporto tra uomo e donna che sfocia nella violenza

(Gianluca Parisi). Da Trieste è partita la presentazione del libro “Donna sul fronte” scritto nel 1991 da Alaine Polcz, ritrovato oggi da Mónika Szilágyi direttrice editoriale della casa editrice Anfora e tradotto dal prof. Antonio D’Auria campano d’origine. La casa editrice milanese è specializzata nella pubblicazione di autori stranieri, prevalentemente del Centro Est Europa. E’ un testo attuale non tanto per le guerre in corso, ma perché spiega i rapporti di potere tra maschio e femmina, fa capire gli errori del patriarcato. E’ una storia di guerra raccontata per la prima volta da una donna. Dalla lettura del libro si viene a conoscenza di in pezzo di storia europea, quella della Transilvania, poco conosciuta.
“La protagonista Alaine racconta prima il suo matrimonio a diciannove anni con János, aspirante scrittore, contrario al suo desiderio di studiare medicina, che la tradisce e le attacca la gonorrea, poi la guerra, la fuga da Kolozsvár in Transilvania a Budapest e il periodo insieme alla suocera in balia dei combattenti, della fame, dei pidocchi. Tutti soffrono in una guerra ma le donne soffrono di più: quella di Alaine Polcz è una rara testimonianza della capacità di un essere umano ridotto a un corpo da usare di mantenere la propria sanità mentale e la forza di reagire estraniandosi dalla violenza subita.” 
Antonio D’Auria: “Quello che lascia sconcerti è che ancora oggi alcuni aspetti affrontati nel libro esistono ancora. Lavoro in un collegio statale a Firenze e capita talvolta che le allieve abbiano remore a proseguire gli studi dopo il diploma superiore perché i loro fidanzati non vogliono che lo facciano.” 
La storia nel libro di Alaine si radica nell’attualità, tra la guerra privata di un padre padrone a quella pubblica, la Seconda Guerra Mondiale. E' un libro che ogni adolescente dovrebbe leggere.
Il libro, all'epoca, ha toccato un argomento tabù in Ungheria fino al 1990, alla fine del comunismo: gli stupri commessi dai soldati dell'Armata Rossa. Una questione che torna oggi di tragica attualità che richiama da vicino gli episodi narrati. E’ un'autobiografia che ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stata tradotta in francese, tedesco, inglese, spagnolo, romeno, russo, sloveno e serbo e oggi anche in italiano.

La casa editrice Anfora con venti anni di attività, dal 2016 ha ripubblicato titoli precedenti con nuova cura in nuove edizioni. Pubblica narrativa moderna e contemporanea. Gli autori presentati, noti all’estero, sono poco conosciuti al pubblico italiano. Fino a ora!

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a cura di Gianluca Parisi

Calvi Risorta. La volpe che mangia i gattini

Volpi che mangiano polli e galline è sempre stata una lotta tra abitanti di paesi rurali e il piccolo cane selvatico, ovvero la volpe. Ma che una volpe mangiasse anche i gattini è un fatto inconsueto, ma é quello che é successo a Petrulo di Calvi Risorta, immortalato dalle telecamere di video sorveglianza di un'abitazione privata. Dei gattini sparivano improvvisamente dall'oggi al domani senza motivo fin quando l'amara scoperta. Dalla visione notturna delle telecamere di videosorveglianza i proprietari notavano la volpe che portava via un gattino tenuto tra i denti.

a cura di Gianluca Parisi

Master Chef, parla un cuoco in Germania: “ Il settore della ristorazione è una fabbrica come le altre, noi cuochi italiani siamo delle macchine”

Molti giovani subiscono la fascinazione di questo mestiere e dei grandi chef; vogliono diventare come i grandi cuochi stellati, ma ben presto scoprono che la realtà è diversa. A parlare un giovane ventenne che lavora come cuoco in Germania. P.F. è della provincia di Caserta, ha studiato in un rinomato istituto Alberghiero del litorale laziale meridionale. Ha imparato molto bene a cucinare e così una volta diplomato ha cercato in giro nella sua terra un impiego come cuoco. Dopo qualche mese, mal pagato ha deciso di emigrare come tanti, ma delinea uno scenario poco chiaro sul suo lavoro in Germania. “Il settore della ricezione è una fabbrica come le altre, noi cuochi italiani siamo delle macchine, dobbiamo cucinare e basta e pulire le cucine. Ai proprietari dei ristoranti, in gran parte italiani, non importa che sappiamo parlare tedesco, parliamo solo tra di noi, nei nostri dialetti meridionali. Certo qui in Germania ci pagano più che in Italia, ma sempre molto meno dei tedeschi. Ci pagano come turchi, ma in Turchia il valore della lira è maggiore, forse come la lira italiana tanti anni fa. Alla fine del mese riesco a mettere da parte solo qualche centinaio di euro, che è la stessa cifra che guadagnavo nella mia terra”.

a cura di Gianluca Parisi

Cultura storica. Le confraternite e le congregazioni religiose e laiche

Le confraternite sono associazioni di persone legate a una particolare devozione religiosa, che si riuniscono per praticare la fede, promuovere opere e organizzare eventi come processioni e celebrazioni pubbliche.Hanno origini storiche risalenti al Medioevo e sono comuni in molte tradizioni cristiane, in particolare nel Sud Italia. Tra gli scopi, quello di promuovere la venerazione di un santo o di una particolare figura religiosa; svolgere attività di assistenza sociale e beneficenza; conservare e promuovere tradizioni locali, feste e riti religiosi; creare un senso di comunità tra i membri, che spesso si riuniscono per pregare e partecipare a eventi insieme. Non tutte sono riconosciute ufficialmente dalla Chiesa e dallo Stato e possono avere regole e statuti specifici. Quando il fine della confraternita assume specificità come l’accompagnare un socio negli ultimi istanti della propria vita allora vengono chiamate specificamente congreche. In tal caso queste congregazioni religiose in gruppi di persone vivono insieme secondo regole comuni e dedicano la loro vita a un particolare scopo religioso, come la preghiera, l'insegnamento o il servizio alla comunità. Le confraternite le congregazioni possono essere anche laiche. Nella foto di repertorio la Confraternita del Santo Rosario a Petrulo di Calvi Risorta in provincia di Caserta.

a cura di Gianluca Parisi

Sanita'. Infermieri indiani negli ospedali ma a Napoli in migliaia per un concorso

Dal 5 novembre a Napoli si sta svolgendo un concorso della Asl Napoli 2 Nord per 30 posti da infermiere. Si sono presentati circa 4988 candidati divisi in 4 gruppi dalla mattina alle 8. Circa 5000 infermieri desiderosi di lavorare nel pubblico, ma solo 500 di loro supereranno questa prima fase concorsuale, e solo 30 saranno quelli che accederanno ad un contratto in prima istanza. In tutto questo “paradosso italiano” il ministro della salute recluta infermieri dall’India urlando ad una carenza di infermieri che, dati alla mano, non risulterebbe così allarmante.”- è la polemica lanciata dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate. “Porterò la questione in Parlamento” – commenta il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Se pur vi è una carenza di personale sanitario, anche se la vera problematica della sanità pubblica non è nel numero di operatori ma bensì nelle condizioni in cui essi sono costretti a lavorare e prestare soccorso ai pazienti, tra mala burocrazia, disorganizzazione, stipendi bassi e attacchi violenti nei p.s. (fenomeno su cui, nonostante le promesse, poco si è fatto realmente), non si può pensare di fare massa in tempi brevi reclutando infermieri stranieri senza tener conto delle nostre risorse mediche e della qualità del servizio. Qui abbiamo brillantissimi aspiranti operatori sanitari pronti a presentarsi in prima linea eppure li si ignora. Basterebbe far scorrere le graduatorie dei concorsi in atto e quelli già svolti per ottenere il numero desiderato di infermieri. Il sospetto è che si voglia compiacere Stati stranieri amici per altre finalità penalizzando tanti giovani aspiranti professionisti. Si faccia chiarezza.”

a cura di Gianluca Parisi

Telefonia. La pagina per attivare sim Tim, senza dover scaricare l'App

Come attivare una linea tim on line. Anche Tim come altri operatori hanno dato la possibilità di attivare una nuova linea direttamente on line, attraverso lo SPID. Tim pubblicizza tale opportunità facendo scaricare l'APP MyTim che poi per l'autentificazione rimanda a un link che si apre su una normalissima finestra Internet. Eccolo https://video.trusttechnologies.it/tim-selfie/start, basta incollarlo sulla barra degli indirizzi
a cura di Gianluca Parisi