Cooperazione Internazionale di Polizia

ARMADEICARABINIERI

Scopriamo di più su questa funzione, svolta d'intesa tra Interno ed Esteri

Il primo latitante italiano catturato nel 2024 all'estero è Nicola Rullo , indicato come membro di spicco della camorra italiana, ricercato a livello internazionale dall'Italia per la sua appartenenza all'Alleanza di Secondigliano e direttamente responsabile degli scontri avvenuti contro il clan Mazzarella per il controllo di Napoli.

E' stato catturato dalla Polizia Nazionale iberica in una lussuosa zona residenziale di Alicante. La costa di Alicante e, soprattutto, le urbanizzazioni e le zone abitate da una notevole popolazione straniera, sono diventate negli ultimi anni il nascondiglio di numerosi fuggitivi.

Spesso la Polizia Nazionale e la Guardia Civil individuano questi criminali ricercati in altri paesi, scoprendo che vivono da anni una vita discreta in queste zone composte di case unifamiliari, dove molti vicini non si conoscono tra loro.

L'arresto è avvenuto presso l'“El Plantío Golf Resort” di Alicante, ed è stato possibile grazie allo scambio diretto di informazioni e al coordinamento delle indagini tramite l'ufficiale di collegamento italiano in Spagna.

Quale il ruolo dell'Ufficiale di collegamento?

Questa ultima è una figura di interesse, auspicata sin dalla Convenzione di Palermo delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale del 2000 , che prevedeva il distacco di ufficiali di collegamento come misura finalizzata al contrasto alla criminalità transnazionale e ad una più efficace azione di coordinamento tra le Autorità degli Stati firmatari.

Anche all’interno dell’Unione Europea maturò un indirizzo simile, che fu recepito nelle Decisioni Criminalità organizzata: quadro di orientamento comune per gli ufficiali di collegamento e DECISIONE 2003/170/GAI DEL CONSIGLIO del 27 febbraio 2003 relativa all'utilizzo comune degli ufficiali di collegamento distaccati all'estero dalle autorità degli Stati membri incaricate dell'applicazione della legge.
Con riguardo alla normativa nazionale, inizialmente erano previste figure differenziate, a seconda che il funzionario/ufficiale di collegamento fosse dislocato all’estero sulla scorta di accordi bilaterali, ovvero per esigenze di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti (attività in capo alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, di cui si parlerà a breve), o anche quale esperto per le strategie di prevenzione e contrasto dei fenomeni di immigrazione clandestina ed infine appartenenti alla Direzione Centrale Anticrimine o a quella di Polizia di Prevenzione del Dipartimento di P.S., inviati all’estero per specifiche esigenze.

Un passaggio fondamentale nella razionalizzazione della presenza degli ufficiali/funzionari di collegamento è venuta: prima (luglio 2010) da un Protocollo di Intesa tra il Ministero degli Affari Esteri ed il Ministero dell’Interno, quindi (dicembre 2010 ) dalla creazione del Comitato per la Programmazione Strategica per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Co.P.S.C.I.P.) e dalla coeva L. 10/2011, di conversione del D.L. 225/2010, che ha formalizzato la figura dell’Esperto, i cui confini funzionali, logistico–amministrativi, organizzativi sono stati oggetto di ulteriori interventi nel 2015 (Protocollo di Intesa tra il Capo della Polizia–Capo del Dipartimento della P.S. ed il Segretario Generale del MAECI) e nel 2016 (Regolamento Interministeriale n. 104 del 30 marzo). È di interesse rilevare come siano stati individuate dal citato Co.P.S.C.I.P. delle aree di principale valenza strategico–operativa per la nostra Nazione, ove gli Esperti preposti assumono l’incombenza di responsabili degli “Uffici Regionali”, gravando su di loro l’uniformità di indirizzo strategico e la razionalizzazione delle singole iniziative dei colleghi presenti nell’Area.

Il ruolo dello SCIP

Il compito – tra i numerosi altri – di curare la gestione tecnico–operativa della rete degli Esperti per la Sicurezza ricade sul Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno (in sigla SCIP) che sovrintende ai funzionari ed ufficiali delle tre Forze di polizia a competenza generale (Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Gurdia di Finanza), nel numero massimo di cinquanta unità allocate presso le rappresentanze diplomatiche e negli uffici consolari.

#Armadeicarabinieri #PoliziadiStato #GuardiadiFinanza #PolicíaNacional #Guardiacivil #SCIP #Ufficialedicollegamento #ConvenzionediPalermodelleNazioniUnitecontrolacriminalitàorganizzatatransnazionale #ConvenzionediPalermo #Espertoperlasicurezza


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I CARABINIERI RECUPERANO IN OLANDA STATUA TRAFUGATA IN COSTIERA AMALFITANA

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La storica statua italiana della Madonna del Monte Carmelo, di grande importanza religiosa, è stata restituita all'Italia dai Paesi Bassi con il sostegno giudiziario di Eurojust. Il reperto religioso è stato rubato nel 2014 da una chiesa a Pastena, nella Costiera Amalfitana e successivamente acquistato da un collezionista olandese. Eurojust ha assistito le autorità italiane nella rapida esecuzione di un ordine europeo di indagine (OEI) per organizzarne la restituzione alla parrocchia di Pastena.

L’ordine europeo di indagine è una decisione giudiziaria emessa o convalidata dall’autorità giudiziaria di un paese dell’UE per ottenere atti di indagine effettuati in un altro paese dell’UE al fine di raccogliere elementi di prova in materia penale. L'esecuzione deve essere eseguita con le stesse modalità che si seguirebbero che l'atto investigativo in questione fosse stato ordinato da un'autorità dello Stato di esecuzione.

La statua, che ha circa 700 anni, è stata rubata dalla chiesa nell'agosto 2014 e messa in vendita tramite un antiquario italiano. È stata acquistata in buona fede da un collezionista olandese che intendeva rivenderla e ha postato le foto sui social. Ad avvistarli è stato il parroco di Pastena, che ha contattato le autorità italiane.

Un'indagine era stata avviata dai carabinieri della Tutela dei Beni Culturali e dalla Procura della Repubblica di Salerno, che hanno poi contattato Eurojust per avviare l'iter di recupero e restituzione del reperto in Costiera Amalfitana. L'Agenzia ha prestato assistenza nell'esecuzione dell'OEI, ed ha fornito ulteriore supporto giudiziario transfrontaliero alle autorità in Italia e nei Paesi Bassi. Il trasferimento della statua è avvenuto nei giorni scorsi.

Per saperne di più sull’ordine europeo di indagine: https://e-justice.europa.eu/content_european_investigation_order_mutual_legal_assistance_and_joint_investigation_teams-92-it.do

#ArmadeiCarabinieri #ordineeuropeodiindagine #Eurojust


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#UE, #Brasile, #CostaRica e #Panama uniti contro la criminalità ambientale

Nello scorso mese di novembre #Europol ha fornito sostegno operativo (attraverso un posto di comando virtuale) ed ha coordinato un'operazione internazionale (convenzionalmente denominata #Madeiradelei) che ha coinvolto per la parte europea #Francia, #Germania, #Italia (con la partecipazione dell' #Armadeicarabinieri), #PaesiBassi, #Portogallo e #Spagna, ma anche le autorità brasiliane, e le forze dell'ordine di Costa Rica e Panama. Le attività hanno mirato a contrastare la criminalità ambientale, il disboscamento illegale, il contrabbando, la frode documentale, il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale. Una fase dell'operazione.jpg Una fase dell'operazione.jpeg

L'operazione si è sviluppata attraverso 226 ispezioni e sequestri, che hanno riguardato legname proveniente dal Myanmar (valore stimato di 12.000 euro), e brasiliano – equivalente a 2 container marittimi – per un valore stimato di 67.000 euro.

E' stato calcolato che il commercio illegale di legname equivale al disboscamento di un'area di foresta equivalente a un campo da calcio ogni due secondi in tutto il mondo. Impoverisce inoltre le risorse naturali dei paesi di origine e ha un impatto diretto sulla deforestazione e, di conseguenza, sul cambiamento climatico.

Allo stesso tempo, è una delle attività criminali transnazionali più redditizie dal punto di vista finanziario, generando circa 7 miliardi di dollari. I gruppi criminali organizzati camuffano l'origine del legname attraverso la falsificazione di documenti e la corruzione per superare i controlli doganali e raggiungere la loro destinazione.

Il teak, il palissandro, l'ipé e il pernambuco sono molto richiesti nei paesi europei, dove possono essere utilizzati per molteplici scopi, tra cui la creazione di ornamenti e l'edilizia.

Prima dell'operazione, le autorità impegnate si sono riunite in un seminario inforativo, dedicato a condividere le conoscenze e le migliori pratiche per combattere il commercio illegale di legname.

Le Autorità e le polizie partecipanti:

  • Brasile: Polizia Federale (Polícia Federal);
  • Francia: Gendarmeria nazionale francese (Gendarmerie Nationale) – Ufficio centrale per la lotta contro gli attentati all'ambiente e alla salute pubblica (Office central de lutte contre les atteintes à l'environnement et à la santé publique OCLAESP);
  • Costa Rica: Dipartimento di Investigazione Criminale (Departamento de Investigaciones Criminales) e Procuratore;
  • Germania: polizia criminale federale (Bundeskriminalamt);
  • Italia: Carabinieri (Arma dei Carabinieri);
  • Paesi Bassi: Autorità olandese per la sicurezza alimentare e dei prodotti di consumo (Nederlandse Voedsel- en Warenautoriteit);
  • Panama: Polizia Nazionale (Policía Nacional) e Procuratore;
  • Portogallo: Guardia Nazionale Repubblicana – SEPNA (Guarda Nacional Republicana – SEPNA).
  • Spagna: Guardia Civil spagnola (Guardia Civil – SEPRONA) e SVA della dogana spagnola (Servicio de Vigilancia Aduanera).

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Anche le Forze speciali italiane nel Centro Antiterrorismo europeo

Quest’anno si è svolta a Komárom ai confini tra Slovacchia ed Ungheria l’annuale esercitazione delle forze speciali europee anti-terrorismo “Atlas common challenge 2023”. L'esercitazione è stata organizzata dalla polizia slovacca. Tra le altre, simulazioni la liberazione di ostaggi da un edificio (vedi immagine sottostante; il video rilasciato da Europol lo trovi su #Neptube qui https://www.neptube.io/w/wqrPUyv1psSZRSm2s3x8yi).

All'attività hanno preso parte ben 150 membri delle unità speciali “Atlas” provenienti da Belgio, Grecia, Irlanda, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Malta, Portogallo, Austria, Romania, Irlanda del Nord, Slovenia e Italia. Ricordiamo che le Forze Speciali italiane si riconoscono nel #GIS dell’ #Armadeicarabinieri (approfondisci qui Gruppo d'Intervento Speciale (carabinieri.it) ) e nel #NOCS della #PoliziadiStato (approfondisci qui NOCS | Polizia di Stato ).

il capo della #polizianazionaleslovacca István Hamran ha dichiarato:” Tali unità speciali devono incontrarsi e addestrarsi insieme, perché in molti casi rappresentano l'ultima linea che può aiutare a proteggere le persone quando si trovano in situazioni di vita difficili, ad esempio in una situazione causata da terroristi”.

### ECTC, il Centro europeo antiterrorismo

È dal gennaio 2016 che #Europol ha creato il Centro europeo #antiterrorismo (#ECTC), un centro operativo e un polo di competenze che riflette la crescente necessità dell’UE di rafforzare la sua risposta al terrorismo e di garantire una risposta efficace a queste sfide.

L’ECTC è stato istituito sulla scia della serie di attacchi terroristici che hanno scosso l’Europa nel 2015. Questi attacchi hanno dato un impulso senza precedenti alla cooperazione tra gli Stati membri e i partner dell’UE e rappresenta una pietra miliare nella cooperazione a livello dell’UE negli sforzi nazionali di lotta al terrorismo.

Negli ultimi anni l’ECTC ha esteso il suo sostegno agli Stati membri dell’UE e ai partner esterni nella lotta contro l’estremismo violento di sinistra e di destra, nonché contro il terrorismo di matrice religiosa.

L’ECTC facilita inoltre il collegamento delle autorità competenti negli Stati membri dell’UE attraverso le piattaforme antiterrorismo di Europol, un contributo inestimabile alla lotta al terrorismo.

L’ECTC funziona come centro informativo di #Europol per la lotta al terrorismo, con capacità uniche di condivisione di informazioni e intelligence per le autorità di contrasto. L'ECTC effettua controlli incrociati dei dati operativi in ​​tempo reale con quelli già in possesso di Europol, portando rapidamente alla luce le piste e analizza tutti i dettagli investigativi disponibili per contribuire a compilare un quadro strutturato della rete terroristica.

Il compito principale dell’ECTC è fornire supporto operativo su misura alle autorità antiterrorismo degli Stati membri dell’UE. Per adempiere a questo compito, l’ECTC ha sviluppato un approccio basato su quattro pilastri:

  • Facilitazione dello scambio di informazioni e della cooperazione transfrontaliera;

  • Supporto operativo, coordinamento e competenze efficaci per le indagini degli Stati membri dell’UE;

  • Mitigazione proattiva dell’uso dei social media a fini di radicalizzazione e supporto all’analisi operativa nelle indagini online;

  • Capacità di supporto strategico centrale.

I servizi chiave forniti dall'ECTC includono:

  • sostegno in loco – dispiegamento di squadre operative;

  • supporto analitico operativo;

  • individuazione del finanziamento del terrorismo;

  • sostegno alle indagini online degli Stati membri dell’UE;

  • fornire competenze CBRN-E;

  • risposta alle crisi attraverso la squadra di collegamento congiunta antiterrorismo;

  • dispiegamento di agenti ospiti negli hotspot migratori;

  • accesso alle tecnologie e alle competenze dei centri europei per la criminalità informatica.

Ogni anno, l’ECTC pubblica il Rapporto sulla situazione e sulle tendenze del terrorismo nell’UE (TESAT), il suo rapporto completo sulla situazione, che descrive in dettaglio la situazione del terrorismo, compresi i dati relativi agli attacchi terroristici e agli arresti nell’UE.

La sintesi del TESAT in lingua italiana è reperibile qui https://www.europol.europa.eu/cms/sites/default/files/documents/TE-SAT%202023%20-%20Sintesi.pdf

#ATLAS #TESAT #Belgio #Grecia #Irlanda #RepubblicaCeca #Croazia #Ungheria #Malta #Portogallo #Austria #Romania #IrlandadelNord #Slovenia #Italia

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Monete da due euro false pagate ... in bitcoin.

E' intervenuta a supporto anche Europol nella attività svolta dai Carabinieri, che ha consentito di smantellare un gruppo criminale italiano coinvolto nella produzione e distribuzione di monete in euro contraffatte. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, ha coinvolto anche il Centro tecnico e scientifico europeo della Commissione europea.

carabinieri ed Europol collaborano in operazione contro i falsari di monete in euro

L'indagine è stata avviata sin dall'aprile 2021, quando i Carabinieri hanno sequestrato 668 monete da due euro false e arrestato due persone per detenzione di valuta falsa. Le analisi tecniche delle monete sequestrate, effettuate dal Centro Nazionale di Analisi delle Monete Italiane (CNAC) e dal Centro Tecnico Scientifico Europeo (ETSC) della Commissione Europea, hanno collegato le monete sequestrate ad una nuova e insidiosa classe di monete da due euro contraffatte.

I falsari avevano distribuito le monete false in diversi paesi dell'UE, principalmente Francia, Germania, Lituania, Portogallo e Spagna, nonché in Svizzera. La qualità delle monete contraffatte era buona e aveva caratteristiche molto simili a quelle autentiche.

L'indagine ha rivelato che un fornitore che gestiva un canale su un'applicazione di messaggistica aveva impostato la catena di produzione. Sul suo canale, il venditore ha venduto queste valute contraffatte per il 50% del loro valore, ricevendo i pagamenti in criptovaluta. I membri della rete criminale hanno spedito i pacchi contenenti le monete false ai clienti tramite servizi postali internazionali privati.

Gli inquirenti sono riusciti a identificare i sospetti attraverso la crittoanalisi delle transazioni blockchain. Durante le indagini, i carabinieri hanno rintracciato 60 spedizioni di pacchi contenenti monete contraffatte. Questi pacchi erano destinati, tra l'altro, all'Italia, alla Francia e alla Svizzera. Pesavano quasi 100 000 kg e avevano un valore totale di circa 102 000 euro in monete da due euro contraffatte.

Europol ha agevolato lo scambio di informazioni e ha finanziato e coordinato diverse attività operative. Europol ha inoltre fornito un supporto analitico per individuare il paese in cui sono state distribuite le monete. Durante la giornata di azione, Europol ha inviato un esperto in Italia per fornire supporto tecnico e confrontare le informazioni operative con le banche dati di Europol e i sistemi della Banca centrale europea.

L'attività è consistita in sintesi di: – 12 perquisizioni in Italia (Taranto, Roma, Matera e Perugia) – 4 persone arrestate – Il sequesto di: 107.000 Euro in bitcoin, monete contraffatte e parte della pressa per monete utilizzata per la produzione.

#Armadeicarabinieri #Europol #blockchain #bitcoin #CNAC #ETSC

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Olio di oliva contraffatto nel mirino di Guardia Civil spagnola e carabinieri italiani

Vi è stata una prosecuzione dell' operazione #OPSON (ne abbiamo parlato qui) , lo sforzo coordinato di #Europol per combattere le frodi e la contraffazione alimentare. L'interesse si è concentrato sull'olio d'oliva contraffatto. L'attività è stata avviata dalla #GuardiaCivil spagnola, che ha unito le forze con i Carabinieri italiani. L'attività ha portato a 11 arresti e al sequestro di oltre 260 000 litri di olio d'oliva non adatto al consumo.

La contraffazione dell'olio extra vergine di oliva è una pratica comune, motivo per cui la lotta contro di esso è una priorità delle forze dell'ordine, soprattutto nei paesi di produzione. In questa operazione di frode alimentare, gli investigatori hanno scoperto che i criminali utilizzavano il cosiddetto “olio lampante”, la variante di qualità inferiore dell'olio d'oliva, per diluire il loro prodotto. L'olio d'oliva lampante è caratterizzato da elevati livelli di acidità, un sapore indesiderato e un odore decisamente sgradevole, che lo rendono inadatto al consumo. Lo stesso termine “lampante” trae origine dal suo uso storico come combustibile nelle lampade ad olio.

L'inflazione dei prezzi, la riduzione della produzione di olio d'oliva e l'aumento della domanda, hanno creato il terreno fertile perfetto per i produttori fraudolenti. La miscelazione dell'olio d'oliva con alternative di qualità inferiore ha permesso ai criminali di offrire prezzi competitivi. Questa pratica illegale può non solo causare un rischio per la salute pubblica, ma anche minare la fiducia dei consumatori e quindi avere ulteriori ripercussioni economiche.

Nel novembre 2023, in un'azione coordinata, le forze dell'ordine spagnole e italiane hanno condotto perquisizioni in varie località. Nei dintorni di Ciudad Real, in Spagna, sono stati arrestati 11 sospetti e sono stati sequestrati 12 barili contenenti 260 000 litri di olio adulterato. Gli agenti hanno inoltre sequestrato quattro veicoli e 91 000 EUR in contanti, oltre a documenti di fatturazione ed e-mail.

In province italiane di Sicilia e Toscana, i carabinieri dei NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) hanno ispezionato tre fabbriche di olio sospettate di essere coinvolte nelle pratiche illegali. Sono stati acquisiti diversi documenti fiscali e liste di clienti, sono stati raccolti campioni di olio e una società è stata sanzionata per l'etichettatura irregolare dei suoi prodotti.

#NucleoAntisofisticazioneSanità #NAS #ArmadeiCarabinieri #GuardiaCivil #oliolampante


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Formazione antisequestro: il Seminario dei Carabineros de Chile tenuto dai carabinieri italiani

In questi giorni è iniziata la formazione da parte dei carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale a 90 funzionari dei Carabineros de Chile. Si tratta del “Seminario di formazione sulle tecniche investigative antisequestro”, in svolgimento dal 4 al 15 dicembre, che ha come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità delle forze di polizia cilene nella lotta contro il reato di rapimento.

L'evento è stato inaugurato alla presenza del direttore generale dei Carabineros, Ricardo Yáñez, insieme a rappresentanti del Pubblico Ministero, della Polizia Investigativa e dell'Ambasciatore italiano in Cile, Valeria Biagiotti .

L’Ambasciatrice ha sottolineato l’importanza di condividere l’esperienza italiana su questa questione cruciale, sottolineando lo stretto legame tra le due istituzioni di polizia, mentre Yáñez ha sottolineato l’importanza di questi incontri per comprendere e affrontare fenomeni criminali come la criminalità organizzata e i rapimenti con l’obiettivo finale di rafforzare la sicurezza della popolazione cilena.

La collaborazione tra le due istituzioni si concentra sullo scambio strategico in materia di polizia, sfruttando l'esperienza italiana nella lotta alla criminalità organizzata.

Questo approccio mira non solo a rafforzare le capacità dei Carabineros nelle tecniche investigative, ma anche a incorporare le migliori pratiche per affrontare questo fenomeno criminale.

Secondo la definizione della Legge Costituzionale, Nº 18.961, i Carabinieri del Cile sono una forza di polizia, tecnica e di carattere militare, che integra la forza pubblica. La finalità è garantire e mantenere l'ordine e la sicurezza pubblici interni in tutto il territorio della Repubblica e compiere tutte le funzioni assegnate dalla Legge. Il Cile ha anche una forza di polizia investigativa, la Policia de Investigaciones ed una polizia penitenziaria, la Gendarmeria de Chile.

I Carabineros dipendono direttamente dal Ministero della Difesa Nazionale e, per quanto concerne i compiti di polizia, dal Ministero degli Interni; si collega amministrativamente ai ministeri tramite la Sottosegreteria ai Carabinieri.

Sulle precedenti attività di collaborazione tra i carabinieri italiani ed i Carabineros de Chile leggi anche qui

#Armadeicarabinieri #CarabinerosdeChile

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L'arresto di un latitante italiano trafficante di cocaina in Colombia, grazie alla collaborazione con INTERPOL, Progetto I-CAN

Avrebbe organizzato spedizioni di cocaina verso diversi porti europei con cartelli della droga in Colombia per conto dell'organizzazione mafiosa 'Ndrangheta. Massimo Gigliotti, 55 anni, è stato arrestato in Colombia dopo essere sfuggito alla cattura in diversi paesi dell'America Latina.

Uno sforzo congiunto da parte della Polizia Nazionale Colombiana (#PolicíaNacionaldeColombia) e dei Carabinieri italiani di Bologna, con il sostegno di #Europol e del Progetto di Cooperazione #INTERPOL contro la 'ndrangheta (#I-CAN), ha portato alla cattura del latitante. Dallo scorso settembre INTERPOL/I-CAN aveva segnalato le ricerche di Gigliotti alle autorità di Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Panama e Venezuela

L'arrestato ha legami con molti esponenti di alto rango della criminalità organizzata italiana e dei cartelli della droga latinoamericani, ed aveva trascorso diversi mesi in laboratori clandestini di droga. Gli investigatori sono stati in grado di stabilire come la 'ndrangheta avesse inviato l'individuo sino alle montagne della Colombia per lavorare direttamente con i produttori di droga nei loro impianti di produzione, con l'obiettivo di portare queste nuove competenze in Europa.

Infine pochi giorni fa, il latitante è stato fermato nei pressi della sua residenza temporanea, nonostante abbia cercato di identificarsi con un documento d'identità colombiano falso.

L'Europol aveva sviluppato informazioni affidabili sulle attività internazionali di traffico di droga di questo individuo – per il quale l'INTERPOL aveva emesso un red notice (avviso rosso) – ed ha quindi riunito tutti gli investigatori coinvolti per concordare una strategia comune per arrestare il sospetto. A tal fine, Europol ha anche istituito un posto di comando virtuale per coordinare le attività sul terreno. L'operazione è stata sostenuta dall' #EMPACT e dalla #reteON, finanziata dall'UE (Progetto Fondi Sicurezza Interna 'ISF4@ON') e guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana.

Il Direttore del supporto operativo e dell'analisi dell'INTERPOL, Cyril Gout, ha dichiarato: “Attraverso questo arresto, I-CAN continua a dimostrare la sua efficacia nel combattere una delle organizzazioni criminali più estese e potenti del mondo. Il modello I-CAN si basa sulla fornitura ai paesi di un modello di cooperazione che apporta valore aggiunto operativo, in particolare in un momento in cui è necessaria un’azione globale urgente e coordinata per contrastare la criminalità organizzata transnazionale”. Voluto dal Dipartimento italiano di Pubblica Sicurezza, I-CAN aumenta la consapevolezza e la comprensione globale sulla 'Ndrangheta e sul loro modus operandi, condividendo informazioni di polizia per smantellare le loro reti e operazioni e arrestare sospetti ricercati. Dal suo lancio nel 2020, I-CAN ha facilitato l’arresto di 93 fuggitivi in tutto il mondo.

Per saperne di più sul Progetto I-CAN : https://www.interpol.int/en/Crimes/Organized-crime/INTERPOL-Cooperation-Against-Ndrangheta-I-CAN

Qui un video che illustra il Progetto I-CAN: https://inv.citw.lgbt/watch?v=6UR7lTQz0pM

#ArmadeiCarabinieri


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EUROGENDFOR PASSAGGIO DI CONSEGNE DA ARMA DEI CARABINIERI A GUARDIA CIVIL SPAGNOLA

Si è tenuta nei giorni scorsi a Roma presso la sede del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, la riunione del Comitato Interministeriale di alto livello (#CIMIN) che ha funzioni di controllo politico e indirizzo strategico sulla Forza di Gendarmeria Europea (#EuroGendFor) e di coordinamento politico-militare tra i Paesi membri.

Nella circostanza è avvenuto il passaggio di consegne del CIMIN tra la presidenza italiana uscente e la Guardia Civil spagnola (immagine sopra). Il CIMIN è presieduto con turno annuale da uno Stato membro Il ministro Tajani ha sottolineato come “la Forza di Gendarmeria Europea è uno strumento essenziale di gestione delle crisi e fornisce capacità indispensabili, specialmente nell’ambito delle missioni civili dell’Unione Europea. Un esempio concreto ne è stato il dispiegamento nel quadro di Eulex Kosovo, a guida italiana. Altrettanto strategico è il contributo di EuroGendFor alla missione UE in Libia, a contrasto del traffico di migranti”, ricordando inoltre che “l’Italia attribuisce grande importanza al fronte Sud. Nord Africa, Corno d’Africa e Sahel richiedono un nostro concreto impegno per lo sviluppo del Continente, e il sostegno alla stabilità di quei Paesi, fornito anche attraverso EuroGendFor, è cruciale”.

Sono intervenuti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone: “l’importanza di EuroGendFor nella gestione delle crisi è stata recentemente rimarcata dalla menzione nel Civilian Compact dell’Unione Europea che individua in essa uno degli strumenti per rendere le missioni civili della UE sempre più efficaci, strutturate, flessibili e solide”, ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, che ha segnalato come: “la presenza di EuroGendFor sia oggi rafforzata, grazie a una rilevanza sempre crescente nelle missioni dell’Unione Europea, specialmente nei Balcani occidentali (Bosnia e Kosovo) dove schiera il contingente più numeroso”. EuroGendFor – il cui Quartier Generale è in Italia, a Vicenza – è composta da Forze di Polizia a ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea, ed è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni internazionali, quali #UE, #ONU, #OSCE, #NATO.

Le missioni di polizia nella gestione delle crisi internazionali sono uno strumento essenziale per la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della stabilità internazionale. Il valore aggiunto che EUROGENDFOR può fornire alla gestione delle crisi internazionali, in termini di potenziale da offrire, è duplice: uno strumento appropriato per agire in un ambiente non favorevole, in particolare durante le missioni di sostituzione, e una capacità di dispiegamento rapido. EUROGENDFOR include l’ #ArmadeiCarabinieri, la Guardia Civil spagnola, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guarda Nacional Republicana portoghese, la Marechaussée olandese, la Gendarmeria Militare Polacca e la Gendarmeria romena, oltre alla Lituania in qualità di partner ed alla Turchia ed alla Repubblica di Moldova quali osservatori.

Per saperne di più https://servizi.carabinieri.it/arma/arma-all'estero/eurogendfor

Sulla cooperazione tra forze di polizia a status militare vedi anche https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/la-fiep-associazione-che-raggruppa-le-forze-di-gendarmeria-ed-a-statuto


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Proseguono le attività addestrative dei carabinieri a favore di polizie di Stati esteri. È terminata la Sessione nell'ambito della “Missione Bilaterale di Addestramento delle Forze di Polizia somale e gibutiane” (MIADIT SOMALIA 17): la missione è il risultato di un accordo di cooperazione trilaterale tra lo Stato italiano e quelli somalo e gibutiano, ed è volta a favorire la stabilità e la sicurezza della Somalia e dell’intera regione del Corno d’Africa.

In particolare sono terminati i corsi di specialità rivolti ai poliziotti e ai gendarmi gibutiani, per “Infermieri per quadrupedi”, di “Tecniche di polizia per personale femminile” e “Lotta al traffico di rifiuti”.

Le attività formative sono state svolte da istruttori dell’ #ArmadeiCarabinieri presso le Accademie di Polizia a Gibuti e della Gendarmeria ad Artà.

Il corso per Infermieri per quadrupedi ha formato il personale che si occuperà della gestione delle emergenze sanitarie nel settore dei cinofili. Gli ufficiali veterinari dell'Arma hanno trattato materie teoriche sull'anatomia, fisiologia, gestione del cane e relative malattie, riservando una parte pratica sulle metodologie chirurgiche e sull'interpretazione della diagnostica per immagini.

Il corso di Tecniche di polizia per personale femminile, è stato invece tenuto dalle istruttrici della #MIADIT e frequentato dalle allieve della polizia locale. Si è basato sul tema dei diritti umani, sulla violenza di genere, sulle tecniche di controllo, perquisizione e ammanettamento e al servizio di osservazione, controllo e pedinamento.

Con il corso di Lotta al traffico di rifiuti, a favore degli allievi gendarmi, si sono affrontati i temi dell' “ambiente”, della tutela della salute e sulle conseguenze di una non corretta gestione dei rifiuti, approfondendo i principali scenari internazionali in ambito di traffici illeciti di rifiuti.

Per saperne di più

https://www.carabinieri.it/arma/arma-all'estero/proiezione-internazionale

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