norise

FELICE SERINO

POESIE

D'UN PRESENTITO CHIARO D'ARMONIE

POESIE DELL'IMPERMANENZA

1

DISTACCO

farsi fragile foglia appoggiata ad una spalliera di vento

(2011)

2

EVANESCENZA

in trasognato sfarti figura -quasi rito- t'invetri incielata diafana

3

COS'E' IL MARE

non puoi spiegarlo alla bimba dagli occhi di luna se non l'ha mai visto prima

se non è rimasta rapita dal ricrearsi sull'acqua di riflessi dorati -ed è poesia...

lei può solo sognarlo – il mare - come una carezza di vento salato e spazi aperti e voli

vederlo nel proprio cielo alla stregua in cui s'immagina un altrove chiamato paradiso

(2011)

4

NASCITA

come appena emerso

da naufragio di sangue a luce ferita

rosa del tuo fiato – madre -

(2011)

5

IL CAMBIAMENTO

(sfogliando la fine anni '60)

una luce pensante di sorpresa visita il cuore che si è negato all'altro da Sé al suo versante celeste -per giorni spavaldi da cucire sulla pelle

(ora è un coniugarsi all'opposto il restarvi connesso è l'attesa -in traslucere d'anima arresa- che Colui che t'invita ti dica “amico vieni più avanti” -cfr Lc 14,10)

6

NEGAZIONE DELLA MORTE

inargenta sul mare la fine del giorno

sapere che Qualcuno da sempre mi conosce

notte d'ossidiana ora m'avvolge mi sogna nelle vene del buio io non posso morire

morire alla vita...

(2011)

7

VORTICE DI FOGLIE

distrazione del Supremo – dici – la nostra parte mancante? ovvero caduta d'angelo nel mare-mondo?

non siamo che un vortice di foglie

ma se il precipitare in se stessi è in vista di risalita (alla notte segue il giorno)

allora non esiste -sai- chi potrà recidere questo cordone ombelicale col cielo

(2011)

8

ESTASI

avvitato nel rosso tuo palpito

m'incielo

9

L'ENERGIA S'ADDENSA

l'energia s'addensa in un tempo rallentato

-noi qui nel divenire

-palpiti d'anima e cielo

(un trascendersi)

(2011)

10

AMORE E'

Amore è una parola a rischio

un irradiarsi di cieli...

esaltazione al calor bianco

o un lungo gemere come di vento che squassa -sottile
“privilegiato” dolore

dimora di sole e d'ombra -dove disarmato è il cuore

*Il primo è un verso di Nelo Risi

(2011)

11

RADICI

potrebbe accadere che a volte ti domandi se ti trovi in un sogno o un déjà vu

un sentirti perso – fuori dal tuo centro – quasi senza un io reale

... e in quel frangente aggrapparti con l'anima a radici del cielo

-come ad una madre

12

NON E' CHE UN PERPETUO TRAMARE

la vita ha in tasca la morte -siamo noi divino seme:

non è che un perpetuo tramare “cospirazioni” del nascere

miracolo d'amore

(2011)

13

COLUI CHE INTINGE

non si estingue questo fuoco che passa per la carne del cielo -il mio abbracciare dalla croce il mondo -il tuo trafiggere nei secoli questo Cuore senza più sangue

di giuda è piena la storia – tu guardati intanto da chi credi un amico: è quello che con te condivide il pane la luce l'obliquo raggio degli occhi

(2011)

14

IL ROVESCIO

capovolte le apparenze

... se era questa la vita – ti chiedi - figura d'un sogno che se stesso sognava...

15

VERTIGINE DEL CERCHIO

vertigine e chiusura del cerchio

compasso che gira sulla punta per mano dell'angelo personale

... l'uscita dal cerchio

-nella luce

16

LA BELLEZZA DELLA ROSA

[ispirata da una omelia]

le tue scelte abbiano profumo di Paradiso -anche se verità attira l'odio del mondo

la bellezza della rosa brilla del sangue sulle spine

(2012)

17

L'EGO

ovattata vita di chi l'altro non “sente” -muro eretto con impasto dell'ego

inutile imbiancarle le pareti pregne di dolore -sale silenzioso l'urlo fino al cielo

(2012)

18

SOGNO UN MARE D'ERBA

(a Walt Whitman)

amo le tue odi dolce vecchio Whitman - un lampo ed ora ti vedo tra nubi giocare coi capelli di Dio Padre (tu ritornato bambino) – ed ecco ti si ricongiunge l'ex “allievo” – il profeta * barba-di-luce – fluttuante nel mare d'erba del cielo

*Allen Ginsberg, che s'ispirò a Whitman, morto il 5.4.97

(2012)

[poesia del 2000, ripresa nel 2012]

19

IO ERO LA'

(nella ricorrenza dell'11 settembre)

quasi un assentarmi da me (stato catatonico davanti allo schermo) (auto- difesa inconscia per non viverlo quel momento?)

-ma io “ero” là tra vite spaginate nell'aria:

io presente-assente stagliato contro un cielo stravolto

...e in me

cadevo

(2012)

20

IL RIMEDIO

non lo trovi in nessuna enciclopedia: malessere e rabbia si contrastano con meditazione e preghiera rubando spazio alla bile – ripudiando la pratica di chi si disistima con alcool e pasticche a effetto placebo (col pensiero -inconscio- di sparire)

21

AD ANTONIA POZZI

Poesia – azzurra eco del cuore - sei musica che piove pulviscolo dorato nelle stanze della Bellezza

-eterna armonia

(2012)

22

MILLE E PIU' PAGINE * (ah la poesia!)

sulla spalla mi pesa la merini tornando dal mare un cambio spalla versi da ruminare in un vago giro di pensiero nell'aperto cielo istriano in questa canicola agostana

[Porec (Parenzo), ferragosto 2012]

*Alda Merini, Il suono dell' ombra, Mondatori 2010

23

AD UNGARETTI

nel carnato della terra d'alessandria -zolla palpitante nel sole

nascita di un dio minore a battesimo d'inchiostro

(2012)

24

COME IN SOGNO

[a chi è affetto da attacco di panico]

come nel sogno quando a quattro zampe ti trovi -impotente- a graffiare la terra in salita

... poi la libertà del risveglio mentre ad allentare la morsa è quella impressione di morire

25

ALLA MENSA DEI POVERI

[ispirata da una intervista in tv il 21.10.12]

-nella vita chi non si dà muore mangia se stesso- la saggia ultraottantenne (cuore fanciullo) sentenzia servendo ai tavoli con fievole voce quasi d'un fiato

luogo ospitale dove tutti -alla buona- ci si dà una mano: sono per un piatto caldo ma non vogliono pietà -

(incorniciati nella finestra dai vetri appannati sagome d'alberi senza chioma nell'autunno inoltrato – al caldo la nuvola di vapore dalla cucina offre un che di magico di familiare)

26

NELL'AZZURRO RIFLESSO

(ad un corrispondente immaginario)

un altrove in me ride sereno -ti scrivo oggi col cuore

come vorrei -in quest'ora benigna- che la sprezzante tua penna s'intingesse nell'azzurro riflesso dove sputi

27

GLORIFICARE LA LUCE

(a un martire della cristianità)

complice il buio: a perdersi fra le cose i gesti – nessuno ad ascoltare il Grido – Dio dov'era...

nessun canto d'angelo -il suo cadavere trafitto sulla punta delle stelle

(2012)

28

UN SENSO

vorrei con le parole aprirti questa vita come una mano Franca Mancinelli da “Mala Kruna”, Manni 2007 .

se sei in ritardo sulla vita sulla sua “tabella di marcia”

... alza gli occhi al cielo datti un senso

la vita una

pensaci

aggiusta il tiro

FELICE SERINO

POESIE

CASA DI MARE APERTO

2011

49

IN QUESTO RIFLESSO DELL'ETERNO

credimi vorrei dirti che quanto avviene anche là avviene oltre le galassie oltre lo specchio dei tuoi occhi amore anzi certamente è presente da sempre in mente dèi imbrigliati noi siamo in un giorno rallentato noi spugne del tempo assediati da passioni sanguigne credi mia cara che quanto avviene semplicemente lo rappresentiamo sulla scacchiera del mondo noi essenze incarnate in questo riflesso dell'eterno dove l'anima si specchia mentre ci appare infinito mistero la vita – miracolo tutta questa luce che ci attraversa

50

DELL'OLTRE IL DOLCE SENTIRE

dell'Oltre il dolce sentire apre sogni e lune

mi è specchio il cielo

51

L'ALTROVE

questa casa di vetro eretta sulle nuvole concepita forse in sogno sai cara si sta di un bene qui l'erba folta alle caviglie uscendo nel sole vieni

52

ULISSIDE

noetica luce a trapassare aneliti

su aperti mari dei sensi

53

DA UNA PARABOLA

“non puoi servire due padroni”

scrivere con la luce la vita la morte vestire di primavera i gigli

non così l'uomo dal suo apparire

preso nel vortice delle cose egli scrive su sabbia l'avere

-nel cuore la paura del bambino

(2011)

54

NOSTOS

Siamo... fatti di orizzonte Andrea Zanzotto

in lampi di visioni vita sognata con occhi di cielo

il sangue ad ascoltare la verde età fuggitiva

(2011)

55

COME UNA MADRE

irradiata benevolenza da madre cosmica:

fragili creature a suggere luce da poppe del cielo

56

DEJA' VU

e ci sorprendiamo a un viverci addosso noi gli occhi riempiti di luna smaniosi di un certo non-so-che quando tornano le stagioni delle promesse di luce e voli i luoghi onnipresenti fra lampi di memoria un cancello uno sguardo rubato oh l'emozione di quei momenti impressi nel sempregiovane cuore gonfio di vissuto ora sorpreso da una lacrima mentre fluttua lieve in uno stadio di sogno che sa di eterno

(2011)

57

L' INVITATO

ho sognato che l'ultimo giorno era anche il primo della mia
nascita in cielo come stella -o se atomo o fiore non so dire ma ero più che mai vivo- che annullato ogni affanno mi vestivano da festa angeli belli giacché quel giorno ero io l'Invitato – anche senza esserne degno -

58

NEL CERCHIO DI DOLORE

nel cerchio di dolore lo tiri in ballo – ed è sì umano quel “Padre perché m'abbandoni” occhi rovesciati e veste di sangue -

tu cerchi una via d'uscita eviti la porta stretta

59

FOSFENI

a Maurice Maeterlinck, drammaturgo

è finestra sul cielo il cuore invaghito a carpire fòsfeni lampi

tu custode dei sogni – dal cuore puro - ti libravi come i tuoi uccellini azzurri che “si nutrono di raggi di luna”

e si espandono nell'Inconoscibile tra svolìo di ali...

(2011)

60

“DAI TETTI”

chi a invadere il campo “uomo” se non Colui che a te in libertà si concede (nessuno “incapace” del suo amore immenso)

vedi: la vita non tarda a guardare che in un senso: “dai tetti in su”

61

VENNE A TROVARTI LA POESIA

giunse come un vento lieve a frugarti le pieghe dell'anima e guidandoti verso stanze inconsce mondi paralleli ti apriva

ora sperimenti il tuo daimon -a divorarti per sempre

(2011)

62

SI DICE DI AGOSTINO

[Al Dottore della Chiesa il quale dava da “masticare” il Verbo]

si dice di Agostino – era forse un sogno? - gli fosse apparso un angelo-bambino che voleva raccogliere con una conchiglia tutto il mare in una buca

la morale tra le righe: nulla è impossibile a Dio

(2011)

(prima che passasse nell'aria e fosse aureolato da giovane Agostino era un dissoluto)

63

FRAGILE PALPITO

in una selva di gridi come lepre braccata dal tuo incondizionato amore:

Tu che governi i cieli “bisogno” hai di me?

perché pungoli questo fragile palpito

fino al sonno della morte?

(2011)

64

OLTRE IL VELO

nulla si disperde

la banca del cielo a custodire i fondi - bagaglio di vita dolore-amore

nulla va perduto – chiusa l'ultima tua pagina di vita

bagnato di Dio sarai al suo appello

presente

65

L'OFFICINA

[ispirata dalla definizione di sé di Quasimodo: “operaio di sogni”]

sgusciante come anguilla l'ispirazione puoi lasciare ti visiti quando non te l'aspetti si levi allora questo sole interiore in sogno o ancora nel dolce dormiveglia prima che sia giorno come un bianco palpito

... ti alzi la mattina ed è quasi un miracolo il silenzio dell'officina

66

DI UN DOVE

di un dove d'un altrove

striscia di luce verde la mente

l'interrogarsi serpeggia si morde la coda

(2011)

67

MARE DENTRO

riverberi maja di luce

rosso schermo dietro gli occhi (te supino) in barbagli a lenti tratti

le vene del mare coniughi con geometrie di gabbiani sul filo arcuato d'orizzonte

questa vastità di cielo e mare dentro – le anime del mare -

... come perdersi

[Pola, 6 agosto 2011]

(2011)

68

COME UN IRRADIARSI DI CIELI

Amore è una parola a rischio Nelo Risi

Amore è

come un irradiarsi di cieli anteriori

esaltazione al calor bianco

o pane impastato con lacrime

un lungo lungo gemito più che sospiro di vento e foglie

casa del sole e delle ombre

dove disarmato è il cuore

(2011)

69

CONGETTURE

si vive per approssimazione

si sta come d'autunno... di ungarettiana memoria

o dall'origine scollàti dal cielo a vestire la morte

fino al fiume di luce che ci prenderà e saremo un'altra cosa...

congetture

ma lasciatemi sognare un sogno che non pesa

(2011)

70

ALEPH

nell'oltre non c'è ombra -lo sai- ombra che ti possa nascondere allo sguardo

è una chiarità che t'attraversa non come qui che guardi per speculum in aenigmate

lì non si consultano dizionari né atlanti: sei tu la biblioteca il motore di ricerca

-alfabeto voce conoscenza- : nel Tutto tu sei e tutto è te – (l'aleph del poeta cieco)*

è dove ti si svela ogni contrario – la vita non è prima della morte

*Jorge Luis Borges

(2011)

71

AVEVO PERSO LE CHIAVI DI CASA

(conversione del non più ragazzo e non ancora uomo)

nuvole a stracci che promettono pioggia

... dai recessi una voce catartica a sovrastarmi a farmi piccolo

la faccia contro il cielo mi ritrovo assetato

72

LADRO DI PAROLE

[l'ispirazione della poesia]

la farfalla immagine-pensiero sotto la volta del bicchiere -della cattura l'ebbrezza ma d'un solo attimo e poi il volo...- la destrezza nel carpirne la luce frangente nei colori - l'inavvertito suono

(2011)

73

NOI ANGELI

sospesi nel tempo a frange del cielo

noi angeli caduti

mendìchi d'amore

74

DEI ME STESSI

l'esistere l'evanescente: un volgere altrove

la vita vista come sogno di me

dei me stessi

75

MI SPECCHIO NELLA MIA TRASFORMAZIONE

quando il mondo continuerà dopo di me

a chi vi dirà lui non c'è più fategli uno sberleffo

76

ANAMORFOSI

[ispirata da un sogno la notte del 20.11.11]

come amante mordicchiare lo spazio-carne

... e i denti frantumati

... e non riconoscersi allo specchio (bambino e vecchio)

(2011)

77

L'ALBA CHE SA DI NUOVO

Per fortuna ciò che sta per nascere è il giorno. (Fernando Pessoa “Il libro dell'inquietudine”)

la si vive nel sangue la nottata

ha uno spazio aperto l'alba che sa di nuovo al rango della luce

78

D' UN PRESENTITO CHIARO D' ARMONIE

d' un presentito chiaro d' armonie

d' un trasognato dove

vivi e scrivi

-tuo credo-

tua casa di mare aperto

FELICE SERINO

POESIE

COSPIRAZIONI DI ALTROVE

2010

25

A STEPHANE MALLARME'

tenue rosa d'albore

nel cuore fiorite di cielo

26

DENTRO SILENZI D'ACQUE

sul lago s'è alzata la luna dentro silenzi d'acque è dolce la luce nel respiro delle foglie una smania che dilania abbraccia i contorni della notte

(2010)

27

HO SOGNATO DI ESSERE TRASPARENTE

vortico in un vento di luce

da fenditure di un sogno spio il mondo

(2010)

28

CONSAPEVOLEZZA DELL'ESSERE

tanto piccolo sei e disperso come pulce sul dorso di un mulo *

ma il cuore che non può morire infiniti universi racchiude

*da una frase di Erri De Luca intervistato dopo il terremoto di Haiti

29

EMANUEL SWEDENBORG

lasciami entrare nel tuo sogno adesso che col soffio di Dio ne scrivi pagine ineffabili pensieri pettinati di luce eccelsa danza dell'aria dalle labbra della notte stanotte mi pare udire da un-dove-che-non-so una sinfonia da musica delle sfere

lascia emanuel che entri nel tuo Sogno

30

NELL'URLO

nel giro delle braccia le acque del mutamento – le mani a impugnare il limite

penetrare in sé nel profondo – eredità di cicatrici – dove si tende una strada nel cielo

rigenerarsi nell'urlo della croce

(2010)

31

UNA LUCE

non sarai tu a scagliarla la pietra che negli anni sfasati più d'una volta tornasti contrito a casa anche se non t'accolsero braccia festose che ti specchiasti nel fondo più nero del nero pure se non s'udì canto di gallo quando tradisti la vita spinto ad un atto anticonservativo che infine piegato dalla croce una luce a forma di un angelo fu a strapparti dall'oscenità del tuo tempo facendoti espandere in un'emorragia di versi e di energia positiva che nel viola del tramonto fosti padre e ora nel tempo declinante sarà forse tua figlia che ti farà da madre

32

GIORNI ORFANI

piange il mio spirito nell'usura dei giorni orfani di poesia

la morte della Bellezza

33

ALBERI CHE CAMMINANO

[ispirata a un intervento di Erri De Luca per Emergency]

a Madre Teresa e altri 'grandi' fino a Gino Strada

il cieco della parabola vide quel giorno allucinate figure uomini a forma d'alberi che camminano

oggi dallo scrittoio del cuore vorrei dirti gino che insieme a te si alzano dalla radice del bene

alberi che camminano anche se quasi nessuno li “vede”: santi di questo tempo

(2010)

34

VOLTI AL CIELO

(ai martiri della cristianità)

(testimoni - non maestri coi loro fiumi di parole)

vòlto al cielo colui che grida nel deserto – l'uomo pneumatico – *

in visione celeste rapiti e fulminati sull'altare le mani a benedire – rosso fiore sul petto -

*per San Paolo è l'uomo spirituale

35

NIENTE DA PERDERE

appollaiata sulla tua spalla dalla culla se la pensi ogni giorno quando ti radi o vai a letto è per esorcizzarla o scacciare la paura dell'ignoto fartela amica

la morte

-essa non dissimile dalla vita: seme che trama nel buio cospirazioni del nascere-

e dunque: niente da perdere col disfacimento se oltre il fragile apparire sarai tutt'uno con l'immenso corpo cosmico nell'eterno girotondo dei pianeti nel sorriso di Dio

36

DAI CIELI DEL SOGNO

precipitare dai cieli del sogno fino all'età adulta richiami di sapori di voci l'odore del mare inalare il vento salato sibilante sotto le porte - gibigiane echi liturgie di memorie l'iniziazione del sesso i segreti

cieli dell'adolescenza passati come in sogno

(2010)

37

IL RAGGIO VERDE

[ad Agnes (Madre Teresa)]

filtra raggio verde dalla porta della conoscenza

vi accede l'anima assetata in estasi

sanguinando amore

(2010)

38

ABITO CELESTE

(parusia)

“tutta la creazione geme...”

1. da sogni di vetro e da pioggia d'uccelli sarai risvegliato

e di luce rivestito

(staccato il pungiglione alla morte)

2. e la tua lucy? e il tuo rex? questi un'animula non sai se ce l'hanno

di certo gli manca il senso del trascendente essi non si sporgono sulla loro morte a cogliere il proprio profilo finito

39

GRAFFIO

[leggendo “Lume del tuo mistero” di Giovanni Giudici]

graffio di demone mi brucia seguitando sua scia di miele

40

SOGNO BAGNATO

[dalla parte dei traditi ed uccisi]

vedere l'angelo della morte entrare nel mio sogno

ed io riverso sul selciato lo stupore del sangue le viscere nelle mani

“tu quoque brute” ... per mano di chi si credeva amico

(2010)

41

NEL GIRO DI POCHE LUNE

questo corrermi nel sangue del transeunte l'istante mai vissuto appieno

questo accadermi

42

COSA RESTERA'

siamo mistero a noi stessi cosa resterà quando dopo di noi sarà a sopravvivere finanche l'albero vetusto del giardino di fronte e le suppellettili e i cari libri

la tua la mia storia scritta sull'acqua

(2010)

43

PREGHIERA

dinanzi all'Assoluto misericordia mi vesta di un abito di luce

amen

44

VERTICALITA' (AL NEGATIVO)

carpe diem epoca di trapasso il linguaggio i riti stravolti (e la famiglia? – e la sacralità della vita?) “civiltà” del ludibrio verticalità saccente di chi si crede dio l'autentico violentato dal mediatico narciso edipo in annuvolati cieli ingombranti la psiche l'aprirsi in essa di crepaccio -la sua bocca ad urlo

45

IL SOGNO

(insensatezza della storia)

il sogno di riavvolgere il film della vita

utopia – sebbene affrancato è il cuore

dall'essere eterno e mortale

46

ERA IL PROFUMO

nel mezzo della notte un ululato alla luna (o mi è sembrato?) ho fatto che voltarmi dall'altra parte come in un sogno lucido mi vedevo librare oltre le nubi in levità l'altro lato mi appariva il versante luminoso di ancestrale armonia esso non era che il vissuto compreso in una bolla d'aria un frammento d'eterno mi espandevo su quel versante lucente linea sottile del sonno dove poesia era il profumo del mare mare aperto

47

SEI DEL CIELO

chiedere a Dio quella protezione che il mondo non può dare

rifugiarti a quel nido dove Egli attende come una madre il suo piccolo perduto

nuda allo scoperto sei creatura nata per la terra -ma del cielo-

dove sempiterna dimora Compassione

(2010)

48

INVERNI

quanti ancora ne restano nel conto apparente degli anni incorniciati nella finestra i rami imperlati di gelo e la coltre candida che copre anche il silenzio dei morti

immacolato manto come una immensa pagina bianca la immagini graffiata da due righe di addio il sangue delle parole già rappreso mentre è lo spirito a spiare da un lembo del cielo

(2010)

FELICE SERINO

POESIE

CASA DI MARE APERTO 2009-2011

LACERE TRASPARENZE 2009

1

E TU A DIRMI

lanciarmi anima-e-corpo contro fastelli di luce specchiarmi nella sua “follia”

e tu a dirmi: Lui l'irrivelato nasconde il suo azzurro – è lamento amoroso

(2009)

2

L' ANGELO

noi lacere trasparenze -sostanza di luce e di sangue- a superare d'un passo la morte

solleva l'angelo un lembo di cielo svela l'altra faccia del giorno

(2009)

3

IL LATO OSCURO

e se fossi stato dell'altro sesso in una vita precedente e ne avessi perso memoria?

(ipotesi remota dici – di certo campata in aria)-

junghiane profondità tralasciando scoprire come in un test il lato oscuro del Sé totale la parte inconfessata (semplicemente naturale) – la tua percentuale -

4

PER METAFORE

a mimare un amore anteriore a noi si vola nel vortice della luce

(farfalla di fumo)

foglio bianco schizzato grido

(2009)

5

DOVE PIOVE MUSICA

[a David Maria Turoldo]

ai confini del cuore zona rischio lebbra

dov'è l' essenza luogo non luogo dove piove musica

rendimi bianco come neve delle vette

Signore

(2009)

6

A RITROSO

(Hikikomori)

un vivere a ritroso le spalle all'oriente
dove cresce la luce vuoto delle braccia vite separate tra l'ombra e l'anima

(2009)

Nota: hikikomori: in Giappone sono oltre un milione. E' il fenomeno di ragazzi che vivono di “rapporti” virtuali chiusi nella loro stanza fuori dal mondo.

7

DI QUA DEL VELO

onirica visione dell'eden dove profuma Signore di abele il tuo giorno

un cielo bianco di silenzi di qua del velo vascello fantasma

(2009)

8

L' INDICIBILE PARTE DI CIELO

indicibile la parte di cielo ch'è in te e ignori – dice steiner l'uomo in sé cela un altro uomo: testimone che ti osserva e sperimenti ogni ora:

basta che solo un verso o poche note ti richiamino a una strana forza interiore:

e cessi di sentirti mortale

(2009)

9

RIESSERCI

in noi con noi come un riesserci

spessore davamo alle emozioni

cercavamo lo stupore

e lo stupore era Dio *

  • da un'epigrafe

10

NON RICORDO

-e gli esecrabili delitti e la vita tradita? e il sangue innocente?

-non ricordo: in verità ti dico l'Albero di sangue virgulto di mio Figlio il Giusto si è ingemmato

ed espande nei secoli le sue radici in un abbraccio totale

(2009)

11

RIEMPIRE I VUOTI

riempire i tuoi vuoti di cielo e un angelo che ti corre nelle vene come sangue e il bianco grido del vento che sfiora i contorni del cuore a smussarne gli angoli vivi il dono di una parola (cara e rara non di circostanza) corredata dalla luce di un sorriso ad hoc

12

AUNG SAN SUU KYI

non violentate la primavera del suo giovane sangue non pugnalate la colomba del suo cuore aperto alla compassione

non schernite la disarmante verità che proclama aizzandole contro i mastini della notte

dal suo sangue si leva alto il grido di purezza a confondere intrighi di potenti

(maggio 2009)

13

DI ALTROVE

[La gente non è cattiva: ha solo paura di essere buona. Eduardo nel film Campane a martello.]

di altrove è lettura capovolta il mondo

chi ti dà occhi buoni per il cielo se non sai vedere

così la cieca sopraffazione la gioia cattiva del sangue

(2009)

14

CASA DI VETRO

carne fatta velo d'aria dalla consistenza del sogno ectoplasma o luce- ombra che si ricrea questa e non altro la fragile casa del corpo di vetro

15

CUORE TRASPARENTE

1. non la doppiezza non l'apparire: chi sei veramente è più forte di te

2. fra cristalli dell'inverno è schiusa la rosa: l'amore sai impollina la morte

16

QUEL SENSO DI

aspettando sempre qualcosa qualcuno: in attesa giungano da un dove riconoscibili un nome una voce - quel senso di sperdimento quando la vita è a chiederti dove sei tu

quel senso di...

aspettandoti - aspettando di nascere

(2009)

17

LIBRO

mastica piano la morte il libro del corpo – orecchio del cuore – : fatuo risillabare palpiti di soli fino all'ultimo rigo-respiro

-congelato di bianca luce

(2009)

18

EFFETA

di Dio il dito la saliva il fiato

ri-fiorisce vita in cuore disabitato

19

NASCOSTO STARO' NELLA ROSA

finché non avrà inghiottito il tempo osceno il suo grido nascosto starò nella rosa azzurra

perché non intacchino i veleni del mondo la bellezza del cuore

(2009)

20

VITA IN SALITA

vedersi su un piano inclinato esistere - sperdimento in lunato albeggiare su deriva dei sogni -lama nella mente-

incrinata azzurrità il vetro del cuore

21

LA LINEA SOTTILE

non crederlo un viaggio interspaziale o come andare sulla luna ora più “vicina”: è varcare quella linea che divide l'essere dal Sogno infinito: l'oltretempo ai bordi della luce ove fanno corona frange angeliche ad accoglierti veramente v i v o

22

WILLIAM BLAKE

cielo riflette l'occhio interiore che veste luce

specchio d'azzurro dimora di cherubini a te benevoli

23

A COME AMORE

a come Amore a-mors non morte – prima del tempo non c'era che amore: quello-che-muove- il-mondo: danza nel cielo

della Luce-pensiero: della notte a scalzare le tenebre

24

VERSI PER UN TRAMONTO SUL LAGO [fine anno 2009]

(perle d'acqua ed ali)

oro trasfigurato in sorriso di sangue / cenere / silenzio d'ombre

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

IN UNA GOCCIA DI LUCE 2008

167

IMMERSI NELL'ASSOLUTO

come in una bolla d'aria o goccia di luce . si ha vita nel fiato del Sogno infinito

168

SPIOVE LUCE

spiove luce di stelle gonfie di vento col tuo peso greve di limiti ti pare quasi vita sognata il vissuto già divenuto memoria

siamo frecce scagliate nel futuro o il tempo che ci è dato è maya e si è immersi in un eterno presente?

169

AVVOLTI NELLA LUCE

se nascere nella morte è questa vita breve sarà il vagare nella tenebra della conoscenza per noi apprendisti dell'Indicibile legati da una promessa di sangue a Chi ci tende nei secoli le braccia aperte in forma di croce

170

SIC TRANSIT

confidare nelle cose che passano è appendere la vita al chiodo che non regge

è diminuirsi la vera ricchezza -arrivare all’essenza

lo scheletro la trasparenza

171

DISTACCO

giungere dove ogni linea s'annulla

un brivido bianco... e sei altro

fiume che perde nel mare il suo nome *

  • da un verso di Billy Collins

172

IN UNA GOCCIA DI LUCE

s'arresterà questo giro del mio sangue lo sguardo trasparente riflesso in un'acqua di luna sarò pietra atomo stella mi volgerò indietro sorridendo delle ansie che scavano la polpa dei giorni delle gioie a mimare maree nullificate di fronte all'Immenso allora non sarò più quell'Io vestito di materia navigherò il periplo dei mondi corpo solo d'amore in una goccia di luce

173

LIBRO SACRO

perché la fede non sia acqua Colui che te la dona fallo uscire dal libro sacro le righe nere diventino il tuo sangue fa' che sia pane non polvere nel vento la Parola

174

SCAVANDO NEL PROFONDO a Giuseppe Soffiantini

rimuovere i macigni di odio e vendetta che tengono in ostaggio per la vita: questo rispecchia

il tuo animo regale tu che umanizzasti il tuo carnefice

tu che sai il dolore della luce – sentinella dell'aurora

175

NEL SEGRETO DEL CUORE

tenere in serbo scomparti colore del vento che oblìa memorie: rossi come il sangue della passione verdi come le prime primavere azzurri come il manto di madonne

custodirvi gocce di poesia cavalli di nuvole ed arco baleni - le coordinate dei sogni – e l'insaziato stupirsi della vita da respirare su mari aperti

  • che tenga lontano la morte

176

L'ESISTERE SPECCHIATO

con lo stillicidio del tempo a subire questa piaga dalle nove porte *

ma a te presente un altro te – il Sé celeste – l'esistere specchiato: vita che si guarda vivere -

un mondo in un altro

*il corpo secondo la Bhagavadgita

177

BARLUME

qui non altro che un barlume di vero dove cielo decaduto è il cuore in tumulto che spera anela a una riva di pace

per acquietarsi

178

RI-CREARE LA BELLEZZA

A Lolek (Karol Wojtyla)

la pietra scartata è la prima della Bellezza – che trasuda il sangue della luce

  • posata sulla stoltezza del mondo

179

PENTECOSTE

aleggiare dello Spirito sulla creazione

l'Avvento: respiro dell'Altissimo (virgola-di-fuoco) in fragilissimo cuore – un angolo di cielo

180

TURBINE VORTICA

turbine vortica intorno al chi sono

non altro sapere che la tua inconsistenza

  • ma a un tempo di contenere un mondo -

181

IN LIVIDA LUCE DI CREPUSCOLO

sulle braccia della Croce ci amasti da morire

in livida luce di crepuscolo per compassione Tu ti spezzasti *

... e fioristi

amen

  • verso di Ungaretti

182

L'INVITO

Il poeta: un vuoto G. Seferis

e tu di nuovo ostaggio della notte l'invito l'abbraccio del vuoto

parola neo-nata la chiami nel buio l'innervi in parole

la plasmi a scalpelli di luce

183

UNGARETTIANA

su un refolo di vento adagio la vita trasognata

184

A CARLO ACUTIS

(Ti so dolce presenza)

A Carlo Acutis, morto a 15 anni di leucemia l'11.10.06 (del quale è stato avviato l'iter per l'apertura della Causa di Beatificazione)

ti so dolce presenza -tu che visitavi i giardini del cielo- ti so dentro di me come un amico o un figlio nell'apparirmi in sogno mi dicevi sono uscito dalla vita vivo più che mai

-qui è il prima da dove siamo venuti si sta di un bene è un'infinita fonte di stupore noi voluti dal Cielo siamo stelle per corona alla Madre Celeste

185

STEP

pensieri distesi nell'ora canicolare ... una lama di luce obliqua sul letto e nella mente in sopore -in simbiosi con lo sciabordio del mare- il perdurare il dondolio del corpo fatto d'aria

186

QUESTO PANE

perché lo permette ti chiedi permette tutto questo ti senti dire: è una prova che ti dà “dal male trae un bene” anche se non puoi capirlo – allora giustificato dal Suo sangue spezza insieme agli altri questo pane bagnalo di tutte le lacrime del mondo non una briciola si sprechi di questo dolore

187

DELL'INDICIBILE ESSENZA

dell'indicibile essenza -l'altra faccia del giorno- noi sostanza e pienezza

solleva l'angelo un lembo di cielo: in questa vastità soli non siamo: miriadi di mondi-entità ognuno in una goccia di luce

188

DA UN'ONDA DI SOSPIRI

da un'onda di sospiri risalire in sogno la morte

fiorita dal grido di albe di cenere e fermenti di voli nel turbinio del vento

189

NEL GIORNO ACCESO

nel giorno acceso -avvolto nel mantello del vento- sporgersi da una rupe di passione in un amen il ripercorrersi di stagioni di là del mare cogliere il fiore-essenza del tempo sognare d'essere quasi una finzione – la morte un paradosso

190

ARMONIA COSMICA

espansione a irradiare poesia a labbra di luce

indicibile fiore del sangue

191

NEGLI OCCHI FORTI DELLA LUCE

negli occhi forti della luce vive il paese innocente

-dove approdare l'anima esausta di vita dispersa- (una gomena di avemarie porge l'angelo a riva)

192

VASTITA' DI TE SOLO [su un verso di Ungaretti]

vastità di te solo penetrata nei sensi:

nella tua fragilità lo stupore di sentirti una “fibra dell'universo”

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

LA BELLEZZA DELL'ESSERE 2007

143

LA BELLEZZA DELL'ESSERE

la bellezza dell'essere è di una certa età dipende dal modo in cui la percepisci quando ti commuovi per un nonnulla scambiando un sogno per una visione ti senti tornato bambino lo sguardo perso ad inseguire un volo non temi l' ignoto quando in vita ti sei ben speso

144

SULLE RIVE DEL MISTERO

ciò che non appare mistero neppure è bello *

fragile come i sogni spaesa il cuore di là del mare

tutta una vita - ... finché lo spaesare non si adagia sulle rive del mistero

  • frase presa in prestito dal mio amico pittore-poeta-critico Andrea Crostelli

145

MAYA

il di qua dice l'asceta non è che proiezione nel prisma azzurro del giorno

sentenzia che perfezione è la carne che si fa spirito

non si terrà conto del corpo che si nutre che è già della terra

si è dunque del cielo o anelito d'infinito ancor prima del primo respiro?

  • certa è la fiamma che dentro ci arde – sottile -

146

IN SOGNO RITORNANO

[ispirata nella notte del 25.3.07]

in sogno sovente ritornano amari i momenti del vissuto che non vorresti mai fossero stati si affaccia nel tuo sogno sudato quel senso di perdizione incarnato nel figlio prodigo che fosti emerge dai fondali dell'inconscio dove naviga il sangue e tu non puoi disfartene

147

INSOSTANZIALE LA LUCE

insostanziale la Luce nella carne si oscura (energia fatta densa)

luce verde della memoria scuote la morte:

il nocciolo del tempo nel buio delle vene è universo presto deperibile

148

UNA VITA (a Jung)

perdutamente dei sangui l'aprirsi d'echi su cieli anteriori lo spazio d'un grido

149

PREVITA

cosa saremo ora non sappiamo bene ci conosce il Demiurgo già in mente Dèi eravamo prima della creazione pur senza saperlo ingabbiati come siamo in questa vita

puro anelito di spiccare il volo

150

EVOCATIVO

come in una bolla d'aria

si ha vita dentro il fiato di sogni sgretolati

151

RICORDA

[ispirandomi a David Maria Turoldo]

sei granello di clessidra grumo di sogni peccato che cammina

ma sei amato

immergiti nella luminosa scia di chi ti usa misericordia

ritorna a volare: ti attende la madre al suo nido

ricorda: sei parte dell'Indicibile – sua infinita Essenza

nato per la terra da uno sputo nella polvere

152

LACERA TRASPARENZA

insaziata parte di cielo vertigine della prima immagine e somiglianza vita lacera trasparenza

sostanza di luce e silenzio

sapore dell'origine

fuoco e sangue del nascere

153

ALLA FINE DEI TEMPI

“Per risplendere devi bruciare” – John Giorno

deve il maligno consumare il suo fuoco – stravolgere la faccia del mondo fin quando uscirà di scena

la vita: “la vita può andarsene domani” * – cerchio breve che si chiude

la consolazione per chi resta? aspettarsi alla fine dei tempi un radioso trapasso:“ch'io non resti confuso...”

  • verso di Paolo Bertolani

154

QUALCUNO MI CONOSCE

somigliano i sogni a queste nuvole a stracci

mai come ora ho bisogno d'un gancio per appendermi al cielo

155

LONGEVI

brindano al mistero della vita forzano le porte della sera – vedono oltre dove altri non vedono: per loro il sognare non ha più fine: hanno occhi lavati con acqua celeste

156

UN SOLO RESPIRO

la porta stretta - dove macera amore

(nell'oltretempo risiede il Verbo e il suo cuore-battito d'universo)

a un solo respiro si tende - oltre un tempo di transizione

157

IL PARADISO SE AMIAMO (sentenza facile con versi facili)

(il grido dell'afflitto anima sparse stelle)

terra è dolore il cielo amore? l'inferno ce lo facciamo noi

terra è pianto? il cielo canto?

il paradiso se amiamo è già qui

158

NELLA DANZA

quando ti adagerai nella tua ombra e avrai già l'inverno nelle ossa esulta perché sarà l'ora d'essere trasfigurato pervaderai con una particella di te ogni cosa l'anima si confonderà con le stelle allora entrerai nella danza nel Signore della danza

159

ENTRARE NELLA LUCE

[ispirata nel dormiveglia il 2.10.07]

leggere sull'acqua lettere storte camminare nel mistero a volte con passi non tuoi

nella parusia entrare nella luce goccia che si frange nel sole – che contiene un mondo

160

IL SOGNO E' UN'OASI

un grande desiderio di azzurro urge nel sangue senza più odio e dolore solo amore - un arcobaleno di amore

nella notte dell'anima acceca il bagliore della lama dello sparo – “caino dov'è tuo fratello” - ancora e ancora l'assordare dei martelli che inchiodano al legno

è il sogno un'oasi di pace nel cuore devastato

... non si tende alla bellezza?

161

SE CI PENSI

capisci quanto provvisoria è questa casa di pietra e di sangue dove tra i marosi il tempo trama il tuo destino di piccolo uomo?

se ci pensi: quale enigma ti sovrasta mentre la vita non è che un batter d'ali

  • e tu immagine passeggera dentro gioco di specchi copia sbiadita riflesso del riflesso -

ci sei ma non ti appartieni sebbene all'esistere ti attacchi come ostrica allo scoglio

mentre ti ripugna il disfacelo lo scandalo della morte il salto nel vuoto

162

MONDO

freddo incanaglito la tua iniquità è specchio che deforma la bellezza del creato

tu esperienza della ferita per l’amore che lasci morire ci lascerai incastrati tra questa e un’altra dimensione?

dell’uomo incompiuto vòlto al cielo tu mondo piaga e grido

163

MOMENTO

ad Angela

torpore: velo di tenebra sugli occhi mano che ti muore nella mano

ed è bellezza anche questa: minimo ritaglio dell'eterno

164

A SPECCHIO DI CIELO

a specchio di cielo il tuo coniugarti corpo-amore albero che veste primavere grido di terra benedetto - fonte di luce-vita corpo-amore

165

ANELITO

rinascere dal cuore

come una fortezza il peculio di pena ha elevato il silenzio al rango della luce

166

SU UN VERSO DI PESSOA

(In un volo)

di felicità effimera brucia il tramonto in un volo che si perde dietro l'ala di vetrocemento fin che giunge lo sguardo...

(apparizione o forse déjà vu)

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

DENTRO UNA SOSPENSIONE (2006)

118

SE QUESTO MONDO

se questo mondo ti ha forse deluso è perché ho lasciato che ti perdessi e dal tuo vuoto mi tendessi le mani

su me che sono altro scommetti pure la tua vita di me non vergognarti: ho offerto il mio Essere carne e dio al supplizio del legno mia rivincita d'amore

sono il mattino che ti coglie cuore di madre

119

LETTERA (frammento)

non angustiarti se non sai pregare

se preghi con la testa tra le nuvole

lo fai e bene se spandi su foglio metafisica luce

e il soffitto ti si fa cielo

120

E' IN TE NELL'ARIA

è in te nell'aria sottile la senti la mancanza di vita piena ma è regale regalo questo rapido frullo d'ali atto d'amore non affidarlo nelle mani del vento

sii àncora gettata nel cielo

121

E' VELO CHE CADRA'

è velo che cadrà la carne

rendere fruttuosa la morte perdendo la vita

(rovescio dell'io tra nome e senza nome)

ma è l'amore che mi sceglie

(nudo alla luce)

ho sognato d'essere trasparente

122

VISIONE

imbevuto del sangue della passione un cielo di angeli folgora l'attesa vertiginosa nella cattedrale del Sole dove ruotano i mondi è palpito bianco la colomba sacrificale

123

QUEL SORRISO

oltre lei forse fra le stelle dura quel sorriso che nell'aria ti appare ora sospeso come fumo

lucido incanto il tuo sperdutamente altrove - l'ha disperso il vento

124

VERTIGINE DEL VUOTO [leggendo E. M. Cioran]

sognandosi al di sopra dei precipizi le vene cariche di notti carpire qualche vertigine all'Abisso

125

ELEGIA DELL'ULTIMO GIORNO

ormai è passata come tutte le cose dell'aldiqua prendila come un sogno anche se sogno non è questo nell'ultimo giorno avrò da dirti fratello a me nella carne e nello spirito marchiato a fuoco ma tutto questo doveva accadere ti dico perché “si compissero le scritture”

ora m'incolpi del mio silenzio e Tu dov'eri mi chiedi quando a migliaia venivano spinti sotto le docce a gas Io ero ognuno di quei poveracci in verità ti dico Io sono la Vittima l'agnello la preda del carnefice quando fa scempio di un bambino innocente Io sono quel bambino ricorda “quando avete fatto queste cose ad uno di questi piccoli l'avete fatto a me”

anch'io in sorte ho avuto una croce la Croce la più abietta la benedetta anch'io ho urlato a un cielo muto e distante Padre perché

perché solo mi lasci in quest'ora di cenere e pianto

126

DAL DI FUORI

precipitati da un primo mondo di luce indivisa - essere qui e insieme altrove

dal di fuori il pulsare dell'universo impregnato di dolore e di canto

questo dolore questo canto: ne siamo l'essenza

siamo volti che galleggiano sulla superficie di un sogno

127

RISVEGLIO

tra le pieghe della storia
c'è sempre il maligno
che strappa
le più belle pagine di poesia

un giorno i morti risvegliati da pioggia d'uccelli le ricomporranno in musica celeste

128

SOSPENSIONE

un camminare nella morte dicevi come su vetri non conti le ferite aspettare di nascere uscire da una vita-a-rovescio

riconoscersi enigma dicevi di un Eterno nel suo pensarsi

129

SCONNESSIONE

pensavi guadagnare la chiarezza? la vita imita sempre più il sogno nelle sconnessioni avanti con gli anni

ti coniughi ad un presente che s'infrange dove l'orizzonte incontra il cielo: e ti sorprendi a chiederti chi sei oggi da specchi rifranto e moltiplicato mentre il tempo a te ti sottrae

130

SPERDIMENTO

silenzio-ombelico di luce - affondo in vertigini di cielo

... unforgettable... le uve dei suoi occhi ad addolcire il sangue

(sperdimento il tempo che si sfoglia e squama questo cuore di paglia)

131

ALZHEIMER

dello stupore della vita egli non ha memoria né dell'infanzia né di un amore ora intagliato in una finestra consuma giorni in attesa che gli si sveli il paese della meraviglia – dove la mente come un sole si e s p a n d e

132 SOTTO UN MUTEVOLE CIELO

[leggendo Sandro Penna: una cheta follia, di Elio Pecora]

sotto un mutevole cielo chiuso nel tuo grido di diverso

cresce la luce a cui vòlti le spalle: voglia di sparire dentro un sogno o restare nell'ora dolce dei vivi

133

LASCIATE CHE SOGNI

lasciate che sogni il paese delle più dimenticate musiche dove vibra la segreta stella del mio sangue il paese del Tutto dove nel tutto esisto senza limiti in una infinita danza dove sono la danza

134

LA NOTTE LATERALE

unghie crescono nella morte il gravitare dell'ombra che ti segue a lato – questo sentirti enigma vederti nel sogno moltiplicato da una vertigine di specchi a scalare la notte

135

MORIRE A RITROSO

amiamo ciò che passa legati eppur distanti a corpi di carne mentre il tempo scava lento per noi e per la morte che buca la notte è un morire a ritroso finché si esce da questa vita da questa morte

136

PREGHIERA

spogliami Signore da questa morte che mi veste lasciami rifugiare come un uccello bagnato nel tuo dolcissimo abbraccio di madre che racchiude il respiro degli oceani il poema del vento ch' è onda di suoni e soavissimo amore fa' che nello specchio del cielo mi pervada l'angelica ebbrezza del girotondo planetario non prima che quest'anima indegna si lavi nel sangue di tuo Figlio

137

L'ESSENZIALE

arrivare all'essenziale: via il superfluo (lo sa bene il poeta – un sansebastiano trafitto sul bianco della pagina)

così il corpo: si giunge col vento azzurro della morte al nocciolo: all'Essenza: non altro della vita che avanzi in pasto al suo vuoto famelico

quando nella curva del silenzio essa avrà ingoiato la sua ombra

138

NON POSSIAMO CONCEPIRE

non possiamo concepire come chi ci ha lasciati in un fresco mattino di settembre ci appaia più grande si espanda corteggiando le stelle questo è parte del mistero non dover essere ma essere-di-più in pienezza e perché poi ti sconcerti che l'io debba disintegrarsi con la sua tronfia ruota-da-pavone quest'io a cui credi appartenere?

139

NEL BUCO NERO DEL GRIDO

nel buco nero del grido s'attorciglia la spiralante vertigine di munch

140

LA PARTE CELESTE

vera rivoluzione sarà l'oltre: mi sveglierà nel sole in un paese innocente *– il cuore s'irradierà di gioia piena nella vertigine della luce – ricongiunto alla parte celeste puro tornerà alle origini – perso e ritrovato -

al seme della meraviglia

  • da un verso di Ungaretti

141

AD ALTEZZE SEGRETE (volontariato)

sperimentare l'Indicibile

spendersi in un percorso di amore il cuore aperto ad altezze segrete

sperimentare l'Altro da sé nel diversamente abile – pasta da modellare: ci affondi le mani e ci rivolti la vita - lui ti ricambia con l'oro di un sorriso

142

RAMMENDI AZZURRI (per il 25° anniversario di matrimonio)

in braccio al vento questo giorno dai rammendi azzurri

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

IL SENTIRE CELESTE (2006)

91

ARCHETIPI O LETTERE CELESTI

sulla pura pergamena della sostanza primordiale tutti i pensieri lo Spirito scrive con l'inchiostro luminoso della divina emanazione: nel Libro dei libri sotto forma di archetipi o lettere celesti si trova tutto quel che fu è e sarà

92

POESIA COSMICA

io-non-io: lasciare che mi superi la luce

sentirmi espandere nell'amore infinito sparso per il cielo

83

ROL

Fantasia

nel giro d'una luna ti sognerò levarti da orizzonti di fuoco su cavalli d'aria dipingere arcobaleni coi colori dell'amore

94

MIO SANGUE ALATO

tu come un'esplosione all'aprirsi del fiore -

vita: mio sangue alato

ah sentirmi avvolgere nel risucchio del vuoto tuo affamato

95

SPRAZZI DI PACE

spiove dal cielo una luce di stelle gonfie di vento – quasi provenisse dall'oltre

nel cuore un aprirsi di sprazzi di pace: vedermi in tutto con il mio sognare -

il vissuto la vita sognata

96

L'OMBRA

negativo di me mio vuoto in proiezione mi copia con inediti profili tagliati nella luce – se dal di fuori la spiassi mi direi sono io quello?

pulviscolare ha i contorni del sogno e i suoi fòsfeni si spezzetta se riflessa inafferrabile fantoccio mi diventa pure mio vuoto mia metà

che estinta con l'ultima sua luce rientrerà nel corpo-contenitore unificata con la terra – senza un grido tutt'uno con la morte - senza perché – solo ombra

97

IL PECULIO DI LUCE

(a Simone Weil)

(occhi come laghi abbracciano da eco a eco fremiti di vita)

ha mani che sfondano muri di solitudine

amore

germoglia grido di luce da nuovo dolore

98

SIESTA (Entrando in un sogno lucido con la visione dilatata di gatta che si stiracchia)

le fauci spalanca la natura animale in enorme sbadiglio della tigre di blake a ricordare la geometria felina dinanzi agli avanzi della sua preda sanguinolenta nella solitudine lucente tinta dalla cenere rossa del tramonto pancia all'aria nella conca del sole occhi socchiusi impastati dell'ultima luce in un tempo sospeso un silenzio che disegna l'atavica forma aperta del grido

99

NEI MIEI SOGNI

nei miei sogni ricorrenti il mare ne attraverso lunghi tratti io che appena sto a galla – altre volte mi trovo in viaggio (nave/treno) o mi vedo nella casa giù al paese a tavola coi parenti che mi ricolmano fino agli occhi e mi accorgo che sono in ritardo per il lavoro ora nemmeno più ricordo dove ho parcheggiato scendo di corsa salgo scalinate eccoli i miei morti i parenti sorridermi mai che mi dessero numeri

ora non sogno più a colori vividi né di librarmi come falena contro il soffitto

100

CREATURA

mi godo la luce come farfalla sul palmo della tua mano

Signore non posso che offrirti il mio niente -

fragile creatura una morte ti devo

101

PARVENZA D'AMORE

pietre ancora calde di sole con la luce declinante una virgola di amore ti è rimasta negli occhi -un sangue rappreso

come un olio è passata la luce sopra il dolore - pseudoincarnazione di un sogno -

102

HA MEMORIA IL MARE

grovigli di rami disegnano la forma del vento voli di gabbiani ubriachi di luce a pelo d'acqua decifrano tra auree increspature le vene del mare

interroghi sortilegi nella vastità di te solo ti aspetti giungano da un dove messaggi in bottiglia un nome un grido ha memoria il mare scatole nere sepolte nel cuore dove la storia ha un sangue e una voce

103

SPAESANO LE ORE DEL CUORE

i primi turbamenti i morsi dell'amore – luce d'infanzia come sogno scolora dove l'orizzonte taglia il cielo

spaesano le ore del cuore nel giorno alto

104

ANANKE

più a morire che a nascere a volte – un colpo e via è preferibile dici ma anche la pianta si ammala e soffre in natura si sa tutto soggiace a legge: la supernova che collassando si fa buco nero e noi mortali...

105

GIOCO DI SPECCHI

l'ambiguità è forse nel sogno mentre vivi e ti cammina a lato un altro te – insospettato

allora è sogno la vita? o riflesso copia sbiadita o gioco di specchi in cui ti chiami e ti perdi...

106

ROSA D'AMORE

letificato d'amore angelicato fiore

si schiude la rosa fra cristalli dell'inverno

107

A RISALIRE LE ORE

non resteranno tracce dei giorni informi solo parole scritte sull'acqua

a risalire le ore del sangue il vortice del vuoto: solo parlerà l'amore che si è donato

108

ANCHE A META' UN SORRISO

(anche a metà un sorriso è terapeutico: sprecato è il giorno senza la sua luce)

fare anima aprirsi al nuovo come cercare un tesoro con occhi tornati innocenti

coltivare la meraviglia il bambino che è in noi unico filo rosso

109

STANZE [ispirata leggendo Il corponauta – appunti di viaggio di uno spirito libero, di Flavio Emer]

io pensiero dilatato a spolverare le stanze dell'oblio sulle pareti la memoria ancestrale metteva in luce emozioni dipinte su volti che furono me

rifluiva dai bui corridoi degli anni il vissuto a imbuto mi perdevo come in sogno nell'abbraccio di quelle figure che accendevano il mio sangue

110

PER SPECULUM IN AENIGMATE

chi sei: quale il tuo nome nel registro della Luce quale la tua figura inespressa

questo non aversi come morire sognarsi in seno a cieli di cui non è memoria

...caduto il velo il tuo Sé faccia a faccia

un ri-trovarsi: moltiplicato

111

LA SUA LUCE DI MILLE SOLI

ci accecherebbe la sua luce di mille e mille soli se solo potessimo vederlo con occhi di carne

Lui l'absconditus - Colui che indossò una carne (e la sua carne vestì una croce): che per sollevarci si fece bambino e ultimo

112

LE TUE POESIE

sono astruse dici parlano per lo più di cieli e affini mai di quaggiù – lo ammetto ma ti pare siamo solo di terra e non fatti d'infinito e di mistero o materia dei sogni come il cuore sente? farsi d'aria e parlare col cielo non insegna forse a vivere in terra? a riscattarsi da debole carne?

113

ACQUE

1. acque uterine dove sognammo di nascere oceano circolare mare di nostra madre

2. lavàti con acqua e sangue – fonte battesimale seconda nascita

3. acqua è porta acqua è Vita venite a me Io vi disseterò

...camminava sulle acque coniugava le forme dell'acqua

“oceano circolare mare / di nostra madre”: versi adottati da Jean Debruynne, L'acqua battesimale

114

IO-UN ALTRO

questo sentirmi diviso: e non riconoscermi come il fuori del mio dentro: convivere con gli umori di un corpo di morte

115

IL MONDO LE COSE DEL MONDO a padre Pio

il mondo le cose del mondo ci devono scivolare addosso come acqua – dicevi mentre era un sorriso interiore a illuminarti -

guaglio': la casa del Padre è in fondo al tuo cuore ma è il cuore un campo di battaglia: a ogni giorno basta la sua pena -

116

FRAGILE FOGLIA

e nel momento del distacco l'io si farà fragile foglia appoggiata ad una spalliera di vento

117

NELL'ABBRACCIO DEL MISTERO

terebrante luce: intima ferita celeste

(la sfiorano le balsamiche dita di Amore)

nell'abbraccio del mistero farsi trasparenza espansa percezione di sensi

LA DIFFICILE LUCE (2005)

54

LA TUA POESIA

capriolare nel mare prenatale ripercorrere a ritroso la vita azzerando l'Io spaziotempo - leggere la vera sola poesia aprendo gli occhi sul Sogno infinito:

Poesia cavalcherà in un' albazzurra i marosi del sangue fiorirà negli occhi di un'eterna giovinezza

55

ANGELO DELLA POESIA

librarsi della tua ala azzurra nel mio sangue

io-non-io: in me ti trascendi e sei

d'ineffabili alfabeti s'imbeve il nascere delle mie aurore

56

TECNICHE DELLA MORTE

atomi di solitudine abbandoni / distacchi / fini assaggi di morte le morti figurate i suicidi/omicidi camuffati la notte blu dell'anima morte presente dalla nascita morire porta sul nascere emigrare di forma in forma o Dieu purifiez nos coeurs ora e nell'ora della nostra morte

57

LA VITA INESAURIBILE

la mente in stand-by ti culla un canto d'alberi e di cielo assapori per poco ancora il tepore delle lenzuola: ora senti la vita che ti scorre dentro come un fiume (batte
rotondo nel sangue il tuo tempo - ti senti in comunione col sole): adesso che afferri vita – più vita – allontani per paradosso la tua dissoluzione

58

ANGELI CADUTI

fuori dal cielo bevvero l'acqua del Lete

ora non sanno più chi sono

presi nella ruota del tempo mendicano avanzi di luce – curano le ali spezzate

per risalire nell'azzurro

59

VENTO DI MEMORIE

è salamandra sorpresa immobile che finge la morte due braccia schiuse a croce vento di memorie la vita -ora sospesa carne e cielo

60

LA FORZA GENTILE

Dio è paziente: ha sogni per l'uomo infiniti – frutti immarcescibili (centro del cosmo: non è il suo un giocare a dadi) egli visita le nostre piaghe – manda angeli a spazzare gli angoli del cuore (suo disegno è la Bellezza) la sua forza è gentile

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I LATI DEL VOLTO

tra reale e apparente l'ovale del volto che ti guarda dal fondo dello specchio – il non poterti vedere come gli altri ti vedono – la parte di te l'inespressa forma spiandoti di sbieco è perverso gioco: incontro con l'Ombra

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IN FONDO AGLI SPECCHI

(a J. L. Borges)

in un moltiplicarsi di specchi imprigionata è la luce dei tuoi déjà vu - s'odono se ascolti i sordi tamburi del sangue in fondo agli specchi dove si legge l'eterno ritorno -lì è il centro il mondo rovesciato

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ONNIAMORE

accettare di farsi trasparenza (libro aperto) lasciarsi attraversare dalla vita – da morte-vita (rosa e croce) - da Colui-che-è: l'Onni amorevole

di fronte all'Assoluto

...immersi nell'Assoluto -

quando il R a g g i o assorbirà le ombre

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SOSPENSIONE

tempo elastico gli orologi molli di dalì tempo-sospensione l'aprirsi del fiore tempo di blake sospeso nel balzo lucente della tigre tempo diluito non-tempo onirico tempo dilatato che scandisce deliri di luce in una tela di van gogh tempo sospeso immobile indolore felicità animale

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NEL SEME DELL'AMORE a Tagore

ascolta ...non senti urgere vita più vita nel seme dell'amore che aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico?

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VITA IN NUCE

sangue del pendolo tempo-maya dagli occhi di giada capovolti

nell'oltre è cuore del sole abisso di cielo – antimondo

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A

1. vocale in sospensione come urlo muto – il bianco dell'urlo il nero di rimbaud

2. ritrarsi del fuocosacro a un vaneggiare di gole spiegate / scimmiottanti maiacoschi

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COGLI IL MIO MORIRE

cogli il mio morire tra una radice di sangue strappata e un'altra appena nata dal suo grido

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GANDHI

miracolo il sorriso interiore mentre il mondo ti ringhia addosso

ti offri s'apre una rosa di sangue

nel Cielo un canto d'alleluja

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VERSI ALL'AMORE

irradia un sole il cuore che vuole incenerirsi nelle tue braccia ove la Bellezza delira

il tuo sguardo s'instella dove comincia il cielo anima bella farfalla imprevedibile del volo

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PARUSIA (nell'ultimo giorno: scaduto il tempo osceno)

sporgersi sull'oltretempo ai bordi della luce presenze evanescenti in chiarità di cielo: farsi corpi di luce

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INFANZIA

[Eravamo nell'età illusa Eugenio Montale]

la tenerezza dei giorni verdi sparpagliati nell'oro del sole appesi alla luna

il papà dalle spalle larghe come la volta del cielo

quel sentirsi dèi – quasi alati senza peso – e non sapere la vita

Innocenza nostalgia del paradiso

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ADOLESCENZA ASPRI SAPORI

adolescenza aspri sapori occhi belli fieno nei capelli alle spalle della notte fuggire nello schiaffo del vento

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NEL PERDURARE LA LUCE

le ore arroventate: erano estati lunghe a morire

le corse pazze le ginocchia sbucciate nel perdurare la luce:

ancora un mordere la sanguigna polpa del giorno – ricordi? -

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IL NULLA LUCENTE

in ka* nulla è casuale credi morire non è farsi pietra e silenzio: è grido liberato pietà che vede - ruotare su cardini rovescio del guanto – essere sogno? luogo-non-luogo ubiquità e s p a n s i o n e : lacerante biancore il nulla lucente **

  • ka: il “doppio” incorporeo dell'io ** P.P.Pasolini, da Poesia in forma di rosa

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GRAVIDE DI LAMPI

la luna piegata sui miei fogli compone queste lettere gravide di lampi tagliate nella luce assetate nel supplizio dell'inchiostro vibranti su pentagrammi di sogni

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SEI LUCE SEI FUOCO

presente a te chiamami amore la bocca colma di luce sei fuoco antimondo chiamami a un silenzio galattico presente a te fuoco-luce chiamami da un mondo di vetro

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POESIA ONIRICA

il sogno sfoglia spirali di memoria al lume di luna disegna il sonno delle cose

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LA LUCE GRIDA

la luce grida aprendosi uno spazio nel cuore

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UN VERSO SALVAVITA

un verso salvavita ti bagna di luce nell'orfanezza del Sogno

FELICE SERINO

Fuoco dipinto 2002

(2)

30

LA FORZA DELLA PAROLA a Dalton, Heraud, Urondo

-tre poeti assassinati – mi diceva (occhi persi nel vuoto a inseguire chissà quale visione) – tre in posti diversi – (ne rammentava solo vagamente i nomi e i luoghi) -vedi: – puntualizzava – il potere è nemico della luce: non sopportando la forza della parola si mimetizza viscida serpe tra sterpi e inietta il suo veleno -

31

LA FORZA OSCURA

ingoio tenerezze davanti alla poesia di un tramonto ma so d'essere anche di quelli che non sanno guardare la bellezza negli occhi senza assassinarla

... e allora cos'è questa forza oscura che mi strappa gli angeli dai sogni? chi il nemico di dentro che affiora a violentare il fragile azzurro?

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UN DIO CIBERNETICO?

vita asettica: grado zero del divino Onniforme (ma la notte del sangue conserva memoria di volo)

vita sovrapposta alla sfera celeste regno d'immagini epifaniche / emozioni elettroniche eclissi dell'occhio-pensiero

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RISALIRE ALL'IMMAGINE INFRANTA

(A Danilo Dolci)

risalire all'immagine infranta dove è voce del sangue la ferita aperta del cielo – limare le parti non combacianti con la figura del divino: è questo il tuo credo e la chiami città terrestre la tua voglia di rivoluzione: tu innamorato dell'uomo nuovo – del suo costruirsi incessante -

34

AION

1. chi ti ha fatto sapere ch'eri nudo? l'entrare della morte nel morso della mela (si erano creduti il Sole scordando di essere riflessi)

1.a il serpente mi diede dell'albero e... eva la porta di sangue per dove passa la storia

2. nell'incrocio dei legni la conciliazione degli opposti (lo scheletro del mondo)

2.a è il Figlio che pende dai chiodi la risposta a giobbe

3. ancora l'assordare dei martelli ancora un giuda che fa il cappio abbraccia un albero di morte – sulle labbra il fuoco del bacio

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LA VIDA ES SUENO

A Calderon De La Barca

col poeta dici la vida es sueno mentre ti dibatti in un non-tempo onirico: ma se nel saperti forma vuota volessi uscire dalla vita non c'è grido o sussulto che tenga

36

TRASFIGURATI ANELITI

(a Emanuel Swedenborg)

(quest'abito sta stretto – è peso di terra

un fuoco passa per la carne)

ali ha lo spirito per vastità ineffabili

per volare fra le braccia della luce

profonde azzurrità l'attraggono – sua origine e sorgente

trasfigurati aneliti hanno occhi di cherubini – di là – benevoli

37

NEL PAESE INTERIORE

nel paese interiore eiaculo i miei sogni - fuoco e sole dell'anima – vivo una stagione rubata al tempo (mimesi icariana sul vetro del cielo)

nel paese interiore brucia il mio daimon di febbre e di luce

38

NEL ROVESCIAMENTO

non vedi al di là del tuo naso scientifico: come leggessi sull'acqua lettere storte: poiché noi siamo nel rovesciamento e negazione ci appare la grazia

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QUALE AMORE

nell'amore sai non c'è ricetta che tenga: è buona regola giocare di rimessa / vuoi

possedere l'oggetto d'amore e resistere all'amore Quello-che-si- dona

tu cuore diviso tra cielo e terra carne/amore non più che sparso seme

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CANTO PER NKOSI

E violentaci dunque

(In memoriam: a Nkosi Johnson, morto a 12 anni, il 1° giugno 2001, a Johannesburg. Nato sieropositivo, fu scelto come testimonial contro il morbo dell' AIDS)

(Non posso pensarti dolente da che morte odora di resurrezione. Eugenio Montale)

colei che ti diede vita la sai madre di cielo bambino che hai corteggiato la morte - tu messo in un angolo come vergogna presto non più che mucchietto d'ossa – Nkosi sei la nostra Coscienza: e violentaci dunque nel profondo -tu bambino già adulto- con la purezza del tuo giorno breve

mentre questa morte – vedi - già s'ingemma di sole

41

UROBOROS

calato in un io che non sai dire chi sia se non presenza passeggera: sospeso esistere nel seme dell'amore: attesa di pienezza nel pleroma

42

CONIUCTIO (a C. G. Jung)

quando si unificheranno gli opposti e il Sé riaffermerà la propria natura ermafrodita e dallo squarcio del velo di maya si manifesterà l'Altro – la nostra controparte (sconosciuta e prismatica) che ci visita in sogno – l'occhio interiore: allora còlta la totalità si sarà dissolto insieme allo schermo di apparenze nomi e forme insieme alla rappresentazione della storia e ai fiumi di sangue e di parole

anche il sale delle nostre lacrime

43

CHI SIAMO

caduta la carne svelati a noi stessi (resteranno graffi nel cielo a presenza d'un vissuto stuprato):

non più un vedere attraverso uno specchio in enigma dove l'essere si aprirà in fiore

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ATTIMO-FUTURO

1.

nell'addentare il frutto proibito si ritrovò affamato d'amore

1.a

(fu il creare gioco o sogno di Dio / coito mentale)

1.b

(si mordeva la coda il serpente uroboro racchiudeva in sé l'uovo del mondo)

1.c

in quell'attimo infinitesimo la storia dell'uomo era già scritta: passato e futuro un tutt'uno simultaneo

2.

non lui va verso il futuro: esso gli viene incontro ed è già presente focalizzandosi in fotogrammi: ciò che avviene esiste prima di lui: forse in un'altra dimensione egli l'ha già vissuto (presente a sé come il sé nel sogno) (abitante il riconoscibile istante dentro una sospensione)

3.

il déjà vu è acquattato tra pieghe dell'inconscio

3.a

come in una sequenza di specchi gioca con l'alter ego nell'eterno presente

punto da cui si vede il Tutto

versante luminoso del Sé: l'aleph

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PLATONE

essere notte dell'anima il cammino il tempo è la caverna lancinante attendere ti trapassi amore sole cosmico

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LETTERA DA UN AMICO

  • non serve voltarsi indietro – mi scrivi -: se metti in conto i limiti le morti contratte le paure passate e avvenire se porti in cuore sventrate lune albe-capestro se non ti esponi per puro calcolo non fai che raccogliere i frutti d'una vita spesa male: presto essa ti presenta il conto – deve questa vita restarci nelle mani: dare tutto se stesso a perdere arricchisce: amare non è forse una scommessa? dici (e la parola è bisturi): percorri lo stretto marciapiede a lato del cuore: nel profondo di te nel buio di stelle calpestate ascolta il grido verticale che da caduta può farsi preghiera

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DEUS ABSCONDITUS

(sempre a metà strada noi: sempre nella terra di nessuno: il fratello oscuro che s'agita nel sangue (lato notturno dell'anima) che mima il dolore del cosmo

(attraversando la valle della morte penetrati da tutto il freddo del mondo: immersi fino all'ultima fibra dell'essere in un dramma da consumarsi fino in fondo)

il Dio che sta dietro le apparenze: il Dio sconfitto nella storia Dio-del-paradosso che vince con la debolezza – il Totalmente Altro: l'increato (ab aeterno) che si a u t o l i m i t a

per recuperare la sua potenza alla fine dei tempi – grumo di vortice d'astri -

48

LUCE AL TUO PASSO

(dal crogiuolo del dolore guardare oltre il visibile oltre l'io – schermo di carne) ma più in là non vuoi vedere – solo cattiva stella che graffia l'azzurro del tuo cielo (ed è gioco perverso pensarla nel tuo codice iscritta):

non esiste solo nelle favole il tuo angelo: egli da dietro il velo del tempo è luce al tuo passo perché vivibile sia questa vita: perché batta nel sangue un tempo tuo – rotondo (non sai che della polvere dei sogni son fatte le sue ali?)

attiva il terzo occhio – sii come la clorofilla che si nutre di luce

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CIELO INTERIORE (a Gustavo Rol)

cosmonauta di spazi sovramentali trasfiguravi il tempo velandolo d'irreale:

quiddità di un cielo interiore aperto su mondi paralleli

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IL LAGO DEL MIO SPIRITO

al di fuori di me - io stesso luogo-non-luogo - mi espando

di cerchi concentrici è il lago del mio spirito: sasso gettato dal capriccio della musa

fremito d'acque e stelle

51

JUNGHIANA

legato a un vago giro di pensiero alla tua libido caro freud antepongo la vita che guarda se stessa guardarsi: il centro del mandala dove la luce pensa – le nozze alchemiche – alla mancanza di sacralità il Pesce * (Unus mundus) – all'analità l'Anima l'Animus l'Ombra – il corpo che si apre nel suo doppio – la nostalgia di un cielo prima della caduta

  • Simbolo del Cristo

52

NELLA VALIGIA (NOTE DI VIAGGIO)

(il chi-siamo-dove-andiamo: dove la mente inlabirinta) l'io vestito di nebbia promesso alla morte -

(nella valigia pronta la perdita originaria la vita a metà)

destinazione: il Sé

53

AGAPE / EROS / PHILIA

imago dèi: noi chiamati ad amare (senza essere nostri) noi abbracciati dalla Luce: dai tre aspetti dell'amore: Dio madre / amante / amico (agape / eros / philia)

l'Uno dai molti nomi: sole – oceano – fortezza