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A proposito delle democrazie.

Il mercato mondiale che mette a confronto i vari modelli di Stato, autocrazie, dittature, monarchie assolute, governo militari ecc. , richiede un aspetto importantissimo , che le democrazie hanno difficoltà ad implementare ed è il fattore Tempo. I tempi per prendere e realizzare una decisione sono troppo lenti e con procedure farraginose e non permettono di essere rapidi ed efficaci come i suddetti regimi. Un problema a cui pensare rapidamente per trovare delle soluzioni.

Il giorno in cui tutti gli esseri umani si libereranno delle gabbie ideologiche e delle religioni, allora le persone saranno veramente libere e il mondo sarà molto migliore e in pace.

Riflessioni sullo strumento del Referendum

Il referendum è uno strumento di democrazia diretta, ma secondo me andrebbe aggiornato ai tempi e reso più fruibile digitalmente.

Ci vorrebbe un sito web dei referendum , a cui i cittadini possono accedere dopo aver creato un account con i propri dati reali e aver allegato i documenti di riconoscimento.

Il sito dovrebbe permettere agli iscritti di proporre quesiti da sottoporre a referendum, quesiti che restano anonimi per gli altri utenti. Poi chi accede potrà consultare e se vuole votare per uno o più quesiti posti sul sito, solo con un Si. Quando il sistema, in automatico, raggiunge il numero previsto di Si, scatterebbe automaticamente il referendum ( dopo che ha superato il controllo costituzionale) . Ovviamente nessuno può sapere a che numero sono nel tempo i vari quesiti. Il tempo per raccogliere i consensi dovrà essere stabilito. Questo permetterebbe ai cittadini di proporre referendum che forse nessun partito politico o classe sociale vorrebbe, ma nessuno potrebbe impedirlo.

Riflessioni sullo stato degli USA.

Colgo l'occasione dell'inizio delle primarie per qualche riflessione su ciò che potrebbe accadere agli Usa nei prossimi decenni. Il popolo americano, che è sempre stato in maggioranza conservatore, si è radicalizzato sempre più nell'ultimo decennio. Escludendo una minoranza progressista, acculturata, multietnica e poco o niente ideologizzata, la restante parte degli americani è diventata più incolta, più ideologizzata dalle varie religioni, più sovranista ed egoista. Questa maggioranza esprime politici che porteranno il Paese verso una società più chiusa , religiosa e intransigente, razzista e nazionalista. Insomma i presupposti per vedere il declino di una grande nazione ci sono tutti ed è interessante che gli americani non né siano consapevoli. Precipitano verso il burrone , ma continuano a guardare il loro ombelico. Questo farà sì che la Cina avrà gioco facile a imporsi come la nuova potenza dominante su una gran parte del pianeta. Spero che l'Europa sia resiliente e che faccia di tutto e presto per diventare autonoma dagli USA, soprattutto in politica e militarmente. Se non fosse così , la influenza cinese potrebbe prendere il sopravvento i gran parte dell'Europa.

Reflections on the state of the USA.

I take the opportunity of the beginning of the primaries to reflect on what could happen to the US in the coming decades. The American people, who have always been overwhelmingly conservative, have become increasingly radicalized over the past decade. Excluding a progressive, cultured, multi-ethnic and little or no ideological minority, the remaining part of Americans has become more uncultured, more ideological by the various religions, more sovereign and selfish. This majority expresses politicians who will lead the country towards a more closed, religious and intransigent, racist and nationalist society. In short, the conditions for seeing the decline of a great nation are all there and it is interesting that Americans are not aware of it. They plummet towards the ravine, but continue to watch their navels. This will ensure that China will have an easy time establishing itself as the new dominant power over a large part of the planet. I hope that Europe is resilient and will do everything and soon to become autonomous from the USA, especially in politics and militarily. If not, Chinese influence could take over much of Europe.

Manifesto fondativo dello “Spazio dei Progressisti Europei”.

Venerdì 14 aprile 2023

Lo scopo di questo spazio/partito sarà quello di riunire tutte le persone che hanno una mentalità progressista, indipendentemente da quale era il proprio posizionamento politico in precedenza. Questo sarà uno spazio post ideologico, razionalista e filoscientifico.

Chi sono i progressisti? Sono persone , in genere una minoranza, che ha processi mentali che li predispongono ad affrontare le novità e ciò che è sconosciuto con interesse e curiosità. Persone ricche di fantasia e capaci di cercare soluzioni fuori dagli schemi. Pragmatiche e razionali. Persone pronte a cercare un compromesso, solidali e laiche. Che credono nella scienza e nel miglioramento del genere umano.

Lo scopo di una forza Progressista deve essere quello di trainare il progresso del Paese, con l'aiuto della scienza e delle menti migliori, nei vari campi del sapere. Proporre soluzioni razionali ed efficaci, che mirano a risolvere i problemi strutturali dello Stato, soprattutto a vantaggio della maggioranza dei cittadini. È scontato che non si potrà quasi mai accontentare il cento per cento dei cittadini. Il ruolo della politica sarà quello di decidere quali soluzioni applicare, senza condizionamenti ideologici.

Progressisti e Europa.

I Progressisti sono favorevoli alla Comunità Europea e in prospettiva anche ad una Comunità di Stati Federati . Sono favorevoli ad una forza militare europea e ad un ministero Europeo degli esteri. L'Europa deve sviluppare una propria indipendenza militare e di politica estera. Sarebbe auspicabile anche una integrazione e programmazione dello sviluppo economico ed energetico, come pure una omogeneizzazione delle leggi riguardanti la giustizia.

Progressisti e USA.

I Progressisti sono convintamente amici e alleati degli USA e degli Stati democratici , pertanto pur intrattenendo rapporti commerciali con Stati non democratici , avranno sempre un atteggiamento guardingo verso questi governi.

Progressisti e diritti umani.

I Progressisti sono sempre a favore e in difesa dei diritti umani.

Riflessioni sui comportamenti asociali sempre più diffusi e come ha reagito la politica fino ad oggi.

Ormai da diversi decenni si è manifestata la tendenza della politica ad innalzare il limite tra ciò che è legale e ciò che non lo è. Mi riferisco ai comportamenti delinquenziali , in particolare verso la proprietà e meno verso la persona. Questo innalzamento della tolleranza si evidenzia anche tra le persone. Capisco che uno Stato non può permettersi di avere un controllo capillare del territorio e tantomeno evitare tutti i crimini che si commettono, ma proprio per questo andrebbe svolto un intervento educativo , presso le scuole o sui media, atto a ridurre questo tipo di comportamento illeciti. Nello stesso tempo chi delinque andrebbe sanzionato, in maniera progressiva, ma certa e senza scappatoie. Al momento in Italia leggi sembrano più portate a favorire gli aggressori piuttosto che le vittime. Sembra che alcuni reati , come il furto nei suoi vari generi e la rapina , siano quasi sempre impuniti. Mentre anche nei reati verso la persona le maglie della legge si sono ammorbidite, in quanto le sanzioni sono spesso inefficaci e piene di scappatoie. Stiamo diventando una società lassista e pronta a subire i torti che ci propinano. Non so cosa accadrà in futuro, ma si sta tirando troppo la corda e questa alla fine , la storia ci insegna, che si rompe. Ad una azione sempre corrisponde una reazione uguale e contraria. Questo lassismo è uno dei fattori che contribuisce a indebolire la democrazia e questa non è una buona notizia.

Considerazioni sui Paesi con regimi autocratici, dittatoriali e non democratici.

Ci sono molti Paesi che non hanno un governo democratico da sempre o da moltissimo tempo. Questa situazione è un presupposto che rende estremamente difficile portare questi Paesi verso un governo democratico, perché le popolazioni , che hanno subito per generazioni le regole imposte dalla classe al potere, diffiderà sempre di chiunque voglia imporre nuove regole, anche se votato democraticamente. Queste popolazioni si comporteranno come una popolazione divisa in clan o tribù e accetteranno solo le loro regole. Ciò significa che ci sarà un grosso ostacolo a che si arrivi ad un governo democratico. Basta guardare cosa è accaduto in Libia o in Afganistan. I governi non democratici , per loro natura, non favoriscono l'acculturazione del popolo, ne che abbiano una informazione corretta e imparziale. Inoltre viene spesso ostacolato un diffuso miglioramento delle condizioni di vita delle persone. Questo non favorisce la crescita di una classe politica di opposizione. Per questi motivi i Paesi non democratici non vogliono che ai loro confini ci siano Paesi democratici con Stati di diritto, perché sarebbero una forte tentazione da emulare per i propri popoli vessati. Vedi la Russia e la sua politica verso i suoi vicini. Ovviamente tutti i Paesi non democratici sono sempre dalla parte di quei Paesi che hanno regimi simili al loro, anche se di colore politico diverso. Liberare un popolo da un governo autoritario non conduce automaticamente ad una democrazia, perché le persone non sono preparate culturalmente alle regole della democrazia e si comporterebbero come se fossero delle tribù. Perché maturino ci vorrebbero decenni di accompagnamento verso questo processo. Impossibile esportare la democrazia. Questo è uno degli errori più grossolani che gli Usa o gli Stati occidentali hanno commesso.

Considerations on countries with autocratic, dictatorial and non-democratic regimes.

There are many countries that have not had a democratic government for a long time or for a very long time. This situation is an assumption that makes it extremely difficult to lead these countries towards a democratic government, because the populations, which have suffered for generations the rules imposed by the ruling class, will always be wary of anyone who wants to impose new rules, even if they vote democratically. These populations will behave like a population divided into clans or tribes and will only accept their rules. This means that there will be a major obstacle to democratic government. Just look at what happened in Libya or Afghanistan. Non-democratic governments, by their nature, do not favor the acculturation of the people, nor that they have correct and impartial information. Furthermore, a widespread improvement in people's living conditions is often hindered. This does not favor the growth of an opposition political class. For these reasons, non-democratic countries do not want democratic countries with the rule of law on their borders, because they would be a strong temptation for their oppressed peoples to emulate. See Russia and its policy towards its neighbors. Obviously all non-democratic countries are always on the side of those countries that have regimes similar to theirs, even if of a different political colour. Freeing a people from an authoritarian government does not automatically lead to a democracy, because people are not culturally prepared for the rules of democracy and would behave as if they were tribes. For them to mature, it would take decades of accompaniment towards this process. Impossible to export democracy. This is one of the grossest mistakes that the US or Western states have committed.

Più passano i decenni e più diventa complesso e difficile governare una nazione .Ma questa difficoltà non è percepita da quelli che si candidano a governare. I politici non sono più all'altezza del compito, infatti hanno sempre più bisogno degli esperti e delle loro soluzioni. Spesso però queste soluzioni vengono annacquate e modificate dai politici e perdono la loro efficacia. Ovviamente la politica non farà mai autocritica e non cambierà in base alle necessità di una società che cambia rapidamente. Purtroppo ci siamo troppo abituati a vedere i politici così come si sono caratterizzati negli ultimi secoli , ma questo tipo di politici non è più funzionale alla società moderna e più passano gli anni e meno lo saranno. Ecco che il mio approccio al compito di governare in maniera razionale e priva di gabbie ideologiche è probabilmente la più efficace.

Il problema delle migrazioni verso l'Italia e l'Europa.

Al momento non c'è, ne in passato c'è mai stato un vero dibattito e un vero programma statale per affrontare il problema della migrazione. La sensazione è che questo argomento sia stato sempre affrontato con emotività e superficialità, il che è alquanto singolare per uno Stato che si professa moderno e democratico.

Ovviamente non si tratta di fare entrare in Italia i migranti e dargli un minimo di accoglienza, perché questo è un aspetto marginale di un problema molto più ampio.

Un primo aspetto è quello del mercato del lavoro. Per accogliere migranti e non doverli mantenere a vita o non farli finire a delinquere, dobbiamo avere una disponibilità di posti di lavoro e di capacità di formazione e acculturamento dei migranti. Ovviamente la disponibilità di posti di lavoro e di formazione deve essere disponibile anche per gli italiani.

Al momento non c'è questo requisito.

Un secondo aspetto è la mancanza di una struttura funzionale ed efficiente per l'accoglienza, la formazione e la acculturazione dei migranti per favorirne l'integrazione nel tessuto sociale ed evitare la loro emarginazione e ghettizzazione. Tutti i migranti con permesso di soggiorno dovrebbero firmare un documento in cui si impegnano a rispettare le leggi e la cultura italiana, il nostro stile di vita e a non tentare mai di cambiarle. Si impegnano a non fare proselitismo religioso e a non agire secondo le loro vecchie tradizioni se queste sono in contrasto con le leggi e la cultura italiana . Non è positivo che si creino quartieri di migranti in cui si continuino a comportare come se fossero ancora nel loro Paese. I migranti devono accettare le regole della nostra società ed adeguarsi a queste. Questo deve essere un prerequisito, insieme allo studio della lingua e della cultura italiana, per avere il permesso di soggiorno.

Un problema da non sottovalutare è l'arrivo di un numero di maschi molto superiore a quello delle femmine. I maschi adulti avranno forti stimoli di tipo sessuale da una società molto più libera e questo aumenterà il rischio di atteggiamenti aggressivi e maschilisti.

Occorrerà quindi una grande struttura di assistenza per seguire tutti i singoli individui e aiutarli nel percorso di integrazione.

Ovviamente sarebbe opportuno che ci fosse una struttura nei Paesi da cui arrivano i migranti, che si occupasse della selezione e dei visti d'ingresso.

Tutto questo non dovrà in alcun modo sottrarre energie e finanziamenti ai disagiati italiani, per non creare attriti tra comunità di bisognosi.

Quindi , assistenza, case popolari, posti di lavoro, formazione, sanità e scuola dovranno essere disponibili per tutti senza discriminazioni.

Ultimo, ma forse più importante è lo stanziamento di fondi per realizzare tutto questo , altrimenti parlare di accoglienza agli immigrati è solo fumo negli occhi.

Tutti parlano di pace, ma tutti sanno che realizzarla occorre che almeno uno dei due contendenti accetti di essere il perdente. Ovviamente ci sono quelli che sperano che il perdente sia l'Ucraina, perché tifano per la Russia. Poi ci sono quelli che sperano che siano i russi a cedere e ad accettare la pace. Quello che è certo, è che riempirsi la bocca con la parola pace senza avere alcun mezzo per realizzarla, sono solo degli ipocriti e approfittatori che cercano di guadagnarsi la benevolenza della opinione pubblica o per lavarsi la coscienza dai sensi di colpa per aver messo i loro interessi egoistici prima degli interessi degli ucraini e per aver ceduto alla paura di mettere a rischio la loro routine quotidiana.