DE CATECHIZANDIS RUDIBUS – 21
Gioiosi anche nella sofferenza
21. Infine, se sei turbato da qualche scandalo e non riesci a organizzare serenamente e con gioia il discorso, allora hai bisogno di volere un gran bene a coloro per i quali Cristo è morto, e di desiderare ardentemente che siano liberati dalla morte causata dagli errori del mondo.
Così proprio la notizia che qualcuno vuol farsi cristiano avrà il potere di consolarti e cacciare la tristezza, come la notizia di un guadagno annulla il dolore di una perdita.
L’unico scandalo che ci può rattristare è il sapere o il vedere che un uomo è talmente debole da soccombere, o che uno fa soccombere un altro. Ma se uno viene per farsi cristiano, e offre motivo di speranza, questo fatto annulla il nostro dolore per l’altro che vien meno.
Dio ci invita a preoccuparci che il chiamato alla fede non diventi figlio della Geenna (Mt 23,15), mentre abbiamo davanti agli occhi molti seminatori di scandali che ci fanno star male; questo però non deve raffreddare il nostro zelo, ma piuttosto stimolarlo e accrescerlo.
Metteremo in guardia chi ci ascolta dall’imitare coloro che sono cristiani più di nome che di fatto, in modo che non sia indotto a seguire costoro, o a rifiutare Cristo per causa loro: cioè a voler uscire dalla chiesa dove trova di quella gente, oppure a volerci stare come ci stanno loro. Non saprei spiegare il perché, ma questo dolore ci rende più appassionati nel fare le raccomandazioni; e non solo non restiamo freddi, ma diciamo con maggior calore e foga ciò che in occasioni più tranquille diremmo freddamente e con calma.
E finiamo col godere dell’accaduto, che ci fornisce l’occasione di fare un discorso non inutile.
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«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS» LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ippona con introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTI Ed. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bologna https://www.canoniciregolari-ic.com/s-agostino-catechesi/
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