DE CATECHIZANDIS RUDIBUS – 22

22. Se poi ci prende la tristezza per qualche nostro errore o peccato, non solo ricordiamo che «lo spirito pentito è sacrificio davanti a Dio» (Sal 50,9), ma inoltre che «come l’acqua spegne il fuoco, così l’elemosina spegne il peccato» (Sir 3,33), e «io preferisco la misericordia al sacrificio» (Os 6,5). (10)

Se ci fosse in casa nostra un principio d’incendio, cercheremmo l’acqua per spegnerlo, e saremmo grati se ci venisse dal vicino; così se dentro di noi è la fiamma del peccato, e la cosa ci toglie serenità, il far catechesi è un’opera di misericordia, e pensando a questo ci rassereniamo e superiamo il disagio. A meno che siamo talmente sciocchi da pensare che ci si debba affannare di più a riempire lo stomaco di un affamato, che a nutrirne la mente con la parola di Dio.

Aggiungi che, se far catechesi fosse semplicemente utile, ma si potesse impunemente non farla, rifiutandoci correremmo il rischio di rinunciare a un’occasione che ci viene offerta più a vantaggio nostro che degli altri. (11)

A questo riguardo se il Signore ci minaccia dicendo: «Servo pigro, non dovevi mettere a interesse il denaro che t’ho dato?» (Mt 25,26.27); e noi, preoccupati per un nostro peccato, vogliamo aggravare la situazione e ne facciamo un altro, rifiutando il dono di Dio a chi ne ha bisogno e lo chiede?

Con pensieri e considerazioni di questo tipo siamo in grado di superare i motivi di tedio, e di disporci bene al compito catechistico, in modo che l’insegnamento che diamo con impegno e gioia sia accolto con piacere.

Questo dice, non a te solo, ma a tutti noi, l’amore che nei nostri cuori s’è diffuso dal momento che ci è stato dato lo Spirito (Rm 5,5).

__________________________ Note

(10) In altre parole, specie col paragone che segue, Agostino vuol dire: è possibile che tu abbia coscienza di qualche colpa, cioè di essere responsabile di aver appiccato il fuoco; ma tu hai a disposizione anche l’acqua che spegne l’incendio: cioè facendo catechesi, compi un bene con cui puoi riparare al male della colpa passata. «La carità estingue il peccato». Succede che qualche catechista si ritiene indegno di fare l’educatore, e teme che la sua indegnità renda vana l’azione educativa. Agostino gli dice: quando assumi coscienziosamente il tuo compito di educazione alla fede, hai già cancellato l’indegnità.

(11) Come dire: la proposta di far catechesi, per uno che si sente peccatore, è anche una occasione che Dio gli offre per riparare il suo peccato. Se rifiuta questa occasione, può mettere in pericolo la sua salvezza.

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«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS» LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ippona con introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTI Ed. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bologna https://www.canoniciregolari-ic.com/s-agostino-catechesi/


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