DE CATECHIZANDIS RUDIBUS – 29
XVIII – La creazione dell’uomo
29. Dio onnipotente, buono, giusto e misericordioso, ha fatto buone tutte le cose, le grandi e le piccole, le sublimi e le infime; le cose visibili (il cielo, la terra e il mare, e nel cielo il sole e la luna e le altre stelle, sulla terra e nel mare gli alberi, le piante da frutto e gli animali di ogni specie, e tutti i corpi terrestri e celesti) e le cose invisibili (come gli spiriti che animano e danno vita al corpo). Fece anche l’uomo, a propria immagine: perché come egli governa con la sua onnipotenza tutto il creato, così l’uomo, con l’intelligenza, che gli permette di conoscere e amare il suo Creatore, dominasse tutti gli animali della terra.
Gli diede come aiuto la donna, non certo perché appagasse la propria concupiscenza tanto più che nella condizione d’incorruttibilità antecedente al peccato essa neppure esisteva, ma perché la donna fosse per l’uomo titolo di gloria, e la guidasse verso Dio facendosi per lei modello di santità e di pietà , diventando lui titolo di gloria per il Signore nell’imitarne la sapienza. (17)
__________________________ Note
(17) La visione maschilista del rapporto tra uomo e donna non era scomparsa ai tempi di Agostino; come, nonostante tutto, non è ancora scomparsa nemmeno oggi. Anche Agostino ne era contagiato. L’affermazione che la donna non è creata per essere oggetto delle tendenze istintuali del maschio, ma come persona accanto a lui, è un passo in avanti verso la liberazione della donna. __________________________
«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS» LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ippona con introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTI Ed. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bologna https://www.canoniciregolari-ic.com/s-agostino-catechesi/
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