DE CATECHIZANDIS RUDIBUS – 52

La creazione

52. Sicuramente, amico mio, la gioia che nel futuro è riservata ai santi è vera e grande. Tutte le cose visibili passano. Il lusso e i divertimenti e le curiosità svaniranno, portando con sé alla tomba i loro amatori. Ma Dio, che è buono, intende liberare gli uomini da questa morte, cioè dalle pene eterne, purché non siano nemici di se stessi e non vogliano resistere alla bontà del loro creatore. Perciò ha mandato il suo Figlio, la sua Parola uguale a sé, la Parola con cui ha creato l’universo.

Restando Dio, senza allontanarsi dal Padre e senz’altri cambiamenti, ma facendosi uomo e partecipando alla vita umana come uomo tra gli uomini, il Figlio è venuto tra noi. E così, come a causa di un solo uomo, il primo Adamo, entrò nel mondo la morte, perché trasgredì il comando di Dio e obbedì alla moglie ingannata dal diavolo, così per merito di un solo uomo, che è anche il Figlio di Dio, Gesù Cristo, tutte le colpe passate sono state distrutte, e coloro che hanno fede in lui possono entrare nella vita eterna (cf. Rm 5,12-19).

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«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS» LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ippona con introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTI Ed. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bologna https://www.canoniciregolari-ic.com/s-agostino-catechesi/


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