GEREMIA – Capitolo 47
Contro i Filistei 1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza. 2Così dice il Signore: «Ecco, si sollevano ondate dal settentrione, diventano un torrente che straripa. Allagano la terra e ciò che è in essa, la città e i suoi abitanti. Gli uomini gridano, urlano tutti gli abitanti della terra. 3Allo strepito scalpitante degli zoccoli dei suoi cavalli, al fragore dei suoi carri, al cigolio delle ruote, i padri non si voltano verso i figli, le loro mani sono senza forza, 4perché è arrivato il giorno in cui saranno distrutti tutti i Filistei e saranno abbattute Tiro e Sidone con quanti sono rimasti ad aiutarle; il Signore infatti distrugge i Filistei, il resto dell’isola di Caftor. 5Fino a Gaza si sono rasati per lutto, Àscalon è ridotta al silenzio. Asdod, povero resto degli Anakiti, fino a quando ti farai incisioni? 6Ah! spada del Signore, quando ti concederai riposo? Rientra nel fodero, férmati e cà lmati. 7Come potrà riposare, se il Signore le ha ordinato di agire? Contro Àscalon e tutta la costa del mare, là egli l’ha destinata».
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Approfondimenti
Contro i Filistei 47,1-7 I Filistei avevano conservato nei secoli identità razziale, indipendenza politica e animosità nei confronti degli Israeliti. Loro zona di insediamento era la striscia inferiore del litorale marittimo, con epicentro, sembra, in questo periodo, in Gaza. Il v. 1 allude all'occupazione della città ad opera di un faraone: forse Cofra che può aver attaccato Gaza in occasione della guerra contro Tiro di cui i Filistei erano alleati (cfr. v. 4). Saremmo allora nel 570. Ma potrebbe anche trattarsi di Necao e della sua spedizione in aiuto degli Assiri nel 609/608. Il proteta immagina l'esercito invasore che come ondata s'abbatte dal nord e spazza il litorale da Tiro fino all'estremo sud, a Gaza: gli oriundi di Creta (= Caftor), i Filistei, sono travolti e i superstiti non possono che abbandonarsi alle manifestazioni di lutto (v. 5). Ma anche per loro il profeta ha un moto di compassione (cfr. v. 6).
(cf. EMILIANO VALLAURI e FLAVIO DELLA VECCHIA, Geremia – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
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