REGOLA DI SAN BENEDETTO – 12

Capitolo XII – Le lodi

1 Alle Lodi della domenica, prima di tutto si dica il salmo 66 tutto di seguito, senza antifona, 2 quindi il salmo 50 con l’Alleluia, 3 poi il 117 e il 62 4 quindi il cantico dei tre fanciulli nella fornace (il Benedicite), i salmi di lode, una lezione dell’Apocalisse a memoria, il responsorio, l’inno, il versetto, il cantico del Vangelo (il Benedictus) e la prece litanica con cui si finisce. =●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=●=

Approfondimenti

LODI, Ufficio del Mattino L'Ufficio che SB chiama “matutini” o “matutinorum sollemnitas” (la parola “sollemnitas” sta al posto di “sinassi”, “riunione liturgica”, “Ufficio” come in Cassiano Inst 3,10 ecc.) è poi rimasto con il nome di LAUDI (“Lodi mattutine” oggi) a causa dei salmi 148, 149 e 150 che conteneva e che la stessa Regola chiama Laudes (RB 12,4). Si dovevano celebrare sempre allo spuntar dell'alba (RB 8,4), era l'Ufficio del nuovo giorno che spuntava. L'Ufficio delle Lodi è antichissimo; ai cristiani era particolarmente caro perché ricordava la risurrezione del Signore Gesù, il trionfo della luce della grazia sulle tenebre dell'errore. Lo schema di SB dipende dall'Ufficio romano classico, eccetto il responsorio e l'inno. Nel c. 12 si parla delle Lodi della domenica; nel c. 13 delle Lodi dei giorni feriali.

1-4: Le Lodi domenicali Il salmo 66 fa da introduzione; si eseguiva lentamente, per i ritardatari, come all'Ufficio notturno l'invitatorio. Poi c'era, con le antifone, il salmo 50 (fisso per tutti i giorni secondo una tradizione già antica), affinché con il “Miserere” ci si purificasse prima di passare a cantare le lodi di Dio. Anche S. Basilio dice che nel far del giorno si soleva cantare “psalmum confessionis” (il salmo di confessione). Poi veniva il salmo 117, che è per eccellenza il salmo pasquale, il canto della risurrezione; quindi il salmo 62 che è il più caratteristico come canto del mattino: “O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco...”. Seguono le “Benedictiones”, cioè il “Benedicite”, il canto dei tre fanciulli nella fornace, e le “Laudes”, cioè i salmi 148-149-150 che chiudono il salterio e sono tutta una serie di inviti a lodare il Signore (sono considerati da SB un tutt'uno e sono fissi per tutti i giorni).

L'inno, aggiunto da SB, è quello che più evidenzia il tema di Cristo-Luce. Il cantico del Vangelo (Benedictus) sta magnificamente al termine delle lodi mattutine, specialmente per i versetti: “verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte”, versetti così appropriati nel momento in cui sta per sorgere il sole.

Nella conclusione la prece litanica probabilmente era completa, cioè con le varie intenzioni cui si rispondeva: “Kyrie eleison...” «con cui si finisce»... ma vedremo al c. 33 che bisognerà concludere con il Padre Nostro.

Tratto da: APPUNTI SULLA REGOLA DI S. BENEDETTO – di D. Lorenzo Sena, OSB. Silv.


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