REGOLA DI SANTA CHIARA – 11
CAPITOLO XI
CUSTODIA DELLA CLAUSURA
1 La portinaia sia matura nei costumi e discreta, di età conveniente, e di giorno resti nella stanza aperta, senza porta. 2 Le sia assegnata un’altra socia idonea, che all’occasione la sostituisca in tutto. 3 La porta sia munita di due diverse serrature di ferro, con due battenti e spranghe; 4 perché soprattutto di notte sia serrata con due chiavi, di cui una sia tenuta dalla portinaia e l’altra dall’abbadessa. 5 Di giorno non sia mai lasciata senza custodia, serrata sempre con una chiave. 6 Guardino bene con diligenza e procurino che la porta non resti mai aperta, eccetto il minimo che vorrà la convenienza. 7 Né assolutamente si apra a chi vuol entrare, se non gli fosse stato concesso dal sommo Pontefice, ovvero dal nostro signor cardinale. 8 Né permettano ad alcuno di entrare in monastero prima di giorno, né dopo il tramonto di rimanervi, eccetto in caso di necessità manifesta, ragionevole ed inevitabile. 9 Se in occasione della benedizione dell’abbadessa o per la consacrazione di qualche suora, o per motivo simile, sarà concesso a qualche vescovo di celebrar messa all’interno, egli si contenti di soci e ministri in minor numero possibile e i più onesti. 10 Se poi fosse necessario ad alcuni di entrare in monastero per lavori, l’abbadessa stabilisca con sollecitudine la persona conveniente alla porta, 11 che apra soltanto a quelli addetti al mestiere e non ad altri. 12 Le suore poi si guardino bene dal farsi vedere da quelli che entrano.
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Approfondimenti
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Tratto da: Federazione S. Chiara di Assisi â—Ź La Regola di Chiara di Assisi: il Vangelo come forma di vita
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