SALMO – 112 (111)
INNO DI ELOGIO DEL GIUSTO
1 Alleluia.
א Alef Beato l'uomo che teme il Signore ב Bet e nei suoi precetti trova grande gioia.
ג Ghimel 2 Potente sulla terra sarà la sua stirpe, ד Dalet la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.
ה He 3 Prosperità e ricchezza nella sua casa, ו Vau la sua giustizia rimane per sempre.
ז Zain 4 Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: ח Het misericordioso, pietoso e giusto.
ט Tet 5 Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, י Iod amministra i suoi beni con giustizia.
כ Caf 6 Egli non vacillerà in eterno: ל Lamed eterno sarà il ricordo del giusto.
מ Mem 7 Cattive notizie non avrà da temere, נ Nun saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
ס Samec 8 Sicuro è il suo cuore, non teme, ע Ain finché non vedrà la rovina dei suoi nemici.
פ Pe 9 Egli dona largamente ai poveri, צ Sade la sua giustizia rimane per sempre, ק Kof la sua fronte s'innalza nella gloria.
ר Res 10 Il malvagio vede e va in collera, ש Sin digrigna i denti e si consuma. ת Tau Ma il desiderio dei malvagi va in rovina.
_________________ Note
112,1 La tecnica letteraria della composizione alfabetica avvicina questo inno (come il precedente) alla riflessione sapienziale, caratterizzata dall’elogio del giusto e dalla disapprovazione del malvagio (vedi anche Sal 1).
112,10 digrigna i denti: immagine di disperazione e di irrimediabile sconfitta.
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Approfondimenti
Chi teme il Signore avrà successo Salmo sapienziale
Il salmo si basa sulla dottrina della retribuzione terrena. Si mostra molto legato strutturalmente e ideologicamente con il Sal 111 che lo precede. Tra l'altro in ambedue c'è l'identica frase «la sua giustizia permane per sempre» (Sal 112,3b.9b / Sal 111,3b), inoltre il Sal 111,10 (ultimo versetto) termina con l'accenno al «timore del Signore» che si ritrova nel Sal 112,1 (all'inizio), e il ritratto del giusto è presente sia in Sal 111,1-2 che in Sal 112,2. Ma non si può parlare di completa identità, perché nel Sal 111 si evidenzia la bontà di Dio verso il suo popolo, e nel Sal 112, a livello più individuale, si mettono in risalto gli effetti della risposta positiva (vv. 2-9) o negativa (v. 10) dell'uomo nei riguardi di Dio. Il salmo è acrostico, ma per emistichi. Per la dottrina della retribuzione terrena è in sintonia con il Sal 37. Il campo semantico e simbolico è dato dallo spazio e dal tempo, dal corpo e dalla psiche, e dall'immagine bellica.
Divisione: * v. 1: beatitudine; * vv. 2-9: sviluppo della beatitudine per il giusto; * v. 10: rabbia dell'empio.
v. 1. «che teme il Signore»: cfr. Sal 111,10.
v. 2. «Potente sulla terra»: la potenza riguarda sia la solidità che l'abbondanza della discendenza nella «terra promessa».
v. 4. «come luce»: cfr. Is 58,10. «buono, misericordioso e giusto»: si attribuiscono al giusto le stesse qualità di Dio (unico caso nella Bibbia), cfr. Es 34,6; Sal 111,4.
v. 5. «con giustizia»: il giusto amministra i suoi beni con equità, senza inganno e illeciti interessi a differenza dell'empio (cfr. Sal 37,21).
v. 9. «Egli dona largamente ai poveri»: cfr. Prv 19,17; Tb 4,7-8. «la sua giustizia»: la giustizia qui significa «generosità, misericordia, munificenza», cfr. Mt 6,1; 2Cor 9,7-9.
v. 10. «L'empio vede...»: con forte contrasto e in antitesi è descritta, in un solo versetto, la rabbia e la delusione dell'empio.
(cf. VINCENZO SCIPPA, Salmi – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)