SALMO – 150

DA TUTTO IL CREATO SALGA LA LODE A DIO

1 Alleluia.

Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nel suo maestoso firmamento.

2 Lodatelo per le sue imprese, lodatelo per la sua immensa grandezza.

3 Lodatelo con il suono del corno, lodatelo con l'arpa e la cetra.

4 Lodatelo con tamburelli e danze, lodatelo sulle corde e con i flauti.

5 Lodatelo con cimbali sonori, lodatelo con cimbali squillanti. 6 Ogni vivente dia lode al Signore.

Alleluia. _________________ Note

150,1 Nel tempio, dove pulsa il cuore della fede d’Israele, convergono la preghiera, la lode e il canto dell’intera creazione. E poi dal tempio questo immenso coro di voci, di suoni e di musica, modulato al ritmo dell’alleluia, si espande a tutto l’universo. Vi è qui la sintesi di tutto il Salterio: la raccolta dei 150 salmi si conclude con questo maestoso inno, che si eleva a Dio da tutto il creato.

150,3-5 Vengono elencati i vari strumenti musicali in uso nel servizio cultuale del tempio di Gerusalemme. Il corno è tuttora usato nella liturgia ebraica.

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Approfondimenti

Ogni vivente dia lode al Signore Inno

Il salmo è una solenne dossologia a Dio per gli interventi salvifici e «per la sua immensa grandezza». Chiude l'Hallel finale (Sal 146-149), la quinta parte del libro del Salmi e l'intero Salterio. Con il Sal 150 i vari tipi di preghiera dei precedenti salmi, che rispecchiano gli stati d'animo dell'uomo, si trasformano in purissima lode a Dio da parte di «ogni essere vivente», la cui eco racchiusa nell'Alleluia finale ritorna e si propaga all'infinito. Il salmo è di composizione recente come il gruppo dell'Hallel finale (Sal 146-150). Il ritmo nel TM è di 3 + 3 accenti ed è più marcato dalla cadenza dei dieci «lodate» (halᵉlû) inizianti i dieci emistichi dei primi cinque versetti, e dall'Alleluia iniziale e finale del salmo. I versetti del carme corrispondono a domande implicite; così nel v. 1 si indica l'oggetto e il luogo della lode: Dio (’el) e il firmamento, nel v. 2 se ne dà la motivazione, nei vv. 3-5 si dice la modalità (= con strumenti musicali), e nel v. 6 si esprime il soggetto della lode (= ogni essere vivente).

Divisione:

v. 1. «Lodate il Signore»: alla lett. «Dio» (’el). Dio è chiamato con un nome comune a tutto l'Antico Oriente (aspetto universalistico del salmo). Ma alla fine del carme «Dio» (’el) è identificato con il Signore (JHWH) che si è rivelato a Israele, non essendoci che un solo Dio. «nel suo santuario»: si allude al tempio celeste, da dove, si crede, Dio governi l'universo, e implicitamente al tempio di Gerusalemme, con esso collegato.

v. 2. «per i suoi prodigi»: sono quelli della creazione e della storia salvifica, ricordati numerose volte nei salmi.

v. 3. «con squilli di tromba»: alla lett. «con suono di corno». Il «corno» (šopar) è lo strumento derivato dal corno di capra o di ariete tuttora in uso presso gli Ebrei. Originariamente era uno strumento di guerra; era poi diventato strumento di pace e adoperato per il culto.

v. 4. «con timpani»: la voce ebraica tōp (timpano) è onomatopeica. Ricorda più il tamburello che il timpano usato nella moderna orchestra. Era usato per lo più dalle donne, e accompagnava le danze rituali o dopo la vittoria.

v. 6. «ogni vivente»: alla lett. «ogni respiro». Il vocabolo nᵉšāmâ è usato solo per l'uomo e per Dio nella Bibbia (Gn 2,7; 2Sam 22,16). In Gs 11,11 indica l'uomo. Mentre l'essere umano ha in comune con l'animale la rûaḥ (= lo spirito, l'alito di vita), solo l'uomo e Dio hanno la nᵉšāmâ, segno del loro più stretto legame, cfr. Prv 20,27. Nel v. 6 il vocabolo si riferisce chiaramente alla creatura umana, essendo il Signore oggetto della lode. Tuttavia, per estensione, anche il mondo animale (cfr. Gn 7,22) è chiamato a suo modo a dare lode al Signore.

(cf. VINCENZO SCIPPA, Salmi – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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