SALMO – 52 (51)
LA SORTE DEL PREPOTENTE 1 Al maestro del coro. Maskil. Di Davide. 2 Quando l'idumeo Doeg andò da Saul per informarlo e dirgli: “Davide è entrato in casa di Achimèlec”.
3 Perché ti vanti del male, o prepotente? Dio è fedele ogni giorno.
4 Tu escogiti insidie; la tua lingua è come lama affilata, o artefice d'inganni!
5 Tu ami il male invece del bene, la menzogna invece della giustizia.
6 Tu ami ogni parola che distrugge, o lingua d'inganno.
7 Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
8 I giusti vedranno e avranno timore e di lui rideranno:
9 “Ecco l'uomo che non ha posto Dio come sua fortezza, ma ha confidato nella sua grande ricchezza e si è fatto forte delle sue insidie”.
10 Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltĂ di Dio in eterno e per sempre.
11 Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli.
_________________ Note
52,1 Lo sfondo di questa requisitoria, caratteristico della letteratura sapienziale, è l’opposizione tra l’agire del malvagio, che porta alla condanna e alla morte, e l’agire del giusto, che conduce alla pace, alla serenità e alla gioia.
52,2 L’episodio è narrato in 1Sam 21,8; 22,6-23.
52,7 La tenda può essere intesa come il recinto del tempio o come la dimora terrena dell’uomo.
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Approfondimenti
Rimprovero all'uomo menzognero Salmo di requisitoria (+ motivi di lamentazione, sapienziali e liturgici)
Riecheggia il Sal 1 per la contrapposizione tra il malvagio e il giusto. Il malvagio è rimproverato per il suo cattivo uso della lingua che ordisce inganni e iniquità ai danni del giusto. Alla base del salmo è supposta la dottrina della retribuzione terrena. Lo stile è vivace, e sarcastico, simile a quello dei profeti dell'immediato pre-esilio. L'autore adopera il parallelismo sintetico e climatico (progressivo). Il metro nel TM è quello della qînâ (3 + 2 accenti). La simbologia è spazio-temporale, giudiziale, militare, agricola e liturgica.
Divisione:
- vv. 3-6: requisitoria contro l'empio;
- vv. 7-9: Dio e i giusti contro l'empio;
- vv. 10-11: descrizione dell'orante fedele (= il giusto).
v. 4. «come lama affilata...»: la simbologia è militare. Per l'immagine della lingua, come lama di una spada o di un rasoio, vista come strumento di male cfr. Is 7,20; Ger 9,2.7; 36,23; Ez 5,1; Sal 7,13; 9-10,28; 35,20; 55,22; 57,5; 64,4.
v. 7. «ti demolirà ... ti spezzerà e ti strapperà ... ti sradicherà ..»: la sequenza di quattro verbi che indicano distruzione dà vigore alla punizione divina, davvero radicale.
v. 8. «di lui rideranno»: per una simile reazione davanti alla giusta punizione di Dio dell'empio insolente, cfr. Sal 2,4-5; 37,13.
v. 10. «come olivo verdeggiante nella casa di Dio.». l'olivo, con l'olio che ne deriva, è segno di vita e di abbondanza. Il salmista stando nel tempio attingerà dal Signore la sua vita in pienezza e crescerà lussureggiante come un olivo, cfr. Ger 11,16; Os 14,7; Sal 128,3; Gb 15,33. Nel Sal 92, 13 il giusto è paragonato a una palma e a un cedro del Libano...
(cf. VINCENZO SCIPPA, Salmi – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
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