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Uno si ma con moderazione

Di recente sono stati pubblicati alcuni post che vorrebbero dimostrare che il fediverso italiano è più litigioso, più settario e, in breve, peggiore di quello degli altri paesi.

Sebbene riteniamo che l’analisi di quel blog non sia basata su presupposti corretti, riconosciamo che abbia sollevato alcuni argomenti sui quali è opportuno soffermarsi; la questione della moderazione è oggettivamente un elemento chiave da conoscere per capire bene tutte le dinamiche che rendono il Fediverso molto diverso da un social qualsiasi.

Visto che la moderazione è stata indicata come una criticità dell’istanza mastodon.uno, sentiamo che sia giunto il momento di affrontare la questione in maniera approfondita. Questo sarà quindi un post che spiegherà le dinamiche della moderazione dal nostro punto di vista e per comodità lo divideremo in due premesse, due chiarimenti e una conclusione:

  1. cosa significa moderare una una comunità

  2. cosa significa la moderazione nel fediverso

  3. la moderazione all’interno dell’istanza

  4. la moderazione verso le altre istanze

  5. la moderazione nel Fediverso italiano e l’approccio di mastodon.uno

Cosa significa moderare una comunità

La moderazione di una comunità costituisce un fattore determinante per consentire ai propri utenti di interagire reciprocamente nel rispetto condiviso delle regole (scritte o non scritte), delle diverse sensibilità e aspettative degli utenti e, fattore da non sottovalutare, dal messaggio che chi gestisce la comunità vuole trasmettere verso l’esterno a coloro che vorrebbero e potrebbero diventarne utenti.

Più sinteticamente, moderare significa creare un ambiente favorevole allo sviluppo di un certo tipo di relazioni.

Per rendere possibile tutto ciò è necessario fissare delle regole che non rappresentano semplicemente un “cosa fare”/“cosa non fare” ma costituiscono soprattutto un primo “chi è benvenuto”/“chi non è benvenuto”.

Se per esempio esiste una regola che stabilisce il divieto di contenuti antiscientifici, l’effetto di questa regola tenderà a essere fin da subito respingente verso (vogliamo semplificare) i novax: infatti, benché i novax non si sentano affatto antiscientifici, capiscono subito che chi ha stabilito quelle regole sta facendo riferimento proprio a loro. In questo caso ci saranno diverse tipologie di utenti novax che in modo diverso reagiranno alla regola:

  1. utenti con una personale avversione ideologica verso tutti o alcuni vaccini, ma che non hanno nessuna intenzione di parlare di vaccini dentro la comunità e che decideranno in modo laico se entrare nella comunità

  2. utenti con una personale avversione ideologica verso tutti o alcuni vaccini, che avrebbero voluto parlare volentieri di vaccini dentro la comunità e che hanno capito che quella comunità non è adatta a loro

  3. attivisti novax che non entreranno mai nella comunità perché disprezzano chi “idolatra lo scientismo” o perché semplicemente hanno capito che in quella comunità non verrebbero mai accolti

  4. attivisti novax che hanno una gran voglia di trollare (“io non sono antiscientifico, io voglio solo capire…”) o di provocare (“chi decide cos'è scienza? Siete scienziati?”)

  5. utenti novax che non leggono le regole

In questo caso, la regola ha già svolto una funzione di moderazione preventiva (l’utente 1 sa che potrà far parte della comunità, gli utenti 2 e 3 sanno che quella non sembra una comunità ritagliata su misura per loro e infine l’utente 4 sa che entrerà nella comunità con lo stesso spirito di un kamikaze che cerca di entrare dentro una fregata statunitense.

L’utente 5 ovviamente non ha ancora capito niente, ma quando gli utenti 4 e 5 pubblicheranno contenuti non apprezzati nella comunità, la moderazione attiva si esplicherà attraverso le diverse metodologie previste: avviso informale privato o pubblico, avviso formale, provvedimento esecutivo (per esemplificare: cancellazione del contenuto o silenziamento/sospensione temporanei o definitivi).

L’utente n.1 è particolarmente significativo nel nostro esempio. Si tratta di un utente che ovviamente capisce che ci sono delle divergenze ideologiche molto importanti con i responsabili di quella comunità, ma capisce anche che l’ingresso nella comunità non è legato alle sue convinzioni in fatto di vaccini, ma solo ed esclusivamente ai contenuti che pubblica e ai comportamenti che tiene.

La moderazione infatti non si esplicita mai sulle persone ma soltanto su contenuti e comportamenti.

Cosa significa la moderazione nel fediverso

Il fediverso è un sistema costituito da server interconnessi (istanze) ognuno dei quali rappresenta una comunità. Le comunità sono diverse l’una dall’altra per popolazione, software di gestione, interessi, lingue e quadro etico di riferimento.

I responsabili di una comunità infatti sono perfettamente consapevoli che la propria comunità è connessa con altre comunità che possono essere caratterizzate in maniera molto differente nonché abitate da utenti con sensibilità a volte molto distanti da quelle della propria istanza. Tuttavia non è detto che gli stessi responsabili delle comunità dl fediverso siano del tutto consapevoli del fatto che alcuni software (per semplicità, i diversi sw come mastodon, friendica, pleroma, misskey, etc, li chiameremo impropriamente “piattaforme”) agevolano di più i processi di moderazione, altri li agevolano meno e questo condiziona in maniera differenziata le singole comunità, fermo restando che comunque non tutte le piattaforme comunicano reciprocamente le segnalazioni.

Gli amministratori dei server possono infatti contare su strumenti di moderazione piuttosto eterogenei a seconda delle piattaforme: vi sono piattaforme come Friendica che non consentono agli utenti di segnalare contenuti inappropriati agli ammistratori, altre come Lemmy che presentano diverse funzionalità base per segnalare gli utenti e prendere provvedimenti, altre ancora come Mastodon che dispongono di un cruscotto completo di moderazione che consente tutte le funzioni presenti su piattaforme come Discourse o Reddit.

Inoltre, le piattaforme del Fediverso non sono purtroppo quasi mai interoperabili nella segnalazione dei contenuti. Per esempio, una segnalazione effettuata da un’istanza Mastodon verso l’utente di un’altra istranza Mastodon o da Lemmy verso l’utente di un’altra istanza Lemmy, giungerà agli amministratori di entrambe le istanze. Ma una segnalazione effettuata da un’istanza Mastodon verso l’utente di un’istranza Lemmy (o viceversa) verrà ricevuta solo dall’amministratore dell’istanza di origine della segnalazione, ma non dall’istanza di destinazione.

L’aspetto più importante che caratterizza la moderazione nel Fediverso resta però quello sociale: non esiste una “fediquette” condivisa, sebbene vi siano alcune regole base che contano su una diffusione maggiore: per esempio, l’obbligo di content warning per i contenuti più disturbanti, divieto per i messaggi omofobici, razzisti, sessisti, bando dell’istigazione a delinquere e bando della pedopornografia sono punti cardine per la maggior parte delle istanze mondiali: la maggioranza, appunto, ma non di tutte.

Ogni istanza infatti è come un club aperto ai propri soci ma anche ai soci di altri club “convenzionati”, nel quale però i soci sono direttamente tenuti a tutte le regole del codice di condotta del proprio club, mentre gli ospiti esterni godono paradossalmente di alcune libertà in più.

Prendiamo esempio un ipotetico Club del Sigaro, i cui soci possono accedere al loro salottino in cui è possibile fumare solo sigari ma che sono obbligati a non fumare nient’altro che i sigari, mentre nello stesso club viene consentito ai soci di altri club di fumare anche pipe o sigarette.

Se il socio del Club del Sigaro fumasse una sigaretta, verrebbe espulso, mentre il socio del Club della Sigaretta può sedersi ai tavolini esterni del Club del Sigaro e fumarsi tranquillamente un paio delle sue sigarette, senza essere cacciato. Naturalmente se il sigarettaro iniziasse a fumare una trentina di sigarette al giorno, questo comportamento potrebbe determinare il divieto di accedere ai locali al coperto del Club del Sigaro, o a tutta l’area interna ed esterna, con tanto di PEC inviata al club di appartenenza di quel socio. Infine, il ripetersi di comportamenti molesti da parte dei soci di uno stesso club, potrebbe comportare il bando per tutti i soci passati e futuri di quel club.

Tutto chiaro, ma il punto è che:

  • i soci di un club più esclusivo sono soggetti a regole più stringenti rispetto a quelle dei soci di altri club

  • i soci di un club più permissivo sono soggetti a regole meno stringenti anche quando vanno negli altri club e lì vengono colpiti da provvedimenti punitivi più seri solo quando si comportano in maniera particolarmente molesta

  • ma soprattutto, i soci dei diversi club spesso non si rendono conto del tipo di club in cui si sono iscritti e non si rendono conto dei motivi per cui alcuni utenti sembrano potersi permettere comportamenti spiacevoli per i quali loro stessi sono stati ammoniti in passato

  • inoltre, come se non bastasse, quando la “direzione” invia la PEC alla direzione dell’altro club (quello dell’ospite che si è comportato male), l’altro club potrebbe deliberatamente ignorarla, ma potrebbe semplicemente non avere una casella PEC, perché dispone solo del Fax o di una cassetta postale fisica!

L’equilibrio tra diverse istanze è quindi molto delicato perché, per quanto il responsabile di un’istanza voglia cercare di mantenere un ambiente gradevole per i propri ospiti, dovrà comunque consentire loro di godersi la diversità tipica del Fediverso e fare i conti con tutta quella diversità che a volte è ricca di stimoli, altre volte è molesta, altre ancora è foriera di contrasti e litigi.

La moderazione all’interno dell’istanza

La funzione del regolamento in un’istanza, come in una qualsiasi comunità ha quindi due funzioni:

  1. una funzione programmatica

  2. una funzione prescrittiva

La prima serve a far capire il tipo di comunità (integrando a tutti gli effetti la “presentazione” generale della comunità), la seconda a far capire cosa si può o non si può fare.

Come già detto, la funzione programmatica è la più importante perché, se viene progettata bene, elimina la maggior parte degli equivoci e dei contrasti interni.

Nei casi in cui la funzione programmatica non è ben chiara o viene deliberatamente ignorata da qualche utente, allora i moderatori devono intervenire per garantire il rispetto delle regole.

I moderatori possono rilevare contenuti o comportamenti problematici in tre modi:

  • se ne accorgono direttamente durante la loro attività di utilizzatori

  • ne vengono informati attraverso una segnalazione proveniente dalla propria istanza

  • ne vengono informati attraverso una segnalazione proveniente da un’altra istanza.

Contenuti e comportamenti vengono valutati in base a parametri quali:

  1. gravità intrinseca (quanto il contenuto violi le regole più importanti; es: immagini CSAM, ovvero Child Sexual Abuse Material)

  2. impatto sugli altri utenti (quanto il comportamento sia mirato contro altri utenti; es: comportamento molesto)

  3. ripetitività (quanto sia reiterato il comportamento o spammato il contenuto; es: coprolalia compulsiva o violazione iterativa delle stesse regole)

  4. sfacciataggine/insolenza (volontà deliberata di sfidare le regole o di “aggirarle”; es: produrre contenuti al limite dell’irregolarità con lo scopo di attirare l’attenzione degli altri utenti oppure ignorare gli avvertimenti degli amministratori)

  5. spam (pubblicità commerciale; es: profilo inglese che pubblicizza lotterie on line).

Talvolta, quando si verificano queste casistiche i moderatori cercano di prendere contatto diretto con l’utente per aiutarlo a capire le implicazioni di questi comportamenti, altrimenti è possibile avvalersi degli strumenti espressamente progettati per la moderazione.

In una istanza mastodon le prerogative messe a disposizione dal software ai moderatori a front di una segnalazione consentono a grandi linee sei tipi di interventi:

  1. annullamento della segnalazione

  2. contrassegno del singolo messaggio come “sensibile

  3. contrassegno dell’utente come “sensibile

  4. silenziamento dell’utente (non comparirà più nella timeline generale, ma solo in quella di chi lo segue espressamente

  5. cancellazione del contenuto problematico

  6. sospensione dell’utente che ha violato le regole

Tranne la cancellazione di un contenuto problematico, i provvedimenti sono reversibili (possono essere annullati). Inoltre, da poco più di un anno, Mastodon consente a ciascun utente sottoposto a provvedimento di appellarsi per spiegare meglio le proprie ragioni. Questo offre la possibilità di aprire un dialogo tra utente e staff di moderazione molto utile a capire la problematica e a risolverla anche laddove si sia costretti a intervenire in maniera molto dura (come con l’espulsione) per eliminare un problema rapidamente; tuttavia così facendo il provvedimento comminato non si esplicita automaticamente in una “condanna a morte” virtuale.

Per esempio un utente che condivide un post che istiga al genocidio verrebbe espulso immediatamente (è uno dei casi in cui c’è tolleranza zero), ma grazie alla funzione di appello, quell’utente potrebbe avere la possibilità di spiegare che credeva di aver condiviso un articolo sul genocidio armeno da un quotidiano on line, mentre in realtà per errore aveva condiviso un link turco riportato su quell’articolo.

I moderatori naturalmente sono esseri umani e possono sbagliare; ne sono consapevoli e si aspettano che anche gli utenti possano essere comprensivi in tali circostanze.

Altre volte invece si sentono piuttosto autorizzati a sovrainterpretare alcuni messaggi... Per esempio, se qualche utente ha subito un provvedimento che ritiene ingiusto e decide di utilizzare la funzionalità di “appello” per dire quanto schifosi e servi del potere siano i moderatori che l’hanno espulso e quanto la loro istanza sia una fogna di conformismo, è comprensibile che i moderatori intendano quell’esternazione come un’implicita rinuncia all’appello...

Ad oggi la quasi totalità dei provvedimenti all’interno dell’istanza mastodon.uno riguardano la sospensione di utenze di spam

  1. I messaggi contrassegnati come “sensibili” sono pochissimi e se inizialmente riguardavano qualche immagine di nudo ultimamente sono quasi tutti legati a immagini che mostrano scene di guerra

  2. Non vi sono praticamente utenti contrassegnati come “sensibili” in quanto se vi sono problemi con le loro immagini, gli si spiega che bisogna usare il content warning (l'avviso di contenuto disponibile a ogni utente Mastodon per contrassegnare le immagini in un messaggio o l'intero messaggio)

  3. Il silenziamento dell’utente avviene solo quando un utente con delle criticità non troppo gravi viene redarguito senza successo. In tal caso, il silenziamento diventa un modo per incentivare l’utente a rispondere

  4. La cancellazione dei contenuti problematici è l’unico provvedimento non reversibile e ogni volta che ne viene fatta una si tratta di un piccolo insuccesso, perché indica che le regole dell’istanza non sono state probabilmente espresse con la dovuta chiarezza. Ultimamente comunque è avvenuta molto di rado (ed ha quasi sempre coinvolto utenti che sono stati poi espulsi o che se ne sono andati spontaneamente)

  5. La sospensione di utenti, come già detto, avviene quasi soltanto per i profili di spam e avviene entro cinque/dieci minuti dall’iscrizione. Le altre volte in cui viene praticata è in presenza di utenti che pubblicano contenuti problematici ma non rispondono alle numerose sollecitazioni dei moderatori.

Il clima dell’istanza mastodon.uno è per noi una conferma del fatto che regole chiare e uno staff rapido nell’intervenire possano mitigare il rischio di derive spiacevoli e consentano di togliere quelle tossicità che hanno contraddistinto i social commerciali negli ultimi anni.

La moderazione verso le altre istanze

Un’istanza tuttavia non è una bolla ma, come già detto, una comunità interconnessa con altre comunità; la moderazione non può quindi prescindere da un’analisi del contesto linguistico, tecnologico e culturale nel quale è immersa l’istanza.

Se le regole e la moderazione possono dare a una comunità la forma che si ritiene migliore per liberare l’espressione degli utenti e favorirne le relazioni reciproche, questo diventa molto più difficile quando un numero smisurato di utenti con cui è possibile interagire si trova fuori dal perimetro entro il quale valgono le regole dell’istanza e questo è proprio il caso del Fediverso, ma è anche ciò che rende il Fediverso così interessante rispetto a qualsiasi altro ambiente digitale di socializzazione!

Tentativi di fissare alcune linee guida volontarie

Come già detto, Mastodon è il software che ha avuto la maggior risonanza mediatica, quello su cui “risiede” il maggior numero di iscritti del Fediverso e quello il cui staff di sviluppo ha avvertito prima di tutti l’esigenza di proteggere il proprio marchio da minacce reputazionali provenienti dalla comunità degli utilizzatori.

Mastodon è software libero e pertanto chiunque, nel rispetto delle condizioni di attribuzione e di licenza d’uso, può utilizzarlo liberamente per farci ciò che vuole. D’altronde, il rischio reputazionale che ne consegue è alto: per fare un esempio, un’istanza Mastodon dedita allo scambio di foto e video di abusi su minori, comporterebbe un danno di immagine importante per lo staff di sviluppo, danno che potrebbe essere utilizzato da chiunque desiderasse distruggere lo sviluppo della comunità di utenti. Benché tentativi del genere siano già avvenuti, la comunità dei giornalisti non è (quasi) mai caduta nella trappola di equiparare lo strumento all’uso che se ne può fare, ma per mitigare questo tipo di problemi lo staff di Mastodon ha elaborato una sorta di patto (il cosiddetto Mastodon Server Covenant) tra tutti i server che vogliono aderire per mantenere un livello etico (oltre che tecnologico, con aggiornamenti e livelli di servizio elevati) adeguato, promuovendo una moderazione attiva contro il razzismo, il sessismo, l'omofobia e la transfobia.

Oltre al Mastodon Server Covenant, un peso particolare sul fediverso hanno anche i termini di servizio di MastoHost, il servizio di hosting gestito più utilizzato nel Fediverso. Questi TOS sono ancora più restrittivi rispetto a quelli del Mastodon Server Covenant e costituiscono un freno significativo, dal momento che le soluzioni MastoHost sono sicuramente tra le più semplici per gestire un’istanza Mastodon con molti utenti.

Vi sono poi alcuni tentativi di trovare punti di contatto minimi per regolare la moderazione delle istanze: per esempio, l’amministratore dell’istanza qoto.org, particolarmente insofferente alle limitazioni e ad alcune dinamiche ha proposto un patto alternativo, la cosiddetta UFoI, Federazione Unita delle Istanze, che segnaliamo solo come curiosità, anche perché non ha riscosso molto successo in termini di adesioni.

Resta il fatto che, tranne alcuni esempi (piuttosto disgustosi) di istanze internazionali, è molto difficile che le istanze normali tengano comportamenti divergenti rispetto alle linee guida ricordate in precedenza.

Pertanto i motivi che possono provocare tensioni, silenziamenti o sospensioni di singoli utenti o di tutta l’istanza sono determinati dalla “compatibilità” delle altre istanze o di alcuni utenti con il “clima dell’istanza”. La compensazione tra la sensibilità degli utenti “interni” e quelli “esterni” è lo sforzo più grande che i moderatori di un’istanza devono compiere per rendere “armonica” la propria presenza nel fediverso, ma tutto questo non è sempre possibile. Gli ostacoli maggiori sono dovuti per lo più ad alcuni “disallineamenti” tra istanze che, semplificando molto, possono essere di diversa natura:

  1. disallineamenti dovuti alla diversa tipologia delle istanze (generaliste, tematiche, locali, etc)

  2. disallineamenti dovuti al differente software utilizzato dalle istanze

  3. disallineamenti dovuti al sostrato culturale/ideologico dell’istanza

Disallineamenti dovuti alla diversa tipologia delle istanze

Mastodon.uno ha da sempre voluto rimarcare la propria natura generalista, laddove generalista non significa solo “non-tematica” o “non-locale” ma vuole acquisire il significato di istanza “aperta a chiunque” (con le dovute eccezioni di cui sopra…), un’istanza cioè nella quale non è necessario appartenere a una particolare città o nutrire un determinato interesse o sposare un preciso orientamento ideologico, ma che consenta al maggior numero di utenti di “stare bene”.

Per ottenere questo sono necessari alcuni accorgimenti di carattere limitativo anche verso le istanze esterne. Questi accorgimenti si esprimono attraverso le seguenti limitazioni verso gli utenti esterni:

  1. defederazione delle istanze che favoriscono espressamente suprematismo, razzismo, omofobia, pornografia infantile, pornografia violenta, terrorismo, genocidio, etc

  2. silenziamento delle istanze che hanno mostrato di tollerare sistematicamente alcuni dei comportamenti precedenti

  3. defederazione o silenziamento delle istanze che favoriscono lo spam pubblicitario, il flooding (pubblicazione di “troppi” messaggi) e i bot

  4. silenziamento di istanze che non tengono a freno i propri utenti in merito a comportamenti molesti diretti ai membri della nostra istanza

  5. ban degli account che pubblicano solo contenuti problematici (quelli di cui al punto a e c)

  6. ban degli account che tengono comportamenti molesti diretti ai membri della nostra istanza

  7. silenziamento degli account che pubblicano “anche” alcuni contenuti problematici (quelli di cui al punto a e c)

  8. silenziamento degli account che praticano flooding o che tengono frequentemente e insistentemente comportamenti molesti di lieve entità (interagiscono solo per contraddire maleducatamente l’interlocutore, rispondono con Gif sprezzanti)

  9. eliminazione dei messaggi problematici (quelli con contenuti ricordati nei punti a, c ed f)

Questa linea di condotta presenta diverse ricadute positive per una istanza generalista:

  • ampliamento dei limiti di età e di sensibilità dell’utenza di riferimento

  • possibilità di visualizzare la timeline a monitor anche in luoghi pubblici, senza provare imbarazzo (quei contenuti che vengono definiti NSFW, not safe for work…)

  • possibilità di escludere buona parte dei motivi di disagio che provengono da alcuni contenuti pubblicati e tollerati sui social network come Twitter o Facebook

Naturalmente quste scelte determinano anche alcune limitazioni:

  • diventa difficile seguire le conversazioni nelle quali c’è un messaggio eliminato o il messaggio di un utente bannato, perché quel messaggio non verrà visto dall’utente di mastodon.uno e, soprattutto, la conversazione risulterà “mutila”. L’unico modo per seguire la conversazione è “uscire” dalla propria timeline e visualizzarla da web

  • alcuni utenti del fediverso sembrano non esistere

  • non è facile esplorare pienamente dal proprio account mastodon.uno tutta la pornografia disponibile sul fediverso :–)

  • l’account di mastodon.uno sfortunatamente non consente di interagire liberamente con terroristi, pedofili, suprematisti e criminali

Se l’ultimo punto vi sembra costituire una limitazione spiacevole, allora forse quando vi siete iscritti non avete còlto le sfumature che trasparivano dal nostro regolamento: avete mai pensato che mastodon.uno non sia l’istanza giusta per voi?

Quanto alla pornografia, non abbiamo nulla in contrario, ma confermiamo che l’account mastodon.uno non è il più adatto per godersi il pornoverso.

Riguardo alle prime due limitazioni tuttavia siamo consapevoli che l’utente di mastodon.uno possa ritenere disagevole il non poter seguire una conversazione, ma questa eventualità si verifica assai di rado. Gli utenti bannati su mastodon.uno ma ancora attivi nel fediverso sono molto pochi, nell’ordine di una decina, e il ban spesso ha una durata limitata.

Disallineamenti dovuti al differente software utilizzato

In alcuni casi alcuni software del Fediverso possono generare messaggi non facilmente intellegibili per gli utenti Mastodon; in altri casi gli amministratori di istanze basate su software diversi non hanno strumenti di moderazione adeguati; altre volte ancora alcuni messaggi possono risultare così lunghi da occupare una ventina di schermate della timeline; altre volte, i meccanismi di pubblicazione di alcune istanze portano alla pubblicazione di decine e decine di messaggi nell’arco di pochi secondi.

In casi del genere diventa necessario silenziare alcuni account perché creerebbero un disagio notevole sulla timeline generale.

A causa di strumenti di moderazione quasi mai interoperabili, inoltre, un’istanza potrebbe non accorgersi in tempi rapidi della pubblicazione di tanti contenuti problematici e questo potrebbe determinare una defederazione dell’istanza poco reattiva.

Per esempio, un gruppo di utenti potrebbe iscriversi a un’istanza Friendica per molestare altri utenti di un’istanza Mastodon. Le segnalazioni degli utenti mastodon però non giungerebbero mai all’amministratore di Friendica che potrebbe non intervenire mai sui propri utenti. Se questi attacchi fossero frequenti e ingestibili, a quel punto gli amministratori dell’istanza mastodon potrebbero addirittura trovarsi costretti a defederare cautelativamente l’intera istanza, in attesa di riuscire a mettersi in contatto con l’amministratore di Friendica

Disallineamenti dovuti al sostrato culturale/ideologico

Per spiegare bene cosa vogliamo intendere, presenteremo un esempio realistico che rappresenta bene come alcuni problemi di “compatibilità” accettabili possono diventare critici in base all’intensità e alla frequenza con cui si verificano.

Mastodon.uno è un’istanza laica e, sebbene tenda a essere piuttosto permissiva nei confronti di alcune espressioni blasfeme, come le bestemmie “espressive”, ha spesso posto dei limiti forti alla blasfemia come strumento per offendere la sensibilità religiosa di alcuni utenti.

In alcune istanze tuttavia, la bestemmia non viene solo considerata una libera manifestazione espressiva, ma un irrinunciabile espressione di orgoglio identitario; inotre vengono spesso favorite tutte le possibili combinazioni figurative che portino a risultati blasfemi.

Questa differenza di approccio rende incompatibile la presenza di alcuni messaggi nella timeline generale di mastodon.uno e, nel caso di alcuni utenti particolarmente compulsivi, rende necessario il silenziamento di quegli utenti.

Sappiamo che questa nostra attenzione verso la sensibilità di alcuni nostri utenti costituisce una “vulnerabilità” che può essere usata per minare la fondatezza del nostro approccio alla moderazione e può essere utilizzata per creare veri e propri paradossi (“un’istanza laica che punisce le bestemmie è in realtà un’istanza confessionale che finge di essere laica. E questo dimostra che a mastodon.uno piace censurare!”), ma sinceramente non abbiamo ancora trovato un modo per superare questo tipo di paradossi.

Di fronte a questi comportamenti abbiamo praticato strategie (lo ammettiamo) non sempre coerenti, utilizzando di volta in volta gli strumenti messi a disposizione di Mastodon, ma cercando di applicare il principio base di un amministratore di istanza: bilanciare il mantenimento di “un buon clima” con le necessità di consentire “il massimo ricambio d’aria”.

Infatti, seppur comprendiamo la perplessità di alcuni utenti, facciamo notare che molti di quegli utenti che sembrano avere un approccio provocatorio, sono effettivamente provocatori: non solo sono perfettamente consapevoli che il loro comportamento avrà ripercussioni su mastodon.uno, ma spesso cercano deliberatamente l’occasione per farsi bannare e, aprendo una serie di discussioni sulla presunta vocazione censoria di mastodon.uno, attirare l’attenzione su se stessi e massimizzare la propria visibilità.

Il problema dei disallineamenti presenta perciò un impatto piuttosto basso che tuttavia può aumentare in base alla presenza di utenti più versati alla provocazione e alla polemica.

.uno contro tutti e guerre tra istanze

Il problema più grande però si verifica quando un’istanza A che condivide valori diversi da un’istanza B, diventa un ambiente favorevole alla proliferazione di utenti ostili all’istanza B.

A questo proposito, l’istanza mastodon.uno ha spesso dato l’impressione di mostrare un atteggiamento vittimista o, d’altra parte, di sottovalutare il fatto che, “se tanti utenti ce l’hanno con l’istanza, forse un motivo c’è”; noi però riteniamo che alcune circostanze sistemiche aiutino a fare luce su questa percezione:

  1. effetto moltiplicatore: mastodon.uno è l’istanza italiana più grande per numero di utenti e perciò gli utenti che hanno avuto problemi con mastodon.uno sono fisiologicamente di più rispetto a quelli che hanno avuto problemi con altre istanze

  2. entità del danno percepito: un utente che si veda tagliato fuori da un’istanza da 70.000 utenti può sentirsi piuttosto danneggiato e risentito rispetto a essere escluso da un’istanza da 1.000 utenti

  3. acceleratori del contagio: utenti ostili a mastodon.uno (chi vuole “vendicarsi” da vecchi provvedimenti disciplinari, chi ha problemi con le istanze “troppo grandi”, chi non ritiene abbastanza etico il suo approccio, chi prova antipatia per i suoi moderatori, chi vuol vedere di nascosto l’effetto che fa...) in cerca di solidarietà presso altre istanze cercheranno di fare leva su eventuali diversità di valori rispetto all’istanza mastodon.uno per trasformare quella diversità in una possibile trincea

  4. ostilità che scala a livello di istanza: quando la trincea è stata tracciata diventa più facile sviluppare una narrazione polarizzata in cui c’è da una parte l’istanza mastodon.uno e dall’altra “la nostra istanza” o “istanze come la nostra” e a quel punto, ogni difetto trovato per mastodon.uno diventa un punto di merito per la propria istanza.

Se pertanto le lamentele di mastodon.uno verso alcuni utenti ostili e ad alcune istanze compiacenti sono apparse improntate al vittimismo -e sappiamo bene che è sembrato proprio così- vogliamo far riflettere sul fatto che mastodon.uno più di tutte le altre istanze si presta ad essere oggetto di attacchi, ma questo non è legato né alla presunta “cattiveria” di chi ci attacca, né alla nostra presunta “spregevolezza” nel quadro degli attori del Fediverso italiano, ma solo a fattori “numerici”.

Naturalmente a volte si verificano anche situazioni al limite del patologico laddove alcuni ex moderatori di mastodon.uno dicono peste e corna di mastodon.uno ad alcuni utenti mastodon.uno per “strapparli” a mastodon.uno e portarli nella propria istanza (e nel proprio “gruppo di supporto” matrix) per trascorrere parte del proprio tempo a… parlare male di mastodon.uno. Ma queste vicende sfuggono alla presente trattazione perché non riguardano tanto la sociologia del Fediverso quanto la psicologia di alcuni individui.

Come abbiamo visto, il numero di provvedimenti presi contro certi utenti e i “disallineamenti dovuti al sostrato culturale/ideologico” possono alimentare un percorso che conduce a una vera e propria ostilità tra due istanze.

I rapporti tra le istanze del Fediverso italiano e l’approccio di mastodon.uno

Mastodon.UNNO

No, mastodon.uno non è mai stata la prima istanza del fediverso italiano ma è stata la prima istanza italiana a voler creare un ambiente generalista e non connotato politicamente, guardando con spirito di emulazione all’approccio adottato da molte delle istanze internazionali più inclusive, prima tra tutte mastodon.social.

Il numero straordinario di utenti che si sono iscritti nella nostra istanza e la loro natura meno caratterizzata rispetto al passato delle altre istanze, che ha anche contribuito a cambiare gli equilibri demografici del Fediverso italiano (la comunità geek o quella anarchica costituivano gran parte del nucleo originario, mentre oggi la gran parte della popolazione è costituita da utenti molto meno caratterizzati), è probabilmente dovuto a questa nostra scelta ma l’arrivo di tutti questi nuovi utenti è stato visto come una specie di invasione unna e noi siamo consapevoli di questa percezione, ma probabilmente ci sfuggono ancora alcune implicazioni.

Volenti o meno, in questo momento, occupiamo una posizione così tanto rilevante nel Fediverso italiano che dobbiamo fare i conti con il nostro peso e dobbiamo essere ancora più consapevoli di quanto sia urgente rivalutare frequentemente alcuni dei provvedimenti assunti verso certi utenti che magari con il loro pessimo carattere e le loro tossicità si sono meritati ban e silenziamenti, ma che credono nel Fediverso e, magari in modi che non condividiamo o in cui non crediamo, operano per il suo sviluppo.

La critica degli utenti verso altre istanze

Ogni utente ha il diritto di criticare altre istanze, ma la critica ripetuta e ossessiva verso un’istanza è un atteggiamento che non abbiamo mai ritenuto accettabile. Quando ci siamo accorti che alcuni nostri utenti avevano iniziato a criticare altre istanze abbiamo sempre avuto questo approccio:

  • verifica del problema

  • valutazione sulla portata generale (impatta sui nostri utenti?) o particolare (riguarda solo chi se ne lamenta?) del problema

  • tentativo di contribuire alla risoluzione del problema, anche prendendo contatto con gli amministratori dell’altra istanza

Una volta giunti alla terza fase, che il problema sia risolubile o meno, l’utente viene sempre invitato a non proseguire le sue tirate contro l’istanza, Infatti:

  • se il problema è stato risolto, allora non ha senso rivangare il passato

  • se il problema non è risolvibile (ricade nella legittima diversità tra istanze) o non è un problema, allora non ha senso continuare a discuterne.

Lasciare che un utente iscritto alla propria istanza critichi continuamente un’altra istanza è infatti un comportamento irresponsabile, sia nel senso della vigliaccheria sottesa (lasciare che siano gli utenti a criticare, invece di prendere direttamente posizione come amministratori), sia nel senso dell’incapacità di valutare l’impatto negativo di quelle polemiche (potenzialmente irrisolubili) per il clima degli utenti di tutto il Fediverso.

Se si ritiene che un’istanza abbia un’influenza negativa, allora è sempre possibile silenziarla o defederarla, ma alimentare un clima di ostilità è inaccettabile.

Se gli amministratori di istanza non tengono a freno le tossicità che i propri utenti rilasciano nel fediverso, essi vengono meno a quel ruolo fondamentale che vede negli amministratori, anche quelli delle istanze monoutente, il perno dello sviluppo sostenibile del Fediverso e del suo clima.

Prese di posizione degli amministratori verso altre istanze

Qualcosa del genere va considerato riguardo alle “schermaglie” tra amministratori di istanza.

Noi riteniamo che le prese di posizione “ufficiali” degli amministratori di un’istanza contro altre istanze o verso i rispettivi amministratori siano legittime, ma abbiamo dovuto riscontrare che queste generano gravi conseguenze sul clima generale.

In passato noi amministratori di mastodon.uno abbiamo espresso critiche negative verso altre istanze, soprattutto in base alla nostra sensibilità, alla nostra valutazione di episodi che abbiamo ritenuto tossici o gravi, ma soprattutto perché eravamo convinti che quelle istanze fossero inadeguate e inospitali per la maggior parte dei nuovi utenti, quelli che non sapevano cosa avrebbero già trovato, ma che piuttosto assaggiavano il Fediverso per la prima volta. Istanze che aumentavano il rischio di abbandono dei nuovi utenti.

Per usare una metafora culinaria, a chi vuole assaggiare per la prima volta la cucina italiana, non è opportuno far assaggiare le milze in padella con la salvia e l’agresto, ma è meglio servire delle tagliatelle al ragù. Alla vista delle interiora, l’avventore potrebbe pensare che tutta la cucina italiana sia una cucina povera a base di frattaglie e strane salse: potrebbe apprezzare, ma più probabilmente potrebbe ritenere i sapori della cucina italiana troppo forti.

Se queste erano le motivazioni che ci hanno spinto a esprimere quelle valutazioni, possiamo dire, con il senno di poi, che abbiamo sbagliato. Le nostre critiche erano basate su presupposti scorretti e l’esperienza degli anni successivi ci ha dimostrato che il tasso di persone che si alzano da tavola e scappano via è molto meno legato quanto sembri al tipo di piatti serviti, quanto più ad aspetti che per noi (noi abituati alla cucina italiana) sono meno importanti: il tempo per raggiungere il ristorante (velocità del software), presenza di rampe e bagni accessibili (ergonomia almeno passabile), un menù facile da leggere (timeline? chi ha detto timeline?), forchette comode e coltelli taglienti (funzioni di ricerca decenti)… Fuor di metafora, tutti problemi di natura logistica che non dipendono dalla singola istanza.

Ora, queste nostre prese di posizione non hanno probabilmente dato un contributo utile agli utenti, ma soprattutto hanno contribuito a creare onde lunghe costituite da reazioni polemiche che non sono mai realmente finite, neanche ora che il fediverso italiano è cresciuto esponenzialmente.

Le recenti critiche sul Fediverso italiano

Le più importanti critiche al Fediverso italiano che abbiamo letto in questi giorni a proposito di una conflittualità troppo alta che ne peggiora l’esperienza d’uso sono state espressamente rivolte verso di noi, in merito all’impatto che avrebbe la nostra politica di ban e silenziamenti.

La nostra valutazione è che queste critiche sopravvalutano esageratamente il numero di questi provvedimenti, lasciano trapelare l’eccessivo autocompiacimento dell’autore, spesso non colgono l’obiettivo, mostrano una certa incompetenza degli strumenti di moderazione e si concentrano sulla predisposizione rancorosa e ossessiva di alcuni personaggi piuttosto irrilevanti nell’ecologia del Fediverso.

Certe soluzioni suggerite inoltre non contribuirebbero né a un miglioramento del Fediverso né costituirebbero un freno a certi comportamenti: l’idea del “museo della vergogna: un account di istanza che pubblica tutte le conversazioni più rancorose contro mastodon.uno…” sarebbe sicuramente divertente anche per noi, ma (al di là delle implicazioni di carattere morale) diventerebbe un pessimo esempio di amplificazione del rancore.

Malgrado questo abbiamo apprezzato alcune analisi, anche quelle sulla moderazione, perché potrebbero rappresentare bene come lo scenario appaia all’esterno.

In particolare accettiamo questo invito:

Ma la cosa più importante è che mastodon.uno imparasse a gestire le crisi in maniera meno dilettantesca”

Ovviamente siamodilettanti” (nessuno ci paga per il lavoro che facciamo...), ma, altrettanto ovviamente, non crediamo affatto di esseredilettanteschi” (ma in fondo, se lo fossimo come potremmo accorgercene?).

Ma se questa è l’impressione avuta da un utente che, pur con i suoi pregiudizi e le sue lacune tecniche, ha mostrato una attenta capacità di analisi, allora dobbiamo sentire la responsabilità di migliorare alcune nostre iniziative di carattere comunicativo e gestionale, o più precisamente, cercheremo di dare alle nostre future iniziative di carattere gestionale una copertura comunicativa più mirata e trasparente rispetto a quella che abbiamo offerto finora.

Soprattutto cercheremo di prestare una maggiore attenzione ai riscontri dei nostri utenti, ma anche ai riscontri di quegli utenti esterni che, pur non facendo parte della nostra istanza, sono ormai anch’essi parte della nostra comunità e che contribuiscono a rendere la nostra stessa comunità più diversa, più stimolante, più interconnessa e quindi più viva.

Dobbiamo dare credito a ciò che è dovuto: Mastodon ha dato vita al Fediverso e ha aperto lo spazio a molte persone. Come piattaforma, ha trasformato il social networking federato, portando milioni di utenti attivi, centinaia di app e molte nuove piattaforme nella rete. La rete non sarebbe potuta crescere senza di essa.

Il punto è che ci sono molti miti e voci che girano tra gli utenti di Mastodon e che fraintendono o falsificano le informazioni sulla piattaforma. Nell'interesse di correggere le informazioni su un gran numero di cose abbiamo stilato un elenco dei miti più diffusi su #Mastodon.

Mito n. 1: Mastodon non ha algoritmi, perché gli algoritmi sono cattivi.

Mito: le timeline di Mastodon sono migliori, perché non hanno algoritmi che influenzano ciò che si vede. Al contrario, i post vengono visualizzati in ordine cronologico, man mano che l'account viene a conoscenza dei nuovi post.

Fatto: questo mito è complicato perché confonde diverse cose. Quando si parla di #algoritmi sociali, in genere ci si riferisce alle scatole nere che Facebook e Twitter utilizzano per aumentare il coinvolgimento, la tossicità. L'enfasi è negativa perché si tratta di una pratica adottata dai network “cattivi” per:

  • tenere le persone sulle loro piattaforme sempre più a lungo

  • spingere gli utenti in bolle che rafforzano i loro punti di vista (polarizzazione)

  • fornire flussi di contenuti che possano avvallare le narrazioni più estreme.

Il fatto è che nessuna di queste cose avviene su mastodon. Peggio ancora, questa mancanza di comprensione porta le persone a pensare che tutti gli algoritmi siano tutti tossici.

Che cos'è un algoritmo?

La parola Algoritmo significa

“Un insieme di regole o istruzioni finite da seguire nei calcoli o in altre operazioni di risoluzione di problemi”.

Oppure

” Una procedura per risolvere un problema matematico in un numero finito di passaggi che spesso comporta operazioni ricorsive”.

In poche parole, è un processo che segue alcune fasi per produrre un risultato, spesso dati. Non si tratta di una misteriosa procedura “black-box”.

In che modo Mastodon utilizza gli algoritmi?

Che ci crediate o no, il feed cronologico che Mastodon fornisce utilizza un algoritmo molto semplice: ordinare i post in questa timeline in base al timestamp che indica quando un post è stato scritto. Su alcune timeline, come quella federata degli altri server e negli hashtag non compaiono tutti i messaggi, ma l'algoritmo non mostra i messaggi di utenti da altri server che non hanno followers nel server in cui siamo registrati.

Al giorno d'oggi, Mastodon dispone di altri algoritmi, come quello che alimenta i post di tendenza e il feed di Mastodon con articoli di notizie più condivisi. In realtà si tratta solo di ordinare sulla quantità di azioni social e mostrare ciò che nel social sta diventando popolare in un determinato periodo di tempo.

Il fatto è che incolpare gli algoritmi per i peccati delle grandi piattaforme aziendali ignora il fatto che lo strumento in sé è innocuo. Gli algoritmi non sono malvagi se non vengono usati per aumentare la partecipazione e la dipendenza. Quanto alle persone, se gli viene dato il potere di dar voce agli articoli di critica e d'inchiesta, come su mastodon, possono persino sfruttare questi strumenti a proprio vantaggio e rendere più visibile articoli che avrebbero potuto dinire sepolti fra meme e animali pucciosi.

Verdetto: Gli algoritmi non sono né buoni né cattivi, sono solo strumenti per ordinare i dati. Mastodon fa uso di algoritmi molto spesso e sono davvero utili per aiutare la scoperta delle notizie, degli articoli e degli utenti nel Fediverso.

Mito #2: Mastodon dovrebbe evitare le funzioni dei social network più diffusi, perché sono vettori di abusi.

Mito: Alcune persone vorrebbero che Mastodon non adottasse cose come Quote Tweets e Full-Text Search perché sono usate per molestare le persone sulla rete.

Fatto: in questo periodo dell'anno scorso, gli utenti di Twitter migrarono in massa verso Mastodon in risposta all'acquisizione della piattaforma da parte di Elon Musk. Come effetto collaterale, molti di questi nuovi utenti di Mastodon si sono chiesti: “Perché la ricerca è fatta così male? Perché non ci sono le citazioni?

Come hanno risposto le persone?

La risposta da parte di alcuni utenti storici di Mastodon sono state:

Ricerca testo: Mastodon non offre la ricerca full-text, perché potrebbe essere un vettore di abusi! Un molestatore potrebbe semplicemente cercare qualsiasi stato pubblico pubblicato dalle sue vittime. La rimozione di questa funzione protegge gli utenti.

Inoltre:

Citare i Messaggi: Citare altri utenti su Twitter è spesso fatto in modo passivo-aggressivo e può essere incredibilmente tossico per le interazioni tra gli utenti. Non vogliamo essere come Twitter da questo punto di vista.

Molti nuovi utenti hanno letto questi messaggi, hanno fatto del loro meglio per affrontarli e alla fine hanno deciso che Mastodon non faceva per loro.

Come si presenta nella pratica?

Se analizziamo in modo critico Full-Text Search, Quote Toots su Mastodon, emerge un quadro diverso: la piattaforma ha fatto leva sul fatto che le funzioni degli utenti siano state interrotte per anni perchè ritenute tossiche, per non implementarle. Ciò che è particolarmente significativo è che molte piattaforme hanno invece avuto entrambe queste funzioni per anni: Friendica, Pleroma e Misskey e ne hanno beneficiato ampiamente senza ricadute tossiche.

Verdetto: Le persone sono generalmente resistenti al cambiamento e apprensive nei confronti di ciò che potrebbe cambiare radicalmente le dinamiche social in peggio. La maggior parte di ciò che si temeva con la Ricerca sul testo e i Tweet citati è già presente in altre piattaforme da anni, e si riduce in gran parte ad essere delle limitazioni di uso di Mastodon e nel motivo per cui viene considerato negativamente nella prima esperienza dei nuovi utenti.

Mito #3: Mastodon è molto più bello di altri posti!

Mito: Da quando sono passato a Mastodon, mi sono trovato benissimo! Le persone sono amichevoli, più disponibili e più premurose. È molto più bello dell'altro posto da cui provenivo!

Fatto: all'apparenza, questa affermazione sembra molto bella. È una dichiarazione di benessere che riflette il fatto che qualcuno si sta godendo un nuovo posto ed è felice di farne parte. Cosa c'è di sbagliato in questo?

Il problema è la confusione tra causa ed effetto. Potete divertirvi personalmente tuttavia, un'esperienza personale positiva può essere attribuita a una manciata di fattori:

Entrare a far parte del server giusto al momento giusto e trovare le vibrazioni giuste.

Impegnarsi su argomenti di cui le persone in quello spazio vogliono parlare.

Usare un nuovo social in modo diverso da come si usa la vecchia.

Il vetriolo, il bigottismo, il discorso d'odio e altre forme di tossicità esistono anche su Mastodon. La parte davvero sconcertante per i nuovi utenti è che non sanno se stanno entrando in una comunità tossica o meno, finché non ne fanno già parte. Essere nell'istanza sbagliata può assolutamente rovinare l'impressione che una persona ha del resto della rete. Vedi i problemi nella moderazione fra istanze mastodon.

Verdetto: Mastodon (e il #Fediverso in generale) può essere davvero, davvero fantastico. Tuttavia, gran parte dell'esperienza dipende dalle persone con cui si entra in contatto al momento dell'iscrizione, dalle comunità a cui si partecipa e da quanto l'amministratore gestisce responsabilmente il server della comunità tenendolo lontano dalla tossicità di certe persone o istanze.

Mito #4: Mastodon è facile da usare!

Mito: Mastodon è così facile da usare che chiunque può usarlo! Anzi, tutti dovrebbero usarlo!

Fatto: Molte persone nel Fediverso hanno trovato in Mastodon il social più curato, con un design migliore e una maggiore attenzione alla facilità d'uso. Tuttavia, questa prospettiva è relativa al pubblico: rispetto ad altri social del fediverso sembra relativamente più semplice. E in effetti è relativamente più facile da usare rispetto ad altri sistemi e ha introdotto una tonnellata di graziose app per migliorare ulteriormente l'esperienza.

Usabilità da una prospettiva esterna

Purtroppo, per le persone che provengono da altri social è tutto un altro paio di maniche. I nuovi arrivati sono spesso perplessi sul funzionamento del sistema:

L'uso del modulo di ricerca per individuare gli account e i contenuti remoti è estremamente utile, ma non è affatto ovvio.

Prima della ricerca full-text, la scoperta di nuovi contenuti era ridicola. C'erano solo gli hashtag e bisognava sperare che la gente li usasse quando pubblicava qualcosa che ci interessava.

Cercare di interagire con un contenuto remoto su un altro server è ancora piuttosto confuso, se non si sta interagendo con esso dal proprio server. Sì, il popup per interagire e seguire è migliorato molto e non è più necessario copiare e incollare le cose. Il procedimento è ancora sconcertante per chi non lo capisce ancora.

Il problema è che spesso queste persone si lamentano di una UX chiaramente non funzionante.

I nuovi utenti educati dal social da cui stanno fuggendo arrivano e si ritrovano un social “azzoppato”, questo fa si che si arrabbino perché mastodon non è esattamente come Twitter. Molti di questi nuovi utenti finiscono per sentirsi alienati e si allontanano verso Bluesky o tornano a Twitter.

Verdetto: Mastodon è molto più facile da usare di molte piattaforme del Fediverso e sta gradualmente migliorando. È ancora pieno di concetti sconosciuti e di spigoli vivi per i nuovi arrivati. Dovremmo anche ricordare che le cose che a noi sembrano ordinarie potrebbero essere molto diverse per un nuovo utente, e cercare di aiutarlo.

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Mastodon · CC BY-SA 4.0 · Articolo parzialmente estratto e liberamente tradotto dall'articolo di Sean Tilley

Sperimentazione di nuovi messaggi di risposta su Android

Nella ultima versione di Mastodon per Android, si sta testando una nuova funzione volta a frenare l'inutile negatività che deriva dall'essere su Internet. Completi estranei che usano un tono troppo familiare, che offrono consigli non richiesti o che iniziano discussioni che non hanno nulla a che vedere con il problema: tutto questo dovrebbe essere familiare a tutti coloro che usano i social.

Stiamo esplorando diverse strade per affrontare questo problema, ma l'idea che si sta sperimentando oggi è semplicemente quella di ricordare alle persone quando stanno per rispondere a un estraneo. Riteniamo inoltre che, mostrando un po' di informazioni sulla persona con cui si sta per parlare, si possano evitare alcune situazioni imbarazzanti, come spiegare qualcosa a un esperto in un determinato campo.

Inoltre, ricorderemo alle persone quando stanno per rispondere a un post che risale a più di 3 mesi fa. I post risalenti a molto tempo fa raramente fanno parte di una discussione attiva, quindi queste risposte avvengono di solito per errore. Queste funzioni arriveranno presto sulla #app per #iOS, dove si sta attualmente lavorando a un importante aggiornamento delle prestazioni. Se si riveleranno efficaci, le introdurremo anche nell'esperienza web del browser.

In generale, ci impegniamo a garantire che i partecipanti a #Mastodon abbiano una piacevole esperienza di pubblicazione. Sentiamo ripetutamente quanto sia piacevole per le persone venire su Mastodon per avere conversazioni reali con persone reali. E vogliamo assicurarci che le cose rimangano così. Non vediamo l'ora di sapere cosa ne pensate dei nuovi suggerimenti! Fatecelo sapere qui: @amministratore@mastodon.uno

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Mastodon · CC BY-SA 4.0 · Articolo liberamente tradotto da qui

Una nuova esperienza di ricerca e molto altro!

Mentre Mastodon continua a crescere, vorremmo assicurarci di fare tutto il possibile per aiutarvi a connettervi con i vostri amici e i vostri interessi. Soprattutto, vogliamo offrirvi funzioni che rendano molto più facile connettersi con le persone che vi interessano. (questo articolo riprende in parte il comunicato ufficiale).

In questa versione abbiamo rinnovato la ricerca. L'interfaccia per la ricerca è completamente nuova e ispirata all'app Ivory: mentre si digita, un popout fornisce azioni rapide, come ad esempio andare direttamente all'hashtag, cercare solo i profili o, quando si scrive o si incolla un URL, aprire l'URL in Mastodon.

Le ricerche recenti sono ora disponibili per un accesso rapido e i risultati della ricerca sono a scorrimento infinito. Abbiamo reso più intuitiva la ricerca dei profili delle persone, per cui ora è possibile trovare le persone in base alle parole della loro biografia e non solo al loro nome. Per rendere più facile distinguere i risultati che state cercando da imitatori o bot di terze parti, ora i link verificati appaiono in modo evidente nei risultati della ricerca. Serve verificare il proprio account inserendo un link nel proprio sito web, qua le istruzioni: verifica.

La novità più interessante è che per la prima volta è possibile cercare i post di tutti i server con una semplice parola chiave (funziona solo su istanze con”Elastic Search” abilitato). Supportiamo un'ampia gamma di operatori per aiutarvi a restringere la ricerca, ad esempio per recuperare solo i post che hanno un link incorporato, o un sondaggio, o che provengono da un utente specifico, o che sono stati pubblicati tra date specifiche o scritte in italiano. Di conseguenza, abbiamo rielaborato le impostazioni relative alla privacy in un unico punto, in modo da poter controllare se si desidera che i propri post appaiano nella ricerca o nella pagina Esplora: entrambi devono essere attivati altrimenti il proprio profilo non potrà comparire nelle ricerche.

Sono stati anche perfezionati e modificati molti dettagli dell'interfaccia web di #Mastodon, come l'aggiunta di più indicatori di discussione, rendendo più belle le anteprime degli articoli e rimuovendo il ritaglio dalle anteprime delle immagini. Le modifiche più importanti riguardano il flusso di iscrizione e ciò che gli utenti vedono la prima volta che effettuano il login dopo l'iscrizione. I test sugli utenti ci hanno aiutato a identificare le aree in cui gli utenti si perdono durante l'iscrizione, quindi abbiamo aggiunto indicatori di progresso per guidare gli utenti attraverso il processo di iscrizione in più fasi e abbiamo riscritto il testo e le etichette per renderli più intuitivi. Al momento dell'accesso, l'utente viene indirizzato verso i primi passi consigliati, che comprendono la compilazione del profilo, il seguire le persone, la creazione del primo post e la condivisione del profilo al di fuori di Mastodon. Dopo aver implementato queste modifiche sui nostri server, abbiamo notato un aumento del numero medio di profili seguiti da un nuovo utente, passato da 2,6 a 6,8. Questo numero è uno dei principali indicatori del successo di Mastodon. Questo numero è uno degli indicatori principali di un onboarding di successo, poiché il feed della home è il punto centrale di Mastodon. Per fare un confronto, il numero medio di profili seguiti da un nuovo utente dopo l'iscrizione tramite l'app ufficiale per Android è di circa 8.

E' stata rinnovata l'esperienza di interazione quando si è disconnessi. Quando le persone approdano su un server Mastodon diverso dal proprio – ad esempio, seguendo un link condiviso attraverso un instant messenger – si ritrovano su un sito web che non sa chi sono e quindi non può consentire loro di eseguire alcune azioni che possono eseguire attraverso l'interfaccia di accesso. Per eseguire tali azioni, dobbiamo riportarli all'interfaccia di accesso. In precedenza, abbiamo sopravvalutato la frequenza con cui si sarebbe verificato questo scenario per chi si trovava sul proprio server Mastodon ma non aveva effettuato il login e abbiamo enfatizzato eccessivamente l'opzione di login. Allo stesso tempo, abbiamo offerto istruzioni su come raggiungere un determinato profilo o post nel server o nell'#app Mastodon dell'utente, copiando e incollando gli URL nella casella di ricerca, il che ha finito per creare confusione e per essere percepito come eccessivamente complicato. Nella nuova esperienza, viene chiesto all'utente di digitare il dominio della propria “casa” Mastodon e viene offerto il completamento automatico durante la digitazione, per poi essere reindirizzati al post o al profilo in questione nella propria interfaccia di accesso.

Tutti questi cambiamenti sono disponibili da subito su mastodon.uno. Siamo entusiasti di potervi offrire questi importanti miglioramenti oggi e abbiamo molte altre novità che vorremmo apportare in futuro. Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto e continuano a sostenerci su Liberapay. Ci permettete di continuare a investire e a costruire nuove esperienze su #MastodonUno.

Altri cambiamenti

Abbiamo cambiato molte cose, ma ecco alcune delle nostre preferite...

  • I risultati della ricerca ora caricano più risultati man mano che si scorre, proprio come gli altri feed
  • I risultati della ricerca sono generalmente migliori sotto molti aspetti tecnici.
  • I boost non inquinano più la scheda Messaggi e risposte sui profili
  • Gli amministratori del server e i fruitori di ruoli personalizzati hanno nuovi badge sui loro profili
  • Le schede delle pagine linkate hanno un nuovo design con più dettagli
  • I sondaggi hanno finalmente un pulsante per visualizzare i risultati senza votare
  • Le immagini e i video non vengono più ritagliati a 16:9 nei feed
  • La schermata di modifica del profilo è stata rinnovata
  • Nuova scheda Privacy e Copertura Per personalizza il modo in cui vuoi che il tuo profilo e i tuoi post vengano trovati.
  • I menu a tendina hanno un aspetto più fresco, le opzioni pericolose sono colorate di rosso
  • Il bot è sparito, ora è il profilo “Automatizzato”.
  • I media con testo alternativo ora presentano il badge ALT
  • Le catene di risposte sono ora collegate da linee per una lettura più agevole
  • La ricerca è ora più facile da trovare sugli schermi piccoli
  • Cliccando sui nomi utente nelle biografie delle persone non si esce più dall'interfaccia
  • I messaggi diretti ora si chiamano menzioni private per coerenza
  • Le timeline locali e federate sono state spostate nei “Feed dal Vivo”
  • Nuova opzione per non vedere i post dei propri elenchi nel Feed iniziale
  • Gli hashtag alla fine dei post ora vengono visualizzati come una barra di hashtag
  • Risoluzione e qualità più elevate per le immagini e i video caricati
  • Tanti piccoli aggiustamenti cromatici e tipografici per rendere Mastodon più elegante
  • Molte ottimizzazioni e miglioramenti delle prestazioni

Grazie per aver sostenuto Mastodon.uno

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Mastodon · CC BY-SA 4.0 · Articolo liberamente tradotto da qui

Gli hashtag sono ovunque al giorno d'oggi. Se si usi #Mastodon, #Pixelfed, Twitter, Facebook, Instagram o altri social network, non si può evitare di vedere gli hashtag. Anzi, alcuni li usano addirittura a voce. Può capitare a cena che qualcuno degli ospiti possa apprezzare il cibo esclamando “hashtag buonissimo”.

Gli hashtag consentono di seguire un evento, come Olimpiadi, e mondiali sportivi. Basta cercare quell'hashtag dell'evento per ottenere tutto ciò che le persone hanno pubblicato sull'argomento, anche se non le si segue.

Gli hashtag aiutano anche a creare azioni pubbliche, come nel caso della campagna #MeToo. Ciò ha contribuito notevolmente a promuovere il potenziale di cambiamento per le donne, per denunciare molestie e aggressioni sessuali sul posto di lavoro.

Inoltre, gli hashtag possono creare consapevolezza per problemi poco trattati come ad esempio, nella settimana dell'autismo e se questo diventa “hashtag di tendenza”, guadagna una grande popolarità online e quindi maggiore consapevolezza.

Non c'è dubbio che gli hashtag siano una forza positiva. Possono informare, educare e contribuire a cambiare in meglio il mondo in cui viviamo.

Ma anche gli hashtag hanno i loro problemi.

Cinque problemi con gli hashtag

  1. Le persone fanno un uso eccessivo degli hashtag. Quando un post sui social è pieno di hashtag, diventa difficile da leggere. Poiché gli hashtag compaiono come link, possono disturbare la leggibilità. Riempire un messaggio con diversi hashtag diminuisce di fatto le possibilità che le persone si interessino all'articolo.

  2. Molte persone trovano gli hashtag fastidiosi. Anche se sono popolari, gli hashtag sono spesso fuori luogo e fastidiosi perché appaiono irrilevanti. Un hashtag molto usato è #Football. Per la maggior parte delle persone è inutile perchè sapere cosa sta succedendo a con il football NFL è irrilevante visto che si tratta di uno sport così poco diffuso in Italia. L'hashtag Football infatti comprende sia quello americano che quello Europeo, ma anche in altri paesi. Gli hashtag vaghi sono comuni, così come quelli altamente specifici che nessuno, a parte l'autore, sa cosa significhino realmente. L'uso così poco accurato degli hashtag infastidisce le persone.

  3. Gli hashtag possono essere dirottati. Un'analisi sugli hashtag utilizzati in gruppi ambientalisti ha rilevato che un hashtag veniva spesso usato dall'industria per promuoversi, ed è stato usato dai promotori di campagne per sminuire o diffamare gli attivisiti. Oppure usato da dei bot con il compito di abusare dell'hashtag estraendono il suo valore originario.

  4. Gli hashtag polarizzano. È dimostrato che gli hashtag accentuano l'effetto “camera dell'eco” dei social network sopratutto quando le persone usano solo hashtag popolari e il traffico sull'argomento diventa più una grande lite collettiva per scaricare il proprio livore che discutere dell'argomento stesso. Di conseguenza, una volta utilizzato l'hashtag, la discussione online sui social network diventa una rissa polarizzante.

  5. Gli spammer amano gli hashtag. Gli hashtag, soprattutto quelli di tendenza o che hanno un andamento regolare (come quelli relativi a specifici giorni della settimana), attirano gli spammer. Ciò significa che i loro messaggi possono essere visti da migliaia di persone che altrimenti non sarebbero accessibili a causa dei filtri antispam delle e-mail. Quando si iniziano a usare gli hashtag, ci si espone a ricevere spam, e questo è uno dei motivi per cui molte persone non amano gli hashtag.

Gli hashtag sono quindi morti? Probabilmente no. Ma il loro valore si è limitato di molto.

Ciò significa che serve pianificare attentamente l'uso degli hashtag. Non si tratta di parole aggiuntive che potete aggiungere ai vostri post sui social media in modo “casuale”. L'uso degli hashtag richiede una riflessione, un'analisi delle potenziale dispersione su hashtag troppo usati e una considerazione dell'impatto che gli hashtag avranno se sono troppo di nicchia/sconosciuti.

Ad esempio su mastodon.uno è meglio usare #UnoSport che #sport così si avranno tutti i messaggi che uniscono le varie anime dalla community https://mastodon.uno e che parlano di sport molto seguiti da noi. Inutile sottolineare che rimane consigliabile usare anche l'hashtag #Sport per diffondere su tutto il fediverso anche se il rischio che presto si riempia di spammer e bot è alto. E' bene quindi utilizzare hashtag in modo granulare: 1. il popolare hashtag multilingue come #Football per temi molto popolari 2. un hahstag in lingua come #Calcio 3. Infine un piccolo hashtag d'istanza come #UnoCalcio che col tempo possa diventare un magazine di notizie costanti che si potrà seguire dal proprio account. Ci sono anche esempi di hashtag simpatici come #UnoFootallClub che unisce un po' di appassionati italiani di calcio internazionale.

Questi suggerimenti fanno parte dei continui micro-aggiustamenti di mastodon e in particolare di #MastodonUno che con i suoi 70mila iscritti fa parte di una avanguardia comunicativa unica in Italia e fra le più grandi al mondo.

#M1Tutorial

Mastodon.uno è un social libero ed indipendente, è la più grande istanza italiana e fra le 20 più grandi al mondo. Si sostiene solo tramite donazioni su liberapay: https://liberapay.com/mastodonitalia

aggiornato il 22 Novembre 2023

A proposito di alcune recenti narrazioni finalizzate a denigrare istanze e ingannare gli utenti, desideriamo puntualizzare alcune questioni estremamente importanti per il fediverso e che fanno chiarezza sulla recente storia di mastodon in Italia. Un post che gira, scritto dai soliti noti, ricco di disinformazione e fatto da persone che minacciano rappresaglie indiscriminate non solo contro mastodon.uno ma pure di sociale network senza fra l'altro alcun fondamento logico:

Qua trovate tutta la delirante richiesta di defederare 4200 persone per un'opinione: https://archive.is/clqSh#selection-713.103-713.324

In 5 anni di vita da mastodon.uno abbiamo visto le peggiori discussioni da parte di questi maestri di odio e di disinformazione, intenti a spingere al massimo sulla contrapposizione, con post dal carattere sempre più inquisitori, dove l'odio, l'indignazione e l'insulto sono una conseguenza, inoltre abbiamo visto istanze mastodon appoggiare questi attacchi indiscriminati e violenti al loro nascere perchè utili a denigrare un “concorrente” cercando di monetizzare sull'odio.

Abbiamo anche visto tante pessime istanze nascere, essere bloccate e sparire (Gab fra tutte) e, nello specifico abbiamo visto nascere campagne contro istanze “nemiche”, siamo abituati a queste periodiche dinamiche di caccia alle streghe, in questi anni abbiamo ricevuto ben 3 segnalazioni finalizzate a richiedere il blocco di alcune istanze italiane:

Byoblu

il sito byoblu nel 2020 quando aveva ancora un canale youtube attivo ebbe un'enorme istanza mastodon da 20.000 iscritti e mastodon.uno aveva poco più di 1000 iscritti, fu bloccato per “rossobrunismo” da solo 3 istanze anarchiche, e poi ad ottobre da un paio di istanze meno ideologizzate mastodon.uno e Sociale Network (su Mastodon.uno c'era già stato il silenziamento a partire da Agosto).

Mastodon Bida im

l'admin dell'istanza Babka.social (fra quelle suggerite nel sito ufficiale mastodon), defedera dal gennaio 2023 l'istanza italiana bida per hate speech, antisemitismo, intolleranza religiosa e a causa di un'amministrazione che ha totalmente ignorato le segnalazioni:

Sospendiamo la federazione con mastodon.bida.im. Ciò è dovuto ai ripetuti post di antisemitismo sulla loro piattaforma. Inoltre, i loro amministratori non rispondono né alle segnalazioni né ai messaggi privati. Abbiamo l'obbligo di proteggere i nostri utenti e la nostra comunità dall'incitamento all'odio e quindi dobbiamo sospendere la federazione da questo caso. https://babka.social/@babka/109710237275146935

L'istanza Babka è dedicata agli utenti Ebrei di tutto il mondo, è molto attiva nel fediverso e sembra che gli utenti di bida l'abbiano attaccata insultando le religioni ebraiche, senza che nessun admin di bida rispondesse alle segnalazioni di abuso, dando così la dimostrazione a Babka che l'istanza Bida non fosse moderata o quasi, solo una settimana dopo ci fu una risposta. L'amministratore di Babka a questo proposito dice: “L'idea di aspettare una settimana o più per qualsiasi azione di moderazione mi sembra assurda. ... Permettere discorsi di odio e molestie per così tanto tempo è un problema.” Questo è quanto accaduto, spiegato dall'admin di Babka (sotto la traduzione):

noi (e in effetti sono stato io) abbiamo agito per tre motivi:

  1. C'era almeno uno, se non più post su mastodon.bida.im che superava il limite della critica anti-Israele e dell'antisemitismo. Si tratta di un argomento complesso e delicato, che sono lieto di discutere. C'è sempre spazio per le critiche a un'entità politica, ma spesso “anti-Israele” diventa antiebraico molto rapidamente, e in questo caso lo è stato.

  2. C'è stato un incidente da parte di un loro utente che è andato su Babka e ha molestato gli utenti (ebrei) qui, dicendo che “odia tutte le religioni abramitiche”. Non si è trattato di un semplice post sul suo account, ma di un attacco deliberato a un utente ebreo.

  3. In entrambi i casi, l'amministratore non ha risposto alle lamentele e qualcuno ha detto che avremmo dovuto aspettare una settimana o più per avere una qualsiasi risposta.

Sociale network

Qua c'è un'accusa dei soliti noti, un tale diorama il cui ruolo da anni è tentare la defederazione di istanze italiane compreso mastodon.uno, chiede pure la defederazione di sociale network di Carlo Gubitosa(!) e di 4200 utenti:

https://archive.is/clqSh

Mastodon è nata anche come una rete contro gli estremismi, non possiamo tollerare che prendano piede e vengano veicolati messaggi di odio e appelli alla censura!

Come procediamo

Ovviamente su mastodon.uno scatta il blocco delle istanze solo di spam, pedopornografia, estrema destra, razziste, omofobe, antisemiti ecc. Su questo non ci sono dubbi e non aspettiamo di certo 7 giorni, l'azione viene fatta entro le 24 ore.

Essendo queste 3 istanze italiane molto attive abbiamo proceduto con i piedi di piombo prima di punire migliaia di persone, iscritte spesso in buona fede. Cerchiamo di non assecondare le insistenze della “polizia morale” di mastodon e procedere analizzando il problema fra i moderatori e i nostri utenti.

In casi del genere, infatti, prima di bloccare migliaia di persone procediamo prima con il monitoraggio del sito ed eventualmente il blocco di utenti molesti; se le problematiche continuano si fa quindi un silenziamento che permette di bloccare tutta l'istanza ed evitare che i contenuti dell'istanza nociva arrivino a noi. Naturalmente,la Sospensione/blocco totale impedisce anche ai nostri contenuti di essere pubblicati nell'istanza problematica ed è l'estrema ratio.

Solo con Byoblu abbiamo completato tutto il ciclo di moderazione ed è stata la prima e l'unica istanza italiana bloccata. Ovviamente c'è anche chi ci vuole rimproverare di non esser stati abbastanza veloci. In realtà abbiamo silenziato l'intera istanza dopo poche settimane, Byoblu ad Agosto 2020 era già tutto silenziato e nei giorni fra il 14-17 ottobre 2020 venne totalmente defederato in contemporanea con sociale.network.

L'istanza byoblu ad ottobre come detto era già silenziata da mesi e nelle primissime settimane molti account erano stati sospesi per evidenti motivi di disinformazione/complottismo, date queste evidenza ci ha portato quindi prima a decidere di silenziare e poi a bloccare Byoblu, quindi la moderazione ha di fatto agito in modo progressivo bloccando prima gli utenti più problematici e poi agendo contro l'istanza usando un silenziamento e poi una definitiva sospensione poi.

Procedura di contenimento e blocco di istanze problematiche

Quello che abbiamo fatto immediatamente con #byoblu prima di procedere a delle decisioni drastiche è stato di pretendere il blocco di istanze dell'ultra destra (Gab & co) e di moderare tutti i tentativi striscianti di portare questa ideologia su mastodon. Abbiamo contattato byoblu in quanto se non avesse messo in regola la propria istanza secondo le nostre richieste lo avremmo defederato immediatamente: Questo è stato il nosto vero “benvenuto a byoblu“:

inoltre a seguito di nostre pressioni hanno aggiunto la regola ““È vietato postare link ad articoli senza fonti, o contenuti che espongano tesi palesemente prive di fondamento. Fare un minimo di fact-checking prima di postare.””

regole aggiornate

annuncio regole anti-disinformazione

Regole dall'istanza byoblu modificato successivamente in https://web.archive.org/web/20201016160211/

Ovviamente erano solo garanzie minime obbligatorie necessarie per evitare di essere defederati: nelle settimane successive nessun contenuto problematico ci è mai stato segnalato, nessun admin delle 3 istanza anarchiche che avevano bloccato Byoblu ci ha mai scritto o contattato lamentandosi e nemmeno l'account “IsolateBYOBLU” che si premurava di eliminare byoblu da mastodon e con cui abbiamo interagito fino al blocco di Byoblu il 17 ottobre, non ha mai segnalato alcun contenuto o account molesti. Nonostante la totale assenza di problematiche abbiamo però deciso di distaccarci totalmente da un'istanza che usava il fediverso per monetizzare e che a seguito di nostre ricerche aveva fatto parte di iniziative poco chiare.

Chiariamo che alla fine solo 5 istanze italiane lo bloccarono mentre altre 5 decisero di mantenere la federazione

Detto questo non abbiamo voluto agire contro mastodon-Bida e sociale.network, nonostante le pressioni della “polizia morale” in quanto ci parevano accuse poco documentate e in un caso quantomeno ridicole come quelle di diorama contro sociale.network (un vero vizio quello di diffamare gli admin di istanze italiane).

Per questo motivo, prendiamo tutte le distanze da queste azioni, Il nostro appello è sempre e comunque di isolare chi diffama con accuse circostanziali e non documentate usando tattiche di cherry picking, ed agisce in modo vendicativo da “polizia morale” volta a colpire una comunità intera.

Aggiungiamo lo squallore di gente che invita ad abbandonare l'istanza mastodon.uno commentando fatti vecchissimi, spesso di molto precedenti al proprio arrivo su mastodon, affidandosi solo alla narrazione di chi ha evidenti bias cognitivi contro le istanze non allineate ai proprie ideologie “anarchiche” e che quindi vorrebbe defederare istanze non allineate come sociale.network o mastodon.uno. E ovviamente le risposte ufficiali come questa e questa di debunking vengono di fatto ignorate, negando il confronto e la discussione.

Non sono novità, abbiamo già visto più volte altrove queste dinamiche, succedono in queste realtà dove le persone sono spinte dal lato più negativo del fediverso, quello di cercare di alzare il polverone per indignare le persone e pensare così di poter portare nuovi iscritti nella propria istanzetta, addirittura ventilando collaborazioni decennali con personaggi ambigui solo per il fatto che ci sia un “link di condivisione” insieme a quelli di altri social:

il fatto di considerare un rapporto professionale un link di condivisione (a un vecchio sito in dismissione di un admin) posto in fondo agli articoli in modo automatico (si proprio i bottoncini che servono/servivano a condividere su facebook, twitter e molti altri!) dimostra da solo il ridicolo livello di disinformazione a cui il fediverso si sta confrontando, non crediamo di dover aggiungere altro.

Naturalmente non siamo infallibili.

Il lavoro di amministrazione e moderazione è molto delicato: a volte è complicato conciliare diverse esigenze quali la tutela degli utenti dalle molestie di persone ospitate da altre istanze, soprattutto quando gli amministratori di quelle istanze garantiscono la più totale libertà di operare attacchi contro altre istanze.

Infatti da un verso cerchiamo di rispettare il principio della libertà degli utenti di accedere a contenuti di loro preferenza, anche quando questi contenuti confliggono con la filosofia della nostra istanza; dall'altro però vogliamo anche tutelare il buon nome dell'istanza e non possiamo permettere che utenti rancorosi per ragioni ideologiche o perché già bannati in passato dalla nostra istanza, perseguano l'obiettivo di gettare fango sul nostro progetto.

Lo dobbiamo per rispetto al nostro lavoro volontario e per rispetto degli utenti che hanno scelto mastodon.uno come luogo di socializzazione depurata dalle tossicità dei social. Le polemiche nei social infatti hanno un loro perché: servono soprattutto per creare quel coinvolgimento emotivo per attrarre gli utenti.

Per questo motivo cercheremo sempre di mantenere un rapporto proficuo e aperto con tutti gli altri amministratori di istanza evitando di promuovere gente che inneggia alla defederazione e ad abbandonare le istanze, perché il Fediverso non ha bisogno di crescere nella competizione e nell'odio, ma nella collaborazione.

Il nostro invito quindi è di non trasformare vecchi e irrilevanti rancori in vere e proprie guerre, anche perché sarebbe triste riprendere anche qua le stesse dinamiche dei social commerciali.

Godiamoci il fediverso!

Con tutti i problemi di Twitter e le reazioni contro le Big Tech, le persone sono alla ricerca di alternative. #Mastodon ha accolto milioni di nuovi utenti. È anche uno dei principali esempi di un nuovo servizio di social media federato, più aperto e benevolo delle piattaforme che conosciamo oggi.

Se siete già su Mastodon o siete interessati a saperne di più sul Fediverso, siete fortunati. Ora potete collegare il vostro account Mastodon a Flipboard su #iOS (Android è in arrivo) e interagire con le vostre timeline Mastodon in modo eccellente con Flipboard.
Ciò include la possibilità di rispondere, dare il favorito e dare un boost direttamente a Mastodon da Flipboard. È anche possibile pubblicare direttamente su Mastodon dall'interno di Flipboard, toccando l'icona della matita all'interno di qualsiasi feed di Mastodon. Inoltre, è possibile trasformare i post scoperti su Mastodon in riviste di Flipboard!

come collegare l'account mastodon a Flipboard

Ecco come collegare l'account Mastodon a Flipboard:

  1. Accedete al vostro account Flipboard (sull'iPhone o sull'iPad – l'app è disponibile qui) e andate alla scheda Following, l'icona della griglia, la seconda da sinistra nella barra di navigazione.

  2. Toccare “Account” e selezionare “Mastodon” in “Aggiungi un account”.

  3. Se avete già un account Mastodon, fate clic su “Sì!” e aggiungete le vostre credenziali. Non includere la @ prima del nome utente quando si inserisce il nome dell'istanza. Ad esempio, inserire tuonome@mastodon.uno

  4. Se non avete un account, andate su mastodon.uno per iscrivervi.

Una volta effettuato l'accesso, accedete al vostro nuovo riquadro “Mastodon” su Flipboard per vedere la vostra timeline, i post, i preferiti e i post recenti degli account locali. È anche possibile effettuare un drill down per vedere solo i post delle persone che seguite o di quelle che vi seguono. Toccate il menu a tre punti sulla piastrella e selezionate “Sposta in cima” per mettere Mastodon al primo posto nella vostra scheda Following. Se vedete qualcosa che volete condividere in un Flipboard Magazine, premete il + su qualsiasi elemento di Mastodon. Le altre icone – la stella, la bolla dei commenti e la spinta – sono azioni sociali di Mastodon che si rifletteranno immediatamente su quella piattaforma.

Fate una prova, ma ricordate: al momento si tratta di un'integrazione beta.

Perché Mastodon, ActivityPub e il Fediverso cambieranno i social media per sempre

Mastodon è un servizio emergente di #microblogging simile a Twitter, ma molto più aperto e benevolo. È uno dei tanti nuovi servizi di social media che sono federati (ovvero collegati) tra loro tramite ActivityPub, un protocollo aperto adottato dal W3C, l'ente di standardizzazione del World Wide Web. Collettivamente, questi servizi formano una nuova parte del World Wide Web chiamata Fediverso. Altri servizi del Fediverso includono PixelFed, un servizio aperto di condivisione di foto simile a Instagram; PeerTube, un servizio nascente di condivisione di video che assomiglia a YouTube. Questi e altri servizi sono ancora agli inizi, ma sono molto promettenti.

Perché è interessante? Perché oggi la maggior parte dei social media è controllata da poche grandi piattaforme proprietarie, spesso con leader che danno importanza al coinvolgimento a tutti i costi, senza curarsi dell'impatto sulle nostre democrazie, società e salute mentale. Il cambiamento è assolutamente necessario e il Fediverso rappresenta un approccio fondamentalmente più aperto ed equo ai #socialmedia. Il Fediverse è una rivoluzione in atto da anni ad opera di un gruppo pionieristico di ingegneri e tecnologi simili a quelli che hanno creato il web. La loro missione è quella di creare gradualmente alternative aperte agli attuali servizi chiusi e proprietari come Facebook, Twitter, TikTok e Instagram, consentendo al contempo di inventare servizi completamente nuovi che metteranno in contatto persone e contenuti in modi molto più sani, trasparenti e meno manipolati.

#Flipboard è appassionata del Fediverso e di tutto ciò che rappresenta, quindi oggi sta compiendo dei passi iniziali.

  1. INTRODUZIONE A MASTODON Vi state chiedendo come creare un account Mastodon? Possiamo aiutarvi. Andate su mastodon.uno, è una grande casa affidabile e accogliente dedicata agli utenti italiani, l'ideale per iniziare facilmente a lavorare nel #Fediverso. Una volta iscritti, è possibile creare un account e iniziare a esplorare insieme ad altri utenti e curatori di Flipboard.

  2. ORA IN BETA: SFOGLIARE LE TIMELINE DI MASTODON Una volta che avete un account Mastodon potete collegarlo a Flipboard per sfogliare e interagire con le vostre timeline Mastodon come se sfogliaste una rivista. Si può rispondere, favorire, incrementare e postare direttamente su Mastodon. È anche possibile trasformare i post interessanti scoperti su Mastodon in riviste per gli altri utenti di Flipboard. E si possono anche trasferire su Mastodon le storie che si vedono in qualsiasi punto di Flipboard, in modo che anche gli altri utenti del Fediverso possano scoprirle. Un'avvertenza: si tratta di un'integrazione beta iniziale e inizialmente è disponibile solo per gli utenti iOS. Android è in arrivo.

Esempi di timeline di Mastodon in bella mostra su Flipboard

L' integrazione beta di Mastodon contribuisce a rendere più accessibile e bello il nuovo mondo del Fediverso. Ma questo è solo l'inizio. Flipboard sta studiando il modo migliore per implementare ActivityPub in modo da poter federare il suo ecosistema unico con ogni servizio e utente del Fediverso. Questo renderà possibile agli utenti di Mastodon o di altri servizi del Fediverso seguire i creatori di contenuti, i curatori e le riviste su Flipboard. Allo stesso modo, gli utenti di Flipboard potranno seguire utenti e feed su servizi come #Mastodon, #PixelFed e #PeerTube. In definitiva, Flipboard sta abbattendo le mura del giardino recintato per dare a utenti, curatori e creatori di contenuti più scelta, più libertà, più trasparenza e più proprietà.

Il futuro sarà federato. E così sarà anche per Flipboard.

traduzione dal blog flipboard

I critici sostengono che le piattaforme di social media abbiano troppo potere sul dibattito pubblico e lo usano in modo irresponsabile. Piattaforme come Facebook, TikTok, YouTube e Instagram hanno contribuito al discorso d'odio e alla proliferazione di disinformazione dannosa. Nonostante questa reputazione tossica, queste aziende rimangono radicate. Nonostante le numerose soluzioni tecniche proposte per risolvere i mali dei social media, un ostacolo strutturale si frappone a un vero cambiamento: il controllo centralizzato e privato da parte di aziende che massimizzano i profitti. C'è un continuo tira e molla tra chi cerca solo un'esperienza online piacevole e i proprietari delle piattaforme che hanno un incentivo per aumentare il coinvolgimento a tutti i costi. Ma queste piattaforme non cercano in realtà di favorire la connessione umana, i #socialmedia spingono gli utenti a comportarsi in modi che siano tracciabili e analizzabili per vendere annunci e massimizzare i profitti

Nonostante i risvolti negativi, le aziende che oggi dominano i #social rimangono popolari grazie all'effetto di rete: tutti vogliono essere dove ci sono gli altri. I tentativi di soppiantare queste aziende sono in gran parte falliti: l'ultimo decennio è disseminato di fallimenti di presunti “killer di Facebook”.

Ma questo non significa che si sia rinunciato a cercare di creare una forma migliore di #socialnetwork. Infatti, si sta formando una nuova ondata di social network decentralizzati. Questi progetti finora non sono riusciti a intaccare in modo significativo il mercato oligarchico dei social, ma offrono utili lezioni su come sia possibile creare spazi online migliori.

Che cos'è una piattaforma decentralizzata?

Nonostante la sfiducia, Internet è disseminato di piccoli tentativi di creare una piattaforma di social media in cui gli utenti siano responsabilizzati: Manyverse, BitClout, DeSo, Friendica, Scuttlebutt, Diaspora. La maggior parte di esse attrae lo stesso assortimento di hobbisti tecnologici stravaganti e di attivisti irritati che cercano un rifugio. L'eccezione degna di nota è #Mastodon, che ha circa 4 milioni di utenti e tende ad attirare l'attenzione ogni volta che #Twitter ha un ciclo di notizie negative.

Creato nel 2016 da Eugen Rochko, Mastodon assomiglia a Twitter, ma piuttosto che un singolo sito web, è una piattaforma software open-source che consente agli utenti di gestire reti sociali “federate” e autogestite. Invece di iscriversi a Mastodon, si crea un account su una delle numerose istanze – server indipendenti con URL unici – come mastodon.uno, mastodon.online e sociale.network. Queste comunità utilizzano il software di base di Mastodon, ma hanno regole o modalità di interazione diverse. Pensate a questo come agli Stati Uniti: ognuno ha le sue leggi ma tutti operano sotto l'infrastruttura della nazione più ampia. È come la posta elettronica: Il vostro account potrebbe essere un account Google, ma potete comunque “parlare” con qualcuno con un account Yahoo o Hotmail, ma le stesse interazioni sociali assomigliano a quelle di Twitter.

L'obiettivo di Mastodon e di altri social di questo tipo è quello di creare una piattaforma “decentralizzata” – un ecosistema di social media in cui il controllo dei contenuti e delle funzionalità è disperso tra gli utenti invece di essere concentrato nelle mani del fornitore principale. Sebbene esistano diverse soglie per definire il concetto di “decentralizzato”, uno dei principali vantaggi di questo modello è quello di dare agli utenti maggiore voce in capitolo nel controllo dei termini di moderazione dei contenuti. Inoltre, può fornire loro un quadro di riferimento per elaborare soluzioni agli incentivi alla massimizzazione dei profitti dell'economia dell'attenzione contemporanea. Nel caso di Mastodon, gli operatori delle istanze possono sperimentare le proprie strutture di governance e, grazie alle dimensioni relativamente ridotte delle singole istanze, discutere i problemi con i membri della comunità in modo più immediato.

Piccolo è bello

il “Network Effect” erano le parole magiche dell'ottimismo di Internet nei suoi giorni di gloria, quando ancora pensavamo che sarebbe stata una buona idea riunire tutti in un unica grande arena. Ma è ormai chiaro che la portata e il ritmo delle comunicazioni elettroniche di massa rendono quasi impossibile elaborare o contestualizzare in modo significativo la quantità di informazioni a cui siamo esposti quotidianamente. La ricerca ha scoperto che le informazioni negative ricevono più attenzione e modellano il comportamento in modo più potente di quelle positive, il che si traduce in una tossicità virale su piattaforme sovraffollate.

La riduzione delle piattaforme dei social media in numerosi piccoli nodi può favorire una maggiore empatia, comprensione e contestualizzazione delle informazioni. Un ecosistema mediatico più piccolo e decentralizzato potrebbe assomigliare a un mosaico di villaggi virtuali adiacenti ma interconnessi che operano su una scala facilmente gestibile. Alcuni hanno sostenuto che la struttura federata di Mastodon è troppo confusa per essere compresa dalla maggior parte delle persone, il che limita il suo fascino. Ma il cambiamento deve iniziare da qualche parte e il relativo successo della piattaforma indica che le persone potrebbero essere pronte a iniziare un cambiamento graduale.

Come gestire gli utenti tossici

Nonostante il relativo successo di Mastodon, la sua crescita ha portato alla luce complicazioni uniche nella gestione decentralizzata. La moderazione dei contenuti è stato un problema cronico per le piattaforme di social media tradizionali, nonostante le loro strutture di controllo centralizzate e onnipotenti. La struttura federata di Mastodon adotta un approccio alla moderazione più svincolato: se qualcuno ha le competenze tecniche per creare un'istanza, può gestirla come vuole e gli utenti possono decidere se aderire o meno in base a queste regole.

Mastodon ha incontrato una sfida notevole nel luglio 2019, quando il social network della destra estrema Gab ha cambiato la sua piattaforma software in Mastodon diventando immediatamente il più grande gruppo sulla piattaforma. Mastodon ha condannato Gab in una dichiarazione ufficiale, ma poiché è decentralizzato, il team era strutturalmente incapace di impedire alla piattaforma di utilizzare il software open-source. Sebbene Gab avrebbe potuto generare un ritorno di fiamma tossico su una piattaforma centralizzata, la situazione è stata contenuta in modo sorprendentemente rapido sulle piattaforme decentralizzate. Le applicazioni Mastodon più diffuse hanno bloccato i domini Gab dalle loro schermate di accesso e la maggior parte degli operatori di istanze hanno bloccato Gab, isolando di fatto gli utenti dalla comunità più ampia. La risposta è stata organica, senza alcun coordinamento organizzato e un anno dopo Gab ha abbandonato Mastodon di sua iniziativa.

La soluzione ordinata con Gab dimostra che nel Fediverso la moderazione decentralizzata può funzionare, l'esperienza soggettiva della comunità è in ultima analisi più rilevante per l'utente medio rispetto all'architettura web, ma la decentralizzazione offre alcuni rimedi tangibili ai mali delle odierne piattaforme di social media onnicomprensive. La responsabilizzazione della comunità sembra un buon punto di partenza.

Questo video esplora come gli amministratori e gli attivisti di tutto il Fediverso abbiano lavorato per oltre un anno nell'isolare e respingere il social network di estrema destra Gab quando è entrato a farne parte nel giugno 2019 attraverso un mix di codici di condotta, moderazione umana, strumenti di moderazione forti.

4 funzionalità di Twitter che è meglio non avere su Mastodon

Quando avere meno feature è meglio per una conversazione sana

Ora che un miliardario narcisista ha comprato Twitter e probabilmente lo rovinerà in q moualche modo, molte persone stanno testando Mastodon, un social network open-source che non può essere controllato da nessuna organizzazione.

All'inizio Mastodon sembra un clone puro e semplice. Risponde ai 280 caratteri di Twitter con i 500 caratteri. Su Twitter si può mettere un “Mi piace” o un “Retweet” ai propri follower; su Mastodon si può mettere un “Preferito” o un “Boost” ai propri follower. Fin qui, tutto molto familiare.

Ma dopo un po' di tempo trascorso sul social si notano sottili e gradite differenze nel modo in cui si svolgono le conversazioni. Alcuni dei miglioramenti non derivano da nuove funzioni specifiche di Mastodon, ma da funzioni di Twitter che sono deliberatamente assenti. La prima di queste felici omissioni si trova proprio nella timeline della home.

Confronto tra Mastodon e Twitter: 1. le metriche

A sinistra, la timeline di Mastodon non mostra alcuna metrica, tranne 0, 1 o 1+ risposte. A destra, la timeline di Twitter mostra un conteggio delle risposte, dei “mi piace” e dei retweet su ogni tweet. Notate la differenza? Nella timeline iniziale di Mastodon, a sinistra, i post non hanno metriche accanto. Se volete vedere quanti boost e favoriti ha ottenuto un post, potete farlo, ma dovete cliccare su quel post.

Questa semplice modifica consente di giudicare un post prima di tutto in base al suo contenuto, piuttosto che al punteggio che gli viene attribuito. Un tweet con pochi like è sospetto; uno con tonnellate di like e retweet sembra autorevole, o almeno intelligente. E se ricevete più risposte che like, siete stati “ratioed”, un concetto di Twitter che suggerisce che dovreste sentirvi in imbarazzo per aver fatto un post stupido e impopolare. Se da un lato può essere soddisfacente “ratio” un cretino, un bigotto, un opinionista o un politico fuori dal mondo, dall'altro porta maggiore attenzione ai loro contenuti. E mobilitare molti account in un'ammucchiata non è garanzia di correttezza morale: A volte il rapporto con i prepotenti è il tuo. Su Mastodon, questa dinamica non esiste.

Anche le conversazioni nascondono il conteggio dei preferiti, finché non si clicca su ogni singolo post. Questo porta a un impegno più ponderato, piuttosto che alla tentazione di mettere il “mi piace” a ogni post della persona che è dalla “tua parte” per far sembrare che abbia vinto la discussione.

2. Notifiche di quante volte qualcuno mette “Mi piace” a una vostra risposta

Notifiche da Twitter: A tal dei tali sono piaciuti 4 tweet in cui sei stato menzionato. A tale e tale sono piaciuti 5 tweet in cui sei stato menzionato. (I nomi e i contenuti sono stati cancellati). Se avete avuto un'intensa discussione su Twitter, potreste temere la notifica “A tal dei tali sono piaciuti 10 tweet in cui siete stati menzionati”. Tendenzialmente significa che qualcuno ha cercato e dato un riconoscimento a tutte le persone che hanno litigato con voi e vi hanno insultato. È stressante essere avvisati in continuazione con questa notifica, ed è proprio per questo che siamo tutti tentati di farlo con le persone che riteniamo abbiano oltrepassato il limite. Così facendo, ancora una volta, aumentiamo la portata dei contenuti che non ci piacciono.

3. Citazione dei tweet

Come ha spiegato Eugen Rochko, sviluppatore principale di Mastodon:

“Ho scelto deliberatamente di non avere una funzione di citazione perché inevitabilmente aggiunge tossicità ai comportamenti delle persone. Si è tentati di citare quando si dovrebbe rispondere, e così si parla al pubblico invece che con la persona con cui si sta parlando. Diventa performativo. Anche quando lo si fa a “fin di bene”, come quando si ridicolizzano i commenti orrendi, in questo modo si dà più visibilità ai commenti orrendi.”

Se siete scettici su questo punto, non tutti i tweet con citazioni sono da buttare! Alcuni aggiungono un contesto in modo amichevole. Ma serve capire che, in effetti, è un bene che Mastodon guidi a parlare con le persone piuttosto che a indicarle. Quando si cita, si dirama la conversazione per parlare di qualcuno, e non è sempre chiaro se il postatore originale sia il benvenuto a partecipare al nuovo ramo di discussione. Rispondendo si ha più probabilità di scambiare idee e imparare qualcosa.

In alternativa, potete dare una spinta alla vostra risposta a qualcuno. Oppure, naturalmente, si può copiare l'URL di un toot e collegarsi a esso, o fare uno screenshot. Ma questo aggiunge abbastanza attrito per evitare che diventi la modalità di interazione predefinita. Come dice Elilla, l'autrice di un'utile introduzione a Mastodon, “In Twitter la maggior parte del mio feed era costituito da citazioni-ritweet che dissertavano in modo sprezzante sulle cose che detesto, esponendomi così ad esse; in Masto la maggior parte del mio feed è costituita da persone che si danno reciproco sostegno emotivo”.

4. funzione di ricerca full-text

Su mastodon possibile effettuare ricerche per hashtag. E su alcuni server è possibile effettuare una ricerca full-text dei toot che avete scritto, boostato, favorito o in cui siete stati sitati. Ma non è possibile effettuare una ricerca full-text dell'intera rete Mastodon.

Perché è un bene? Perché gli altri non possono fare ricerche full-text sulla rete Mastodon, trovare i vostri post e molestarvi. La famigerata pratica della ricerca dei nomi, che consiste nel trovare i tweet che vi riguardano anche se la persona non vi ha taggato, e nel confrontarsi con queste persone, non esiste più. Non dovete scrivere “El*n” per nascondervi dai fanboy di Elon Musk (quando volete che la gente trovi i vostri post di attualità, usate gli #hashtag).

Come per il mancato supporto delle citazioni, non si tratta di una limitazione tecnica, ma di una decisione deliberata e ponderata del progetto Mastodon.

Conclusione

I social network non profit consentono un design più sano Grazie al suo design decentralizzato, nessuna persona o organizzazione controllerà mai il fediverso (il nome della rete sociale di Mastodon).

SI disimparano i modelli di comunicazione che Twitter ti aveva insegnato. Su Twitter, si rimane scioccati dalla maleducazione e dall'ostilità. Mastodon fa abbassare la temperatura dei disaccordi e af ricordare che i conteggi non dimostrano chi ha ragione o torto.

Non è una coincidenza che una versione open-source e controllata dalla comunità favorisca una conversazione più sana. L'assenza di motivi di lucro consente una progettazione più ponderata. Mastodon non sarà mai pressione per aumentare il coinvolgimento degli utenti che giustifichino l'investimento degli sponsor.

Ripensate alle quattro funzioni mancanti citate: le metriche nelle timeline, le notifiche dei like alle vostre risposte, le citazioni dei tweet e la ricerca full-text senza il meccanismo di opt-in degli hashtag. Ognuna di queste funzioni aumenterebbe i numeri dell'engagement nel breve termine. Le interazioni ostili ci spingono a difenderci e a rispondere. Il conflitto è positivo dal punto di vista di una piattaforma incentrata sulla crescita, anche se ci lascia tutti vuoti ed esausti.

Passare ai Mastodon è un modo semplice e quotidiano per rendere il nostro mondo diverso.

La questione se i consumatori mainstream saliranno mai a bordo è però in sospeso. Tuttavia, le piattaforme di social media decentralizzate rappresentano un quadro promettente per affrontare molti mali della moderna comunicazione di massa.

Si può paragonare Mastodon e il Fediverso alla crescita del cibo biologico coltivato in modo sostenibile, trent'anni fa la gente diceva: 'Non so di cosa parli e non so perché dovrebbe interessarmi'. E ora la gente se ne interessa.

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Mastodon Italia – siamo i gestori della più grande istanza mastodon italiana

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articolo ispirato da business insider e scott.mn