Cooperazione Internazionale di Polizia

Armadeicarabinieri

Formazione antisequestro: il Seminario dei Carabineros de Chile tenuto dai carabinieri italiani

In questi giorni è iniziata la formazione da parte dei carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale a 90 funzionari dei Carabineros de Chile. Si tratta del “Seminario di formazione sulle tecniche investigative antisequestro”, in svolgimento dal 4 al 15 dicembre, che ha come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità delle forze di polizia cilene nella lotta contro il reato di rapimento.

L'evento è stato inaugurato alla presenza del direttore generale dei Carabineros, Ricardo Yáñez, insieme a rappresentanti del Pubblico Ministero, della Polizia Investigativa e dell'Ambasciatore italiano in Cile, Valeria Biagiotti .

L’Ambasciatrice ha sottolineato l’importanza di condividere l’esperienza italiana su questa questione cruciale, sottolineando lo stretto legame tra le due istituzioni di polizia, mentre Yáñez ha sottolineato l’importanza di questi incontri per comprendere e affrontare fenomeni criminali come la criminalità organizzata e i rapimenti con l’obiettivo finale di rafforzare la sicurezza della popolazione cilena.

La collaborazione tra le due istituzioni si concentra sullo scambio strategico in materia di polizia, sfruttando l'esperienza italiana nella lotta alla criminalità organizzata.

Questo approccio mira non solo a rafforzare le capacità dei Carabineros nelle tecniche investigative, ma anche a incorporare le migliori pratiche per affrontare questo fenomeno criminale.

Secondo la definizione della Legge Costituzionale, Nº 18.961, i Carabinieri del Cile sono una forza di polizia, tecnica e di carattere militare, che integra la forza pubblica. La finalità è garantire e mantenere l'ordine e la sicurezza pubblici interni in tutto il territorio della Repubblica e compiere tutte le funzioni assegnate dalla Legge. Il Cile ha anche una forza di polizia investigativa, la Policia de Investigaciones ed una polizia penitenziaria, la Gendarmeria de Chile.

I Carabineros dipendono direttamente dal Ministero della Difesa Nazionale e, per quanto concerne i compiti di polizia, dal Ministero degli Interni; si collega amministrativamente ai ministeri tramite la Sottosegreteria ai Carabinieri.

Sulle precedenti attività di collaborazione tra i carabinieri italiani ed i Carabineros de Chile leggi anche qui

#Armadeicarabinieri #CarabinerosdeChile

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L'arresto di un latitante italiano trafficante di cocaina in Colombia, grazie alla collaborazione con INTERPOL, Progetto I-CAN

Avrebbe organizzato spedizioni di cocaina verso diversi porti europei con cartelli della droga in Colombia per conto dell'organizzazione mafiosa 'Ndrangheta. Massimo Gigliotti, 55 anni, è stato arrestato in Colombia dopo essere sfuggito alla cattura in diversi paesi dell'America Latina.

Uno sforzo congiunto da parte della Polizia Nazionale Colombiana (#PolicíaNacionaldeColombia) e dei Carabinieri italiani di Bologna, con il sostegno di #Europol e del Progetto di Cooperazione #INTERPOL contro la 'ndrangheta (#I-CAN), ha portato alla cattura del latitante. Dallo scorso settembre INTERPOL/I-CAN aveva segnalato le ricerche di Gigliotti alle autorità di Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Panama e Venezuela

L'arrestato ha legami con molti esponenti di alto rango della criminalità organizzata italiana e dei cartelli della droga latinoamericani, ed aveva trascorso diversi mesi in laboratori clandestini di droga. Gli investigatori sono stati in grado di stabilire come la 'ndrangheta avesse inviato l'individuo sino alle montagne della Colombia per lavorare direttamente con i produttori di droga nei loro impianti di produzione, con l'obiettivo di portare queste nuove competenze in Europa.

Infine pochi giorni fa, il latitante è stato fermato nei pressi della sua residenza temporanea, nonostante abbia cercato di identificarsi con un documento d'identità colombiano falso.

L'Europol aveva sviluppato informazioni affidabili sulle attività internazionali di traffico di droga di questo individuo – per il quale l'INTERPOL aveva emesso un red notice (avviso rosso) – ed ha quindi riunito tutti gli investigatori coinvolti per concordare una strategia comune per arrestare il sospetto. A tal fine, Europol ha anche istituito un posto di comando virtuale per coordinare le attività sul terreno. L'operazione è stata sostenuta dall' #EMPACT e dalla #reteON, finanziata dall'UE (Progetto Fondi Sicurezza Interna 'ISF4@ON') e guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia italiana.

Il Direttore del supporto operativo e dell'analisi dell'INTERPOL, Cyril Gout, ha dichiarato: “Attraverso questo arresto, I-CAN continua a dimostrare la sua efficacia nel combattere una delle organizzazioni criminali più estese e potenti del mondo. Il modello I-CAN si basa sulla fornitura ai paesi di un modello di cooperazione che apporta valore aggiunto operativo, in particolare in un momento in cui è necessaria un’azione globale urgente e coordinata per contrastare la criminalità organizzata transnazionale”. Voluto dal Dipartimento italiano di Pubblica Sicurezza, I-CAN aumenta la consapevolezza e la comprensione globale sulla 'Ndrangheta e sul loro modus operandi, condividendo informazioni di polizia per smantellare le loro reti e operazioni e arrestare sospetti ricercati. Dal suo lancio nel 2020, I-CAN ha facilitato l’arresto di 93 fuggitivi in tutto il mondo.

Per saperne di più sul Progetto I-CAN : https://www.interpol.int/en/Crimes/Organized-crime/INTERPOL-Cooperation-Against-Ndrangheta-I-CAN

Qui un video che illustra il Progetto I-CAN: https://inv.citw.lgbt/watch?v=6UR7lTQz0pM

#ArmadeiCarabinieri


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EUROGENDFOR PASSAGGIO DI CONSEGNE DA ARMA DEI CARABINIERI A GUARDIA CIVIL SPAGNOLA

Si è tenuta nei giorni scorsi a Roma presso la sede del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, la riunione del Comitato Interministeriale di alto livello (#CIMIN) che ha funzioni di controllo politico e indirizzo strategico sulla Forza di Gendarmeria Europea (#EuroGendFor) e di coordinamento politico-militare tra i Paesi membri.

Nella circostanza è avvenuto il passaggio di consegne del CIMIN tra la presidenza italiana uscente e la Guardia Civil spagnola (immagine sopra). Il CIMIN è presieduto con turno annuale da uno Stato membro Il ministro Tajani ha sottolineato come “la Forza di Gendarmeria Europea è uno strumento essenziale di gestione delle crisi e fornisce capacità indispensabili, specialmente nell’ambito delle missioni civili dell’Unione Europea. Un esempio concreto ne è stato il dispiegamento nel quadro di Eulex Kosovo, a guida italiana. Altrettanto strategico è il contributo di EuroGendFor alla missione UE in Libia, a contrasto del traffico di migranti”, ricordando inoltre che “l’Italia attribuisce grande importanza al fronte Sud. Nord Africa, Corno d’Africa e Sahel richiedono un nostro concreto impegno per lo sviluppo del Continente, e il sostegno alla stabilità di quei Paesi, fornito anche attraverso EuroGendFor, è cruciale”.

Sono intervenuti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone: “l’importanza di EuroGendFor nella gestione delle crisi è stata recentemente rimarcata dalla menzione nel Civilian Compact dell’Unione Europea che individua in essa uno degli strumenti per rendere le missioni civili della UE sempre più efficaci, strutturate, flessibili e solide”, ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, che ha segnalato come: “la presenza di EuroGendFor sia oggi rafforzata, grazie a una rilevanza sempre crescente nelle missioni dell’Unione Europea, specialmente nei Balcani occidentali (Bosnia e Kosovo) dove schiera il contingente più numeroso”. EuroGendFor – il cui Quartier Generale è in Italia, a Vicenza – è composta da Forze di Polizia a ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea, ed è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni internazionali, quali #UE, #ONU, #OSCE, #NATO.

Le missioni di polizia nella gestione delle crisi internazionali sono uno strumento essenziale per la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della stabilità internazionale. Il valore aggiunto che EUROGENDFOR può fornire alla gestione delle crisi internazionali, in termini di potenziale da offrire, è duplice: uno strumento appropriato per agire in un ambiente non favorevole, in particolare durante le missioni di sostituzione, e una capacità di dispiegamento rapido. EUROGENDFOR include l’ #ArmadeiCarabinieri, la Guardia Civil spagnola, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guarda Nacional Republicana portoghese, la Marechaussée olandese, la Gendarmeria Militare Polacca e la Gendarmeria romena, oltre alla Lituania in qualità di partner ed alla Turchia ed alla Repubblica di Moldova quali osservatori.

Per saperne di più https://servizi.carabinieri.it/arma/arma-all'estero/eurogendfor

Sulla cooperazione tra forze di polizia a status militare vedi anche https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/la-fiep-associazione-che-raggruppa-le-forze-di-gendarmeria-ed-a-statuto


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Proseguono le attività addestrative dei carabinieri a favore di polizie di Stati esteri. È terminata la Sessione nell'ambito della “Missione Bilaterale di Addestramento delle Forze di Polizia somale e gibutiane” (MIADIT SOMALIA 17): la missione è il risultato di un accordo di cooperazione trilaterale tra lo Stato italiano e quelli somalo e gibutiano, ed è volta a favorire la stabilità e la sicurezza della Somalia e dell’intera regione del Corno d’Africa.

In particolare sono terminati i corsi di specialità rivolti ai poliziotti e ai gendarmi gibutiani, per “Infermieri per quadrupedi”, di “Tecniche di polizia per personale femminile” e “Lotta al traffico di rifiuti”.

Le attività formative sono state svolte da istruttori dell’ #ArmadeiCarabinieri presso le Accademie di Polizia a Gibuti e della Gendarmeria ad Artà.

Il corso per Infermieri per quadrupedi ha formato il personale che si occuperà della gestione delle emergenze sanitarie nel settore dei cinofili. Gli ufficiali veterinari dell'Arma hanno trattato materie teoriche sull'anatomia, fisiologia, gestione del cane e relative malattie, riservando una parte pratica sulle metodologie chirurgiche e sull'interpretazione della diagnostica per immagini.

Il corso di Tecniche di polizia per personale femminile, è stato invece tenuto dalle istruttrici della #MIADIT e frequentato dalle allieve della polizia locale. Si è basato sul tema dei diritti umani, sulla violenza di genere, sulle tecniche di controllo, perquisizione e ammanettamento e al servizio di osservazione, controllo e pedinamento.

Con il corso di Lotta al traffico di rifiuti, a favore degli allievi gendarmi, si sono affrontati i temi dell' “ambiente”, della tutela della salute e sulle conseguenze di una non corretta gestione dei rifiuti, approfondendo i principali scenari internazionali in ambito di traffici illeciti di rifiuti.

Per saperne di più

https://www.carabinieri.it/arma/arma-all'estero/proiezione-internazionale

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Carabinieri CITES

Il commercio di specie selvatiche. L'attività dei carabinieri forestali in ambito europeo ed internazionale.

La Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) in vigore dal 1975 (in Italia dal 1980 ed attualmente applicata da oltre 180 Stati), protegge oltre 40.900 specie minacciate di estinzione – circa 6.610 specie di animali e 34.310 specie di piante – dall'eccessivo sfruttamento, regolamentando il commercio internazionale. Questo commercio è vario e va da animali vivi e piante ai prodotti da essi derivati. Ciò include prodotti alimentari, pelletteria, legname, esemplari morti, parti (come l'avorio) o derivati (come medicinali a base di animali o piante). La #CITES mira a garantire che il commercio internazionale di animali e piante selvatiche non minacci la loro sopravvivenza.

L'azione dell'Unione Europea

CITES

L'UE è un'importante regione di destinazione, transito e origine per molte delle specie protette dalla CITES. I “regolamenti dell'UE sul commercio di specie selvatiche” sono un insieme di leggi dell'UE attuate in modo uniforme in tutti i paesi dell'UE, per far rispettare le disposizioni della CITES. L'UE ha adottato norme rigorose per garantire che i prodotti della fauna selvatica entrino nel mercato dell'UE solo se sono di origine legale e sostenibile. L'applicazione dei regolamenti rimane di competenza di ciascun paese dell'UE.

Regolamento di base

Il regolamento [CE] n. 338/97 del Consiglio, relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio, stabilisce le disposizioni generali per l'importazione, l'esportazione e la riesportazione, nonché per il commercio interno dell'UE di esemplari di specie.

L' attività dei carabinieri forestali

Sequestro

L’ #ArmadeiCarabinieri è la forza di polizia deputata ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate (cosiddetto Enforcement) sull’intero territorio nazionale, e lo fa attraverso 50 uffici CITES che rilasciano mediamente circa 80.000 certificati l'anno, riguardanti animali riprodotti in cattività, ma anche zanne ed oggetti in avorio di elefante, articoli in pelle di rettile, tessuti e pellicce pregiati, piante ornamentali, legname e prodotti derivati dal legno, e sono quotidianamente impegnati in attività di verifica, indagini di polizia giudiziaria ed intelligence.

Il crimine ambientale

Va sottolineato che Il crimine ambientale è altamente redditizio, e che le sanzioni sono molto più basse ed è più difficile da individuare. Questi fattori lo rendono molto attraente. Il coinvolgimento nel traffico illegale di rifiuti e di specie animali e vegetali in via di estinzione è attuato quindi anche da gruppi della criminalità organizzata.

Per saperne di più

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Carabinieri in Israele tra diplomazia e cooperazione.

Gli Stati Uniti hanno chiesto all’Italia di inviare due carabinieri in Israele per lavorare nell’ufficio del Coordinatore della sicurezza per Israele e l’Autorità palestinese a Gerusalemme.

La richiesta è stata accettata dal Ministero della Difesa italiano.

Due ufficiali dei carabinieri sono in partenza dall'Italia con destinazione il Medio Oriente per essere impiegati nello scenario della guerra tra Palestina e Israele, senza svolgere alcun ruolo operativo. A rivelarlo è il comandante generale dei Carabinieri, Teo Luzi, durante un'intervista rilasciata alla trasmissione POST del Tg2 RAI.

Il loro compito, ha spiegato il generale sarà quello di “dialogo tra i vertici della polizia palestinese e quelli israeliani, sotto il coordinamento dell'amministrazione americana”. I prescelti, così come spiegato dal Generale Luzi sono “colonnelli che hanno esperienza di area, che hanno già un quadro relazionale con le autorità di polizia israeliane e palestinesi. Hanno partecipato all'addestramento sul posto della polizia palestinese, che noi facciamo da 8 anni con soddisfazione”.

Il logo della Missione MIADIT in Palestina

I carabinieri hanno infatti una lunga esperienza nella missione Miadit 16, di addestramento della polizia palestinese di stanza a Gerico.

Nel 2012 il Ministero degli affari esteri italiano si accordò con l'omologo ministero dell'Autorità Nazionale Palestinese al fine di ricevere il supporto dell’ #ArmadeiCarabinieri per addestrare le Forze di sicurezza interna. Venne istituita la Missione Addestrativa Italiana in Palestina (#MIADIT), presso Gerico. La prima edizione della missione si svolse nel periodo aprile – giugno 2014. I compiti della missione sonostati : – l’addestramento delle Forze di Sicurezza del Ministero dell’Interno della Palestina consistente nell’addestramento al tiro, nell’apprendimento delle tecniche di polizia, della gestione dell’ordine pubblico, delle tecniche investigative, nella protezione del patrimonio culturale; -promuovere un approccio sistemico verso i territori palestinesi, in sinergia con gli sforzi e le iniziative poste in essere dagli altri stakeholders presenti in Palestina; – concorrere alla creazione delle condizioni per la stabilizzazione dei territori palestinesi; – incrementare la presenza e l’influenza nazionale nell’area, sul piano bilaterale e delle principali organizzazioni internazionali di riferimento. Sintesi delle funzioni dei carabinieri nelle missioni all'estero

La missione era articolata su due cicli annuali di 12 settimane ciascuno: al febbraio 2022, erano stati addestrati un totale di 3800 uomini delle forze di polizia palestinesi. Il 14 ottobre scorso il Ministro della Difesa italiano ha disposto il ritiro Carabinieri impegnati nella Missione Miadit in Palestina “a causa del deterioramento della situazione sul terreno”. > Written with StackEdit.


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Operazione OPSON. Le polizie europee contro le frodi alimentari nelle aree doganali, nei mercati fisici e online (piattaforme di e-commerce) e lungo tutta la filiera alimentare.

La dodicesima annuale Operazione #OPSON si è svolta sotto il coordinamento di #EUROPOL tra dicembre 2022 e aprile 2023, con il coinvolgimento di 25 paesi (18 Stati membri dell'UE e 7 paesi europei), con il sostegno di OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode), DG SANTE (direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare) e DG AGRI (direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale) entrambe della Commissione europea, e dall'EUIPO (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale).

reimmissione sul mercato di prodotti scaduti e re-etichettati

Nel corso delle attività è stato rilevata la reimmissione sul mercato di alimenti scaduti mediante la loro rietichettatura. Le organizzazioni criminali si rivolgono alle aziende di smaltimento dei rifiuti e acquistano alimenti che avrebbero dovuto essere distrutti, quindi cancellano le date di scadenza delle etichette e ne stampano di nuove per sostituirle. In questo modo il cibo – così fraudolentemente reimmesso sul mercato – presenta pericolosi rischi per la salute, come è accaduto in un caso che riguardava il pesce in scatola. in ordine di quantità sono stati sequestrati i seguenti prodotti illeciti: bevande alcoliche; cereali e prodotti derivati; frutta/verdura/legumi; prodotti dolci e zuccherati; carne e prodotti a base di carne; frutti di mare; latticini ed infine integratori alimentari/additivi.

carabinieri dei NAS

Lo scambio di informazioni attraverso Europol ha portato all'individuazione di un'azienda che riciclava alimenti avariati o scaduti in Francia, Germania, Italia, Lituania e Spagna. L'organizzazione criminale, guidata da un cittadino lituano, conduceva operazioni illegali in questi quattro paesi, tra cui la rietichettatura illegale e il traffico di alimenti avariati e scaduti. La prima fase delle attività operative in Italia e Lituania ha portato a 27 arresti. L'indagine, condotta dall'Ufficio di polizia criminale lituano (Lietuvos kriminalinės policijos biuras), ha portato a 24 arresti, mentre il caso parallelo in Italia ha portato all'arresto di altre tre persone.

Comando carabinieri per la tutela agroalimentare

Anche l'uso improprio delle denominazioni di alimenti protetti è stato al centro delle attività operative. Nel Regno Unito, le autorità hanno effettuato controlli sui prodotti a denominazione alimentare protetti negli esercizi di ristorazione, come i ristoranti, e nei singoli dettaglianti. I controlli hanno individuato casi di non conformità con prodotti, come la feta, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, e carni come il Prosciutto di Parma e prodotti di origine britannica come la carne bovina gallese, i pasticci della Cornovaglia e il crescione. I controlli hanno identificato anche una mancanza di comprensione delle normative che disciplinano l'uso delle denominazioni alimentari protette. il logo di EUROPOL La coalizione coordinata di Europol per i reati contro la proprietà intellettuale è cofinanziata da EUIPO per combattere i reati contro la proprietà intellettuale.

#Armadeicarabinieri

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Lotta alla 'Ndrangheta: scambi informativi ed operativi tra polizie australiane ed italiane

In un post precedente abbiamo raccontato le origini della infiltrazione 'ndranghetista in Australia. La cooperazione tra Italia e polizia federale australiana e dello Stato di Victoria (Melbourne) si è intensificata nel tempo, con scambi di visite ed esperienze. Aprile 2023 una delegazione della #PoliziadiStato, guidata dal direttore centrale anticrimine Francesco Messina, si è recata in #Australia per incontrare i vertici della Afp (#Australianfederalpolice)

Nel corso del 2023, ad aprile una delegazione della Polizia di Stato, guidata dal direttore centrale anticrimine Francesco Messina, si è recata in Australia per incontrare i vertici della Afp (#AustralianFederalPolice) per lo stato del Victoria [immagine sopra] e per partecipare alla “Echo task force gangs conference” con oltre 300 delegati delle Forze di polizia statali e federali australiani, americane, inglesi e neozelandesi. La #DirezioneCentraleAnticrimine della Polizia di Stato da tempo mantiene rapporti di cooperazione con la polizia federale del Victoria e con l’Australian criminale intelligence commission, struttura composta da magistrati e agenti federali, riguardanti lo sviluppo delle indagini su appartenenti a cosche di ‘Nrangheta operanti in territorio australiano ma strettamente in contatto con la casa madre reggina.

Contrasto alla ‘Ndrangheta, incontro Italia-Australia

Nel luglio scorso è stato il vice capo della Polizia-direttore centrale della Polizia criminale, Raffaele Grassi, ad incontrare a Roma una delegazione delle Forze dell’ordine australiane in visita in Italia [immagini sopra e sotto] per incontri info-operativi nell’ambito del progetto I-can (#Interpol cooperation against #Ndrangheta). La delegazione era guidata da Raegan Stewart, che è il responsabile delle investigazioni contro la criminalità organizzata di origine italiana della polizia federale australiana. Assieme a lui il National manager examination di Acic – Australian criminal intelligence commission, Jason Hall. La delegazione aveva precedentemente incontrato i responsabili dello #Scico della #Guardiadifinanza e del #Ros dell’ #Armadeicarabinieri e il direttore centrale della Direzione centrale anticrimine, Alessandro Giuliano.

Contrasto alla ‘Ndrangheta, incontro Italia-Australia

La delegazione australiana ha avuto incontri anche con la Direzione centrale dei servizi antidroga (#DCSA), la Direzione Investigativa Antimafia (#Dia) e le realtà investigative calabresi.

#PoliziadiStato

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A fine ottobre 2023, operatori di polizia provenienti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia hanno fatto visita alla Tenenza dei Carabinieri di Ciampino ed al locale Comando della Polizia Locale.

Il logo dell'IPA

Che cos'è

Il Progetto Countering Serious Crime in the Western Balkans – #IPA 2019 è un'iniziativa sviluppata nell'ambito di un accordo tra il Ministero dell'Interno italiano, la Direzione centrale della Polizia criminale, il Ministero Federale tedesco per la Cooperazione e lo sviluppo economico (BMZ) e la Commissione Europea. L'obiettivo generale del progetto congiuntamente finanziato dall'Unione Europea e dal Ministero Federale tedesco per la Cooperazione e lo sviluppo economico è quello di migliorare le capacità delle autorità nei Balcani occidentali nella lotta contro il crimine organizzato e il terrorismo, compresa la prevenzione e il contrasto dell'estremismo violento, attraverso il potenziamento della cooperazione all'interno della regione e con l'UE. Il progetto si concentra su sei paesi dei Balcani occidentali: Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia Il progetto e si basa su tre pilastri, ovvero fornire supporto:

  • operativo, per rafforzare le capacità delle autorità preposte alla gestione dei sistemi di sicurezza e delle forze di polizia nel combattere il crimine organizzato e il terrorismo;
  • per consentire un'effettiva partecipazione dei paesi beneficiari alle strutture di cooperazione internazionale operativa e a quelle deputate alla redazione di documenti di analisi della minaccia;
  • per rafforzare la capacità delle forze di polizia dei paesi beneficiari di scambiare informazioni e dati di polizia in maniera più rapida ed efficace.

Il budget a disposizione per lo svolgimento delle attività previste nel Document of action è di oltre 17,9 milioni di euro per il triennio 2020-2023. La mappa dei Paesi che partecipano ad IPA 2019 Per la realizzazione degli obiettivi la Struttura di progetto coopera con Organismi regionali e internazionali tra cui #Cepol, #Europol, Sepca, Selec.

La visita

La delegazione in visita a Carabinieri e Polizia Locale di Ciampino In particolare la delegazione ha visitato il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (#SCIP) della #DirezioneCentraledellaPoliziaCriminale, per poi recarsi presso la Tenenza dei Carabinieri di Ciampino dove è stato illustrato il sistema relativo alla “denuncia-web”, che ha consentito di verificare il funzionamento delle integrazioni con le banche dati internazionali (#SISSCHENGEN ed #INTERPOL) e successivamente al Comando della Polizia Locale di Ciampino, dove sono stati illustrati casi pratici.

Per saperne di più

https://cscwb.info

#Armadeicarabinieri #Albania #BosniaErzegovina #Kosovo #MacedoniadelNord #Montenegro #Serbia


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I carabinieri italiani e la ministra cilena del Interior y Seguridad Pública, Carolina Tohá Importante esempio di cooperazione bilaterale tra forze di polizia quello che ha visto impegnati carabinieri forestali italiani in #Cile lo scorso febbraio. Un team composto dal tenente colonnello Renato Scihunnach, dal capitano Claudia Matera e dal maresciallo capo Maurizio Amendola si e' recato nelle regioni del sud cileno (Ñuble, Biobío e La Araucanía), per sostenere i colleghi carabineros nell'utilizzo delle immagini satellitari per determinare la dinamica del fuoco, al fine di prevenire e combattere i sinistri, oltre a determinare le responsabilità. L'invio dei carabinieri, concordato in ambito #FIEP, la Associazione che raggruppa le forze di Gendarmeria ed a statuto militare, e' risultato utile per fronteggiare una vera e propria emergenza, una delle peggiori catastrofi subite dal Cile in materia di incendi boschivi, che ha causato 25 morti e oltre 400.000 ettari bruciati. Le autorita' cilene hanno calcolato che il 25 % degli incendi registrati nel 2023 risultavano dolosi. Un momento del briefing tra carabinieri forestali italiani e colleghi cileni L'intervento di collaborazione investigativa italiano e' risultato parte di un piu' vasto impegno internazionale: diversi paesi (Spagna, Argentina, Messico, Colombia, Venezuela ed Ecuador, Francia) hanno fornito il loro sostegno e solidarietà, inviando proprio personale in Cile per combattere gli incendi.

#Armadeicarabinieri


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