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Europol e Eurojust coordinano attività contro l'estremismo di destra. In Italia due arresti
#Eurojust ed #Europol hanno sostenuto le autorità competenti di Belgio, Croazia, Germania, Lituania, Romania e Italia in un'operazione internazionale contro il terrorismo di destra.
Nel corso di una giornata di azione congiunta, 5 sospetti sono stati arrestati e altri 7 interrogati in diversi paesi. Inoltre, sono stati sequestrati supporti dati e armi.
I sospetti sono ritenuti appartenere ad un'organizzazione di destra che utilizzava una piattaforma online per attività legate al terrorismo, tra cui la diffusione di propaganda estremista violenta, il reclutamento attivo di nuovi membri e la condivisione di manuali di armi stampate in 3D.
Il caso è stato aperto da Eurojust e dal Centro europeo antiterrorismo (#ECTC) di Europol nel luglio 2023, su richiesta delle autorità belghe. Europol ha riunito gli investigatori coinvolti in tutta Europa per stabilire una strategia comune e prepararsi all'ultima giornata di azione e per uno scambio di informazioni. Il giorno dell'azione è stata istituita una sala di comando operativa congiunta presso la sede di Europol per coordinare le diverse azioni che si sono svolte simultaneamente in tutti i paesi coinvolti mentre esperti di Europol sono stati inviati in Belgio, Italia, Lituania e Croazia per facilitare lo scambio di informazioni in tempo reale tra tutti i paesi coinvolti.
In Italia sono stati i poliziotti del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia postale e della Digos di Torino, diretti dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione e dal Servizio polizia postale, a partecipare all'operazione, che nel nostro Paese ha coinvolto due minorenni di Torino e Salerno.
Il gruppo pubblicava su chat private manuali per l’attacco ed il sabotaggio delle infrastrutture critiche oltre a istruzioni per la fabbricazione di armi ed esplosivi ed era pronto a commettere in ogni momento atti violenti contro ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”.
I due minorenni italiani, denunciati dai poliziotti, erano particolarmente attivi nella pubblicazione di frasi d’odio xenofobe e antisemite ed erano fuoriusciti dal gruppo europeo per aderire a un altro gruppo Telegram con posizioni più teorico-ideologiche e meno militanti sul piano operativo.
Ai due sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari oltre ad alcune armi softair, un pugnale con simboli nazisti e riproduzioni di distintivi delle forze di Polizia.
#CentrooperativosicurezzaciberneticadellaPoliziapostale #Digos #Direzionecentraledellapoliziadiprevenzione #Serviziopoliziapostale
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La dodicesima annuale Operazione #OPSON si è svolta sotto il coordinamento di #EUROPOL tra dicembre 2022 e aprile 2023, con il coinvolgimento di 25 paesi (18 Stati membri dell'UE e 7 paesi europei), con il sostegno di OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode), DG SANTE (direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare) e DG AGRI (direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale) entrambe della Commissione europea, e dall'EUIPO (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale).

Nel corso delle attività è stato rilevata la reimmissione sul mercato di alimenti scaduti mediante la loro rietichettatura. Le organizzazioni criminali si rivolgono alle aziende di smaltimento dei rifiuti e acquistano alimenti che avrebbero dovuto essere distrutti, quindi cancellano le date di scadenza delle etichette e ne stampano di nuove per sostituirle. In questo modo il cibo – così fraudolentemente reimmesso sul mercato – presenta pericolosi rischi per la salute, come è accaduto in un caso che riguardava il pesce in scatola.
in ordine di quantità sono stati sequestrati i seguenti prodotti illeciti: bevande alcoliche; cereali e prodotti derivati; frutta/verdura/legumi; prodotti dolci e zuccherati; carne e prodotti a base di carne; frutti di mare; latticini ed infine integratori alimentari/additivi.

Lo scambio di informazioni attraverso Europol ha portato all'individuazione di un'azienda che riciclava alimenti avariati o scaduti in Francia, Germania, Italia, Lituania e Spagna. L'organizzazione criminale, guidata da un cittadino lituano, conduceva operazioni illegali in questi quattro paesi, tra cui la rietichettatura illegale e il traffico di alimenti avariati e scaduti.
La prima fase delle attività operative in Italia e Lituania ha portato a 27 arresti. L'indagine, condotta dall'Ufficio di polizia criminale lituano (Lietuvos kriminalinės policijos biuras), ha portato a 24 arresti, mentre il caso parallelo in Italia ha portato all'arresto di altre tre persone.

Anche l'uso improprio delle denominazioni di alimenti protetti è stato al centro delle attività operative. Nel Regno Unito, le autorità hanno effettuato controlli sui prodotti a denominazione alimentare protetti negli esercizi di ristorazione, come i ristoranti, e nei singoli dettaglianti. I controlli hanno individuato casi di non conformità con prodotti, come la feta, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, e carni come il Prosciutto di Parma e prodotti di origine britannica come la carne bovina gallese, i pasticci della Cornovaglia e il crescione.
I controlli hanno identificato anche una mancanza di comprensione delle normative che disciplinano l'uso delle denominazioni alimentari protette.
La coalizione coordinata di Europol per i reati contro la proprietà intellettuale è cofinanziata da EUIPO per combattere i reati contro la proprietà intellettuale.
#Armadeicarabinieri
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A fine ottobre 2023, operatori di polizia provenienti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia hanno fatto visita alla Tenenza dei Carabinieri di Ciampino ed al locale Comando della Polizia Locale.

Che cos'è
Il Progetto Countering Serious Crime in the Western Balkans – #IPA 2019 è un'iniziativa sviluppata nell'ambito di un accordo tra il Ministero dell'Interno italiano, la Direzione centrale della Polizia criminale, il Ministero Federale tedesco per la Cooperazione e lo sviluppo economico (BMZ) e la Commissione Europea.
L'obiettivo generale del progetto congiuntamente finanziato dall'Unione Europea e dal Ministero Federale tedesco per la Cooperazione e lo sviluppo economico è quello di migliorare le capacità delle autorità nei Balcani occidentali nella lotta contro il crimine organizzato e il terrorismo, compresa la prevenzione e il contrasto dell'estremismo violento, attraverso il potenziamento della cooperazione all'interno della regione e con l'UE.
Il progetto si concentra su sei paesi dei Balcani occidentali: Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia Il progetto e si basa su tre pilastri, ovvero fornire supporto:
- operativo, per rafforzare le capacità delle autorità preposte alla gestione dei sistemi di sicurezza e delle forze di polizia nel combattere il crimine organizzato e il terrorismo;
- per consentire un'effettiva partecipazione dei paesi beneficiari alle strutture di cooperazione internazionale operativa e a quelle deputate alla redazione di documenti di analisi della minaccia;
- per rafforzare la capacità delle forze di polizia dei paesi beneficiari di scambiare informazioni e dati di polizia in maniera più rapida ed efficace.
Il budget a disposizione per lo svolgimento delle attività previste nel Document of action è di oltre 17,9 milioni di euro per il triennio 2020-2023.
Per la realizzazione degli obiettivi la Struttura di progetto coopera con Organismi regionali e internazionali tra cui #Cepol, #Europol, Sepca, Selec.
La visita
In particolare la delegazione ha visitato il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (#SCIP) della #DirezioneCentraledellaPoliziaCriminale, per poi recarsi presso la Tenenza dei Carabinieri di Ciampino dove è stato illustrato il sistema relativo alla “denuncia-web”, che ha consentito di verificare il funzionamento delle integrazioni con le banche dati internazionali (#SISSCHENGEN ed #INTERPOL) e successivamente al Comando della Polizia Locale di Ciampino, dove sono stati illustrati casi pratici.
Per saperne di più
https://cscwb.info
#Armadeicarabinieri #Albania #BosniaErzegovina #Kosovo #MacedoniadelNord #Montenegro #Serbia
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view30 anni dal Trattato di Maastricht: dal Gruppo Trevi alla European Drugs Unit, in vista di Europol.
Oggi sono 30 anni dalla entrata in vigore del Trattato di #Maastricht (7 febbraio 1992 firma del Trattato istitutivo dell'Unione Europea, 1 novembre del 1993 data della effettiva entrata in vigore).
Il Trattato di Maastricht ha istituito l'Unione Europea strutturandone le politiche in tre macro-aree: i tre pilastri dell' #UE. Il terzo pilastro era riferito alla cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni (GAI) per la costruzione di uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, in cui vi fosse collaborazione contro la criminalità a livello sovranazionale.
I primi passi nella cooperazione in materia di sicurezza e giustizia all’interno dell’allora Comunità Europea si erano avviati nel 1975, quando fu creato il Gruppo TREVI, composto dai ministri della giustizia e degli affari interni degli Stati membri.
Il #gruppoTrevi era una rete intergovernativa di funzionari nazionali dei ministeri della giustizia e degli interni al di fuori del quadro comunitario. Fu proposto durante il Consiglio europeo di Roma dell'1-2 dicembre 1975.
Il lavoro del gruppo si basava sulla cooperazione intergovernativa tra i dodici Stati della Comunità europea per contrastare il terrorismo e coordinare le attività di polizia nella Comunità europea. L'acronimo è stato individuato in “Terrorisme, radicalisme, extremisme et violence internationale”.
Le riunioni ministeriali semestrali del gruppo Trevi erano preparate da incontri di alti funzionari, inizialmente due e successivamente cinque gruppi di lavori.
Il Gruppo TREVI non era quindi un organo della Comunità, ma un’iniziativa di cooperazione intrapresa di comune accordo dai Governi dei Paesi membri, i cui connotati informali permettevano la salvaguardia degli interessi nazionali.
“Trevi” lavorava su tre livelli: Ministeriale (attraverso incontri semestrali dei Ministri dell’Interno), Alti Funzionari (riunioni semestrali) e i Gruppi di lavoro (cui partecipavano funzionari del Ministero dell’Interno/Ministero della Giustizia, alti funzionari di polizia, funzionari dell’immigrazione e delle dogane e rappresentanti dei servizi di sicurezza interna).
Il Trattato sull’Unione Europea (sopra, la cerimonia della firma) diede una veste ufficiale alla cooperazione interstatale svolta informalmente dal Gruppo TREVI.
Il Trattato dedica il Titolo VI alle “Disposizioni relative alla cooperazione nei settori della Giustizia e degli Affari Interni”, prevedendo all’articolo K.1, punto 9 “la cooperazione di polizia ai fini della prevenzione e della lotta contro il terrorismo, il traffico illecito di droga e altre forme gravi di criminalità internazionale, compresi, se necessario, taluni aspetti di cooperazione doganale, in connessione con l'organizzazione a livello dell'Unione di un sistema di scambio di informazioni in seno ad un Ufficio europeo di polizia (Europol)”.
Inoltre, l’articolo K.3 prevede: “gli Stati membri si informano e si consultano reciprocamente, in seno al Consiglio, per coordinare la loro azione; essi instaurano a tal fine una collaborazione tra i servizi competenti delle loro amministrazioni”.
Il Consiglio dell’Unione Europea, nell’ambito delle competenze del Trattato di Maastricht relativamente alle materie del Titolo VI, il 2 giugno 1993 fissava poi le linee guida dell’European Drugs Unit (EDU), ufficio embrionale da cui è sorta l'attuale #Europol.
Per saperne di più:
– il podcast Market Mover de Il Sole 24 ore “L’Ue compie 30 anni. A 30 anni dall'entrata in vigore del Trattato di Maastricht quanto è maturo l'esperimento politico ambizioso dell'Unione politica e monetaria?”, ascoltabile qui –> https://www.spreaker.com/user/ilsole24ore/market-mover-puntata-del-31-10-2023
– Trevi, Europol and the European state di Tony Bunyan, reperibile qui –> https://www.statewatch.org/media/documents/news/handbook-trevi.pdf
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