SAN
Scrivo in questo silente angolo almeno non verrò lapidato per aver nominato l'anticristo: Festival!
Pur non essendo un destro mi sono sempre ritenuto un sano medioman, il classico tipo seminazionalpopolare che purtroppo di questi tempi può essere assimilato al prototipo del fascio.
Ecco, proprio per non dare adito a dicerie mi trovo in netto dissenso con quella specie di manifesto giorgiano che è il brano di Cristicchi.
Retorica pura, becera e quasi nostalgica di “valori” strombazzati: è forse strano amare la propria madre? È un qualcosa da gridare? Premesso che in sé la canzone mi piace per il contenuto trovo sia quasi ignobile il contesto temporale e fattuale in cui è stata presentata.
No, non su RaiUno ammiraglia del MinCulPop, no, non nel programma di massimo ascolto.
Esattamente com'è accaduto ecco la strumentalizzazione da parte di quella rumenta che è l'attuale destra, le tiritere della famiglia populista e patriarcale (esatto, la madre descritta è da patriarcato feudale così come il figlio devoto) vengono a galla come escrementi, USANDO un bel sentimento PERSONALE per propaganda da due spicci.
Chi mi conosce sa, la realtà profonda è che il SENTIRE VERO non ha bisogno di proclami, viene vissuto sulla propria pelle e non mi si dica che “pubblicizzare” atti di SCONTATA bontà (ma cazzo, chi non ama i genitori!?) potrà servire come esempio.
Mi fanno ridere. Quelli che sguazzano nella famiglia poi fanno ANNEGARE madri e figli in mezzo alle onde oppure SMEMBRANO tristi nuclei familiari nel nome della RAZZA.
Ecco, fate schifo, voi e chi usa questa retorica nei momenti sbagliati.
ECONOMIA
Gli USA rappresentano il 29% dei consumi mondiali ma producono solo il 15% dei beni. Allo stesso tempo, la Cina produce il 32% ma consuma solo il 12%. Questa dinamica crea uno squilibrio: gli USA comprano tantissimo dalla Cina, mentre la Cina non compra altrettanto dagli USA.
Entrambi i paesi vorrebbero riequilibrare la situazione: gli USA vorrebbero produrre di più in casa per ridurre la dipendenza dalla Cina mentre la Cina vorrebbe aumentare i consumi interni per non dipendere così tanto dall’export.
C'è un però: cambiare un sistema economico così radicato non è facile e richiede tempo, investimenti e scelte politiche ben precise.
Finché la Cina si limitava a produrre beni a basso costo, gli USA potevano accettare questo squilibrio. In fondo, avere accesso a prodotti a basso costo faceva comodo ai consumatori americani.
Il problema è che la Cina non è più solo una fabbrica di beni a basso costo. Il paese sta avanzando nel settore high-tech e questo mette in allarme Washington che con Trump risponde nel modo più autolesionista: i dazi.
FINE
What I was made for?
Domanda da un milione di sesterzi, prima o poi tutti ce la poniamo e non sempre o solo in conseguenza di momenti bui. A volte è una specie di curiosità scientifica: che fine ha la nostra presenza nel mondo?
Il testo tende a parafrasare il film, la protagonista è una bambola che si sente usata ma, si, vi è già capitata questa sgradevole sensazione, magari sul lavoro però ferisce di più se avviene nella sfera personale.
Molto di più.
Ti senti un limone senza più succo da donare, una scorza dura che rischia di diventare il tuo futuro modo d'essere pur se non ti apparterrebbe ed ecco la domanda.
Da lì una valanga di considerazioni nefaste fino al “dimenticarsi d'esser felice” che anche in questo mondo infame dovremmo pretendere.
Mai cedere, cadere si ma cedere mai, fino all'ultima boccata d'aria volere un respiro e non un sospiro.
Spetta a tutti.
Altrimenti che fine avrà la nostra fine?
What I was made for
[Billie Eilish]
https://nv.novababilonia.me/watch?v=iY4LWPkBS_g
2024
Siamo qui.
Siete qui.
Chi mi ha frequentato ha sempre sottolineato quanto sia poco romantico o sentimentale (sbagliando) ma nonostante questo tratto caratteriale penso che qui il posto sia quasi magico. Risata ammessa, non mi offendo. Il Fediverso in generale e M1 (traduco, proprio quest'italica istanza) in particolare hanno un sapore “di casa”, anche quando transitoriamente (spero) posso apparire un imbecille o questo penso di qualcuno che leggo resta il retrogusto del “buono”.
Anche in famiglia a volte ci si cava gli occhi ma finisce poi con un sorriso.
Sono qui.
Con tutti voi.
Grazie.
SEDILI
Per caso mi sono tornati alla mente momenti di caldo e brividi, noi su quei sedili: pelle su pelle. Nei tuoi occhi il riflesso del lampione unito alla gioia lenta e lasciva, capelli e labbra confusi nei sospiri mentre le mani giocavano insieme.
Pelle su pelle per eliminare il confine dei corpi, entrare insieme nel dolce sapore del sesso, quello bello, libero e puro in quell' abitacolo scuro. Sento il tuo respiro affannato e tiepido, sembri qui adesso anche se non ci sei da tanto.
È il bello della mente: i corpi si allontanano verso esistenze sconosciute ma, all'improvviso, i ricordi portano una ventata di passato e scappa una sorriso.
Spero tu stia bene, io si.
PUNTINI
Nella vita di ognuno esistono momenti cardine dopo i quali l'esistenza sarà inevitabilmente differente. A volte peggio, a volte meglio a volte solo diversa appunto, ciascuno di noi potrà affrontare il dopo nel miglior modo possibile tracciando il percorso fino al successivo punto cardine. Tipo quei giochini da rivista, i disegni ottenuti tracciando le linee tra i punti: siamo pittori di noi stessi.
Quando possibile.
3D
Ecco che quando vola via il corpo di chi abbiamo amato possiamo pensarlo (e viverlo, per chi resta) ugualmente in tre dimensioni. Noi tutti, noi che respiriamo, siamo in 3D: abbiamo tre assi nello spazio (e qualcuno nemmeno uno nella manica) mentre con la morte sembra perdersi questa volumetria.
Non è così se il legame è stato vero e profondo, continuerà con un 3D differente ma non meno coinvolgente.
D.enso il ricordo
D.ove?
D.entro la nostra anima
MONDO
Mondo immondo?
A volte mi sento fuori posto quando posto.
Intenzionalmente cacofonico penso che in un mondo oggettivamente marcio dove missili e sangue paiono consuetudine sia assurdo parlare, come a volte faccio, di brava gente, di positività e non odio che purtroppo pure io provo per alcuni.
Cacofonico e stonato, lo so, però cercate le persone decenti, pare incredibile ma ne sono rimaste, trovatele e vivetele per quanto possibile perché il marcio si combatte ripulendo.
Insieme.
CAPIRSI
Credo che nella vita non sia importante tanto trovare la persona giusta (per quello ci vogliono anche la fortuna, il caso o l'universo) quanto riconoscere quelle sbagliate.
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A volte sembra impossibile che non sia tutto possibile.