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chi non muore si...permette di vivere ancora [out] La verità è figlia del tempo [F. Bacon]

RI-FLESSIONI

La ginnastica mentale, a guardare il mondo direi poco praticata, aiuta nel mantenimento neuronale e, credo, anche quello dell'anima o di come vogliamo chiamare il “se stesso”, l'io. Così a volte mi ritrovo a ragionare sulla vita, su come possa in alcuni momenti sopraffarci (le infami invasioni di questi ultimi tempi e quelle meno note) fino al non vedere vie d'uscita. Esistono? Sulla carta urlerei “si!” ma usando l'oggettività devo ammettere che forse così non è: cosa potrebbe fare un bimbo di Gaza, ucraino o di chissà quali altri posti per ribellarsi alle prepotenze del mondo? Direi dell'immondo in realtà.

Nulla, non può letteralmente fare nulla se non subire tracotanza crudele e ignobile menefreghismo.

La mia millantata convinzione dell'autodeterminazione, del “se vuoi puoi” cade nella miseria dei dittatori del mondo travestiti da “presidentidistocazzo” grazie a elettori ignoranti quando non veri infami egoisti.

E le ri-flessioni da gustoso allenamento diventano i insano arrovellìo di meningi spremute senza costrutto. Resta una cosa da fare: guardo i suoi occhi e vedo la vita.

Ci ripenserò.

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La persona giusta è quella che accarezza le tue cicatrici come ogni lembo della tua pelle.

ME PER TE.

La semplice ricetta di una coppia che funziona: nessun sacrificio, tutt'altro, il piacere di fare senza avere in cambio se non la felicità di un sorriso ricevuto. Segreto svelato. Nel termine stesso “coppia” c'è l'ingrediente: se ognuno vivrà il me-per-te ecco che nessuno patirà mancanze, al contrario il tutto sarà un volano autoalimentato.

Possono sembrare fesserie da rivista estiva ma sono convinto che accada con un vincolo fondamentale: succede solo con la persona giusta.

SERE VERE

Guardami, ora, guardami nel buio della notte così le ombre risaltano e se ancora vedi luce vuole dire che arriva da dentro.

Vale di più.

PETALI

In questo mondo ributtante fatto di soprusi e sangue, di schifosi dittatori nascosti dietro voti “democratici” ottenuti da feccia che ovviamente rappresentano, risulta difficile pensare al bello. O forse no. Proprio nei momenti bui la luce del fiammifero diventa sole, un soffio lieve può portare il profumo delle rose nella stamberga degli orrori dando corpo alla speranza. Petali, volano lievi mentre la vedi, senti il profumo di pelle di casa, è lei e lo sai senza più dubbi, ti accompagnerà verso la fine quando verrà e lungo o breve che sia sarà stato un bellissimo viaggio grazie al quale potrai salutare col sorriso la morte. In fondo è essa stessa parte della vita, fatta d'amore e lotta. Sempre.

UNO¹

Avevi ferite sulla schiena, tante e purtroppo non letali, sono le peggiori: non uccidono, ti costringono a sentirle sanguinare. Da loro entra male mentre esce vita, ogni attimo ti brucia col respiro e sembra non finire.

Non so se fosse realtà ma così mi sei sembrata su quella spiaggia, intensa e bella, complicata per le circostanze mentre la tua natura urlava il contrario. La normale semplicità d'una donna (come d'un uomo) può essere maledettamente attraente in questo mondo di cartonati da profumeria.

È bastato un abbraccio per capirsi, nemmeno fisico perché all'inizio siamo stati solo parole, per due settimane.

QUESTIONE DI TEMPO

E' così, come fosse un film, è così che si può scegliere di vivere ciò che l'esistenza ci propina. Al meglio possibile.

Mi è stato chiesto quale fosse l'emozione nel sentirsi chiamare “papà” e dal rimuginio notturno ecco qualche riflessione intrisa inevitabilmente di ricordi. Sono tali, non sono rimpianti di tempi andati che mi hanno visto certamente più giovine e baldo, non tornerei indietro se non con la mente per un sorriso in più.

Correre sulla sabbia a fine giornata per dribblare il pargolo estasiato dalle carambole e poi cadere fingendo inciampi per farlo segnare con conseguenti glorificazioni e pernacchi. Pettinare la riccia principessa (si, lo so, pare molto maschilista inculcare miti tarocchi nella mente di bimbe sognatrici) per prepararla al gioco del tiggì dove lei legge notizie con una parrucca della Barbie.

Ecco, fermo gli istanti lasciando correre neuroni e serotonina, i bit li concludo perché c'è il presente da far divenire futuro tra casini e tristezze, divertimenti e gioie.

C'è la vita che, come sempre, è questione di tempo.

SAN

Scrivo in questo silente angolo almeno non verrò lapidato per aver nominato l'anticristo: Festival!

Pur non essendo un destro mi sono sempre ritenuto un sano medioman, il classico tipo seminazionalpopolare che purtroppo di questi tempi può essere assimilato al prototipo del fascio.

Ecco, proprio per non dare adito a dicerie mi trovo in netto dissenso con quella specie di manifesto giorgiano che è il brano di Cristicchi.

Retorica pura, becera e quasi nostalgica di “valori” strombazzati: è forse strano amare la propria madre? È un qualcosa da gridare? Premesso che in sé la canzone mi piace per il contenuto trovo sia quasi ignobile il contesto temporale e fattuale in cui è stata presentata.

No, non su RaiUno ammiraglia del MinCulPop, no, non nel programma di massimo ascolto.

Esattamente com'è accaduto ecco la strumentalizzazione da parte di quella rumenta che è l'attuale destra, le tiritere della famiglia populista e patriarcale (esatto, la madre descritta è da patriarcato feudale così come il figlio devoto) vengono a galla come escrementi, USANDO un bel sentimento PERSONALE per propaganda da due spicci.

Chi mi conosce sa, la realtà profonda è che il SENTIRE VERO non ha bisogno di proclami, viene vissuto sulla propria pelle e non mi si dica che “pubblicizzare” atti di SCONTATA bontà (ma cazzo, chi non ama i genitori!?) potrà servire come esempio.

Mi fanno ridere. Quelli che sguazzano nella famiglia poi fanno ANNEGARE madri e figli in mezzo alle onde oppure SMEMBRANO tristi nuclei familiari nel nome della RAZZA.

Ecco, fate schifo, voi e chi usa questa retorica nei momenti sbagliati.

ECONOMIA

Gli USA rappresentano il 29% dei consumi mondiali ma producono solo il 15% dei beni. Allo stesso tempo, la Cina produce il 32% ma consuma solo il 12%. Questa dinamica crea uno squilibrio: gli USA comprano tantissimo dalla Cina, mentre la Cina non compra altrettanto dagli USA.

Entrambi i paesi vorrebbero riequilibrare la situazione: gli USA vorrebbero produrre di più in casa per ridurre la dipendenza dalla Cina mentre la Cina vorrebbe aumentare i consumi interni per non dipendere così tanto dall’export. C'è un però: cambiare un sistema economico così radicato non è facile e richiede tempo, investimenti e scelte politiche ben precise.

Finché la Cina si limitava a produrre beni a basso costo, gli USA potevano accettare questo squilibrio. In fondo, avere accesso a prodotti a basso costo faceva comodo ai consumatori americani.

Il problema è che la Cina non è più solo una fabbrica di beni a basso costo. Il paese sta avanzando nel settore high-tech e questo mette in allarme Washington che con Trump risponde nel modo più autolesionista: i dazi.

FINE

What I was made for?

Domanda da un milione di sesterzi, prima o poi tutti ce la poniamo e non sempre o solo in conseguenza di momenti bui. A volte è una specie di curiosità scientifica: che fine ha la nostra presenza nel mondo? Il testo tende a parafrasare il film, la protagonista è una bambola che si sente usata ma, si, vi è già capitata questa sgradevole sensazione, magari sul lavoro però ferisce di più se avviene nella sfera personale.

Molto di più.

Ti senti un limone senza più succo da donare, una scorza dura che rischia di diventare il tuo futuro modo d'essere pur se non ti apparterrebbe ed ecco la domanda. Da lì una valanga di considerazioni nefaste fino al “dimenticarsi d'esser felice” che anche in questo mondo infame dovremmo pretendere.

Mai cedere, cadere si ma cedere mai, fino all'ultima boccata d'aria volere un respiro e non un sospiro.

Spetta a tutti.

Altrimenti che fine avrà la nostra fine?

What I was made for [Billie Eilish]

https://nv.novababilonia.me/watch?v=iY4LWPkBS_g